sabato 31 dicembre 2016

Risultati immagini per victor matureImmagine correlata
VICTOR MATURE ( Victor John Mature, Louisville, Kentucky, USA, 29/01/13- 04/08/99, Rancho Santa Fe, California, USA)
Figlio di un italiano e di un'americana di discendenza tedesca, VICTOR MATURE nacque nel Kentucky, lavorando nella prima adolescenza con il padre, come rappresentante di articoli per macelleria. Sviluppò la volontà di diventare attore, e si mise a studiare alla Pasadena Playhouse, in California. Sostenne un provino per prendere parte a "VIA COL VENTO", ma il ruolo andò al compagno di studi GEORGE REEVES. Mature partecipò in piccoli ruoli a film non di gran valore, e poi partì per la II Seconda Guerra mondiale, arruolandosi nella Guardia Costiera, svolgendo servizio nel Nord-Atlantico, nei Caraibi, anche in Normandia. A guerra finita, pellicole come "SFIDA INFERNALE", "IL BACIO DELLA MORTE", "L'URLO DELLA CITTA'", "IL GIGANTE DI NEW YORK" e "SANSONE E DALILA", portarono Victor Mature a diventare uno degli attori americani più pagati e amati dal grande pubblico, sebbene la critica non lo amasse, e non perdesse occasione per stroncarne le performances ( anche eccessivamente, a dire il vero). Mature non aveva grandi ambizioni di cinema autoriale, e spesso si prestava a ruoli esotici o film molto spettacolari: "LA TUNICA" , "I GLADIATORI", e "SINUHE L'EGIZIANO" furono altri titoli di gran successo. Durante la lavorazione de "LA NINFA DEGLI ANTIPODI", ebbe una relazione molto accesa con ESTHER WILLIAMS, e pare che i due siano arrivati molto vicini a sposarsi, per poi lasciar perdere. Arrivato ad un buon patrimonio, Mature si dedicò maggiormente al golf che al set, e negli anni Cinquanta, progressivamente, cominciò a girare meno lungometraggi. Fu, come molti altri colleghi dei suoi tempi, un repubblicano convinto. Fece sensazione la sua presenza, in un ruolo spiritosamente simile all'opinione che di lui avevano i mass-media, in "CACCIA ALLA VOLPE". Molti anni dopo la sua uscita ufficiale dal cinema, che avvenne nel 1984, venne contattato da JOHN LANDIS per interpretare il ruolo del padre di SYLVESTER STALLONE, ma non accettò, e così fu KIRK DOUGLAS a comparire in "OSCAR".  Ironicamente, disse che il suo successo nei kolossal biblici era dovuto al suo "sguardo benedetto". In realtà, era daltonico. Nonostante la sua imponenza e prestanza fisica, e il fatto che spesso interpretasse ruoli da duro, Mature era un uomo che coltivava molte fobie e insicurezze. Si rifiutò di lottare con un leone finto girando "Sansone e Dalila", e per di più, sullo stesso set, colpito in maniera troppo forte dalla macchina del vento, durante la sequenza della battaglia con le mandibole, corse via a rifugiarsi nel proprio camerino: CECIL B. DE MILLE, furioso per l'atteggiamento dell'attore, volle umiliarlo richiamandolo indietro con il megafono, alla presenza di tutta la troupe. Si è sposato cinque volte, e solo dall'ultima moglie ha avuto una figlia, nel 1975. E' morto di leucemia nel 1999, in California, ma venne sepolto nel suo luogo d'origine, al St. Michaels Cemetery, a Louisville.
COSI' PARLO' VICTOR MATURE:
"Non sono un attore, e ho 64 film a provarlo!"
"Sono un attore emotivo, quando giro una scena, ci credo assolutamente. Vivo il ruolo intensamente finchè sono in scena."
"Sansone non è stato un cattivo affare. Che c'è di sbagliato a girare un film che rischia di incassare 20 milioni di dollari? Ho avuto lettere di fans da posti che nemmeno pensavo esistessero!"

Risultati immagini per shall we dance 2004Immagine correlata
SHALL WE DANCE? ( Shall we dance? , USA 2004)
DI PETER CHELSOM
COMMEDIA/MUSICALE/SENTIMENTALE
"SHALL WE DANCE?" è più o meno un remake della commedia musicale giapponese "VUOI BALLARE-SHALL WE DANCE?" del 1996. Quando il progetto partì, doveva essere diretto da JOHN TURTELTAUB ed avere TOM HANKS come protagonista: fu invece PETER CHELSOM a firmare la regia, e RICHARD GERE ad esserne il protagonista. La cantante MYA interpreta la fidanzata di Vern, e canta un pezzo della colonna sonora del film, intitolato "Let's dance". Le riprese del film avrebbero dovuto svolgersi a Toronto, ma per via dei rischi legati ad una potenziale epidemia di SARS, come nel 2003 imperava, vennero spostate a Winnipeg, e in parte il film fu girato a Chicago. Parte della gioiellieria indossata da SUSAN SARANDON nella pellicola, venne rubata: un ammanco ammontante a 4,000 dollari. Pare che i preziosi siano stati sottratti da un veicolo in sosta, per essere ritrovati successivamente in un albergo, in periferia.  Il film mostrato ad un certo punto, in tv, è "SPETTACOLO DI VARIETA'". Costato 50 milioni di dollari, incassò 58 milioni in patria, e altri 112 nel resto del mondo, arrivando a 170. 
Risultati immagini per the fisher kingRisultati immagini per the fisher king
LA LEGGENDA DEL RE PESCATORE 
( The Fisher King, USA 1991)
DI TERRY GILLIAM
COMMEDIA/FANTASTICO
"LA LEGGENDA DEL RE PESCATORE" fu il primo film diretto da TERRY GILLIAM a  non veder coinvolto alcun altro membro dei MONTY PHYTON. Prima che fosse destinata a lui, per la regia fu seriamente preso in considerazione JAMES CAMERON, che però era concentratissimo sul progetto "TERMINATOR 2-IL GIORNO DEL GIUDIZIO". BRUCE WILLIS sostenne un provino per interpretare Jack, ma il ruolo andò a JEFF BRIDGES.  Per interpretare Anne fu fatto un provino a ELLEN BARKIN, prima che venisse scritturata MERCEDES RUEHL. La scena del valzer nella stazione venne girata tra le otto della sera, e le cinque e mezza della mattina seguente, orario in cui non circolavano treni, e l'ambiente veniva chiuso: oltre quattrocento comparse ballarono attorno al globo di cristallo, e il finestrone della stazione venne circondato da effetti speciali luminosi che fecero apparire l'imbrunire come se durasse tutta la notte. Da allora, la fine dell'anno viene celebrata così, con coppie che danzano nella stazione. La scena fu un'idea di Gilliam, diversa da come concepita nello script.  Per testare la verosimiglianza degli interventi di Jack nel radioshow, venne contattato HOWARD STERN, che si rifiutò, però, di fornire sue registrazioni, in quanto la Columbia Tristar non intendeva pagarlo: Stern fornì allora una sorta di supervisione, giacchè il personaggio del deejay era modellato su di lui. Il "castello" è la facciata della Squadron A Armory, parte adesso dell'Hunter College Campus, situato tra la 94esima e Madison Avenue. Il costume del Cavaliere Rosso era fatto di pelle e uretano, rivestito in lattice, e l'elmetto era d'alluminio ignifugo: il pennacchio era fatto di lenza da pesca, antenne radio di auto, seta cinese. Pesava circa 40 kili. Il destriero del Cavaliere Rosso, invece, fu "interpretato" da due cavalli da circo, Lightning e Goliath, uno girò le scene al galoppo, l'altro quelle in cui cammina o trotterella. Nel film ci sono rimandi ad altri titoli di Gilliam: in vetrina del videostore campeggia un poster del film precedente del regista, "LE AVVENTURE DEL BARONE DI MUNCHAUSEN", ed un manifesto di "BRAZIL" è visibile nella prima scena ambientata nel negozio. L'inquadratura di Jack che abbraccia il cantante di cabaret barbone richiama la "Pietà" di Michelangelo. Il gruppo cantante nel finale è un omaggio a CHARLIE CHAPLIN. Nel film non viene mai spiegato, ma Parry è il diminutivo di Parsifal, il cavaliere puro e folle che è decisivo per il "Re Pescatore" Artù: infatti, nel film Parry porta la redenzione a Jack Lucas, come Parsifal la porta ad Artù, riuscendo a compiere l'atto di lanciare Excalibur nel lago. Le riprese si tennero tra il Maggio e l'Agosto del 1990. Costò 24 milioni di dollari, incassandone, nei soli USA, 41. Cinque le candidature all'Oscar, tra cui miglior sceneggiatura e attore protagonista ( ROBIN WILLIAMS): ne vinse una, per la miglior attrice non protagonista, Mercedes Ruehl. Cinque candidature anche ai Golden Globes, tra cui miglior film: due stavolta le vittorie, a Williams e alla Ruehl. Ai BAFTA due nominations, per la miglior attrice non protagonista, AMANDA PLUMMER, e a Gilliam per la miglior regia. Al festival di Venezia, leone d'argento a Terry Gilliam, e premio Pasinetti a Mercedes Ruehl.

