martedì 22 settembre 2015


SHUTTER ISLAND (Shutter Island, USA 2010)
DI MARTIN SCORSESE
THRILLER 
I diritti per fare un film dal romanzo "SHUTTER ISLAND" (in Italia uscito dapprima come "L'ISOLA DELLA PAURA") di DENNIS LEHANE vennero opzionati dalla Columbia nel 2003, ma il progetto slittò diverse volte, e i diritti vennero riacquisiti dallo scrittore. Fu la Paramount poi ad allestire la produzione. Quando si cominciò a fare sul serio, nell'avviare la progettazione, si pensava a WOLFGANG PETERSEN per la regia, e quindi a fornirgli una sceneggiatura con più scene d'azione, maggiormente sganciata dal plot originario. Poi, venne preso in considerazione DAVID FINCHER, ma fu invece MARTIN SCORSESE a prendere in mano il film. Il regista chiamò LEONARDO DI CAPRIO, per la quarta collaborazione con lui: prima, i due avevano lavorato insieme a "GANGS OF NEW YORK", "THE AVIATOR" e "THE DEPARTED". Prima di decidere di ingaggiare MARK RUFFALO per interpretare Chuck Aule, Scorsese e Di Caprio, in qualità di coproduttori, valutarono anche ROBERT DOWNEY JR. e JOSH BROLIN. Per far meglio capire ai suoi attori l'atmosfera che avrebbe voluto conferire al film, Martin Scorsese fece vedere all'intero cast "LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE" e "LE CATENE DELLA COLPA". Il titolo è l'anagramma di "Truths and Lies" (Verità e bugie) e di "Truths/Denials" (Verità/Negazioni).  C'è un gioco di parole anche nei nomi di due dei personaggi principali: Andrew Laeddis è l'anagramma di Edward Daniels, e Rachel Solando lo è di Dolores Chanal. L'episodio traumatico vissuto dal protagonista, l'uccisione delle guardie naziste a Dachau, avvenne il 29 Aprile 1945, quando il campo venne liberato dagli americani. Ad oggi, è l'ultimo film di Scorsese realizzato su pellicola. La citazione "Ricordateci per come anche anche noi abbiamo vissuto, amato e riso" che viene riportata su una targa vicino all'istituto psichiatrico viene dal Medfield Vine Take Cemetery, in cui erano seppellite diverse vittime dell'Influenza Spagnola del 1918. Scorsese è sempre stato un regista attento alle innovazioni tecnologiche da porre nei suoi film ambientati nel passato: come in "TORO SCATENATO" c'è una sequenza con una lite davanti ad un televisore inattivo ( esistevano già, ma non c'erano trasmissioni!), qui compare una penna-biro, una Parker Jotter, modello uscito appunto nel 1954, anno in cui questa storia è ambientata. Ne vennero venduti 3 milioni e mezzo di esemplari negli Stati Uniti, solo quell'anno, e le penne stilografiche, e i calamai, vennero definitivamente soppiantati.  Per creare Shutter Island vennero mescolate con Computer graphic, riprese di Peddock Islands, il parco nazionale di Acadia, in Maine, e il Turner Country Club a Ipswich. Il titolo di lavorazione del film fu "Ashecliffe", dal nome del manicomio in cui è ambientata gran parte della storia.  Ci sono dei voluti errori di continuity nel film, per disseminare indizi sulla verosimiglianza di ciò che lo spettatore sta seguendo: un bicchiere che misteriosamente svanisce , un cardigan che appare sia sulle spalle della "Prima Rachel" che della "Seconda Rachel", e la ricorrente frase "Perchè sei bagnata?" che allude alla tragedia rimossa da Teddy Daniels. Le riprese furono effettuate tra il Marzo ed il Giugno del 2008. Il weekend d'apertura fece incassare al lungometraggio 40 milioni e 200,000 dollari, il record per un film del regista: in USA l'incasso finale fu di 128 milioni di dollari, e a livello mondiale gli introiti ammontarono a 293 milioni, record per Scorsese, fino al successivo lavoro assieme a Di Caprio, "THE WOLF OF WALL STREET".  Il film sullo squalo della finanza avrebbe dovuto esser girato dal duo Scorsese-Di Caprio prima di questo, ma la sceneggiatura non era pronta come il regista avrebbe desiderato. L'uscita di "Shutter Island" avrebbe dovuto essere per il 2 Ottobre 2009, in USA e Canada, per essere in lizza per le nominations agli Oscar successivi, ma problemi finanziari della Paramount non permisero l'arrivo nelle sale del lungometraggio prima del 19 Febbraio 2010. Il fatto è che per promuovere seriamente un lavoro di queste dimensioni, per le candidature agli Oscar, occorrono tra i 50 e i 60 milioni di dollari, che lo studio non poteva investire in quell'anno. Inoltre, Di Caprio era già al lavoro per girare "INCEPTION" e non aveva tempo materiale per partecipare alla promozione con interviste e giri per gli Stati Uniti. E' stato l'unico film della collaborazione tra Scorsese e il divo che non ha avuto gran riscontro nella considerazione della Academy. 

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