ATMOSFERA ZERO (Outland, USA 1981)
DI PETER HYAMS
FANTASCIENZA
Lo script originale di "ATMOSFERA ZERO" doveva essere tradotto in un western, ma PETER HYAMS, fortemente influenzato dalla visione, e dal successo di pubblico, di "ALIEN", volle farne un film di fantascienza: il titolo, a quel punto, doveva essere "Io", dal nome della luna di Giove sulla quale è ambientata la storia, ma un produttore esecutivo della Ladd Pictures fece notare al regista, che la gente avrebbe letto "10" sui manifesti. In pratica, l'operazione si tradusse in un sostanziale remake di "MEZZOGIORNO DI FUOCO" ambientata nel futuro. SEAN CONNERY avrebbe dovuto interpretare un piccolo ruolo in "MOMENTI DI GLORIA", ma non vi partecipò, perchè la lavorazione di questo titolo si protrasse più del previsto. Il ruolo della dottoressa Lazarus fu dapprima offerto a COLLEEN DEWHURST, ma non accettò, e così fu FRANCES STERNHAGEN, a ottenere la parte. Sia NICHOLAS BARNES che MARC BOYLE vennero doppiati. Hyams si prese cura anche della fotografia dell'opera, in larga parte: era stato ingaggiato STEPHEN GOLDBLATT, ma siccome il regista voleva realizzare le riprese con il sistema IntroVision ( che permetteva di creare un'inquadratura con un attore ripreso davanti ad uno sfondo proiettato, con altri oggetti che non erano presenti, proiettati pure essi, che creavano un insieme ben amalgamato, un metodo che precedeva l'attuale "green screen"), il direttore della fotografia gli serviva, più che altro, come parafulmine con la casa di produzione, se ci fossero stati problemi con le nuove tecniche di ripresa. Goldblatt era furente, e fece sapere che se fosse stato a conoscenza delle intenzioni di Hyams, non avrebbe accettato di firmare per questo film, anche se gli fece comodo rimanere sul set per due motivi: il primo, per imparare come si lavorava con IntroVision, il secondo, perchè nel suo curriculum c'era solo un'altra pellicola, e abbandonare la lavorazione di un progetto di notevoli dimensioni come questo, avrebbe potuto danneggiargli la carriera. A proposito di innovazioni tecniche, è stato anche uno dei pochi lungometraggi che ha utilizzato il "Megasound", un sistema sonoro creato dalla Warner Bros. a cavallo tra i Settanta e gli Ottanta: con amplificatori piazzati ai quattro lati delle sale, esaltavano a pieno volume i suoni più fragorosi, come spari, tonfi e urti, in pratica, un precursore del Dolby Surround. Nel film si parla della compagnia mineraria come della "Con-Amalgamate", lo stesso nome che viene menzionato in "CAPRICORN ONE", diretto sempre da Hyams, tre anni prima. Costato 16 milioni di dollari, ne incassò 17 sul solo territorio americano. Fu candidato all'Oscar per il miglior sonoro, e vinse.
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