martedì 4 dicembre 2018

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THE UNTOUCHABLES- Gli intoccabili
( The Untouchables, USA 1987)
DI BRIAN DE PALMA
AZIONE
La Paramount Pictures volle produrre "THE UNTOUCHABLES", detenendo i diritti di sfruttamento dell'autobiografia di Elliot Ness, e avendo prodotto la serie omonima negli anni Cinquanta: il regista scelto fu BRIAN DE PALMA, dal produttore ART LINSON. Nè uno, nè l'altro erano fans della serie televisiva. Per il ruolo di Elliot Ness, non fu semplice arrivare a scegliere l'attore:lo studio avrebbe voluto HARRISON FORD, ma il regista non era convinto fosse la scelta giusta. De Palma vide JEFF BRIDGES, MICKEY ROURKE, TOM BERENGER e NICK NOLTE per proporre loro il ruolo, mentre GIORGIO ARMANI, chiamato a disegnare i costumi per il film, suggerì DON JOHNSON, con il quale aveva lavorato per la serie "MIAMI VICE": tutti questi declinarono. Vennero presi in considerazione ALEC BALDWIN, NICOLAS CAGE, MICHAEL KEATON, ED HARRIS, MICHAEL DOUGLAS, JOHN MALKOVICH, KURT RUSSELL, RUTGER HAUER, JAMES WOODS, BRUCE WILLIS, JOHN TRAVOLTA e CHRISTOPHER LAMBERT, per impersonare l'agente speciale FBI; MEL GIBSON si disse molto interessato al ruolo, ma aveva un contratto già pronto per girare nello stesso periodo "ARMA LETALE". Nonostante la sua iniziale riluttanza nell'accettare KEVIN COSTNER, proposto dalla Paramount, perchè non lo riteneva un attore molto conosciuto, De Palma fu rassicurato da STEVEN SPIELBERG, che lo aveva diretto in "STORIE INCREDIBILI", che gli disse che era un giovane attore molto carismatico e umile. Al tempo della proposta del ruolo di Ness a Jeff Bridges, Brian De Palma volle parlare anche con GENE HACKMAN per offrirgli il ruolo di Jimmy Malone: poi la parte andò invece a SEAN CONNERY. La prima scelta di De Palma per interpretare Al Capone era ROBERT DE NIRO, il quale si disse interessato alla parte, ma era in un periodo molto fitto di impegni; il regista allora volle vedere BOB HOSKINS, e lo invitò in un locale a Los Angeles per parlargli del film. Hoskins accettò, e iniziò a prepararsi a girare, ma appena prima delle riprese, De Niro avvisò che si era liberato per un pò e poteva prendere parte al progetto: De Palma ne fu felice, ma anche imbarazzato con Hoskins perchè la sua partecipazione saltava, e la Paramount risarcì con 20,000 dollari l'attore britannico. Hoskins chiamò poi il regista, chiedendogli sarcasticamente se aveva in mente altri film dove non lo avrebbe poi voluto... Robert De Niro contattò personalmente sarti che avevano lavorato per Al Capone, e volle che realizzassero abiti uguali a quelli indossati dal gangster: non solo, volle anche biancheria come il malvivente portava, anche se nel film non si vedeva, per muovarsi come Capone avrebbe fatto. De Niro non aveva il tempo necessario ad ingrassare come fece per "TORO SCATENATO", onde impersonare Al Capone: sotto i vestiti indossò cuscini e gommapiuma per aumentare la propria stazza, e si fece stempiare dal barbiere. Come De Niro ammise in seguito, la sua interpretazione del gangster fu molto influenzata da come ROD STEIGER lo aveva rappresentato, nel 1959. Quando il film era ancora poco più di un progetto, lo studio contattò MARLON BRANDO perchè interpretasse Capone, offrendogli cinque milioni di dollari per due settimane di riprese: Brando rifiutò. De Palma aveva apprezzato ANDY GARCIA in "8 MILIONI DI MODI PER MORIRE", e gli propose di interpretare il killer Frank Nitti, ma l'attore insistette per fare un provino per Stone. Il personaggio di Oscar Wallace, interpretato da CHARLES MARTIN SMITH era ispirato vagamente a Frank Wilson, agente del fisco USA che lavorò dal 1928 in poi, per fare accusare Al Capone di evasione fiscale. Wilson non ebbe mai alcun contatto con gli "Intoccabili". Fu il film d'esordio per PATRICIA CLARKSON, che interpreta la moglie di Ness. Frank Nitti non morì come si vede nel film: arrestato Capone, assunse il comando di parte della gang del più celebre "collega", e successivamente, nel 1943, venne imputato per estorsione. Di fronte alla prospettiva di finire in carcere, Nitti si ubriacò, e si sparò. Albert H. Wolff, ultimo sopravvissuto dei reali "Intoccabili", fu assunto come consulente, ed aiutò Costner nella rappresentazione del personaggio di