domenica 29 settembre 2013



SEVEN (Se7en,USA 1995)
DI DAVID FINCHER
Un thriller di successo mondiale, nonostante sia interamente virato ad un'atmosfera cupa e senza speranza,con conclusione tragicissima, contro la norma dei blockbuster hollywoodiani che abitualmente invadono le sale con propositi di resa commerciale altissima;oltretutto, quasi ad evitare una spettacolarizzazione della vicenda,la serie di delitti orditi da un pazzo si svolgono fuori campo, al pubblico,come ai due poliziotti protagonisti viene mostrata solo la scena del crimine.La composizione del cast non fu travagliata come altri film di successo,forse anche perchè appunto non era stato preventivato un risultato così eccellente al botteghino:inizialmente era stato contattato DENZEL WASHINGTON per intepretare il detective più giovane e dal carattere irruento Mills,ma l'attore lesse il copione e non accettò,definendo troppo fosca la storia,e il ruolo passò al rampantissimo,all'epoca, BRAD PITT, forte dei successi di"INTERVISTA COL VAMPIRO" e "VENTO DI PASSIONI",mentre per la regia si era pensato a DAVID CRONENBERG, che curiosamente si disse non interessato al progetto, e così l'inglese DAVID FINCHER,che aveva esordito con il terzo "ALIEN" si appropriò della regia. Per "John Doe",il killer, a lungo si tenne in considerazione il cantante dei REM MICHAEL STIPE,mentre venne ingaggiato,nell'incertezza generale,e a soli due giorni dall'inizio delle riprese, KEVIN SPACEY,che proprio quell'anno azzeccò anche la parte da Oscar per "I SOLITI SOSPETTI";
Pitt riuscì a strappare un ingaggio da sette milioni di dollari;
fu un'idea di Spacey stesso l'espediente di togliere il suo nome sia dai manifesti che dai titoli di testa,per accentuare la suspence sulla possibile identità dell'assassino che uccide regolandosi sui sette peccati capitali.E nei titoli di coda,che hanno la particolarità di scorrere "al contrario",cioè dall'alto verso il basso, il suo è il primo nome citato del cast;
i produttori, timorosi di un rifiuto del pubblico di fronte ad un finale così dark, suggerirono di cambiarlo durante la lavorazione, ma Pitt minacciò di abbandonare il progetto se l'avessero fatto;
lo sceneggiatore ANDREW KEVIN WALKER scrisse il film in due anni,mentre era impiegato alla Tower Records;
nella scena del ritrovamento della vittima del killer che indica il peccato dell'Accidia,il regista rifiutò di usare un manichino, e volle a tutti i costi una persona emaciatissima, magrissima.Trovarono così un interprete che pesava appena 36 kilogrammi;
nella versione originale viene usata per ben 74 volte l'espressione "fuck", in gran parte pronunciata da Brad Pitt/Mills;
GWYNETH PALTROW fu fortissimamente voluta da Fincher,che di fronte al rifiuto iniziale della bionda attrice, si fece aiutare dal suo boyfriend Brad Pitt a convincerla;
per spiegare la tensione che anima Mills,nella sceneggiatura originale viene spiegato che gli era stato ucciso da poco il partner e amico Parsons,ma nel film non c'è alcun collegamento a questo fattore;
MORGAN FREEMAN venne ripreso dai consulenti della Polizia presenti sul set,perchè,non essendo abituato a girare ruoli d'azione,si muoveva con il dito sul grilletto,cosa che invece all'Accademia insegnano a non fare assolutamente (e a ragione...);
durante la lavorazione, Pitt si fece male alla mano ed al braccio, e la cosa divenne parte integrante della storia, durante l'inseguimento sotto la pioggia in cui è vicinissimo sia ad acciuffare "John Doe",che a lasciarci la pelle;
verso l'inizio del film,i due protagonisti discutono nella versione originale di "Of human bondage", di William Somerset Vaughan, mentre in quella italiana viene citato altrimenti "Delitto e castigo" di Dostojevskij.Misteri del doppiaggio...;
come era abbastanza probabile prevedere,ha incassato di più fuori dall'America che dentro. Se infatti i comunque stupefacenti 100 milioni di dollari incassati in casa compensavano largamente i 33 milioni spesi per produrlo, i 227 totalizzati fuori portano il dark thriller di Fincher su una cifra totale di 327,facendolo diventare uno dei gialli di maggior impatto di sempre.




1997:FUGA DA NEW YORK (Escape from New York, USA 1981)

