venerdì 24 gennaio 2020

Risultati immagini per bohemian rhapsody film


Risultati immagini per bohemian rhapsody film
BOHEMIAN RHAPSODY ( Bohemian rhapsody, USA/GB 2018)
DI BRYAN SINGER ( e DEXTER FLETCHER, non accreditato)
BIOGRAFICO/MUSICALE/DRAMMATICO
Quando venne messo in cantiere il biopic su FREDDIE MERCURY, alla regia venne menzionato STEPHEN FREARS, e scelto SACHA BARON COHEN per dar volto e movenze al frontman dei QUEEN. Frears però cominciò presto ad avere forti divergenze con BRIAN MAY e ROGER TAYLOR, chitarrista e batterista della band, che detenevano i diritti sia sulle musiche che su un eventuale progetto cinematografico. Con Baron Cohen, invece, i dissidi furono per la sua visione dell'interpretazione di Mercury, che i due ex-compagni nei Queen non apprezzarono. May disse che l'attore era troppo commediante per un ruolo così serio. RAMI MALEK venne scelto come volto cinematografico di Freddie Mercury perchè molto apprezzato nella serie tv "MR. ROBOT", e perchè la sua struttura facciale ricordava molto quella di Mercury, venendo preferito a BEN WHISHAW JOHN DEACON, il restante elemento del complesso, si è ritirato dalla scena nel 1997, e non ha contribuito all'operazione- "Bohemian Rhapsody": dette il permesso per l'utilizzo del suo nome e del suo contributo musicale, ma non ha partecipato alla realizzazione, preferendo continuare la sua nuova vita defilata, con la moglie ed il figlio nella periferia londinese. La regia venne affidata a BRYAN SYNGER, ma verso la fine della lavorazione, le liti tra regista e produttori per divergenze creative si accentuarono, e l'operazione venne sfilata di mano al regista di "X-MEN" e consegnata a DEXTER FLETCHER; questi diresse sedici giorni di riprese, e curò ovviamente la post-produzione, ma le rigide regole della Director's Guild of America non concesse la possibilità di co-firmare il lungometraggio al regista subentrato. In realtà, prima di arrivare a far firmare a Synger il contratto per la regia, DAVID FINCHER e TOM HOOPER erano stati interpellati, ma Bryan May e Roger Taylor non erano convinti che fossero idonei per dirigere questa storia: ci fu poi la candidatura forte di STEPHEN FREARS, ma non andò in porto, e quindi fu scelto Synger. La sigla iniziale della 20th Century Fox venne riarrangiata, per l'occasione, da Brian May e Roger Taylor. A Malek venne montata una protesi dentaria per farlo somigliare alla forte prominenza del cantante: dopo la fine delle riprese, l'attore fece rivestire d'oro la protesi come ricordo speciale. Rami Malek lavorò assiduamente con la coreografa POLLY BENNETT per assimilare il modo di muoversi di Mercury, dagli sguardi al ballo. Per supportare gli incisi originali di Mercury venne usata la voce del cantante canadese MARK MARTEL, dal timbro abbastanza simile al cantante dei Queen. A Rami Malek il coach fece studiare i movimenti di LIZA MINNELLI in "CABARET", così come le performances sul palco di JIMI HENDRIX, DAVID BOWIE, e ARETHA FRANKLIN. Il makeup per Malek venne curato da MARK COULIER, che aveva lavorato nella serie di "Harry Potter", per Come noto, la relazione con MARY AUSTIN fu inizialmente, per Freddie Mercury, sentimentale, poi divenne un'amicizia che durò tutta la vita: la canzone "Love of my life" fu scritta dall'artista per lei, per sottolineare il loro speciale rapporto. Mentre veniva filmato l'assolo di "Bohemian rhapsody", arrivò non annunciato sul set Brian May, che si mise a osservare GWUILYM LEE che lo impersonava. La chitarra usata da May nel film è una fedele ricostruzione della "Red Special" che il chitarrista costruì insieme al padre negli anni Sessanta.  