giovedì 29 dicembre 2016

Risultati immagini per angel heart
Risultati immagini per angel heart de niro
ANGEL HEART- Ascensore per l'inferno 
( Angel Heart, USA 1987)
DI ALAN PARKER
HORROR
Il romanzo "FALLEN ANGEL", da cui è tratto "ANGEL HEART" di WILLIAM HJORTSBERG venne pubblicato nel 1978, e il film che ne venne tratto cominciò ad entrare in produzione circa sette anni dopo, alla fine del 1985. Quando decise di occuparsi della regia della pellicola, ALAN PARKER offrì il ruolo di Harry Angel a JACK NICHOLSON, AL PACINO, e allo stesso ROBERT DE NIRO, prima di puntare su MICKEY ROURKE. Fu una delle sette collaborazioni tra Parker e il produttore ALAN MARSHALL, che già aveva generato titoli come "FUGA DI MEZZANOTTE", "SARANNO FAMOSI", "PINK FLOYD-THE WALL". Per il ruolo di Louis Cyphre, brevemente venne preso in considerazione MARLON BRANDO, che mancava dallo schermo dal 1980: poi si optò per Robert De Niro. Quando De Niro venne contattato da Alan Marshall, per telefono, per avere l'offerta del ruolo di Cyphre, chiese all'altro se fosse stato lui a produrre "BIRDY", lavoro precedente di Alan Parker: alla risposta affermativa, l'attore accettò. Alan Parker definì l'interpretazione di Louis Cyphre da parte di De Niro così realistica, e  densa di mistero, che in pratica lo lasciò dirigersi da solo, addirittura evitandolo sul set. Nel romanzo, l'intera storia si svolge a New York, mentre il film in gran parte è ambientato a New Orleans: fu un'idea di Alan Parker. Nella scena in cui, al ristorante, Louis mangia l'uovo, si può vedere Harry Angel gettare un pizzico di sale alle proprie spalle: è un gesto tradizionalmente superstizioso, che partirebbe dal gettare appunto il sale nell'occhio del diavolo. Il vero cognome di Johnny Favorite è Liebling, che in tedesco significa "caro", ma anche "Preferito". Il vecchio treno che Harry prende per andare in Louisiana era un vecchio mezzo ormai inattivo: per farlo muovere, dovette essere spinto da dietro. La frase "Quanto terribile è la saggezza quando non porta profitto al saggio", che Louis Cyphre pronuncia nella scena-clou del film, viene da "EDIPO RE" di SOFOCLE. Prima di ogni delitto, Harry maneggia o ha a che fare con l'arma che uccide, come la pistola nella Bibbia di Fowler, il pugnale di Margaret, il rasoio di Toots Swite, il ramaiolo per cuocere i granchi. La tariffa da detective privato di Harry Angel è di 125 dollari al giorno. L'anello di Louis Cyphre, con la pietra marrone, pare significhi "spietatezza". Sembra che il film inizialmente fosse molto più "gore" e truculento: un articolo sulla rivista specializzata "Fangoria" riportava foto di Alan Parker ritratto accanto al cadavere dell'avvocato Winesap senza testa, in mezzo a tanto sangue di scena, e della donna che vediamo di sfuggita, all'inizio del film, nel letto con Harry Angel, ritrovata semicarbonizzata accanto alla casa bruciata. Winesap e Mackintosh, i nomi dei legali di Louis Cyphre, sono il nome di due tipi di mele, in USA, come si sa, il frutto della tentazione...La canzone "Girl of my dreams", leit-motiv del film, è un brano realmente inciso nel 1937, da KENNY SARGENT e parte della GLEN GRAY & CASA LOMA ORCHESTRA. Le riprese si svolsero tra il Marzo e l'Agosto del 1986. Costò 17 milioni di dollari, e negli USA incassò la medesima cifra: andò meglio in Europa, in cui venne accolto quasi da subito come un cult. 