DI JOHN CARPENTER

Il progetto nacque a fine anni Sessanta, ed era stato buttato giù per farlo interpretare alla neostar CLINT EASTWOOD,che però rimase intonso per anni, finchè JOHN CARPENTER, reduce dai successi orrorifici di"HALLOWEEN", "FOG" ambiva tornare al primo amore,la fantascienza,con la quale aveva esordito realizzando"DARK STAR" nel 1974:riscritto parzialmente, fece il nome dell'amico KURT RUSSELL per interpretare il duro protagonista della pellicola. I produttori,consci del fatto che Russell era conosciuto come giovanissima star dei film Disney per famiglie, non lo reputavano credibile nei panni laceri del criminale antieroe Plissken, e offrirono al regista i nomi di TOMMY LEE JONES CHARLES BRONSON. Carpenter non accettò Jones perchè non lo convinceva in quel ruolo, e Bronson per via dell'età non proprio verde dell'interprete:NICK NOLTE JEFF BRIDGES vennero contattati,ma rifiutarono il ruolo.Brevemente fu considerato anche KRIS KRISTOFFERSON,reduce però dal disastro economico de "I cancelli del cielo" e per questo poco appetibile a livello commerciale;fu così scritturato proprio l'attore che il regista voleva assolutamente nel suo film,Russell;
il personaggio del taxista Cabbie,interpretato da un allegro ERNEST BORGNINE, fu inventato dal co-sceneggiatore Nick Castle, che ideò il colpo di scena finale,memorabile chiusa del film;
Carpenter presentò il progetto alle case di produzione a metà anni Settanta, ma non riscontrò interesse perchè il soggetto era giudicato troppo cupo.Il successo mondiale di "Halloween" cambiò le cose, facendogli riscuotere la fiducia dei produttori;
"Fuga da New York" costò circa 7 milioni di dollari, il budget più alto fino ad allora a disposizione del regista, e incassò nei soli USA oltre venticinque milioni.Dato che una legge consolidata del cinema dice che se si incassa tre volte ciò che si è speso, si può pensare di aver fatto un film di grande successo, facile trarre le conclusioni.... ;
il direttore della fotografia Dean Cundey utilizzò lenti particolari per far risaltare il massimo della luminosità possibile per un film girato praticamente di notte per intero;
il film ebbe un impatto notevole anche nel mondo del cinema, generando B-movies a profusione,che prendevano evidentemente a modello l'avventura di Plissken nel quartiere-carcere di Manhattan;
numerose le trovate di effetto,come i lampadari montati sull'automobile del boss del crimine "Il Duca", e le pistole utilizzate per impiantare le microcapsule di veleno nelle vene del protagonista,in realtà delle normalissime pistole utilizzate in cosmesi per forare le orecchie;
DONALD PLEASENCE mise molto impegno nella caratterizzazione del presidente degli Stati Uniti, suggerendo a Carpenter un espediente per giustificare l'accento britannico del personaggio, inventando una giovinezza passata a studiare in Gran Bretagna,ma il regista non ne volle sapere.Inoltre l'attore inglese tenne conto della sua esperienza di prigioniero di guerra per esprimere la tensione del presidente tenuto in ostaggio;
nell'originale il nome del protagonista è "Snake" (Serpente) Plissken per via del cobra tatuato sul ventre,mentre in Italia, probabilmente per ragioni di doppiaggio,si preferì chiamarlo "Jena";
la benda sull'occhio di Plissken fu un'idea di Kurt Russell;
Carpenter convinse l'amministrazione di St.Louis,dove la maggior parte degli esterni vennero girati a staccare la corrente per dieci isolati onde avere la necessaria oscurità;
la sequenza dello scontro sul ring tra Jena Plissken e l'irsuto campione del "Duca" causò a Kurt Russell una ferita per l'eccesso di foga dell'attore che interpreta il colosso,OX BAKER, il quale venne pesantemente redarguito da Russell,al punto da far intervenire personale della troupe per calmare l'attore di "GROSSO GUAIO A CHINATOWN";
la scena della rapina nella quale Plissken viene arrestato all'inizio della storia è stata girata,ma successivamente non inserita nel film perchè Carpenter voleva che si entrasse subito nel vivo del racconto;
per la sequenza del volo in deltaplano su Manhattan venne utilizzato un plastico,successivamente ridipinto e riutilizzato per "BLADE RUNNER";
John Carpenter era stato contattato per girare "PHILADELPHIA EXPERIMENT", ma il successo dei due horror di fine anni Settanta gli permise di avere mano libera per realizzare questo suo progetto,abbandonando l'altro,girato poi tre anni dopo da un altro regista;
per Kurt Russell è il miglior film a cui abbia mai preso parte;
incassò 25 milioni di dollari dell'epoca,quindi non esattamente uno "smash-hit" come vengono chiamati i film che registrano record di incassi. Crebbe però come cult quasi subito,divenendo in breve uno dei lungometraggi più amati dai giovani, riproiettato in rassegne di fantascienza e visioni secondarie, con ottimo successo nelle programmazioni in tv.




LA FEBBRE DEL SABATO SERA (Saturday night fever, USA 1977)

DI JOHN BADHAM

Il progetto "Saturday night fever" nacque da un'inchiesta giornalistica sul mondo delle discoteche che nell'ambiente giovanile della metà degli anni Settanta divenne un fenomeno di costume, e generò una sceneggiatura pronta per diventare un film di impatto sulle platee più giovani, e non solo:quasi cento milioni di dollari di incasso nei soli Stati Uniti, oltre centoquaranta negli altri paesi, crearono un caso cinematografico e sociale di grande proporzione, e il protagonista John Travolta divenne automaticamente un'icona di quel periodo e del cinema,in generale.

Travolta fu fin dall'inizio la scelta originaria e definitiva per impersonare Tony Manero,mentre ci fu un iniziale interessamento di JOHN G.AVILDSEN,appena uscito da "Rocky",che lasciò il progetto al regista venuto dalla tv JOHN BADHAM;per il ruolo di Stephanie Mangano vennero prese in considerazione JESSICA LANGE("King Kong"),KATHLEEN QUINLAN ("The Doors"),CARRIE FISHER("Guerre stellari"). Ma sul filo di lana la poi pochissimo rivista KAREN L . GORNEY battè AMY IRVING ("Carrie").... ;
il celebre abito bianco che Manero indossa nella scena clou della gara di ballo doveva essere nero nelle intenzioni dell'attore,che cambiò idea quando realizzò che nella semioscurità della discoteca l'abito rosso vestito dalla Gorney risaltava molto di più mettendo lui in ombra;
lo stesso abito,fabbricato in polyester,è stato comprato ad un'asta per 145,000 dollari dal critico Gene Siskel,che dichiarò di aver visto il film per 17 volte all'acquisto del capo;
John Travolta si mise a correre per due miglia al giorno e ad allenarsi danzando per tre ore quotidianamente per raggiungere la snella forma di Tony Manero;
la colonna sonora originale ha venduto venti milioni di copie, e fu per sei anni,fino all'uscita di "Thriller" il disco più venduto della storia della musica leggera;
è stato,anche prima di "Shining",in cui venne utilizzata più massicciamente,uno dei primi lungometraggi a far uso della "Steadycam",la speciale macchina da presa che dà un effetto più mosso e sincopato alle riprese;
nella scena in cui Tony ed i suoi amici fanno lo scherzo ad Annette/DONNA PESCOW e fingono di buttarsi dal ponte di Verrazzano/Narrows,il regista John Badham non aveva informato l'attrice di questa parte della sequenza,per ottenere una reazione più rabbiosa dalla ragazza,che offende fuori copione i giovani;
la lavorazione del film rischiò un'interruzione a causa di una cricca di malavitosi che pretendeva estorcere denaro alla produzione per poter lavorare senza problemi.Al rifiuto dei produttori di pagare il locale dove si svolge gran parte del film fu danneggiato da una piccola bomba incendiaria rudimentale;
il pezzo di metropolitana esterna che apre il film e si vede anche successivamente,è il medesimo tratto utilizzato anche per "IL BRACCIO VIOLENTO DELLA LEGGE";
la sceneggiatura originale portava il titolo "Riti tribali del sabato notte", ma la produzione lasciò per tutta la durata delle riprese il solo "Night fever",per creare l'allacciamento alla canzone appositamente composta dai Bee Gees.Fu John Badham ad apporre "Saturday" davanti;
la reazione di Tony Manero allo scappellotto che il padre gli dà nella sequenza in cui la litigiosa famiglia del ragazzo è a tavola è il genuino disappunto di Travolta.Badham lasciò intatta la sequenza perchè giudicava in tono con il carattere del protagonista l'uscita personale dell'attore;
nella sequenza di danza sulle note di "You should be dancing" dei Bee Gees,Travolta si allenò particolarmente e duramente,perchè la produzione insisteva per una scena di ballo "solista" che marcasse il talento dell'attore per il ballo, riprendendolo a figura intera;
nella camera di Tony campeggia,tra altri miti giovanili dell'epoca,il manifesto di "Rocky" diretto appunto da Avildsen,regista originario di questo film, licenziato per liti con il produttore Robert Stigwood e rimpiazzato poco prima delle riprese da Badham;
criticato per il linguaggio disinibito piuttosto forte per il 1977, è stata la prima pellicola in assoluto in cui viene usato il termine "blow job"(sesso orale,per chi non sapesse....);
ha incassato in USA 94 milioni di dollari, e nel mondo 142,900 milioni.E' stato uno dei primi film con incasso ancor maggiore all'estero,per un totale di 243 milioni.





