mercoledì 26 dicembre 2018

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MOONRAKER- Operazione spazio
( Moonraker, GB/F 1979)
DI LEWIS GILBERT
AZIONE/SPIONAGGIO
Con il romanzo originale di IAN FLEMING, "MOONRAKER- Operazione spazio" ha pochissimo: i produttori trovarono molto datato il libro, che era il terzo dei romanzi con 007, e presero più che altro lo spunto di partenza ( in Italia uscì intitolandosi "IL GRANDE SLAM DELLA MORTE"). Avrebbe dovuto essere girato nel 1971, dopo "AL SERVIZIO SEGRETO DI SUA MAESTA'", ma con il ritorno, per un solo episodio, di SEAN CONNERY, si optò per realizzare "UNA CASCATA DI DIAMANTI". In realtà, alla fine de "LA SPIA CHE MI AMAVA", del 1977, è annunciato come prossimo capitolo "SOLO PER I TUOI OCCHI", ma l'esorbitante successo di "GUERRE STELLARI" suggerì alla produzione che una storia ambientata nello spazio avrebbe forse ottenuto maggior interesse. La parola "moonraker" potrebbe avere due spiegazioni: una in riferimento a "moonsail", cioè  la più alta vela di una barca, oppure, in gergo del Wiltshire, ad una mossa da contrabbandieri che per nascondere i propri traffici, avrebbero rubato il riflesso della Luna. Quindi, per descrivere qualcuno con una tale ambizione, va benissimo, come appunto il villain Hugo Drax, o lo stesso James Bond. Una sceneggiatura venne commissionata a TOM MANKIEWICZ, che la scrisse, ma non venne ritenuta convincente da ALBERT "CUBBY" BROCCOLI, e tuttavia alcuni elementi vennero usati nei successivi "OCTOPUSSY" e "BERSAGLIO MOBILE". ROGER MOORE sostenne circa 390 interviste per la promozione di questo lungometraggio. Fu l'ultimo film della saga in cui appare BERNARD LEE nei panni di "M": l'attore morì durante la preproduzione di "Solo per i tuoi occhi". Per il cattivo Hugo Drax vennero prima ipotizzati JAMES MASON, STEWART GRANGER, FRANK SINATRA e LOUIS JOURDAN, ma venne scritturato l'attore francese MICHAEL LONSDALE; ironicamente, Drax nel romanzo di Fleming, viene descritto come "A Lonsdale figure".  BARBARA BACH avrebbe dovuto fare una breve apparizione, riprendendo il personaggio di Anya, e avrebbe dovuto essere la donna che divide il letto con il generale Gogol quando egli risponde al telefono: l'idea, però, venne affossata poco prima che cominciassero le riprese. LOIS CHILES era stata contattata per interpretare il personaggio di Anya prima che "La spia che mi amava" venisse girato, ma non accettò perchè aveva deciso un momentaneo ritiro dalle scene: si ritrovò su un aereo accanto a LEWIS GILBERT, che le parlò di questo nuovo episodio, e insistette con Broccoli per averla nel cast, nel ruolo di Holly Goodhead. Anche CAROLE BOUQUET era tra le candidate alla parte, e fu la Bond-Girl dell'episodio successivo. SYLVIA KRISTEL fece un provino per interpretare Corinne Dufour, ma fu scritturata invece CORINNE CLERY. Roger Moore giunse con qualche giorno di ritardo a Rio de Janeiro, per via di un attacco di calcoli renali: anche girando "VIVI E LASCIA MORIRE", Moore era stato colpito da una colica ai reni. Per una settimana le riprese vennero sospese, e i produttori temevano che il film rischiasse di non essere terminato velocemente per via di questi problemi del protagonista. Lois Chiles era incinta durante le riprese. Eccetto che per alcuni primissimi piani, la sequenza in cui Bond, "Squalo" ed il pilota cadono dall'aereo, venne ripresa in caduta libera realmente. La macchina da presa venne montata sul casco di un altro cameraman-paracadutista. Girare tale scena richiese cinque settimane di lavorazione, e ottantotto lanci, dato che per ogni lancio era possibile girare solo qualche secondo di film. Ci vollero invece cinque tentativi, per