Ness. Fino al 1957, la figura di Ness era stata dimenticata, ma il successo della serie tv "GLI INTOCCABILI" riportò alla fama l'uomo che aveva fermato Capone. Kevin Costner e Robert De Niro sono insieme in due sole scene: nella hall dell'hotel di Capone, e durante la sequenza del processo. De Niro e Sean Connery compaiono insieme nella hall, ma mai nella stessa inquadratura. L'idea del "patto di sangue" tra Ness e Malone svolta in una chiesa fu ispirata da Sean Connery: la sequenza avrebbe dovuto svolgersi per strada, ma l'attore scozzese suggerì che il luogo sacro avrebbe potuto rappresentare l'unico posto in cui i due non venissero spiati.  La scena in cui Al Capone uccide uno dei suoi collaboratori con una mazza da baseball è ispirata ad un fatto realmente accaduto, nel 1929: due temuti sicari al soldo del fuorilegge, Albert Anselmi e John Scalise, avevano in mente di ucciderlo e prendere il suo posto nel guidare il suo impero criminoso, ma Capone, avvertito del progetto di tradimento da parte di un altro sgherro, Tony Accardo, ad una cena con alcuni dei suoi uomini, con una mazza da baseball colpì alla testa i due, massacrandoli, per finirli a colpi di pistola. Nella realtà, Capone, sapendo che far uccidere un agente federale avrebbe significato una maggior pressione della polizia sul suo operato, dette ordine ai suoi di non colpire in alcun modo nessun agente appartenente al nucleo degli "Intoccabili", non come nel film in cui fa decimare la squadra di Ness. Capone e Ness non si fronteggiarono mai testa a testa, come accade nel sottofinale della pellicola. Così come Elliot Ness viene descritto felicemente sposato, con una bambina, mentre l'agente si sposò tre volte, e non ebbe figli, adottandone uno. Nella realtà, il capo d'accusa contro Capone fu riferito a tasse non pagate, che si tramutarono in 5000 separati atti contro l'imputato. Nella scena di apertura nel salone del barbiere, sono inquadrate alcune bottiglie di proprietà di Capone. Durante la rappresentazione de "I Pagliacci", la voce che si sente è quella di MARIO DEL MONACO. Girando la scena dell'attacco mortale a Malone, Connery dovette essere portato al pronto soccorso dopo la prima ripresa, perchè gli era andato del sangue finto negli occhi. Nella sceneggiatura originale, e nella novelization, di DAVID MAMET, lo scontro finale si svolge su un treno fermo, anzichè nella stazione ferroviaria: venne fatto diversamente, perchè ricostruire o trovare un treno originale degli anni Trenta era troppo costoso. La scena della stazione fu ispirata a De Palma dalla famosissima sequenza de "LA CORAZZATA POTEMKIN". Il bambino nella carrozzina è il figlio del coordinatore degli stuntmen. La musica da carillon che si sente nella sequenza fu consigliata da Mamet, ed inizialmente De Palma non era d'accordo nell'utilizzarla. Curiosamente, ogni poliziotto che nel film beve alcoolici, viene ucciso. Nel lungometraggio muoiono ventiquattro persone. Per il film era stato pensato inizialmente un finale più ironico, con Al Capone seduto sulla sedia del barbiere, con i giornalisti intorno ad intervistarlo, come in apertura, ma poi l'inquadratura si allargava mostrandolo in divisa da carcerato. Il direttore della fotografia STEPHEN H. BURUM propose, senza successo, di girare il film in bianco e nero. A cavallo tra gli anni Novanta e i primi Duemila, si parlò a lungo di un prequel intitolato "The Untouchables: Capone Rising", sempre diretto da Brian De Palma, con NICOLAS CAGE nel ruolo di Capone. Costò 25 milioni di dollari, e ne incassò 76 negli States: sommando gli altri 30 incassati nel resto del mondo, arrivò a 106 milioni totali. Quattro le nominations agli Oscar: per il migliore attore non protagonista (Connery), miglior direzione artistica, migliori costumi, e miglior colonna sonora. Vinse quello per il "supporting role", dando a Sean Connery l'unico Oscar vinto in carriera (e l'unica candidatura). Ai Golden Globes due candidature: per l'attore non protagonista ( ancora Connery) e la miglior colonna sonora. La partitura di ENNIO MORRICONE vinse il BAFTA, su quattro nominations (oltre a quella, di nuovo per l'attore non protagonista a Sean Connery, ai costumi di GIORGIO ARMANI e alla direzione artistica).

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