PER UN PUGNO DI DOLLARI ( I/ES/D,1964)


DI SERGIO LEONE


Anche se è considerato il propulsore di un filone lungo oltre un decennio come lo "spaghetti western",capace di un successo oltre ogni previsione, a sorpresa,con un regista non molto conosciuto, un cast praticamente senza nomi di peso (c'era il solo GIAN MARIA VOLONTE' conosciuto,presentato come "John Wells" per americanizzare il tutto....), non è proprio vero che "PER UN PUGNO DI DOLLARI" sia stato il primo western del cinema italiano:c'era stata una ventina di precedenti, ma di nessun successo,forse perchè erano fatti troppo male o non erano sufficientemente accattivanti o interessanti per attrarre il pubblico.Il soggetto è, va detto, preso letteralmente da "LA SFIDA DEL SAMURAI-YOJIMBO" di Akira Kurosawa, e se si vuole anche dal goldoniano "Arlecchino servo di due padroni";
SERGIO LEONE firmò il film con lo pseudonimo Bob Robertson (ed in effetti è un gioco di parole, suo padre aveva lavorato nel cinema facendosi chiamare Roberto Roberti),di Volontè abbiamo detto sopra, mentre ENNIO MORRICONE venne chiamato Dan Savio,sempre per rendere più internazionale l'appeal della pellicola,distribuita in vari paesi con successo;
la colonna sonora è uno dei motivi del grande riscontro di pubblico della critica, e Morricone elaborò una miscela di musica,suoni, voci, e l'indispensabile fischio del maestro Alessandro Alessandroni.Fu la prima collaborazione tra il regista ed il compositore;
come protagonista nel ruolo del pistolero senza nome (altrimenti ribattezzato Joe) venne proposto l'attore statunitenseRICHARD HARRISON,già visto in "sandaloni" come "Perseo l'invincibile",ma non convinceva assolutamente il regista,che provò invece a contattare,non senza ambizione, HENRY FONDA, senza essere degnato di personale risposta. Leone valutò allora due degli interpreti de "I magnifici sette", JAMES COBURN e CHARLES BRONSON.Scartata questa ipotesi,l'autore propose alla produzione CLIFF ROBERTSON ("L'amaro sapore del potere"),ma gli venne fatto notare che il cachet del giovane attore sarebbe costato più o meno come l'intero film.Su un suggerimento esterno, a Leone viene fatta visionare una puntata del telefilm western "Rawhide",in cui recitava un attore alto e dinoccolato di nome CLINT EASTWOOD.Il regista romano ricordava che lo colpì l'indolenza che emanava un attore che per presenza scenica rubava l'interesse dello spettatore,e all'occasione sfoggiava una velocità di movimenti impressionante,che contrastava con la pigrizia resa evidente poc'anzi.Fu lui quindi il nome su cui puntare;
il titolo di lavorazione della pellicola fu "Il magnifico straniero", ma a tre giorni dall'uscita il regista cambiò idea e gli dette il titolo che conosciamo. CLINT EASTWOOD addirittura seppe la cosa tre settimane dopo,leggendone sul giornale di cinema Variety;
ci sono opinioni discordanti sulla creazione del look del pistolero interpretato da Eastwood.L'attore ha detto in varie interviste che fu lui stesso a procurarsi sia i jeans utilizzati che il poncho, mentre Leone raccontava di aver escogitato la mise col poncho per renderlo più robusto, e che il cigarillo,comunque sempre tenuto spento, era un particolare che Clint non amava,dato che era un convinto non-fumatore;
il set non era facile da gestire,in quanto c'erano problemi di lingua, essendo una coproduzione italo-spagnola-tedesca, e visto che Leone non parlava un acca di inglese, e tanto meno Eastwood di italiano, fu uno stuntman,Benito Stefanelli, a fungere da interprete tra i due;
fino al 1967 il film non è stato distribuito negli USA;
Clint Eastwood si portò dietro i medesimi stivali utilizzati nella serie "Rawhide";
nella "trilogia del dollaro",formata oltre che da questo film, da "PER QUALCHE DOLLARO IN PIU' " e "IL BUONO,IL BRUTTO,IL CATTIVO" gli attori che compaiono in tutte e tre le pellicole sono Eastwood, Stefanelli e Mario Brega;
Leone affermò che Volontè,pur scelto anche per il suo secondo film come cattivo, istrionicamente teatralizzava tutta la sua recitazione, enfatizzandola. Però questo,che poteva essere un difetto, servì invece a rendere l'aria da bambino viziato del malvagio antagonista. A sua volta l'attore milanese asseriva che aveva accettato di girare il film per coprire debiti messi su con un'ambiziosa ed infruttuosa messa in scena a teatro, "Il Vicario", confidando ad amici che per questo ruolo lo avevano "conciato come un matto". Tuttavia di Leone Volontè parlò bene negli anni a seguire,sottolineandone l'estro e l'approccio professionale:si dice che provasse ad instaurare rapporti amichevoli con Clint Eastwood, ma il problema della barriera linguistica frenasse le conversazioni;
"Per un pugno di dollari",dopo alcune poco incoraggianti anteprime e commenti scettici, venne proiettato al cinema "Odeon" di Firenze a fine Agosto '64, e in pochi giorni, grazie al tam tam degli spettatori, realizzò vere e proprie file al botteghino, creando un caso. Lo stesso Leone, con gli sceneggiatori, si precipitò nel capoluogo toscano per constatare la straordinaria risposta del pubblico alla pellicola,ed avviare così una robusta campagna distributiva. La stessa cosa avvenne anni dopo per il film d'esordio di Dario Argento, "L'uccello dalle piume di cristallo" che venne lanciato proprio dagli spettatori fiorentini;
il film fu a sorpresa il campione di incassi in assoluto della stagione cinematografica '64/65,realizzando, comprese riedizioni successive, un totale di 14,500 milioni di dollari di incasso.Non proprio un pugno di verdoni...




