ROBERT DONAT ( Friedrich Robert Donath, 18/03/05, Withington, Manchester, GB-09/06/58, Londra, GB)
Da ragazzo, ROBERT DONAT andò a lezioni di dizione perchè balbettava, e questo incise sulla sua voce piacevole e senza particolare accento inglese. Inoltre, soffriva di un'asma acuta, ma che comunque non gli vietò di debuttare a 16 anni sul palcoscenico, girando per tutta l'Inghilterra recitando opere shakespeariane, e di altri autori. Nel 1924 fu membro della compagnia di Frank Benson, e poi entrò alla Liverpool Repertory Theatre. Venne notato da ALEXANDER KORDA, che gli fece avere un contratto triennale. Esordì in "LE SEI MOGLI DI ENRICO VIII", nel ruolo di Thomas Culpepper, l'amante di Katherine Howard, e poi seguirono tre film di poco conto; il suo talento espressivo, e la capacità di adattarsi sia a ruoli brillanti che drammatici, avviarono bene il suo percorso attoriale. Fu chiamato a Hollywood per interpretare "IL CONTE DI MONTECRISTO", nel 1934, però non si sentiva a proprio agio con lo stile di vita del mondo del cinema del posto: tuttavia, la pellicola lo mise in risalto, e gli venne offerto il ruolo di protagonista per "CAPITAN BLOOD", ma non accettò. Problemi di salute, poi, gli intralciarono la carriera, dato che diverse majors volevano accaparrarsi il giovane attore inglese. ALFRED HITCHCOCK lo volle come protagonista del suo giallo "IL CLUB DEI 39", che ebbe un notevole successo. La sua bravura nel porre elementi ironici in un personaggio comunque proiettato in una storia avventurosa e con molta suspence, lo fece apprezzare molto dal regista, che avrebbe voluto averlo nel cast anche dei suoi successivi "SABOTAGGIO", "AMORE E MISTERO", e "REBECCA", ma ancora problemi di salute fecero sì che Donat dovesse rinunciare a tutti e tre i progetti. L'attore si dedicò al teatro, suo primo amore, ma a Hollywood riuscirono a convincerlo a tornare sul set per recitare in "LA CITTADELLA", per cui ottenne la sua prima nomination all'Oscar. L'anno dopo, nel 1939, Robert Donat venne nuovamente candidato per "ADDIO, MR.CHIPS" e questa volta vinse l'Oscar, contro ogni previsione, che sembrava dare per scontata la vittoria di CLARK GABLE per la prova in "VIA COL VENTO". A differenza di molti colleghi britannici che avevano avuto successo in USA, Donat preferiva vivere in Inghilterra, ove si dedicava per la maggior parte del tempo al teatro. Recitò ancora in soli dieci lungometraggi, dei quali uno con Korda e uno con CAROL REED. Nel 1949 debuttò nella regia, con "THE CURE FOR LOVE", che pure interpretò e coprodusse. Un altro grosso successo fu colto con "STUPENDA CONQUISTA". Dal 1955, però, la salute dell'attore andò a picco, costringendo Donat a recitare a teatro con una bombola per l'ossigeno appena fuori dal palco. La sua carriera si concluse con "LA LOCANDA DELLA SESTA FELICITA' ", in cui le sue peggiorate condizioni erano piuttosto evidenti, ed infatti morì poco dopo la lavorazione del lungometraggio. Ebbe una citazione speciale postuma dalla National Board of Review, ed una nomination al Golden Globe. E' stato sposato due volte, dal '29 al '46 con Ella A. Vosley, dalla quale ebbe tre figli, e dal '53 fino alla sua morte con Renèe Asherson. Lasciò l'eredità interamente ai tre figli, e niente alla Asherson. Era zio di PETER DONAT. Per PETER SELLERS, e JUDY GARLAND, l'attore preferito. I suoi invece erano CHARLES CHAPLIN, PAUL MUNI, SPENCER TRACY e GRETA GARBO.
COSI' PARLO' ROBERT DONAT:
"Non ho mai avuto reali sicurezze nella vita, finchè non ho trovato la falsa sicurezza dell'essere una star."
"Una delle ragioni per cui certi attori hanno successo sia in teatro che al cinema, è perchè ritengono che recitare per lo schermo sia un pò noioso, ma ben pagato. Le loro prove davanti ad una macchina da presa, per quanto noiose, per loro non sono molto più di uno scherzo."
"La cosa principale nella mia mente era che dovevo apparire focoso. Ricordo distintamente che sul set de "Il conte di Montecristo" tenevo le spalle dritte e cercavo di sembrare molto bello."
Nessun commento:
Posta un commento