lunedì 26 dicembre 2016

Risultati immagini per la nuit americaine 1973Risultati immagini per la nuit americaine 1973
EFFETTO NOTTE ( La nuit américaine, F 1973)
DI FRANCOIS TRUFFAUT
COMMEDIA/DRAMMATICO
Il titolo del film, "EFFETTO NOTTE", indica quando viene girata una scena ambientata di notte in pieno giorno, grazie a filtri o abbassando l'apertura delle lenti della macchina da presa. Il lungometraggio è dedicato a LILLIAN e  DOROTHY GISH. Il ruolo di Julie Baker venne pensato per JEAN SEBERG, ma fu impossibile rintracciarla, e quindi la parte andò a JACQUELINE BISSET, collega della Seberg sul set di "AIRPORT". Il motivo per cui il personaggio di FRANCOIS TRUFFAUT indossa un apparecchio acustico, non viene mai specificato, anche perchè si può evincere che Ferrand non sia sordo, ma, semmai, una voce off spiega che lo usa perchè ogni membro di cast e troupe, ha almeno una domanda da rivolgergli. Severine, l'attrice impersonata da VALENTINA CORTESE, ha seri problemi di memoria, nel ricordare le battute da pronunciare, e così Ferrand le attacca sulla parte alta della macchina da presa dei foglietti con le sue linee: fu uno stratagemma che poi lo stesso Truffaut adottò quando, quattro anni dopo, girando "INCONTRI RAVVICINATI DEL TERZO TIPO", talvolta non riusciva a memorizzare le battute in inglese da recitare. Quando NATHALIE BAYE venne a sapere che BILLY WILDER aveva chiesto a Truffaut per quale motivo avesse scritturato una non professionista per il ruolo da lei ricoperto, si offese; anni dopo, però, dichiarò che era stato il più bel complimento fattole in carriera. Per ragioni che non vengono chiarite, la troupe veste per tutta la storia gli stessi costumi, sebbene il racconto si svolga nell'arco di quattro settimane. All'uscita della pellicola, JEAN-LUC GODARD inviò una lettera accusatoria al collega Truffaut, per via di come veniva descritto come si girasse un film, e dando del bugiardo all'autore, in pratica sostenendo di essersi venduto al cinema commerciale, lui che, come lo stesso Godard, veniva dai "Cahiers du Cinema". L'altro ribattè che in realtà tutto ciò era la piccata e pretestuosa uscita di quello che, rispetto agli altri autori provenienti dalla critica francese, ne era il più distante e "viziato". Questa cosa creò una frattura insanabile tra i due grandi registi, che successivamente Godard rimpianse, soprattutto dopo la prematura scomparsa di Truffaut, nel 1984, per non aver potuto compiere una qualsiasi riconciliazione. Nel film ci sono allusioni a successi di quegli anni come "BULLITT" e "IL PADRINO". Era il film favorito di EVE MARIE SAINT. Le riprese vennero effettuate sullo stesso set, usandone alcune parti, de "LA PAZZA DI CHAILLOT", dal Settembre al Novembre del 1972. "Effetto notte" ebbe  candidature all'Oscar in due edizioni consecutive: come miglior pellicola straniera nel 1974, e sia come miglior attrice non protagonista (Valentina Cortese) e miglior sceneggiatura nel 1975. Questo accadde perchè, all'epoca dell'uscita, un film non americano poteva rientrare nella rosa dei candidati nell'anno dell'arrivo nelle sale del proprio paese, e poi poteva ricevere ulteriori nominations quando editato negli Stati Uniti, poi le regole sono cambiate, portando l'eleggibilità alle candidature nel solo anno di realizzazione. 

giovedì 22 dicembre 2016

Risultati immagini per our man flint 1965Risultati immagini per our man flint 1965
IL NOSTRO AGENTE FLINT ( Our man Flint, USA 1966)
DI DANIEL MANN
AVVENTURA/COMMEDIA
In pieno boom della 007-mania, venne messa in cantiere una versione ironica, al limite della parodia, di un agente segreto con molti gadgets, tante donne intorno, e un'abilità incredibile nel fare tutto: l'agente Flint. Quando Flint si rilassa, stendendosi tra due sedie, con la testa su una e i piedi su un'altra, non ci fu bisogno di alcun effetto speciale: JAMES COBURN era bravo a farlo, e, pur non essendo previsto in sceneggiatura, questo divertì il regista DANIEL MANN, che lo inserì nel film. Per il ruolo femminile principale, venne presa in considerazione RAQUEL WELCH, poi fu GILA GOLAN a ottenerlo. Nel film appare, come comprimario, per poco più di un minuto, anche JAMES BROLIN, che fa parte degli uomini del cattivo Hans Gruber. Il luogo in cui viene situata l'abitazione di Flint, sono i San Remo, appartamenti a ovest di Central Park, a New York. In una delle prime versioni dello script, l'agente segreto fa una visita anche a New Orleans, ma nel film non ce n'è traccia. Nella sequenza in cui il protagonista vola in Francia, pur senza specificare la città, si deduce che possa essere Marsiglia, perchè se ne vede il vecchio porto. Secondo la mappa che Flint consulta, l' isola Galaxy dovrebbe trovarsi nel Mediterraneo, a 250 kilometri, in linea d'aria, da Sardegna, Corsica, Barcellona e Marsiglia, ma in quelle coordinate, non c'è alcuna terra ferma. Se vi si fa caso, nella scena in cui viene rapita la ragazza sotto la doccia, i due asciugamani recano cucito sopra due "Lei", suggerendo forse che conviva con una donna.  Il motivo in chitarra, distorto, udibile più volte nel corso della pellicola, verso la metà degli anni Ottanta venne ripreso dalla band "WALL OF VOODOO", che, su uno spunto da "Ring of fire" di JOHNNY CASH, piazzò un brano di successo: concepito come un pezzo sperimentale, costituì la base per alcuni brani della techno-music, in voga solo poco dopo. Nella colonna sonora c'è la canzone "Galaxy a go-go", di un giovanissimo RANDY NEWMAN. Il costo del film fu di tre milioni e mezzo di dollari: ne incassò 16 negli USA, e altri 12 nel resto del mondo, per un totale di 28 milioni. Ebbe due seguiti, uno nel 1967 e uno nel 1976.

