giovedì 10 dicembre 2015


IL CIRCO ( The circus, USA 1928)
DI CHARLES CHAPLIN
COMMEDIA
CHARLES CHAPLIN cominciò a parlare di un film ambientato nel mondo del circo fin dai primi anni Venti: introdusse comunque temi e situazioni, abbastanza simili a quelle presentate in quest'opera fin dal suo esordio registico, "IL VAGABONDO", uscito nel 1916. La lavorazione de "IL CIRCO", fu comunque tra le più pesanti e meno felici del comico e regista, al punto che nella autobiografia, Chaplin evitò addirittura di menzionarlo. Innanzitutto sua madre morì durante le riprese, che si protrassero per 11 mesi,dal 2 Novembre 1925 al 19 Novembre 1927, cosa all'epoca impensabile per un lungometraggio; uno dei vagoni del circo fu rubato, lo studio di proprietà dell'attore e regista andò in fiamme, e come se tutto ciò non bastasse, la moglie Lita Grey gli presentò istanza di divorzio, con ampio scandalo circa notizie sulla loro vita privata e sessuale, su cui la stampa si accanì, con forte danno per l'immagine di Chaplin. Di seguito, vennero richieste tasse arretrate all'autore per circa un milione di dollari dell'epoca: tutto questo causò un esaurimento nervoso a Charles Chaplin a tre quarti di lavorazione effettuata, ed i suoi capelli, che già avevano cominciato ad ingrigirsi all'inizio delle riprese, divennero bianchi e lo costrinsero a tingerli. Il suo autore lo amò così poco, probabilmente perchè tanto legato a brutti ricordi, che lo ritirò dalla circolazione per 40 anni, dopo la sua uscita: nel 1969, alla riedizione, ad ottant'anni, Chaplin reincise la canzone del titolo. Prima di avviare le riprese, il regista e protagonista si esercitò a camminare su una corda per settimane: riuscì a camminare su un cavo sospeso a 12 metri di altezza. Le riprese di questa prodezza andarono perdute, e nel montaggio finale ne andarono altre, con leggera delusione di Chaplin. Il lungometraggio, nelle gags, omaggia MAX LINDER, comico francese, scomparso nel '25, di cui l'autore era grande fan.Fu l'ultimo film muto dell'autore, sebbene sia "LUCI DELLA CITTA'" che "TEMPI MODERNI" in fondo non contenevano dialoghi veri e propri. Il film costò 900,000 dollari.

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