mercoledì 26 dicembre 2018

Risultati immagini per phenomenaRisultati immagini per phenomena
PHENOMENA ( I, 1985)
DI DARIO ARGENTO
THRILLER
Quando DARIO ARGENTO venne a sapere che venivano usati alcuni insetti, nella fattispecie mosche, dalla polizia scientifica, per indagare su delitti, al regista romano venne l'ispirazione per il soggetto di "PHENOMENA". Il film venne girato in inglese, e successivamente doppiato in italiano. Lo scimpanzè addestrato, che nel film si chiama Inga, fuggì per alcune ore dal set nei dintorni: venne ritrovato dalla troupe dopo un pò di ricerche. JENNIFER CONNELLY venne morsa ad un dito dal primate, che le staccò parte della falange: Argento voleva riprendere la scimmia, che continuava ad aggirarsi sul set e non stava frontalmente davanti alla macchina da presa. Il regista chiese alla giovanissima attrice di mettere una mano sulla testa dello scimpanzé, e farlo girare, al che l'animale, contrariato, morse le dita della ragazza. All'ospedale le riattaccarono il polpastrello. Per il resto delle riprese che inclusero lo scimpanzé, questo fu abbastanza ostile con la Connelly. Nella scena in cui Jennifer racconta di come sua madre abbandonò casa, c'è un racconto parzialmente autobiografico del regista. Il dipinto appeso sopra il letto di Jennifer è "Villaggio nella luce del mattino" di Caspar David Friedrich. La scena in cui uno stormo di mosche copre l'istituto in cui Jennifer studia, richiamato dalla giovane, venne girata mettendo polvere di caffè in un acquario, ciò venne ripreso, e successivamente rifilmato con lo sfondo dell'edificio, mentre il caffè scivolava verso il fondo del recipiente. La vasca piena di larve, invece, fu una combinazione di vermiculite, cioccolato liquido e menta. La sindrome di Patau, che affligge il figlio di Frau Bruckner, è un disturbo dovuto all'alterazione di cromosomi. Tale personaggio nella sceneggiatura viene chiamato "Patau", appunto, ma nel film non viene mai chiamato per nome. Il bambino-mostro venne impersonato da DAVIDE MAROTTA, all'epoca ventiseienne. Per girare la sequenza verso la fine del film, in cui il piccolo killer viene assalito dalle mosche, Marotta indossò il trucco e costumi imbottiti, sui quali venne messo glucosio in abbondanza. Gli insetti, di cui erano state tenute in incubazione due milioni di uova, vennero liberati e si avventarono sull'interprete: poi la troupe aprì le finestre per far defluire gli sciami di mosche. Tuttavia, per settimane, nei pressi del teatro di posa, le mosche infestarono gli edifici circostanti. In Inghilterra, la censura tagliò 6 secondi in cui DARIA NICOLODI viene colpita al volto da rasoiate nel finale. La prima figlia del regista, FIORE ARGENTO, è la prima vittima della pellicola. Alla colonna sonora collaborò, con un brano d'effetto, BILL WYMAN dei ROLLING STONESNel 2001 fu annunciato un sequel del film, ma poi non venne girato per disaccordi tra Argento e la Medusa, che deteneva i diritti di sfruttamento. Il film costò circa sette miliardi e mezzo di lire, in Italia fu l'undicesimo incasso della stagione '84/85, e a livello internazionale ottenne buoni incassi. Per molti fans del regista di "QUATTRO MOSCHE DI VELLUTO GRIGIO", forse l'ultimo lavoro veramente riuscito di Dario Argento.

Nessun commento:

Posta un commento