mercoledì 21 dicembre 2016

Risultati immagini per the unforgiven 1960Risultati immagini per the unforgiven 1960
GLI INESORABILI ( The unforgiven, USA 1960)
DI JOHN HUSTON
WESTERN
Il romanzo "THE UNFORGIVEN" di ALAN LEMAY è quello che ispirò questo western, di cui inizialmente doveva scrivere la sceneggiatura J.P. MILLER, e DELBERT MANN avrebbe dovuto curarne la regia: nelle loro intenzioni avrebbe dovuto trattarsi di una poveristica, ma accurata ricostruzione del Texas dopo la Guerra di Secessione. Ma i produttori pensarono che questa versione non avrebbe incontrato il favore del pubblico, e preferì puntare su BEN MADDOW, e far dirigere la pellicola a JOHN HUSTON. Per il regista, questo suo film era una sorta di risposta a "SENTIERI SELVAGGI". Il personaggio di Mattilda Zachary venne rifiutato da BETTE DAVIS, perchè non voleva essere la madre di BURT LANCASTER, e il ruolo andò a LILLIAN GISH.  Invece il ruolo di Cash Zachary fu offerto a TONY CURTIS, che però a quel punto della propria carriera, non intendeva ricoprire ruoli secondari, poi l'offerta andò a RICHARD BURTON, che non accettò per superstizione ( infatti gli avevano detto che sarebbe morto recitando, a trentatrè anni, ed infatti nel 1959 non girò una sola scena), e fu così che venne ingaggiato AUDIE MURPHY.  Per la parte di Rachel Zachary, venne presa in considerazione NATALIE WOOD, ma poi fu scritturata AUDREY HEPBURN.Prima dell'inizio delle riprese, John Huston e Burt Lancaster portarono Lillian Gish nel deserto, per insegnarle a sparare: i due rimasero sorpresi dall'attitudine dell'attrice a cavarsela con pistola  e fucile, e in poco tempo, loro che si consideravano esperti tiratori, constatarono che era al pari loro. Sembra che la Gish, all'inizio della propria carriera, avesse imparato dal fuorilegge Al J. Jennings, il quale, dopo aver scontato una pena per rapina in carcere, si mise a lavorare nel mondo del cinema come attore e maestro d'armi. A dire di Audie Murphy, nella sceneggiatura era previsto che in una scena Lancaster dovesse schiaffeggiarlo, perchè l'eroe di guerra protagonista pensa che l'altro lo ucciderebbe, in altra situazione. Huston però non era contento della scena, e non la volle girare. Durante le riprese, Murphy volle andare a caccia di anatre con un amico, ma la barca su cui i due erano si rovesciò, e l'attore rischiò di affogare: se non fosse stato per l'aiuto di una fotografa, presente sul posto per scattare delle foto, Audie Murphy sarebbe annegato. Fu il primo lavoro realizzato insieme tra il regista e l'assistente alla regia TOM SHAW, che poi divenne uno dei più fidati e longevi collaboratori di Huston. E' stato l'unico western della carriera di Audrey Hepburn: durante la lavorazione, perse peso e aumentò le sigarette, fino a fumarne tre pacchetti al giorno. L'attrice si fece male seriamente cadendo da cavallo, mentre girava una scena; tra l'altro, era incinta, e dovette essere ricoverata sei settimane, per le ferite alla schiena. Quando tornò sul set doveva indossare un busto, che gli abiti di scena mascheravano. Huston, anche per questi problemi che danneggiarono la salute della Hepburn, non amò questo film,  definendolo addirittura il peggiore che avesse mai girato, anche se l'attrice cercò di minimizzare i disagi sul set. In realtà fu un western apprezzato anche da abituali detrattori del regista. Costò 5 milioni di dollari, e le riprese si svolsero tra il Gennaio e il Marzo del 1959.

lunedì 19 dicembre 2016

Risultati immagini per the bad and the beautiful 1952Risultati immagini per the bad and the beautiful 1952
IL BRUTO E LA BELLA ( The bad and the beautiful, USA 1952)
DI VINCENTE MINNELLI
DRAMMATICO
Lo script de "IL BRUTO E LA BELLA" era ispirato in buona parte a vicende veramente accadute a Hollywood, ed i personaggi sono fondati su fusioni di caratteri di persone reali del mondo del cinema: Shield, per esempio, è una mistura di DAVID O. SELZNICK, ORSON WELLES e VAL LEWTON; Georgia, la figlia alcolizzata di un famoso attore, è basata su DIANA BARRYMORE, Bartlow, il professore di college che diventa un quotato sceneggiatore, venne modellato su PAUL GREEN, un docente che seguì analogo iter, e GILBERT ROLAND, nei panni di un caratteristico "gaucho" fa il verso a se stesso. Selznick, che era venuto a sapere che la sceneggiatura lo riguardava in qualche modo, consultò uno dei propri avvocati, facendogli vedere il film, e chiedendo se doveva inoltrare un'azione legale. Nonostante il personaggio principale fosse ossessionato dalla figura paterna, l'avvocato dichiarò che non c'erano le basi per un'accusa di qualsiasi genere. Il titolo iniziale avrebbe dovuto essere "Tribute to a bad man", ma venne pensato che il pubblico lo avrebbe scambiato per un western, e JOHN HOUSEMAN dette il via libera per trovare un altro titolo: HOWARD DEITZ, manager della MGM, suggerì "THE BAD AND THE BEAUTIFUL", riferimento al racconto di FRANCIS SCOTT FITZGERALD "The beautiful and the damned", che piacque molto al suo superiore, DORE SCHRARY. Il ruolo principale fu offerto a CLARK GABLE, che non accettò, e fu scritturato KIRK DOUGLAS. Parlando del personaggio con la star, VINCENTE MINNELLI consigliò a Douglas di tenere a bada il proprio temperamento grintoso, lasciando che venisse maggiormente fuori il suo fascino: l'attore accettò di buon grado, e alla fine di ogni scena girata, chiedeva al regista se fosse risultato abbastanza affascinante. A riprese finite, Kirk Douglas mandò una lettera a Minnelli complimentandosi per aver tirato fuori un lato di sè che raramente era riuscito a trasmettere ai propri personaggi. La foto del detestato padre del protagonista, ricorda molto JACK WARNER, capo della Warner Bros. . A conoscenza della fragilità di LANA TURNER, e delle sue discusse capacità d'attrice, Minnelli le dette sicurezza spiegandole che, ogni volta che dovevano rigirare una scena, non era per colpa sua, ma per distrazioni o limiti di altri sul set: riuscì ad avere una delle prove migliori della carriera dell'attrice, trattandola con molta gentilezza. Kirk Douglas provava un forte interesse per la bionda co-star del film, ma la presenza fissa sul set del fidanzato della Turner, Fernando Lamas, condizionò i suoi approcci. Con nove minuti e trentadue secondi di durata, la performance di GLORIA GRAHAME divenne la più corta ad aver mai vinto un Oscar; fu battuta, nel 1976, da quella di BEATRICE STRAIGHT, che, in cinque minuti di presenza in "QUINTO POTERE", si accaparrò la statuetta come non protagonista. La breve apparizione di LEO G. CARROLL nel ruolo di un regista indisponente è un riferimento a ALFRED HITCHCOCK. Il personaggio di KATHLEEN FREEMAN era basato sulla moglie di Hitch, ALMA REVILLENED GLASS, che interpreta il guardarobiere nella scena del costume da gatto, fu un membro della Living Newspaper unit of the Federal Teather, un'associazione considerata troppo di sinistra da molti destrorsi: schedato nell'era del maccartismo, Glass smise la carriera attoriale, e si mise a fare il fabbro. Nonostante Minnelli, colpito dalla professionalità dell'interprete, volesse ampliargli il ruolo, Glass dovette giocoforza abbandonare i set per via delle inchieste della caccia alle streghe. La scena in cui Georgia guida nella notte piovosa, dopo aver scoperto il comportamento di Shields, fu complicata da girare, al punto di rimandarla fin quasi al fine delle riprese. Venne istruita Lana Turner sull'atteggiamento isterico da tenere, e Minnelli montò l'abitacolo dell'auto su un piano rotante, e studiò, per una giornata intera, tutti gli angoli di ripresa che voleva ottenere, portando la diva ad un livello di nervosismo molto alto. Il sesso viene menzionato per sei volte, cosa che nel 1952 fece avere qualche noia alla pellicola con la commissione della censura. Sebbene le proiezioni in anteprima risultarono gradite al pubblico, la produzione trovò troppo lunga la pellicola, e fece scorciare di dodici minuti il film, in particolare nelle sequenze a Parigi e una scena in cui Georgia e James si incontrano per la prima volta. Le riprese furono tenute dall'Aprile al Giugno 1952. Costò oltre un milione e mezzo di dollari, ne incassò 2 milioni e 300,000 dollari nei soli States, e un altro milione nel resto del mondo, giungendo a 3 milioni e 300,000. Ancora oggi questo lungometraggio detiene il record degli Oscar vinti, senza che venisse candidato come miglior film, con cinque statuette ottenute, delle sei nominations, rimase senza premio solo Kirk Douglas: per la miglior attrice non protagonista, migliore sceneggiatura, fotografia in bianco e nero, direzione artistica e migliori costumi, il film vinse. Inoltre, ebbe due candidature ai Golden Globes, per la Grahame, e per GILBERT ROLAND, tutti e due come non protagonisti. Ai BAFTA fu candidato come miglior lungometraggio. 