SETTE SPOSE PER SETTE FRATELLI (Seven brides for seven brothers,USA 1954)

DI STANLEY DONEN

Benchè sia da subito esploso come uno dei musical più amati di sempre, inizialmente per la MGM era poco più di una produzione di serie B,avendo investito maggiori risorse economiche sul contemporaneo"BRIGADOON",e per questo,soprattutto,a livello scenografico, STANLEY DONEN dovette utilizzare tutti sfondi dipinti per risparmiare sul budget. L'ironia è che praticamente il film dovette essere girato due volte:una per la versione a schermo panoramico,e l'altra per quella normale. La prima versione veniva girata di mattina,l'altra nel pomeriggio.Il film venne girato in soli 48 giorni. Donen fu scelto per il buon risultato commerciale di "UN GIORNO A NEW YORK" "CANTANDO SOTTO LA PIOGGIA":mentre per quanto riguarda il cast,solo quattro dei sette interpreti scelti per impersonare i fratelli Pontipee erano ballerini di professione. Degli altri tre, RUSS TAMBLYN era un acrobata,JEFF RICHARDS un attore,e anche un giocatore professionista di baseball,e HOWARD KEEL un attore/cantante. Se MICHAEL KIDD inizialmente declinò l'offerta di far parte del cast,ebbe un ripensamento ascoltando la colonna sonora,mentre JACQUES D'AMBROISE dovette abbandonare prima della fine delle riprese il set perchè era sotto contratto con una compagnia di ballo. La valanga venne filmata nell'Idaho,al Corall Creek Canyon.Dato che nella scena musicale in cui esplode la rissa con i paesani,la MGM decise che tutti i fratelli Pontipee dovessero essere di chioma rossa.Il titolo di lavorazione fu "Il ratto delle Sabine",ed anche "Una sposa per sette fratelli":il musical fu tratto dal film, che venne realizzato cinque anni dopo l'uscita del racconto su cui si basa.Per Howard Keel è stato il film più amato della sua carriera. Inizialmente i produttori volevano utilizzare vere canzoni folk tradizionali come musiche,mentre Donen fu contento che dopo una ricerca abbastanza lunga e vana dei motivi adatti,venne commissionata una colonna sonora composta da canzoni originali.Il risultato fu che "SETTE SPOSE PER SETTE FRATELLI" fu un grandissimo successo di pubblico e critica,ed ottenne anche la nomination come miglior film, mentre "Brigadoon" fu un flop.







ACCADDE UNA NOTTE ( It happened one night,USA 1934)


DI FRANK CAPRA
Accreditata come la vera prima "screwball comedy", "ACCADDE UNA NOTTE" fu uno dei primi grandi risultati commerciali della Columbia Pictures,all'epoca della preproduzione di questa pellicola considerata come una compagnia minore e con meno possibilità finanziarie. MIRNA LOY respinse l'offerta di interpretare il ruolo femminile principale,Eddie Andrews,perchè un film ambientato in parte su un autobus aveva fatto fiasco di recente,e pensava che pure questo avrebbe avuto medesimo destino. ROBERT MONTGOMERY analogamente rifiutò la parte del coprotagonista,Peter Warne,perchè affermò che la sceneggiatura era la peggior cosa che avesse mai letto.CLAUDETTE COLBERT accettò la parte di Eddie,facendosi promettere da FRANK CAPRA che avrebbe preso il doppio del salario offerto inizialmente e la lavorazione avrebbe comportato solo quattro settimane. All'attrice il film finito non piacque per niente,e quindi non si aspettava davvero che fosse in lizza per gli Oscar:venne portata in fretta e furia alla cerimonia di premiazione,e fece il suo discorso di ringraziamento in tenuta da viaggio.E' stata la prima pellicola a riuscire a compiere il "Gran Slam" agli Academy Awards,ottenendo i premi per il film,la regia,l'attore e l'attrice protagonisti.Il grande disegnatore FRITZ FRELENG lo riteneva tra i suoi film preferiti,ed infatti Bugs Bunny,una delle sue creature più celebri ricorda,ad esempio,il modo in cui il coniglio mangia carote e contemporaneamente chiacchiera come Peter,la personalità di Oscar Shapely,ed un personaggio immaginario nominato per spaventare appunto Shapely che si chiama appunto "Bugs Dooley".Capra inventò l'espediente delle "Mura di Gerico" perchè la Colbert si rifiutava di svestirsi di fronte alla macchina da presa.Quando il regista chiese all'attrice di girare la scena in cui chiede l'autostop mostrando la gamba,la stessa si rifiutò,salvo,quando Capra cominciò a filmare la controfigura che eseguiva la sequenza,la protagonista si risentì e volle essere invece ripresa essa stessa.Gable regalò l'Oscar vinto ad un bambino che era un suo fan,sostenendo che l'importante non era la statuetta,ma averla vinta.La famiglia del ragazzo restituì ai familiari del divo il premio alla sua morte.

