DI STEVEN SPIELBERG
DRAMMATICO/AVVENTURA
Il romanzo di Peter Benchley fu un grosso best-seller internazionale, e i produttori Zanuck e Brown vi si avventarono prontamente per trarne un film da incassi notevoli, anche se probabilmente non avrebbero immaginato di aver dato il via ad un nuovo modello di grande successo cinematografico, il cosiddetto blockbuster estivo, un'operazione capace di totalizzare cifre astronomiche (470 milioni di dollari degli anni '70 il bilancio finale degli incassi mondiali):venne scelto un regista giovane, venuto dalla tv, che aveva realizzato un film avventuroso pensato per il piccolo schermo poi gonfiato per il cinema come "Duel" e successivamente un altro lavoro come "Sugarland Express", non di grande successo, ma che evidenziava anch'esso la mano talentuosa di Steven Spielberg;
la composizione del cast fu di quelle difficoltose: al giovane regista la produzione propose,ma questo non è certo,anzi, forse fu detto in giro da Benchley stesso, Lee Marvin ("Quella sporca dozzina")nel ruolo di Quint, Paul Newman ("La stangata")in quelli di Brody e Robert Redford ("Come eravamo")come Hooper. Invece Spielberg non voleva grosse star presenti nel cast, ufficialmente per non distogliere l'attenzione del pubblico dalla storia, ma è probabile che il regista ritenesse più complicato lavorare con attori molto affermati alla sua prima grande occasione. Contattò allora STERLING HAYDEN ("Il padrino") per quel ruolo, ma l'attore aveva problemi con il fisco e non poteva darsi disponibile;dopo di che, venne ripreso in considerazione Marvin,ma l'attore cassò la richiesta asserendo che preferiva andare a pescare che girare questo film. Entrò in gioco allora ROBERT SHAW ("Dalla Russia con amore") , che fece suo il ruolo. Rimanevano così da "piazzare" il capo della polizia Martin Brody e l'oceanologo Matt Hooper:per il primo Spielberg, che trovò in ROBERT DUVALL una forte spinta ad accettare la proposta dei produttori, propose proprio all'attore de "Il padrino" di interpretare la parte,ma l'attore declinò l'offerta dichiarando che il film l'avrebbe reso troppo famoso,deconcentrandolo dagli obbiettivi della sua carriera. CHARLTON HESTON ("Ben Hur")voleva il ruolo, ma il regista si decise per ROY SCHEIDER, visto ne"Il braccio violento della legge",che si interessò al film sentendone parlare ad un party e proponendosi alla produzione:Heston si impermalì al punto che quattro anni dopo rifiutò un'offerta per un ruolo in "1941" dello stesso Spielberg. Nell'incertezza iniziale,dopo una presa in considerazione di VICTORIA PRINCIPAL(sì,proprio lei...) per la moglie di Brody venne ingaggiata LORRAINE GARY, moglie dell'allora capo della Universal Studios. Restava Hooper,che venne offerto a RICHARD DREYFUSS ("American Graffiti"),che non accettò:vennero presi in esame allora JEFF BRIDGES ("Una calibro 20 per lo specialista"),JAN-MICHAEL VINCENT("Un mercoledì da leoni"),JON VOIGHT("Un uomo da marciapiede"),TIMOTHY BOTTOMS( "L'ultimo spettacolo"). Dreyfuss però conobbe un forte insuccesso nel primo ruolo da protagonista in "Soldi a ogni costo", e ritornò sui suoi passi,riprendendosi la parte;
il film fu girato principalmente sulle coste e nel mare del Massachussetts,salvo qualche ripresa di squali nelle acque australiane;
fu Steven Spielberg a battezzare lo squalo meccanico "Bruce",e una delle mosse vincenti della pellicola, il mostrare meno possibile l'animale, giocando più sulla suspence della sua presenza invisibile, fu dettata dalle grosse difficoltà tecniche che "il più costoso giocattolo mai realizzato",come venne definito su un giornale, presentò. Un modello affondò, un altro non funzionava a causa dell'effetto dell'acqua salata sui meccanismi che lo muovevano:frustrato, il regista battezzò "il grande stronzo bianco" lo squalo meccanico. Vennero usati allora,oltre al modello originale per le riprese riguardanti il finale del film, una pinna che solcasse la superficie dell'acqua, una testa elettronica,che permisero di concludere la lavorazione,spesso arrivata ad un soffio dall'arenarsi;
