martedì 15 settembre 2015


UOMINI E COBRA ( There was a crooked man.... , USA 1970)
DI JOSEPH L. MANKIEWICZ
WESTERN
Alla Warner Bros. erano molto preoccupati, al momento dell'uscita di "UOMINI E COBRA": le riprese vennero terminate nei primi cinque mesi del 1969, ma trascorse un anno prima che il lungometraggio potesse considerarsi terminato. Come era accaduto per il precedente lavoro di JOSEPH L. MANKIEWICZ, arrivò nelle sale prima in Gran Bretagna, che negli States. Il fatto, soprattutto, era che il regista ne approntò una versione lunga 165 minuti: lo studio non era d'accordo sulla durata, ritenuta eccessiva, e ne fece fare un montaggio che accorciava a 126 minuti la proiezione, con forte disappunto di Mankiewicz. Si può notare, per esempio, che LEE GRANT, all'epoca attrice piuttosto in vista, aveva un ruolo ben più ampio nella prima versione, ridotta ad un'apparizione di un paio di minuti in quella secondo la casa di produzione. Pare che KIRK DOUGLAS richiese una roulotte-camerino enorme, parcheggiata appena prima del grande set costruito per il lungometraggio: all'interno del mezzo c'erano una cassetta postale, due grandi miniserre per fiori, e un praticello all'inglese, con tanto di fontanella e lounge chairs, con tetto apribile, per prendere il sole. Nella scena dell'evasione, BARBARA RHOADES indossava un corsetto con vistosa scollatura, un cappello e un guanto lungo fino al gomito: in realtà, l'attrice girò praticamente nuda, senza il corsetto, e questo lo rivela una foto di scena. Durante le riprese, venne diagnosticato un tumore ad un occhio a HUME CRONYN, e la cornea dovette essere asportata:  l'attore, molto professionalmente, volle comunque recitare nella pellicola, chiedendo di anticipare le riprese e lavorare dopo le cinque del pomeriggio per non peggiorare la situazione. Per il regista fu un momento molto stressante, anche se tutto andò a finire bene. Fu l'ultimo film per JAMES SEAY e BYRON FOULGER. Il poema recitato dall'insegnante di scuola è "Invictus", di WILLIAM ERNEST HALEY. Disegnato da EDWARD CARRERE, lo stesso art-designer de "IL MUCCHIO SELVAGGIO", il set in larga parte riguardava il penitenziario, uno dei più grandi mai costruiti: occorsero sette settimane per terminarlo. Quando i lavori cominciarono, era freddo e nevicava, quando finirono la temperatura era salita notevolmente; a riprese concluse, venne interamente rimosso, senza lasciare in pratica traccia. Per la prima volta si tennero riprese nel Joshua Tree National Monument: il luogo era così remoto, che dovette essere spianata una strada lunga quattro kilometri e mezzo, per permettere ai veicoli della produzione di accedere al set. I titolisti italiani chiamarono il film "Uomini e cobra", ma di fatto, negli USA, questo tipo di serpente non c'è: infatti, sono invece decisivi dei crotali, ossia dei serpenti a sonagli. Dodici vennero utilizzati per girare la scena cruciale, ma nessuno dei rettili sibilò durante le riprese, e dovettero essere "doppiati" in fase di montaggio.  Il film venne fatto uscire il giorno di Natale del 1970, ma il pubblico in sala non premiò un western cinico e dissacrante, fatto uscire durante le festività di fine anno. Comunque, dopo pochi anni, era già un western considerato un neoclassico del genere.

Nessun commento:

Posta un commento