DAVID NIVEN (James David Graham Niven,01/03/10,Londra,GB-26/07/83,Chateau-d'Oex.CH)
Benchè il suo primo nome fosse in realtà James,DAVID NIVEN fu sempre chiamato con il secondo suo nome anche in famiglia,perchè era nato il giorno di San David,patrono del Galles:da giovane andò in un accademia militare,e passò due anni a Malta con la fanteria leggera.Infatti,nonostante avesse intrapreso una fortunata carriera nel cinema,non esitò a riarruolarsi nei fucilieri britannici,girando anche due pellicole di propaganda per gli Alleati come "IL PRIMO DEI POCHI",nel 1942,e "LA VIA DELLA GLORIA",nel 1945:nonostante un'assenza di sei anni da grandi progetti a causa del coinvolgimento nel conflitto mondiale,Niven,nel '45,risultò come uno dei più popolari attori d'Inghilterra.Tornato in USA ricevette un'onorificenza in pubblico da Dwight Eisenhower in qualità di tenente colonnello dell'esercito inglese.Dotato di un umorismo sardonico,e di una personalità elegante e fascinosa,l'attore comparve in svariate pellicole come comprimario,fino ad un ruolo importante in "LA CARICA DEI SEICENTO",ma fu con "IL PRIGIONIERO DI ZENDA" che conquistò una certa fama.Conobbe sua moglie,Primula Rollo,diciassette giorni prima del loro matrimonio:la donna morì tragicamente cadendo da una scala a casa di TYRONE POWER,giocando a nascondino,scambiando una porta su uno scantinato per quella di un armadio.Niven si risposò,in seguito,con Hiordis Genberg,che conobbe solo dieci giorni prima di sposarla.Divenne molto amico di CLARK GABLE negli anni Trenta:il collega americano fu molto vicino a Niven dopo la scomparsa della prima moglie,perchè,nel periodo della guerra,prestando servizio nell'esercito USA di stanza in Inghilterra,era stato ospite dei Niven.Pur se conosciuto come un uomo conviviale e specializzato a raccontare aneddoti in maniera buffa,Niven è sempre stato taciturno circa le sue esperienze sotto le armi,pur essendo stato tra i primi divi a riarruolarsi.Era stato considerato come ideale protagonista de "LA REGINA D'AFRICA",ma la parte andò a HUMPHREY BOGART.IAN FLEMING lo consigliò personalmente come interprete di James Bond,ma il produttore ALBERT R.BROCCOLI disse che era troppo anziano per il ruolo:Niven interpretò l'agente nel parodistico "OO7-CASINO' ROYALE".Ammalatosi gravemente di sclerosi,David Niven morì in Svizzera,ove è sepolto.
COSì' PARLO' DAVID NIVEN:
"In 40 anni di carriera non sono mai arrivato in ritardo.Mi pagavano parecchio,e il minimo era che mi presentassi sobrio,essere puntuale,e ricordarmi le battute."
"Potete contare su ERROL FLYNN:vi butterà sempre giù!"
"Ma vi immaginate cosa sia essere strapagati per camuffarsi e sparare battute?"
"Gli attori non si ritirano:gli offrono,in età avanzata,ruoli minori."




L'ULTIMO SAMURAI (The last samurai,USA 2003)

DI EDWARD ZWICK
Il progetto de "L'ULTIMO SAMURAI" viene ispirato dal regista e sceneggiatore VINCENT WARD ,che lavora al copione per quattro anni e lo propone a vari registi celebri che declinano la loro partecipazione,comeFRANCIS FORD COPPOLA PETER WEIR,finchè non solleva l'interesse del regista di "GLORY"EDWARD ZWICK.Il film venne girato in Nuova Zelanda,patria di Ward.Basato su elementi storici veritieri,pasticcia con la cronologia oppure quando presenta molti degli stranieri in Giappone nell'epoca raccontata dalla sceneggiatura come americani,mentre spesso la comunità straniera era formata da olandesi,inglesi e francesi.Inoltre,l'occidentalizzazione dell'esercito nipponico fu curata da ufficiali prussiani,e non americani.TOM CRUISE si appassionò a tal punto al progetto da dedicarvi due anni di preparazione,coproducendolo pure,allenandosi con la katana e prendendo lezioni di giapponese.L'attore non percepì salario per girare il film,"accontentandosi" di una discreta percentuale degli incassi lordi.Il primo samurai non giapponese fu però un inglese,un marinaio che combattè l'Invincible Armada spagnola e rimase in giapponese per la sua destrezza nel navigare,preso a ben volere da un signore di casta ne ebbe in regalo due spade,simbolo della nomina a samurai.Mentre invece il personaggio del samurai ribelle Katsumoto è ispirato a Takamori Saigo,guerriero che analogamente si rifiutò di chinare il capo al nuovo corso e guidò una rivolta dei suoi simili di titolo.L'ideogramma che si vede sul manifesto sia americano,che internazionale,non significa "L'ultimo samurai",ma "Bushido", la "via del guerriero".Cruise rischiò di rimanere gravemente ferito,forse mortalmente,durante le riprese dello scontro che causa la cattura del personaggio della star,Nathan Algren:infatti l'attore di "Il socio" era su un cavallo meccanico il cui malfunzionamento lo fece scivolare in avanti,fino quasi a cadere del tutto.L'attore giapponese che interpreta uno dei samurai ribelli,HIROYUKI SANADA,fermò la lama a pochi centimetri dal collo del collega americano.Infatti erano utilizzate,in alcune scene,vere spade.Qui intolato al singolare, e creando il dubbio su chi sia in effetti "l'ultimo samurai",se Algren o Katsumoto,in realtà il film in originale si chiama "The last samurai",quindi genericamente sottolinea la fine di una casta, intendendo tutti gli insigniti di tale titolo.Centesima colonna sonora per il compositore HANS ZIMMER. Costato 140 milioni di dollari,ne ha incassati 111 sul suolo americano e 345 nel resto del mondo:totale 456 milioni di dollari !!!





PHILADELPHIA (Philadelphia,USA 1993)


DI JONATHAN DEMME
Il titolo del film doveva essere "A rischio",oppure "Gente come noi", ed ancora "Probabile causa":infine,si scelse di intitolarlo "Philadelphia",con amara ironia,dato che il nome della città viene da "Philos adelphos", e significa "Venite fratelli".Dato che si parla di discriminazione,il concetto di fratellanza ne è all'esatto opposto.Per il ruolo di Andrew Beckett inizialmente si parlò di MICHAEL KEATON,ANDY GARCIA DANIEL DAY LEWIS,sul quale soprattutto il regista JONATHAN DEMME puntava:poi l'autore prese la decisione di volere un attore brillante per una parte così drammatica,per colpire maggiormente il pubblico.Considerarono sia BILL MURRAY ROBIN WILLIAMS,ma venne preferito TOM HANKS:invece,erano anni che Demme voleva lavorare con DENZEL WASHINGTON,che aderì prontamente al progetto. Il film fu girato in sequenza,cosa non tipica ad Hollywood.Il progetto partì perchè Demme voleva che persone per cui l'AIDS era un fenomeno pressochè sconosciuto,con la visione del film prendesse coscienza di cosa significasse realmente:pensò che con l'apporto di una canzone di BRUCE SPRINGSTEEN il successo dell'operazione sarebbe stato facilitato,e in effetti sia il lungometraggio che il brano "Streets of Philadelphia" furono tra i più importanti del 1993/94. Le scene in tribunale vennero davvero riprese in una corte,lasciata usare dal municipio di Philadelphia.Tom Hanks perse quasi 10 kili progressivamente per interpretare il deperimento di Andrew Beckett,mentre inizialmente l'avvocato interpretato da Denzel Washington doveva essere un italoamericano.Molti attori impiegati in piccoli ruoli avevano già presenziato nel lavoro precedente di Demme,"IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI".I filmini proiettati nel finale del film riprendono davvero un piccolissimo Hanks bambino.Il film vinse l'Oscar per il migliore attore protagonista (Hanks), e per la miglior canzone, firmata da BRUCE SPRINGSTEEN, "Streets of Philadelphia", su cinque nominations, tra le quali per la miglior sceneggiatura originale: ai Golden Globes stessa sorte, su tre candidature ( la terza era per la sceneggiatura) . Costato 26 milioni di dollari,ne incassò 77 sul mercato americano ed altri 130 all'estero, per un totale di 207 milioni.