Benchley venne allontanato dal set per evitare interferenze che avrebbero surriscaldato ulteriormente la già nervosa conduzione delle riprese;
la scena in cui Brody e Hooper in un'escursione notturna rinvengono il relitto di un peschereccio con dentro il cadavere del proprietario venne inserita successivamente per accrescere la tensione:infatti, facendovi caso, curiosamente l'episodio non ha nessun peso narrativo nella vicenda;
la battuta "Ci servirebbe una barca più grossa", pronunciata da Brody la prima volta che riesce a vedere (e da parecchio vicino) il pescecane, fu improvvisata da Scheider,e non era in sceneggiatura;
la scena della baia,in cui un bagnante si frappone sulla traiettoria tra lo squalo e il figlio di Brody, fu tagliata, perchè ritenuta troppo violenta:nell'edizione conosciuta, si vede la gamba dell'uomo scivolare sul fondo mozzata dalla belva,mentre la scena completa faceva vedere il disgraziato stretto nella bocca del mostro percorrere un bel pezzo in superficie mentre veniva stritolato;
anche la scena in cui lo squalo mangia il bambino sul materassino venne tagliata drasticamente per evitare divieti limitanti gli incassi:un manichino rappresentante il ragazzo avrebbe dovuto volare in aria, e lo squalo balzare fuori agguantandolo. Nel film ciò è appena accennato;
alle previews, le proiezioni-test che in USA servono da test per produzioni di questo tipo, gli spettatori si impaurivano nella scena in cui lo squalo sfonda la cabina dell' "ORCA" con la testa. Spielberg allora ampliò la sequenza nella piscina della montatrice Verna Fields;
alle previews, le proiezioni-test che in USA servono da test per produzioni di questo tipo, gli spettatori si impaurivano nella scena in cui lo squalo sfonda la cabina dell' "ORCA" con la testa. Spielberg allora ampliò la sequenza nella piscina della montatrice Verna Fields;
Scheider non si fidava del tutto della troupe durante la scena in cui l' "ORCA" affonda(girata 75 volte!), e pose un'ascia ed un'accetta nella cabina per usarle in caso lo scafo fosse affondato troppo velocemente;
Shaw non sopportava Dreyfuss, e la cosa era pressochè reciproca. Spielberg utilizzò al meglio la cosa, e difatti la tensione tra i due personaggi è ben resa anche da quella tra i due interpreti;
per due volte nel cielo appaiono,curiosamente, quelle che sembrano essere due stelle cadenti;
la durata delle riprese gonfiò da 52 a 155 giorni, a causa dei problemi dello squalo elettronico, del maltempo che condizionò non poco la possibilità di lavorazione in mare aperto, e delle insofferenze di Shaw per l'eccessivo tempo da concedere al set;
la durata delle riprese gonfiò da 52 a 155 giorni, a causa dei problemi dello squalo elettronico, del maltempo che condizionò non poco la possibilità di lavorazione in mare aperto, e delle insofferenze di Shaw per l'eccessivo tempo da concedere al set;
tre furono i modelli di squalo elettronico utilizzati per la pellicola, costarono ognuno 250,000 dollari dell'epoca;
la barca di Quint, doveva chiamarsi inizialmente "The warlock" anzichè "ORCA";
fateci caso, difficilmente nel film qualcuno porta un indumento rosso:Spielberg voleva che il rosso presente fosse praticamente solo quello del sangue;
la scena in cui lo squalo rimane intrappolato nella gabbia metallica di Hooper riprende un vero squalo rimasto incastrato nel mare d'Australia;
nei dialoghi tra i tre uomini sulla barca mentre cacciano il mostro mise mano il regista e sceneggiatore John Milius ("Un mercoledì da leoni"),soprattutto per quanto riguarda il racconto di Quint della "USS Indianapolis";
a fine lavorazione Spielberg dichiarò,memore dei travagli conosciuti su questo set, "Il prossimo film che faccio a malapena conterrà una scena girata in un bagno".Infatti,girò "Incontri ravvicinati del terzo tipo",che contiene una sola scena nel bagno della casa;
costato 7 milioni di dollari,ne incassò solo sul terreno nazionale 260,che sommati agli incassi internazionali,di 210,permisero alla pellicola di divenire il maggior successo di tutti i tempi per due anni,con 460 milioni.
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