girare la scena in cui la gondola (ribattezzata da Roger Moore "Bondola") diventa un hovercraft: nelle prime quattro prove, Moore cadde in acqua ogni volta, dovendosi far asciugare, cambiarsi lo smoking di seta, e farsi rifare l'acconciatura. Le cadute dell'attore inglese vennero riprese da turisti che curiosavano sul canale veneziano. Durante le riprese a Venezia, morì papa Giovanni Paolo I: la lavorazione venne sospesa per un giorno, perchè le campane suonate a morto rendevano impossibile girare. Per via delle complicazioni alla vita quotidiana del centro veneziano, dovute alle riprese, Broccoli donò una bella somma di denaro al Fondo "SalvaVenezia". Nella sequenza di lotta tra 007 e Chang, ci fu il più alto numero di vetro/zucchero distrutti girando una sola scena. Durante l'inseguimento automobilistico a Rio, ci fu un momento di vera tensione, quando lo stuntman RICHARD GRAYDON scivolò con la macchina, e rimase in bilico, rischiando di precipitare: l'intera troupe fissò atterrita la scena, che, fortunatamente, si risolse in uno scampato pericolo. Il cavo che "Squalo" morde era fatto di liquirizia. La scena del paracadute contempla "Squalo" che precipita sul tendone di un circo, facendolo crollare: c'erano riprese in cui si vedeva il personaggio uscirne e fuggire correndo, ma sono andate perdute. "Squalo" ebbe molto successo quando uscì "La spia che mi amava", e fu deciso che sarebbe tornato nel capitolo successivo come nemesi cronica di Bond: Lewis Gilbert, però, lesse delle lettere spedite da bambini, che chiedevano come mai il personaggio non fosse buono, anzichè cattivo, e venne cambiata la sua attitudine. Nella pellicola compare per la seconda volta consecutiva "l'uomo con la bottiglia", VICTOR TOURJANSKY, come una strizzata d'occhio per i fans dell'agente segreto: ritornerà nell'episodio successivo, questa volta con un calice di vino. Togliendosi la fluente barba, tagliandosi i lunghi capelli, la controfigura di Roger Moore, JAKE LOMBARD fu il "doppio" ideale per la star, visto che, ripreso pur da vicino, era credibile come 007. Curiosamente, 007 spara una sola volta in tutto il film, e lo fa colpendo il cecchino sull'albero durante la sequenza in cui va a caccia con Drax. Nella realtà, Roger Moore non amava le armi da fuoco,  ed in particolare, nutriva disprezzo per gli sport che le usano come la caccia. E' l'unico film di 007 in cui non viene specificata la pistola che l'agente segreto ha con sè. In tutto il lungometraggio, James Bond non guida un mezzo, se si eccettua un carrello da miniera: il solo film della serie in cui 007 non guida neanche un mezzo a motore, è "SI VIVE SOLO DUE VOLTE". Nella creazione degli effetti speciali, vennero utilizzati anche dei veri laser. Per costruire il colossale "Livello 3" su cui avviene lo scontro finale, nel teatro di posa francese Epinay, vennero utilizzati due tonnellate di chiodi, cento tonnellate di metallo, duecentoventi tecnici, e diecimila metri di materiale di legno per set. Fu il più grande set mai messo su in territorio francese. E' il primo film in cui viene mostrato uno shuttle spaziale: nelle intenzioni della produzione l'uscita del lungometraggio avrebbe dovuto coincidere con il lancio del velivolo nello spazio, ma problemi tecnici fecero rimandare l'operazione NASA fino al 12 Aprile 1981. Tutte le scene del centro spaziale vennero girate al Kennedy Space Center in Florida. Uno dei motivi per cui questa pellicola fu in gran parte girata all'estero, fu per via dell'introduzione di nuove tasse in Gran Bretagna, e la decisione della concessione dei maggiori teatri di posa a questa produzione suscitò diverse polemiche nell'ambiente cinematografico