LOST IN TRANSLATION-L'amore tradotto
(Lost in translation,USA 2003)
DI SOFIA COPPOLA
COMMEDIA/SENTIMENTALE
Molto della sceneggiatura di "LOST IN TRANSLATION",scritta da SOFIA COPPOLA,è tratto dal suo vissuto:il personaggio di John,il marito di Charlotte (SCARLETT JOHANSSON) ha caratteristiche di SPIKE JONZE,con cui la regista si è poi sposata,mentre Kelly (ANNA FARIS) è ispirata a CAMERON DIAZ,con cui Jonze lavorò per realizzare "ESSERE JOHN MALKOVICH":la Coppola ha negato ciò,ma in molti hanno riscontrato questi collegamenti.Lo spot che Bob Harris gira per il whisky giapponese Suntory viene invece da una pubblicità girata negli anni Settanta dal padre della regista,FRANCIS FORD COPPOLA (all'epoca gli uomini di cinema non potevano realizzare,per contratto,spot pubblicitari in USA) per tale marca,assieme al suo vate AKIRA KUROSAWA.Nella scena,a BILL MURRAY viene chiesto di abbozzare un'imitazione di ROGER MOORE,ma fu l'altro James Bond a realizzare davvero uno spot per la marca di whisky,SEAN CONNERY.Il ruolo del protagonista venne scritto esplicitamente per Murray,e in un'intervista la regista dichiarò che se l'attore non avesse accettato di prendere parte al suo film,non se ne farebbe fatto niente.Tra Murray e la regista ci fu solo un accordo verbale,che fu suggellato dall'apparizione dell'attore sul set il primo giorno delle riprese.Sofia Coppola scelse locations e inquadrature realizzando foto in giro per Tokyo,successivamente includendo gli attori sugli stessi luoghi,facendo altre fotografie.Le riprese durarono 27 giorni.FRANCIS FORD COPPOLA,padre della regista,qui al secondo film,consigliò alla figlia di girare la pellicola in HD,mentre alla fine Sofia girò su pellicola,perchè aggiungeva romanticismo al film.Alcune parti dei dialoghi vennero improvvisati da Murray e dalla Johansson.La foto nella camera di Charlotte a Tokyo è di JOHN KACERE,e si chiama "Jutta"(1973):Kacere era noto per riprendere donne in lingerie.Bob e Charlotte non si presentano mai reciprocamente nella storia.In molti paesi il titolo venne tradotto,pressappoco,come "Perduti a Tokyo",mentre in Portogallo fu intitolato "L'amore è un posto strano",e in Polonia "In mezzo alle parole".La visuale su Shibuya è ripresa dal secondo piano di Starbucks.La troupe incontrò problemi con la polizia locale girando nella metropolitana di Tokyo.La cantante dai capelli rossi,CATHERINE LAMBERT,non è un'attrice professionista,ma lavorava nel locale dell'hotel in cui la troupe alloggiava durante le riprese.Scarlett Johansson aveva problemi a girare una scena in mutandine,finchè la stessa regista ne preparò un paio che figuravano addosso all'attrice,esattamente come avrebbe voluto risultare sullo schermo.Il bacio tra i due protagonisti nel finale,non era previsto dalla sceneggiatura,fu un'iniziativa spontanea di Murray e Johansson.Quello che lui sussurra a lei è avvolto dal mistero,anche se una versione amplificata delle frasi,ha circolato su Youtube. Per Bill Murray è il suo film preferito,tra quelli interpretati."Lost in translation" ha vinto il secondo premio al Festival di Fipresci 2004.
(Lost in translation,USA 2003)
DI SOFIA COPPOLA
COMMEDIA/SENTIMENTALE
Molto della sceneggiatura di "LOST IN TRANSLATION",scritta da SOFIA COPPOLA,è tratto dal suo vissuto:il personaggio di John,il marito di Charlotte (SCARLETT JOHANSSON) ha caratteristiche di SPIKE JONZE,con cui la regista si è poi sposata,mentre Kelly (ANNA FARIS) è ispirata a CAMERON DIAZ,con cui Jonze lavorò per realizzare "ESSERE JOHN MALKOVICH":la Coppola ha negato ciò,ma in molti hanno riscontrato questi collegamenti.Lo spot che Bob Harris gira per il whisky giapponese Suntory viene invece da una pubblicità girata negli anni Settanta dal padre della regista,FRANCIS FORD COPPOLA (all'epoca gli uomini di cinema non potevano realizzare,per contratto,spot pubblicitari in USA) per tale marca,assieme al suo vate AKIRA KUROSAWA.Nella scena,a BILL MURRAY viene chiesto di abbozzare un'imitazione di ROGER MOORE,ma fu l'altro James Bond a realizzare davvero uno spot per la marca di whisky,SEAN CONNERY.Il ruolo del protagonista venne scritto esplicitamente per Murray,e in un'intervista la regista dichiarò che se l'attore non avesse accettato di prendere parte al suo film,non se ne farebbe fatto niente.Tra Murray e la regista ci fu solo un accordo verbale,che fu suggellato dall'apparizione dell'attore sul set il primo giorno delle riprese.Sofia Coppola scelse locations e inquadrature realizzando foto in giro per Tokyo,successivamente includendo gli attori sugli stessi luoghi,facendo altre fotografie.Le riprese durarono 27 giorni.FRANCIS FORD COPPOLA,padre della regista,qui al secondo film,consigliò alla figlia di girare la pellicola in HD,mentre alla fine Sofia girò su pellicola,perchè aggiungeva romanticismo al film.Alcune parti dei dialoghi vennero improvvisati da Murray e dalla Johansson.La foto nella camera di Charlotte a Tokyo è di JOHN KACERE,e si chiama "Jutta"(1973):Kacere era noto per riprendere donne in lingerie.Bob e Charlotte non si presentano mai reciprocamente nella storia.In molti paesi il titolo venne tradotto,pressappoco,come "Perduti a Tokyo",mentre in Portogallo fu intitolato "L'amore è un posto strano",e in Polonia "In mezzo alle parole".La visuale su Shibuya è ripresa dal secondo piano di Starbucks.La troupe incontrò problemi con la polizia locale girando nella metropolitana di Tokyo.La cantante dai capelli rossi,CATHERINE LAMBERT,non è un'attrice professionista,ma lavorava nel locale dell'hotel in cui la troupe alloggiava durante le riprese.Scarlett Johansson aveva problemi a girare una scena in mutandine,finchè la stessa regista ne preparò un paio che figuravano addosso all'attrice,esattamente come avrebbe voluto risultare sullo schermo.Il bacio tra i due protagonisti nel finale,non era previsto dalla sceneggiatura,fu un'iniziativa spontanea di Murray e Johansson.Quello che lui sussurra a lei è avvolto dal mistero,anche se una versione amplificata delle frasi,ha circolato su Youtube. Per Bill Murray è il suo film preferito,tra quelli interpretati."Lost in translation" ha vinto il secondo premio al Festival di Fipresci 2004.
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