sabato 17 dicembre 2016

Risultati immagini per dieci piccoli indiani 1945Risultati immagini per dieci piccoli indiani 1945
DIECI PICCOLI INDIANI ( And there were none, USA 1945)
DI RENE' CLAIR
GIALLO
Come quasi tutte le versioni cinematografiche di "DIECI PICCOLI INDIANI", la sceneggiatura non è tratta dal romanzo originale di AGATHA CHRISTIE, bensì dalla pièce teatrale omonima, che ne venne fatta: benchè l'identità dell'assassino rimanga la medesima, cambia l'ordine dei delitti. Il titolo originale del romanzo, e il titolo adoperato per la versione britannica della pellicola, fu "Dieci piccoli negri", che poi venne cambiato per non creare problemi di tipo razziale. Anche la conclusione del film è diversa da quella del romanzo: nel testo, in pratica, muoiono tutti i dieci ospiti del maniero in cui scatta la trappola del killer. La Christie stessa, visto che il lungometraggio usciva in tempi di guerra, e la produzione temeva che venisse considerata troppo deprimente la conclusione originale, fece sì, d'accordo con la scrittrice, di mutare il finale.  Per i primi cinque minuti di film, non c'è dialogo.  QUEENIE LEONARD, che interpretò la signora Rogers, è stata l'ultima dei membri del cast a rimanere in vita. Come molti titoli dell'epoca, quando venne fuori il mercato video, chi deteneva i diritti non riuscì a guadagnarci nulla, perchè al tempo la materia era molto nebulosa, e quindi, diversi lungometraggi uscirono per vari marchi, e in versioni di qualità molto diversa, spesso mediocre. Del romanzo della Christie venne girata, nel 1965, un'altra versione piuttosto conosciuta.
Risultati immagini per jennifer jonesRisultati immagini per jennifer jones film
JENNIFER JONES ( Phylis Lee Isley, Tulsa, Oklahoma, USA, 02/03/19-Malibu, California, USA, 17/12/2009)
Nacque a Tulsa, nell'Oklahoma, come Phylis Lee Isley, JENNIFER JONES era figlia di un artista di giro, e la passione della recitazione sorse in lei fin da giovanissima, poi conobbe l'attore ROBERT WALKER, e si innamorò di lui, per sposarlo molto presto, trasferendosi a Chicago per poter provare a realizzare il sogno di entrambi di poter diventare star cinematografiche. Ma le candidature ai ruoli non funzionavano, e la giovane attrice si mise a fare la modella per cappelli e gioielli, e qualche volta, assieme al marito, dando la voce in programmi radiofonici di successo. Volitiva e restia a dichiarare spenti i propri sogni, la Jones si diresse agli studios di DAVID O. SELZNICK, per un provino: incontrò il produttore stesso, ed il reading che quel giorno sostenne, fu il primo passo per la carriera che ebbe. Eppure, lasciando gli studios, Jennifer Jones scoppiò in lacrime, pensando di aver fatto una brutta figura, mentre Selznick apprezzò molto, e la fece richiamare. Quando le fecero firmare il contratto, le venne cambiato il nome in Jennifer Jones, e, nonostante fossero centinaia di aspiranti per il ruolo principale, ottenne la parte di protagonista per "BERNADETTE". Per la prova data, la Jones vinse, nel giorno del suo venticinquesimo compleanno, l'Oscar come miglior attrice protagonista: era il 1943. La sua carriera ebbe un'impennata, e nacque una relazione co Selznick, che divenne l'uomo più importante della sua vita: per lui lasciò il marito ed i figli, e la separazione fu traumatica per Walker, che successivamente cominciò ad abusare di alcool e droghe, fino a morire prematuramente. Nel 1944 interpretò, quale non protagonista, la parte di Jane, una giovane testarda e idealista, che cresce quando il fidanzato muore in guerra, in "DA QUANDO TE NE ANDASTI": anche questa interpretazione fu molto acclamata, e le fece guadagnare una nomination all'Oscar. Di seguito, altre due candidature all'Oscar: per "GLI AMANTI DEL SOGNO" e "DUELLO AL SOLE". Si può dire che gli anni Quaranta l'abbiano vista come una delle maggiori star del cinema americano, visto che, ancora nel 1948, dette un'altra prova amata dal pubblico ne "IL RITRATTO DI JENNIE". Tuttavia, a differenza di molte altre sue colleghe, la Jones preferiva condurre una vita privata lontano dalla mondanità: anche per questo, seppure abbia interpretato altri titoli di successo, come "LA VOLPE", "STAZIONE TERMINI", "L'AMORE E' UNA COSA MERAVIGLIOSA" che le fece avere la sua quinta e ultima nomination, "BUONGIORNO, MISS DOVE", "ADDIO ALLE ARMI", nel tempo la sua fama cominciò a declinare, e con questo, anche le offerte di ruoli importanti.  Con JOSEPH COTTEN ha recitato in quattro film, dando luogo alla più solida collaborazione della propria carriera. Negli anni seguenti divenne molto amica di INGRID BERGMAN e PEGGY KNUDSEN. Nel 1967 prese troppi sonniferi, e fu ritrovata su una spiaggia di Malibu, vicina ad un motel, in stato d'incoscienza e venne ricoverata in ospedale. Dopo la scomparsa di Selznick, nel 1965, si risposò nel 1971, con Norton Simon. Affascinata dalla cultura orientale, spinse il marito a fare un viaggio in India: Simon rimase colpito da quel mondo, e divenne anche un collezionista ed una potenza nel mercato d'arte del luogo.  Ebbe un moderato successo in un ruolo minore in "L'INFERNO DI CRISTALLO", ma negli anni Settanta si decise ad un addio alle scene, anche se, anni dopo, provò a convincere i produttori ad affidarle il ruolo principale di "VOGLIA DI TENEREZZA", ma venne invece scritturata SHIRLEY MACLAINE( il regista JAMES L. BROOKS le spiegò che era troppo in là con gli anni per il ruolo principale). Nel 1976, la figlia che ebbe con Selznick, Mary Jennifer Selznick, si sparò, uccidendosi. Nel 1980 donò un milione di dollari per allestire la "Jennifer Jones Foundation" per l'educazione e la salute della mente, per i giovani. Fu un'appassionata di yoga, che praticò per molti anni. E' sopravvissuta ad un cancro al seno. Nonostante la vittoria dell'Oscar per "Bernadette", Jennifer Jones, da molti critici e storici del cinema, è stata un'attrice curiosamente sottovalutata. Morì nel Dicembre del 2009 a Malibu, per cause naturali.
COSI' PARLO' JENNIFER JONES
"Se puoi scegliere una caratteristica che ti accompagni tutta la vita, scegli il senso dell'umorismo."
"Molti intervistatori azzardano e provano a entrare nella tua vita: non mi piace proprio. Rispetto il diritto di ognuno alla privacy, e sento che anche il mio dovrebbe essere rispettato."
"Davvero, ogni volta che ci penso, sono sorpresa. Penso di aver avuto una vita straordinaria. E molte volte stento a credere che sia capitata a me." 