CARRIE-Lo sguardo di Satana (Carrie,USA 1976)


DI BRIAN DEPALMA
Il primo dei tanti film tratti dai romanzi di STEPHEN KING fu "CARRIE", che fu anche il primo libro che pubblicarono allo scrittore,che per sbarcare il lunario faceva consegne per una lavanderia. Si ispirò per creare il personaggio della sventurata protagonista a due ragazze che frequentavano la sua scuola, quando era ragazzo, che erano delle emarginate dal resto della scolaresca,oppresse da famiglie fanaticamente religiose, e che morirono poco dopo aver compiuto i vent'anni. Venuto dal successo di critica de "IL FANTASMA DEL PALCOSCENICO"BRIAN DEPALMA si accinse a girare il film:la scelta della protagonista non fu delle più semplici.Infatti, tra le giovani attrici provinate vanno menzionate MELANIE GRIFFITH eLINDA BLAIR ed anche,per ironia della sorte,CARRIE FISHER,che ad un certo punto sembrava sul punto di ottenere la parte,proprio mentre SISSY SPACEK pareva destinata ad impersonare la principessa Leia in"GUERRE STELLARI":da un iniziale disinteresse per la Spacek, DePalma,che aveva in mente di affidare la parte ad AMY IRVING,dette retta al suo art director, Jack Fisk,marito di Sissy, fece fare un provino all'attrice de "LA RABBIA GIOVANE", e si convinse che era l'interprete perfetta che cercava.Dette così alla Irving il ruolo importante ma secondario di Sue. La quale ebbe la sua vera madre,PRISCILLA POINTER,come genitrice sullo schermo.Una cosa ironica fu che sia PIPER LAURIE,che interpreta la madre folle di Carrie,che JOHN TRAVOLTA e NANCY ALLEN non si erano accorti,leggendo il loro copione e preparandosi, che i loro erano ruoli negativi:la Laurie recitò molto sopra le righe perchè credeva che fosse una commedia parodistica,mentre i due giovani attori si resero conto della connotazione dei loro personaggi solo vedendo il film finito.Il finto sangue che investe Carrie al ballo per lo scherzo crudele fattole dai compagni di scuola e scatenerà la sua furia è sciroppo di frutti e colorante alimentare mescolati,che sembravano,ripresi dalle macchine da presa,sangue animale:per via delle luci artificiali però, dovevano raggiungere una certa densità per ottenere l'effetto desiderato.La Spacek chiese a DePalma come voleva che reagisse nella prima scena, con l'arrivo della prima mestruazione sotto la doccia, descritta come inquietante nel romanzo:"Fai come se fossi stata appena investita da un TIR",le suggerì il regista.Le ragazze che comparivano nella medesima scena,per la maggior parte titubavano nel mostrarsi nude,ma l'autore mostrò loro uno screen test della Spacek,che infuse coraggio alle attrici. La scena in cui l'allenatrice BETTY BUCKLEY schiaffeggia Nancy Allen doveva dare forte impressione di realismo per DePalma,che fece ripetere la sequenza per trenta volte:chissà che contentezza la Allen,che tra l'altro divenne la compagna del regista.La scuola superiore frequentata dai ragazzi si chiama "Bates School",chiaro riferimento a "PSYCO" in omaggio a quello che DePalma ha sempre considerato suo maestro ed ispiratore, ALFRED HITCHCOCK.Nonostante la scena del ballo abbia richiesto tre giorni di riprese, la Spacek non volle nè cambiarsi d'abito nè togliere il vischioso trucco sulla propria pelle per l'intera durata della lavorazione della sequenza,per dare più verosimiglianza al proprio fastidio nell'essere così conciata. Inoltre,l'attrice volle farsi parzialmente seppellire per far spuntare il proprio braccio dalla terra ed agguantare il piede di Sue/Irving nell'incubo che chiude il film.Nella scena in cui il personaggio interpretato dall'attrice P.J.SOLES muore, l'interprete ebbe un orecchio assordato dall'ingresso di acqua per sei mesi.Il film ha incassato 33 milioni di dollari alla sua uscita in USA.






AGENTE 007 LICENZA DI UCCIDERE (DR.No, USA 1962)