JOSEPH MAZZELLO, che impersona Deacon, indossa nel lungometraggio cinque diverse parrucche, perchè i suoi capelli naturali non prendevano abbastanza "volume". Anche Rami Malek, in ogni scena del film, indossa parrucche. John Deacon fu il quarto bassista che venne provato da Taylor e May, divenendo un membro definitivo del complesso. Mercury era letteralmente stregato dal modo di stare sul palco di JIMI HENDRIX e sulla sua maniera di intendere la musica, al punto da seguirlo per quattordici date durante una tournèe. Brian May, notoriamente, non era uso adoperare plettri per suonare la chitarra, preferendo una piccola moneta. Nessun membro dei Queen ha mai spiegato pubblicamente il senso del test di "Bohemian Rhapsody". Tra LUCY BOYNTON e Rami Malek, alla fine delle riprese, nacque una relazione. Benchè nel film sia raccontato diversamente, Mercury non svelò mai apertamente la propria omosessualità alla sua famiglia, perchè la religione zoroastriana, dai suoi familiari praticata, considerava tale sessualità come una possessione demoniaca. Per i costumi delle scene nei locali gay, il costumista JULIAN DAY si ispirò a "CRUISING".  Nell'epoca dell'esibizione al Live-Aid, nel 1985, la popolarità della band, benchè robusta in Europa e in Australia, negli USA segnava il passo, a causa delle vendite non abbondanti degli ultimi album: il successo del gruppo in America risalì solo dopo la scomparsa di Mercury, nel 1991. Freddie Mercury se l'era presa perchè la band non era stata invitata, nell'autunno del 1984, al disco per beneficenza "Do they know it's Christmas?" della Band Aid: BOB GELDOF, cui si deve l'iniziativa dell'operazione, allora cercò personalmente il gruppo per farlo partecipare al Live Aid. Malek e gli altri tre attori ebbero a disposizione solo sei settimane per preparare la performance che rivisitava il Live Aid. Il palco per il Live Aid è il più grande set usato dal regista Synger, e la ricostruzione è veritiera in totale, perfino nei dettagli come i bicchieri di Pepsi sopra al pianoforte. La folla di 72.000 persone venne ricreata anche grazie all'aiuto del computer.  Lo spettacolo a Rio De Janeiro si svolse nel Gennaio '85, e non a metà degli anni Settanta, come invece il film mostra: i Queen si esibirono per due serate nel festival "Rock in Rio", dinanzi a 250.000 persone. Mercury usò molta riservatezza sul proprio stato di salute, mostrando solo ai compagni della band una cicatrice che non si rimarginava, ma specificando che non voleva nè pietà nè che si diffondessero voci su un potenziale peggioramento delle sue condizioni. Impiegò due anni nel registrare il suo album da solo, "Mr. Bad Guy", per assolvere gli impegni contrattuali con la band, e l'LP uscì all'inizio del 1985. Tutte le scene del film in cui si vedono i Queen suonare sono in realtà doppiate, eccetto nella sequenza in cui intonano "Another one bites the dust", in cui effettivamente suonano gli attori. Nel video sui titoli di coda in cui canta "Don't stop me now" Freddie Mercury indossa la maglietta di uno dei più "malfamati" locali gay dell'epoca di New York, "Mineshaft". "Killer Queen" fu il primo grande successo internazionale del gruppo, tratto da "Sheer heart attack". Roger Taylor fu il primo dei membri del complesso a tentare la carriera solista, pubblicando un singolo nel 1977 e cominciando a incidere un album nel 1980. Durante la lavorazione del film, Rami Malek, Gwuilym Lee, Joseph Mazzello e BEN HARDY erano inseparabili. LADY GAGA scelse il suo nome d'arte in omaggio alla canzone del 1984 dei Queen. Quando il film è uscito, ha diviso in due critica e spettatori: da un lato si sono contestate libertà e inaccuratezze storiche, e la regia non ha convinto fino in fondo, mentre la prova di Rami Malek è stata unanimemente lodata. Rami Malek è diventato, dopo l'Oscar vinto, il primo attore di discendenza egiziana ad arrivare a conseguire tale premio. Con relativamente poche  candidature agli Oscar, cinque ( come il vincitore del miglior film, "GREEN BOOK")  "Bohemian Rhapsody" è stato protagonista alla notte dei premi della Academy nel 2019, portando a casa quattro statuette: oltre a quella assegnata a Rami Malek, vinse anche per il miglior montaggio sonoro, montaggio e miglior mixaggio. Ai Golden Globes, due vittorie su due candidature:  miglior film drammatico e miglior interprete per film drammatico ( Malek). Ai BAFTA, sette candidature, tra le quali miglior fotografia e film, vincendo due premi, per per l'attore protagonista ( sempre ovviamente Rami Malek) e per il sonoro. Costato 52 milioni di dollari, il lungometraggio ne incassò 216 nei soli Stati Uniti, ed altri  687 nel resto dei mercati, arrivando a 903 milioni totali.