domenica 11 dicembre 2016

Risultati immagini per big fish filmRisultati immagini per big fish film
BIG FISH- Le storie di una vita incredibile
( Big Fish, USA 2003)
DI TIM BURTON
FANTASTICO
Inizialmente, "BIG FISH" , che venne messo in cantiere subito dopo l'uscita del romanzo di DANIEL WALLACE, avrebbe dovuto esser diretto da STEVEN SPIELBERG, e il ruolo del protagonista in età matura doveva andare a JACK NICHOLSON. Invece, fu TIM BURTON che arrivò a direigere la pellicola. EWAN MCGREGOR venne scritturato perchè i produttori trovarono che assomigliava molto a ALBERT FINNEY: i due interpretano le due fasi della vita del protagonista Edward. HELENA BONHAM-CARTER era incinta durante le riprese. Seppure nel film interpreti un personaggio di dieci anni più giovane di quello di McGregor, in realtà l'attrice ha cinque anni di più del collega. E' stato il primo film americano per MARION COTILLARD: da grande fan del regista, dormì per un mese con il copione sotto il cuscino, prima di prender parte al film. In un piccolissimo ruolo, tra le amichette del giovanissimo Edward, c'è MILEY CYRUS. L'attore che suona il banjo è il medesimo che interpretò Lonnie in "UN TRANQUILLO WEEKEND DI PAURA", e, infatti, suona proprio il motivo "Dueling banjos" come nel film di JOHN BOORMAN. L'autore del romanzo da cui è tratta la sceneggiatura, Daniel Wallace, appare nel cameo del professore di Economia di Sandra. Anche Tim Burton stesso compare in un cameo, è un clown seduto accanto al carrozzone di mr. Calloway, quando il lupo irrompe uscendone. Il trucco della strega necessitava cinque ore per essere applicato. Le scene ad Auburn avrebbero dovuto esser girate in loco, ma i maggiorenti dell'università volevano leggere attentamente lo script per valutare se autorizzare la lavorazione presso il campus: quindi, i produttori, per non perdere tempo, preferirono girare tali scene all'Huntington College, in Arizona. La macchina di Edward è una Dodge Charger del 1966, Anche se  il giovane Edward è in Corea, il ventriloquo ed il suo pupazzo parlano in filippino, e non in coreano, mentre Edward ed i gemelli siamesi parlano cantonese. La città di Ashton, in Alabama, è invece la combinazione di Wetumpka, e Prattville, nello stesso Stato. Le riprese si svolsero tra il Gennaio e l'Aprile del 2003. Costato 70 milioni di dollari, ne incassò 66 negli USA, ed altri 56 nel resto del mondo: la somma di 122 milioni raggiunti con l'incasso mondiale, non fecero sì che, come altri titoli di Tim Burton, questo film sbancasse i botteghini. Fu tuttavia ben accolto dalla critica. Ebbe una candidatura all'Oscar per la miglior colonna sonora, che fu composta da DANNY ELFMAN. Ai Golden Globes fu invece candidato per miglior film ( commedie e musical), attore non protagonista (Finney), colonna sonora e canzone ("Man of the hour", di EDDIE VEDDER); sei le candidature ai BAFTA, tra cui miglior film, sceneggiatura adattata e attore non protagonista (sempre Finney).

sabato 10 dicembre 2016

Risultati immagini per clear and present danger 1994Risultati immagini per clear and present danger 1994
SOTTO IL SEGNO DEL PERICOLO
( Clear and present danger, USA 1994)
DI PHILLIP NOYCE
AZIONE
Il terzo film tratto dai romanzi di TOM CLANCY con l'analista Jack Ryan per protagonista, venne tratto dal libro "CLEAR AND PRESENT DANGER". La domanda di Ryan a Ritter, per distrarlo mentre si trova al computer, se gli interessi giocare a tennis, fu aggiunta spontaneamente da HARRISON FORD. Una buona parte dell'interpretazione di ANNE ARCHER, nel ruolo della moglie di Ryan, venne tagliata al montaggio. Il personaggio del narcotrafficante Ernesto Escobedo è basato sul vero boss Pablo Escobar, che morì quando il film entrò in pre-produzione. Nel romanzo, Ryan irrompe nel rifugio di Ritter, ma la produzione ritenne che era troppo dejà-vu, e venne optato per un duello tra computer.  Il quartier generale dei trafficanti di droga che viene fatto esplodere con un missile, era una costruzione in mattoni di un possidente divorziato, che aveva a suo dire brutti ricordi del posto, e dette il permesso alla produzione di abbatterla, mantenendo il terreno su cui era stata costruita, per poi ricostruirci sopra. La scena in cui il convoglio di SUV viene attaccato dai narcotrafficanti viene oggi utilizzata in filmati che agenzie come la CIA mostrano nei corsi. La sequenza venne girata in Messico, ricreando una strada di Bogotà: Ford girò tutta la scena senza controfigure. Molte sequenze del film sono state realizzate a Cuernavaca e Tepoztlan, vicino a Città del Messico. L'aereo che si vede a metà film è un Kitty Hawk, o CV-63. Lo Studio Ovale era un set costruito per "DAVE-PRESIDENTE PER UN GIORNO". Alcuni estratti della colonna sonora di JAMES HORNER sono stati presi da quelle di "ALIENS-SCONTRO FINALE" e "GIOCHI DI POTERE", dello stesso compositore. Le riprese durarono dal Novembre 1993 al Marzo del 1994. Costato 62 milioni di dollari, ne incassò 122 negli Stati Uniti, e altri 93 nel resto del mondo, giungendo a 215 milioni. Ha avuto due candidature all'Oscar, per il miglior sonoro, e per i migliori effetti speciali. La versione Laser Disc è stata la prima del formato ad avere l'audio in Dolby Digital Sound. 

