sabato 28 dicembre 2013


INVICTUS-L'invincibile (Invictus,USA 2009)
DI CLINT EASTWOOD
DRAMMATICO
Produrre un film su NELSON MANDELA era un progetto che da anni MORGAN FREEMAN e la sua partner nelle produzioni,LORI MCREARY,cercavano di realizzare:inizialmente avrebbero voluto trarre un lungometraggio dall'autobiografia del leader sudafricano,"LONG WALK TO FREEDOM",di cui sta per uscire proprio ora la versione cinematografica,ma la lunghezza della storia,attraverso molte decadi,rendeva poco pratica la stesura di una sceneggiatura.Mandela affermò che l'unico attore che vedeva interpretare lui sullo schermo era appunto Freeman.La parola "Invictus",significa appunto,in latino, "Imbattuto";il titolo della pellicola viene dall'omonimo poema di WILLIAM ERNEST HENLEY,amatissimo da Mandela. Prima di cominciare le riprese,Freeman e la McReary fecero un viaggio in Sudafrica per avere la "benedizione" di Madiba (il soprannome di Mandela):l'assistente personale del leader,Zelda La Grange,disse che Freeman,durante le riprese,era così rassomigliante a Mandela,che lei chiese all'attore di camminare diversamente,smettendo di imitare Nelson,per distinguerli da una certa distanza.Freeman è mancino,e si esercitò prima di cominciare la lavorazione a usare maggiormente la mano destra,per rendere al meglio l'interpretazione del politico.Amico di Mandela da anni,si preparò al ruolo guardando ore e ore di videoregistrazioni riguardanti il leader anti-apartheid,studiandone a fondo movenze e espressioni.MATT DAMON andò a trovare Francois Pieenar,il capitano della nazionale di rugby,che avrebbe impersonato sullo schermo:più piccolo di Pieenar,l'attore,dopo un silenzio iniziale,lo rassicurò che al cinema sembrava più "piazzato".Dopo le riprese,lo sportivo disse in un'intervista che era rimasto colpito dall'umiltà della star,e dal suo senso dell'umorismo.Sulle forti differenze fisiche,Damon e CLINT EASTWOOD avevano già dibattuto,e i dubbi del più giovane erano stati spazzati via da Eastwood con senso pratico,rispondendo all'altro che era un problema di cui si doveva occupare lui come regista.La cosa fu risolta con inquadrature studiate e prospettive particolari.Quando Clint decise di accettare l'offerta di girare la pellicola,suo figlio KYLE EASTWOOD,musicista,era in giro per il Sudafrica ad un festival:il padre lo incaricò di segnalargli le migliori band di musica etnica per eventualmente utilizzarle per il film.Il complesso preferito di Mandela,il Soweto String Quartet,venne chiamato per eseguire alcuni brani.Girando questo lungometraggio,Eastwood scoprì il rugby,e vi si appassionò:cominciò a seguire il campionato mentre era in Sudafrica,raccontando alla troupe le partite,e continuando a seguire i vari tornei internazionali in seguito.Damon si fece allenare da Chester Williams,anch'egli componente della squadra che vinse il mondiale nel 1995.La cella che la nazionale di rugby sudafricana visita nel film è davvero quella che Mandela ha occupato per 24 dei suoi 27 anni di carcere.Gli attori che impersonarono la squadra della Nuova Zelanda,andarono a imparare la celebre danza maori che precede le partite del team:l'Haka,il tradizionale "canto di guerra",venne imparato accuratamente,e la produzione contattò la federazione neozelandese di rugby per controllare che tutto venisse realizzato con rispetto e precisione,e venne inviato un esperto dal paese oceaniano per aiutare la troupe.Le scene in esterni dell'abitazione di Mandela vennero effettuate riprendendo la sua vera casa a Johannesburg,per gli interni invece venne utilizzata un'altra abitazione.L'ufficio del presidente era realmente quello di Pretoria,e fu la prima volta che delle macchine da presa cinematografiche sono entrate là dentro.Tutte le scene ambientate durante i match di rugby,vennero girate nell'Ellis Park Stadium di Johannesburg:dal 1995,la costruzione aveva molti segni del tempo,e modifiche con grafica digitale vennero realizzate in post-produzione,per rendere lo stadio simile a quello in cui veramente si erano svolte le partite.Sugli spalti erano presenti 2000 comparse,e con il computer vennero resi oltre 60.000 spettatori.La costumista DEBORAH HOPPER ricreò le divise dei team come erano realizzate negli anni Novanta,essendo successivamente cambiate,come capita in ogni sport.Costato sui 60 milioni di dollari,"Invictus" ne incassò 37 in USA,risultando non tra i maggiori successi di Clint Eastwood nella fase matura della sua carriera.Tuttavia,fu un film molto elogiato dalla critica internazionale.Ebbe tre nominations per i Golden Globe,per Eastwood,Freeman e Damon,senza vincere premi,e due nominations agli Oscar,come protagonista per Morgan Freeman,e come non protagonista per Matt Damon,senza che le candidature si tramutassero in premi.

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