transalpino. Broccoli chiamò STEVEN SPIELBERG per chiedergli il permesso per l'utilizzo del motivo di cinque note usato in "INCONTRI RAVVICINATI DEL TERZO TIPO", al che il regista gli dette il via, chiedendo in cambio se fosse possibile utilizzare il tema di 007 in un film che aveva in mente di produrre, "I GOONIES". Broccoli obiettò che quello che Spielberg gli chiedeva andava oltre utilizzare sole cinque note. Spielberg sospettò che da parte del produttore c'era un malcelato astio, a ragione: il regista de "LO SQUALO" era candidato a girare un episodio della serie sulla spia britannica, e forse lo avrebbe fatto realizzando "Solo per i tuoi occhi", se GEORGE LUCAS non avesse ideato, insieme a lui, "I PREDATORI DELL'ARCA PERDUTA". Moore apprezzò molto girare a Parigi: per ragioni sindacali, non si possono avere più di otto ore per una giornata lavorativa, e questo rendeva il set meno faticoso. Inoltre, la lavorazione non cominciava mai prima di mezzogiorno. Il budget per questo episodio, secondo Broccoli, era equivalente a quello dei primi sei film della serie messi assieme. Per la sequenza in cui Drax viene sparato nello spazio, venne piazzata una telecamera sul pavimento, e Michael Lonsdale venne alzato con una gru fino a cinquanta metri d'altezza. Secondo il producer, la sequenza dei titoli firmata da MAURICE BINDER era costata come l'intero "LICENZA DI UCCIDERE". E' il film di James Bond che conta il maggior numero di ruoli ripresi dagli attori: sette, e sono Bond (Moore), "Squalo"( RICHARD KIEL), "M" (Lee), miss Moneypenny (LOIS MAXWELL), "Q" (DESMOND LLEWELLYN), il generale Gogol (WALTER GOTELL) e il ministro Gray ( GEOFFREY KEEN). Lewis Gilbert compare tra la folla in piazza San Marco, così come Albert "Cubby" Broccoli. La canzone del titolo, fu interpretata da SHIRLEY BASSEY, unica, ad oggi, a cantare più di una title-track della serie: era la terza volta che la Bassey incideva un brano per i film di James Bond ( le altre due volte erano per "MISSIONE GOLDFINGER" e "Una cascata di diamanti"). Ad oggi, il secondo ed ultimo episodio in cui si sente la seconda versione dello "007 theme" firmata da JOHN BARRY, e l'unico in cui recita Roger Moore a contenere tale brano.Quando sembrava che toccasse a FRANK SINATRA incidere la canzone dei titoli, che doveva intitolarsi "Think of me", con musica di Barry e testo di PAUL WILLIAMS. Sinatra annunciò poi di non voler incidere il brano, e così John Barry scrisse "Moonraker" insieme a HAL DAVID, offrendolo prima a JOHNNY MATIS, poi a KATE BUSH, per poi definitivamente far cantare il brano alla Bassey. Uno dei modelli dello space shuttle di questo lungometraggio è tuttora in mostra all'Hollywood Planet di Las Vegas. Uno degli episodi più impegnativi da girare dell'intera serie, in tre continenti diversi, quattro studios, e sette nazioni. Pur comparendo in due film di James Bond, "Squalo" pronuncia una sola battuta di dialogo, quando qui brinda con champagne, dicendo "Questo, a noi...". Fino all'uscita di "GOLDENEYE", è stata la pellicola di 007 con l'incasso più alto. Secondo Roger Moore, l'episodio di 007 cui aveva preso parte in cui si era maggiormente preso in giro, e con la trama più assurda. Sempre secondo l'attore, la sequenza più difficoltosa da girare in tutti gli episodi interpretati è qui, nella sequenza in cui 007 e Holly fanno l'amore a zero-g, e Moore sentì davvero il sangue far pressione a occhi e naso. Costato 34 milioni di dollari, ne incassò 70 negli Stati Uniti, ed altri 70 nel resto del mondo, totalizzando 140 milioni. Ebbe la nomination agli Oscar per i migliori effetti speciali. 

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