giovedì 3 settembre 2015


THE BLACK HOLE- Il buco nero (  The Black hole, USA 1979)
DI GARY NELSON
FANTASCIENZA
Quando al regista GARY NELSON pervenne lo script originale di "THE BLACK HOLE", egli non lo amò: all'epoca, il progetto era ancora intitolato "Space Probe-One", e Nelson cambiò idea quando gli vennero sottoposti i disegni del concept di scenografie ed effetti speciali, che fecero sì che il director accettasse la proposta della Disney. Egli non era la prima scelta della casa di produzione, che aveva dapprima offerto il film a JOHN HOUGH, che però preferì girare "GLI OCCHI DEL PARCO", un soft horror anch'esso prodotto dalla Disney, che stava cercando di diversificare i propri progetti. Per il ruolo della dottoressa Kate McRae, venne inizialmente scritturata JENNIFER O'NEILL, ma poi la parte andò a YVETTE MIMIEUX. Sia RODDY MCDOWALL che SLIM PICKENS fornirono la loro voce per l'inizio e la fine della pellicola, ma non figurarono nei titoli. MAXIMILLIAN SCHELL, che era l'attore più importante del cast, anche come figurava nei manifesti, appare in scena solo dopo 26 minuti di proiezione.  Nella scena della tempesta nella serra, ROBERT FORSTER venne colpito alla testa da un oggetto volante, ferendosi in maniera non seria, ma neanche leggera. Il robot protagonista, V.I.N.Cent( acronimo di Vital Information Necessary Centralized) , avrebbe dovuto avere "occhi" molto più in evidenza e mobili, per consentirgli maggiore espressività, ma le difficoltà nell'ottenere un pregevole lavoro fece desistere il regista ed i tecnici poco prima di cominciare le riprese. L'astronave del dottor Reinhardt avrebbe dovuto chiamarsi "Centaurus", ma venne invece chiamata "Cygnus" in omaggio alla costellazione presso la quale venne scoperto il primo buco nero individuato dall'Uomo, nel 1964.  Le ultime parole pronunciate dal dottor Reinhardt, "Più luce!" sono ispirate a quelle che, pare, abbia pronunciato sul punto di spirare JOHANN WOLFGANG GOETHE. Nella sceneggiatura originale, la mancanza di gravità avrebbe dovuto risultare la dimensione in cui si svolge il racconto, ma le difficoltà tecniche che si potevano presentare, comportarono una riscrittura dello script. Soprattutto, avrebbe generato problemi la sequenza in cui la Palomino e la Cygnus si attraggono nel flusso che porta al buco nero.   Per riprendere gli effetti speciali, la produzione avrebbe voluto utilizzare la telecamera Dykstraflex, la prima telecamera controllata da un computer, che aveva rivoluzionato il mondo della fantascienza con "GUERRE STELLARI" ; informatisi dei costi, risultati troppo alti per il budget a disposizione, i produttori Disney  scelsero di creare un nuovo sistema. Ciò innescò la realizzazione di A.C.E.S., acronimo di Automatc Camera Effects System, tecnicamente ancor superiore alla Dykstraflex, e al Mattescan System, che permetteva alla telecamera di muoversi su uno sfondo animato, manovra precedentemente impossibile. Il buco nero venne creato graficamente costruendo, in una vasca di Plexiglas, il motore di una lavatrice , facendolo poi girare mentre vernici di vario colore venivano versate verso di esso. Le pistole-laser avrebbero dovuto, originariamente, sparare cavi luminosi per consentire agli animatori degli effetti speciali di individuare meglio la direzione verso la quale i colpi partivano: ma per la forma delle armi di scena, era possibile che, inavvertitamente, partissero dei colpi che avrebbero potuto far male a chi c'era intorno, e venne cambiato metodo. Nelson non era granchè soddisfatto di come il robot B.O.B. ( stava per BiO-Sanitation Battalion) era stato progettato, e prese il modello di creta su cui era stato modellato a colpi di mazza da baseball, riducendolo male: i tecnici degli effetti speciali, a quel punto, presero come nuovo modello la versione malconcia del robot.  Gli elmetti dei robot-sentinella avevano una visuale molto limitata, comportando delle difficoltà nel far eseguire delle azioni ai figuranti che li impersonavano, soprattutto nelle scene d'azione. Allo studio tenevano così tanto all'ottimo livello degli effetti speciali, che venne richiamato in servizio lo specialista PETER ELLENSHAW, ritiratosi dal cinema 10 anni prima.  Nel film si possono contare 550 effetti speciali, e più di 150 "matte paintings". E' stato il primo film prodotto dalla Disney a ricevere un divieto ( il PG-rated, minori in sala accompagnati da un adulto): dipese dalla scena della morte del dottor Durant, il personaggio interpretato da ANTHONY PERKINS, che viene trafitto dalle lame del robot Maximillian, per un film Disney una sequenza in effetti piuttosto violenta. Questo film registrò un altro piccolo record: nei trailers americani era uso inserire una voce di un narratore che in qualche modo collegasse le scene mostrate nei pochi minuti selezionati. Nel trailer di "The black hole", non c'è alcuna voce narrante, e fu il primo film senza commento nella pubblicità. Inoltre, all'epoca della sua uscita, fu il lungometraggio con la più lunga sequenza generata con il computer, quella in verde sui titoli di testa. E fu la prima colonna sonora interamente registrata digitalmente. Quasi tutti i dialoghi vennero ridoppiati in post-produzione, ad eccezione di un paio di battute. Le riprese si svolsero dall'Ottobre del 1978, all'Aprile del 1979. Costato 20 milioni di dollari, ne incassò 35 negli USA, ma non venne considerato un grande successo commerciale, nonostante la buona vendita anche del merchandising collegato. Da un pò di tempo, tuttavia, si parla di un remake del film da realizzare. 

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