DI TERENCE YOUNG


La serie letteraria di successo dell'agente del controspionaggio britannico James Bond/007,creata da Ian Fleming, era da qualche anno nel mirino delle case di produzione che ne avevano intuito il potenziale ritorno economico:venne buttata giù una sceneggiatura originale che si intitolava "James Bond,agente segreto",ispirata al romanzo "Thunderball",messa insieme dall'inventore di Bond, dal produttore Kevin McClory, e dallo sceneggiatore Jack Wittingham:Fleming però ci ripensò, e preferì scegliere "Dr.No" come primo adattamento delle avventure del suo personaggio.Quella sceneggiatura accantonata,ventun anni dopo conobbe una parziale rielaborazione e fu in pratica il canovaccio di "MAI DIRE MAI",il ritorno di SEAN CONNERY nel ruolo di 007;
è risaputo che Ian Fleming desiderasse che venisse scritturato CARY GRANT per dar volto a James Bond :ma prima di arrivare a scegliere Connery,la lista dei candidati è copiosa. Dopo il "No" di Grant, venne cercato il muscoloso divo del peplum americano STEVE REEVES che declinò anch'egli.Altri nomi? TREVOR HOWARD,PATRICK MCGOOHAN,REX HARRISON,IAN HENDRY,RICHARD BURTON....Fleming fece il nome di un attore che seguiva in tv nella serie "Il santo", un inglese di nome ROGER MOORE. E invece la produzione scelse Connery,perchè ai produttori dava l'impressione di un duro,alto e robusto che si muovesse come un felino.Nel ruolo della bella Honey venne ingaggiata la giovane partner del regista JOHN DEREK,la svizzera URSULA ANDRESS . Per il malvagio Dr.No,che dava il titolo alla pellicola, Fleming propose il parente CHRISTOPHER LEE, il quale rispose ironicamente però all'offerta con un telegramma che diceva: "Dr.No? No!No!", e così venne preso in considerazione lo svedeseMAX VON SYDOW,che però era già sotto contratto per girare "IL RE DEI RE".Entrò in gioco allora JOSEPH WISEMAN,che si aggiudicò definitivamente il ruolo;
i produttori Saltzman e Broccoli misero come regola che il regista dovesse essere a tutti i costi un inglese,perchè avrebbe capito meglio la psicologia di Bond;
per sua stessa ammissione, Sean Connery ha indossato toupet in tutti i film di 007 a cui ha preso parte;
è l'unico film della serie in cui non c'è il prologo prima dei titoli di testa;
la scelta di questa storia come primo film della serie non è casuale.I produttori la trovavano più facile da realizzare di altre,perchè ha una sola location,la Giamaica, e non ha bisogno di molti effetti speciali;
l'entrata in scena di Bond,al tavolo da gioco,con un breve piano sequenza che termina con il primo piano del protagonista che pronuncia la fatidica "Bond,James Bond." è una citazione-omaggio al film "JUAREZ" del 1939 con PAUL MUNI;
per sei settimane di lavorazione la Andress percepì 1000 dollari a settimana di ingaggio;
nella sala da pranzo del Dr. No,si può intravedere la copia di un quadro di Goya che ritrae il Duca di Wellington, effettivamente rubato nel 1961 (ritrovato poi nel '65);
per creare il mellifluo Dr.No,Ian Fleming si ispirò al diabolico Dottor Fu Manchu,genio del Male già celebre per essere stato portato più volte al cinema;
il Vaticano condannò la pellicola come "fortemente immorale";
la base del Dr.No impressionò così tanto STANLEY KUBRICK per la cura con cui era stato allestito,che prontamente scritturò lo scenografo come designer per il suo "IL DOTTOR STRANAMORE";
il bikini bianco indossato da Ursula Andress alla sua apparizione,un'icona dell'erotismo al cinema, è stato venduto in un'asta del 2001 per 35,000 sterline;
Sean Connery aveva un vero e proprio terrore dei ragni.La scena in cui una tarantola cammina sul letto dove Bond giace venne realizzata con un cristallo tra l'animale e l'attore,ma non sembrava abbastanza realistica,e per i dettagli venne rigirata con uno stuntman,Bob Simmons,senza il cristallo.Lo stunt disse poi,anni dopo,che quella era in assoluto la cosa più pericolosa effettuata nel suo lavoro ultradecennale;
è l'unico film della serie in cui James Bond canta ("Underneath the Mango tree"),per attirare l'attenzione sulla spiaggia di Honey;
a lungo il film ha detenuto il "record" del Bond-movie più breve,assieme a "MISSIONE GOLDFINGER",essendo entrambi lunghi 111 minuti.Dal 2008 in poi,con i suoi 106 minuti di proiezione, "QUANTUM OF SOLACE" è il film più corto della saga;
nella scena della mancata uccisione di Bond da parte del sicario Dent,che spara sei colpi alla sagoma che intravede sotto le coperte nella camera della spia, 007 successivamente spara al nemico un colpo alla schiena,e dopo che questi è stramazzato a terra scarica gli altri cinque colpi della sua pistola addosso all'uomo. Questo era molto coerente con il personaggio come era sulla pagina, spesso crudele e tendente al sadismo.I censori ridussero i colpi sparati a due,e la decisione giovò al personaggio, rendendolo meno cinico;
in America incassò 16 milioni di dollari dell'epoca,buona cifra ma lontana dai risultati dei film successivi,come in proporzione accadde anche in Europa.




FRONTE DEL PORTO (On the waterfront, USA 1954)