venerdì 9 dicembre 2016

Risultati immagini per into the night 1985Risultati immagini per into the night 1985
TUTTO IN UNA NOTTE ( Into the night, USA 1985)
DI JOHN LANDIS
COMMEDIA/THRILLER
La sceneggiatura di "TUTTO IN UNA NOTTE" fu venduta da RON KOSLOW nel 1981 alla 20th Century Fox, ma lo studio lo cedette alla Universal Pictures, che produsse il film trattone nel 1984, ed uscì, diretto da JOHN LANDIS, nei primi mesi del 1985. Il regista offrì il ruolo del protagonista Ed Okin a JACK NICHOLSON, il quale non accettò, nonostante abbia spiegato a Landis che apprezzava il suo cinema, e la storia non fosse male: ma il personaggio, secondo lui, era completamente inerte rispetto al racconto, e non interveniva affatto nel corso della narrazione. Landis pensò allora a GENE HACKMAN, ma i produttori cassarono l'idea perchè ritenevano che il film non sarebbe stato un grande successo commerciale, e l'attore sarebbe stato troppo oneroso sul budget. Compreso John Landis, ben 17 registi compaiono in particine nel film, come COSTA-GAVRAS, JIM HENSON, AMY HECKERLING, DON SIEGEL, RICHARD FRANKLIN, DANIEL PETRIE, LAWRENCE KASDAN, ROGER VADIMJONATHAN DEMME, PAUL MAZURSKY, DAVID CRONENBERG e JACK ARNOLD. E' stato l'unico lungometraggio cui abbia preso parte il cantante CARL PERKINS. La squillo che cerca di adescare Ed è interpretata da DEEDEE PFEIFFER, sorella minore di Michelle. Il giardino in cui Ed e Diana attraversano furtivamente, per arrivare alla villa, è lo stesso usato nella sequenza del sogno di STEVE MARTIN ne "LO STRACCIONE". Nella sequenza dell'aeroporto, così come succede anche nel successivo film di Landis, "IL PRINCIPE CERCA MOGLIE", si può sentire una chiamata per il "signor Ozkerwitz": è uno scherzoso riferimento a FRANK OZ, il quale ha preso parte a molti lavori del regista, ed il suo nome completo è Frank Oznowicz. In America incassò abbastanza poco, quasi 7 milioni di dollari, ma in Europa divenne subito un film di culto, per la miscela tra commedia, film d'azione e thriller: a tutt'oggi, è considerato uno dei migliori lavori di John Landis. 