DI ELIA KAZAN

Otto premi Oscar nel 1955 per un film nato da una serie di reportages sul "New York Sun" ad opera del giornalista Malcolm Johnson,che gli fece vincere il premio Pulitzer;l'assassinio di un boss della malavita portuale richiamò l'attenzione dell'opinione pubblica sul malaffare che dettava legge nell'ambiente;
il film fu fortemente voluto Elia Kazan,che con questo progetto parve volere praticamente espiare il suo ruolo nella commissione per le attività antiamericane (HUAC), avendo fatto nomi e denunciato personalità del cinema durante la famigerata "caccia alle streghe" ordita dal reazionario senatore McCarthy. Molto probabilmente però,Kazan intendeva prendersela tra le righe con il commediografo Arthur Miller che lo accusò pubblicamente di essersi venduto ai maccarthisti, essendo rimasto molto urtato dall'opera "Il crogiuolo";
la parte di Terry Malloy era stata concepita per JOHN GARFIELD, il quale però morì prima che cominciasse la lavorazione della pellicola.La sceneggiatura venne allora sottoposta a MARLON BRANDO,che la rifiutò.Il produttoreSAM SPIEGEL fu certo che il giovane divo non avesse neanche scorso il copione,perchè aveva inserito strisce di carta tra le pagine che erano esattamente al loro posto quando gli fu riconsegnato.Brando,benchè avesse già lavorato per Kazan in "UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO" ,era rimasto molto scosso dal comportamento del regista con quelli della caccia alle streghe.Si decise quindi di puntare su FRANK SINATRA,che invece avrebbe accettato di buon grado la parte,ma Spiegel insistette su Brando,considerandolo più attrattivo per il grande pubblico,riuscendo successivamente a spuntarla.Per il ruolo femminile principale venne contattata GRACE KELLY,la quale però preferì lavorare a "LA FINESTRA SUL CORTILE",lasciando il posto all'esordiente EVA MARIE SAINT.Il ruolo del fratello di Malloy venne offerto a LAWRENCE TIERNEY,che però chiese troppi soldi per la parte, e così venne scelto ROD STEIGER;
su un costo totale di un milione di dollari, Brando ne percepì 100,000,e così Kazan,che però sul contratto fece mettere che avrebbe ricavato un quarto degli incassi, che ammontarono a dieci milioni;
Brando durante le riprese divenne amico di AL LETTIERI,un giovane attore che conosceva bene il mondo della malavita e gli insegnò diverse cose e comportamenti di quell'ambiente.I due lavorarono di nuovo insieme anni dopo ne"LA NOTTE DEL GIORNO DOPO" e "IL PADRINO";
è stato il film d'esordio,oltre che per la Saint, anche per caratteristi di una certa celebrità come MARTIN BALSAM("Psyco"),MICHAEL V.GAZZO("Il padrino parte II"),PAT HINGLE("Batman"), e FRED GWYNNE("Cotton Club");
sul contratto Marlon Brando fece stendere una clausola che concedeva al massimo quattro giorni alla settimana per le riprese,perchè in quel periodo si recava molto spesso dallo psicanalista,essendo morta da poco la madre.La famosa scena del dialogo tra lui e Steiger nel retro dell'automobile venne girata con l'altro attore che scambiava le battute con persone della troupe che leggevano la parte di Malloy/Brando;
Johnny Friendly,il cattivo del film, interpretato da LEE J.COBB,era ispirato ad un vero gangster,Michael Clemente, anche se delle fonti hanno parlato di un'ispirazione ad Albert Anastasia da parte dell'interprete.Clemente faceva capo alla cosca dei Genovese, e nel 1979 venne incriminato per attività illecite nell'ambito della mala del porto di New York;
nel girare il dialogo dell'auto tra i due fratelli Malloy, Brando cominciò ad improvvisare il dialogo,sorprendendo Steiger.Il regista lasciò fare,ma dopo un pò disse all'attore di "APOCALYPSE NOW" di attenersi al copione:Marlon Brando sostenne a quel punto che le frasi da pronunciare in sceneggiatura non gli sembravano sufficientemente ragionevoli nel contesto di un uomo minacciato di fare una brutta fine se avesse fatto come voleva.Kazan sentì lo sceneggiatore Budd Schulberg e dettero ragione entrambi a Brando,facendo in modo di puntare la macchina da presa sui due attori seduti nell'auto,lasciandoli liberi di improvvisare;
Kazan,anni dopo, ricordava che il problema maggiore durante la lavorazione,era che gli attori raramente si presentavano con puntualità sul set.Il fatto che facesse molto freddo, faceva sì che gli interpreti non amassero starsene girellando intorno al set e fosse necessario richiamarli per farli recitare;
molte comparse furono prese veramente dai lavoranti del porto;
come è capitato a molti attori che hanno lavorato con la superstar Brando, Rod Steiger era insofferente all'arroganza del giovane protagonista,ma usò il fastidio e il malessere che provava per rendere al meglio la tensione di Charley Malloy;
il produttore Darryl F.Zanuck, a cui la proposta di realizzare il film venne fatta per primo, non aveva grande fiducia nel progetto. Inizialmente rifiutò di produrre il film,sostenendo che reputava difficile che la gente si interessasse "a dei sudati scaricatori di porto".Poi disse che avrebbe finanziato l'operazione solo se il lungometraggio fosse girato in Technicolor e Cinemascope,ma Kazan e Schulberg vedevano la storia come un noir drammatico che aveva bisogno del bianco e nero per risultare quello che doveva essere nelle loro intenzioni.Si rivolsero quindi al produttore indipendente Spiegel, scarso di mezzi e fondi ma entusiasta e grintoso,che permise finalmente a "FRONTE DEL PORTO" di essere prodotto e uscire sugli schermi.

venerdì 27 settembre 2013


GUNGA DIN ( Gunga Din,USA 1939)
DI GEORGE STEVENS
AVVENTURA
Per molto tempo KELLY REILLY avrebbe voluto realizzare "GUNGA DIN",dal poema omonimo di RUDYARD KIPLING,e nel 1936 era riuscito a coinvolgere HOWARD HAWKS nel progetto:il regista avrebbe voluto ROBERT DONAT o RONALD COLMAN nel ruolo principale di Cutter,e SPENCER TRACY in quello della "spalla" McChesney.Successivamente,Hawks prese in considerazione di dare i ruoli,rispettivamente,a RAY MILLAND e FRANCHOT TONE.Poi,però,Hawks si impegnò fin troppo nella realizzazione di "SUSANNA",e dovette abbandonare questo progetto:si parlò anche del fatto che il regista aveva fatto flop al botteghino con un paio di commedie,e che i produttori non erano più così entusiasti di affidargli questo lungometraggio.Il film fu affidato,dunque,a GEORGE STEVENS,che inizialmente assegnò i ruoli principali a DOUGLAS FAIRBANKS jr.,nella parte di Cutter,e CARY GRANT,in quella:sull'inversione delle parti,c'è chi dice che venne assegnata al lancio di una moneta la decisione circa l'assegnamento dei personaggi,ma pare che fosse Grant che volesse,in tutti i modi interpretare Cutter. La prima scelta per impersonare Gunga Din,il coraggioso portatore d'acqua,era SABU,ma non si raggiunse un accordo,e venne scelto allora SAM JAFFE,che all'epoca della sua uscita aveva 47 anni,molti di più del personaggio:essendo di provenienza russa,ebreo,era abbastanza opinabile come indiano,ma Jaffe rivelò in un'intervista che per tutto il tempo delle riprese si era concentrato sul pensare come Sabu avrebbe recitato le scene.Stevens veniva da una gavetta come operatore alla macchina da presa con HAL ROACH,aveva diretto delle comiche con STAN LAUREL e OLIVER HARDY.ed era considerato,prima di girare questa pellicola,come un regista di commedie.JOAN FONTAINE si innamorò di Stevens durante la lavorazione.Nel film avrebbe dovuto "comparire" in alcune scene Rudyard Kipling per introdurre,narrando,i punti chiave della vicenda raccontata, ma gli eredi dello scrittore contestarono questa scelta,e le scene con un attore a impersonare l'autore del poema da cui la pellicola è tratta,già girate,vennero omesse dalla versione finale,presentata al pubblico.Con un budget di oltre 1 milione e 900 mila dollari,fu il film prodotto dalla RKO mai prodotto,fino al 1940.Il ponte sul baratro presente nel film,in realtà era a due metri e mezzo di altezza,e il dirupo sul quale sarebbe stato venne dipinto sul fondale.Otto pittori vennero impiegati per sei settimane a dipingere sfondi e dettagli:più di 600 comparse vennero utilizzate per le scene del monte Whitney.La battaglia tra i Thugs e l'esercito britannico d'India venne aggiunta in post-produzione,perchè il finale originario venne ritenuto troppo fiacco.Prima dell'uscita della pellicola venne organizzata una campagna dal giornale di cinema indiano "FilmIndia",a causa della caratterizzazione irrispettosa,secondo il periodico ( e forse non a torto) degli abitanti indiani,suscitando contestazioni e proteste contro il film sul territorio."Gunga Din" fu secondo soltanto a "VIA COL VENTO" al box-office del 1939.Venne candidato all'Oscar per la miglior fotografia in bianco e nero,senza vincerlo.