mercoledì 7 dicembre 2016

Risultati immagini per don't look now 1973Risultati immagini per don't look now 1973
A VENEZIA...UN DICEMBRE ROSSO SHOCKING
( Don't look now, GB/I 1973)
DI NICOLAS ROEG
HORROR
"A VENEZIA...UN DICEMBRE ROSSO SHOCKING", che ebbe un titolo italiano molto più "particolare" dell'originale "DON'T LOOK NOW" , venne tratto da una novella di DAPHNE DU MAURIER. Per i ruoli principali di John e Laura Baxter, venne suggerita a NICOLAS ROEG la vera coppia ROBERT WAGNER e NATALIE WOOD, ma il regista inglese preferì chiamare DONALD SUTHERLAND e JULIE CHRISTIE, pur molto presi, in quel periodo, da altri progetti: la Christie lesse lo script e lo amò molto, e conosceva Roeg avendo egli presenziato sul set di "FAHRENHEIT 451" in qualità di responsabile della fotografia, così come in "VIA DALLA PAZZA FOLLA" e "PETULIA"; Sutherland, invece, pur apprezzando il copione, parlando con il regista si disse poco entusiasta della luce sinistra con cui veniva descritta la chiaroveggenza, e trovava che, se cambiato in alcuni punti, il copione poteva dare una definizione più ottimista della materia. Ma Roeg fu ostinato, e disse all'attore che avrebbe amato averlo nel film, ma alle sue condizioni, facendogli accettare e firmare il contratto. Donald Sutherland e Julie Christie si incontrarono per la prima volta sul set di questa pellicola: il regista volle che la prima sequenza girata insieme, per i due attori, fosse quella, resa celebre, di sesso coniugale. Roeg intendeva farla venire di forte impatto, sapendo che i due interpreti avrebbero avuto la necessaria tensione per la scena, e che le molte scene di dialogo tra i due protagonisti avrebbero rischiato, altrimenti, di appesantire il ritmo. La Christie era addirittura terrorizzata. Donald Sutherland, intervistato una ventina d'anni dopo, rievocò quando venne girata la scena, ricordandolo come un momento assolutamente non sensuale, tra la tensione del girare nudi, lui e Julie Christie, in pratica al primo incontro, con Roeg che gridava ordini alla troupe e dava indicazioni a loro due sul come mimare l'amplesso..... Per non avere problemi con la rigida censura americana, vennero tagliati nove fotogrammi, quindi mezzo secondo di proiezione, più o meno, dalla scena. La sequenza, però, nella cattolica Irlanda, venne completamente rimossa. Sutherland indossò una parrucca riccioluta per tutta la lavorazione, per interpretare l'architetto protagonista. Wendy avrebbe dovuto essere interpretata da DAPHNE HEARD, ma le sue cattive condizioni di cuore costrinsero l'attrice a rinunciare, e il casting a scegliere CLELIA MATANIA.  RENATO SCARPA, che qui interpretò l'ispettore Longhi, non sapeva una parola di inglese: ripeteva soltanto le frasi che il suo personaggio doveva pronunciare, aumentando l'aria sinistra del film. ADELINA POERIO, che nella vita faceva la cantante, venne scelta dal regista per impersonare la figura vestita di rosso che appare nelle vie veneziane, dato che era alta poco più di 1 metro e 20, dopo che Roeg ne ebbe visto una foto durante una sessione di casting a Roma. Roeg fu determinato, fin dall'inizio, a non voler dare un'immagine "turistica" della città di Venezia, volendone riprendere scorci particolari e lati oscuri: anche per via delle mareggiate, spostare attrezzature e troupe non è mai facile, nella città delle calli. All'uscita della pellicola, non furono pochi i veneziani che protestarono per la luce poco accogliente e paurosa, con cui, secondo loro, era descritta la città veneta. Cercare una chiesa idonea per ambientarvi le scene del restauro a cura di John fu difficoltoso, e dopo aver visionato molti dei luoghi di culto veneziani, la produzione cominciò a considerare l'idea di realizzare un set, invece di usare un luogo preesistente: per un caso piuttosto fortuito, venne scoperta quella di San Niccolò, che era stata appena restaurata, e quindi si prestava particolarmente alla bisogna. Girare la scena in cui John scivola, mentre restaura il mosaico di San Niccolò nella basilica, e rischia di morire, fu davvero pericoloso per Sutherland: lo stuntman ingaggiato non volle saperne di girare la sequenza, perchè il piano assicurativo non era chiaro, secondo lui. In Italia Alla fine la girò la star stessa, venendo appesa ad un cavo in caso fosse scivolato davvero. Qualche tempo dopo l'uscita della pellicola, il coordinatore degli stunt-men VIC ARMSTRONG dichiarò che lo stratagemma usato non avrebbe garantito, in caso di caduta, l'incolumità dell'attore, risultando troppo leggero per il peso di Sutherland. Fu molto complicato anche realizzare la sequenza dell'annegamento della bambina, perchè la piccola SHARON WILLIAMS, che interpretava appunto Christine, fu presa da un attacco isterico, quando dovette stare sotto la superficie dell'acqua, nonostante le prove in piscina fossero andate benissimo. La scena in cui Julie Christie accende una candela in chiesa fu improvvisata, non prevista sul copione: c'era uno stallo, su due pagine di sceneggiatura per evidenziare la distanza di stati d'animo tra John e Laura, e a Sutherland la chiesa in cui dovevano girare, non piaceva affatto, mentre alla Christie piaceva eccome, e decise di accendere appunto un cero. Al regista ciò piacque, e decise di filmare semplicemente l'atteggiamento opposto dei due attori, senza dialoghi, per sottolineare la distanza tra i due personaggi. Il cottage utilizzato all'inizio del lungometraggio era di proprietà dell'attore DAVID TREE, il quale tornò a recitare dopo trent'anni, in un ruolo minore: fu anche la sua ultima prova. Fu il film che fece debuttare PINO DONAGGIO come compositore per il cinema: venne scelto quando, nella valutazione di vari musicisti, uno dei produttori lo vide arrivare su una gondola, e l'immagine sembrò profetica. Il lavoro di Donaggio venne apprezzato molto dal regista, a parte la musica sulla sequenza d'amore, che Roeg trovava troppo tesa, e chiese al musicista di adoperarne un'altra: cosa che egli fece, sostituendo il brano con un altro in cui venivano usati solo piano, flauto, chitarra classica acustica, e basso. Pur conosciuto come pianista, Pino Donaggio è ancor migliore come flautista: la musica che originariamente doveva accompagnare la scena dell'amplesso, venne parzialmente utilizzata per la sequenza finale del funerale sull'acqua. Quando vide il film finito, la Du Maurier scrisse personalmente a Nicolas Roeg per complimentarsi, e di come il suo lungometraggio fosse intenso dando lustro anche al suo racconto. Da come rimase colpito positivamente dal regista, Donald Sutherland chiamò Roeg uno dei figli. Costò 1 milione e mezzo di sterline. Ebbe sette candidature ai BAFTA, tra le quali miglior film, regia, attore protagonista (Sutherland), e attrice protagonista (Christie): vinse il premio per la miglior fotografia. TIM CURRY lo ha citato come l'horror che maggiormente lo abbia spaventato in vita sua. Alcune immagini del film vennero utilizzate dalla band BIG AUDIO DYNAMITE per il videoclip di "E=MC2", nel 1986, che accenna alcuni passaggi del soggetto. In Italia il film fu vietato ai minori di 18 anni: negli anni, è diventato oggetto di culto e, a detta di molti cinefili, rimane uno dei lungometraggi più inquietanti di sempre.

domenica 4 dicembre 2016

Risultati immagini per the last sunset 1961Risultati immagini per the last sunset 1961
L'OCCHIO CALDO DEL CIELO ( The last sunset, USA 1961)
DI ROBERT ALDRICH
WESTERN
Il romanzo "THE LAST SUNSET" di HOWARD RIGSBY fu opzionato da KIRK DOUGLAS, che voleva produrne la versione cinematografica con la sua casa di produzione Byrna: era intento nella post-produzione di "SPARTACUS", quando ricevette un'appassionata lettera di ROBERT ALDRICH, che gli chiedeva di poter dirigere il film che stava progettando. Douglas accettò, e si girò il film su una sceneggiatura approntata da DALTON TRUMBO. Per il ruolo di Belle Breckenridge venne fatta un'offerta a LAUREN BACALL, che però trovò offensivo il personaggio, e non accettò; Aldrich e Douglas avrebbero voluto allora AVA GARDNER, ma poi scelsero DOROTHY MALONE. La collaborazione di Kirk Douglas e Robert Aldrich partì male, visto che il regista non era molto soddisfatto della sceneggiatura firmata da DALTON TRUMBO, e si portò dietro cinque sceneggiatori, per far loro correggere e parzialmente riscrivere il copione: Douglas, in quanto produttore, reagì opponendosi, e facendo ritornare gli "spin doctors" in USA. La lavorazione proseguì, ma i rapporti tra il divo ed il director rimasero piuttosto freddi. Invece, circa ROCK HUDSON, Aldrich rimase colpito dall'umiltà della star, e dalla forte professionalità, spendendosi in frequenti lodi per l'attore. La Universal propose diversi titoli per la pellicola, come "The magnificent two", "Seething guns", "The fuel and the fire", "Two to make hate", "Death is my middle name", ma rimase "The last sunset". Nonostante JOSEPH COTTEN si fosse portato i viveri dagli Stati Uniti, perchè non si fidava degli alimenti messicani, fu il primo, tra cast e troupe, a avere problemi gastrointestinali.  Le scene riguardanti la mandria di bovini non fu facile da girare, perchè i tori erano spesso in procinto di montare le mucche.... Uno dei grandi fans del film fu SERGIO LEONE, il quale ebbe l'occasione di lavorare al fianco di Aldrich per "SODOMA E GOMORRA", e questo lungometraggio influenzò in parte i suoi western.