sabato 28 maggio 2016


THE COMMITMENTS ( The Commitments, GB 1991)
DI ALAN PARKER
COMMEDIA/MUSICALE
Quando venne chiesto a ALAN PARKER come mai avesse voluto girare questo film, il regista inglese rispose che univa le due cose con cui preferiva avere a che fare: la musica e lavorare con i giovani. Il ruolo di Jimmy Rabbitte, il manager che mette insieme il complesso, sembrava andasse a BLAISE SMITH, che poi interpretò un personaggio minore, e invece andò a ROBERT ARKINS. Per la parte di Joey "Lips" Fagan, il regista avrebbe voluto VAN MORRISON, però il ruolo andò assegnato a JOHNNY MURPHY. Lui e BRONAGH GALLAGHER furono gli unici degli attori principali, che avessero qualche esperienza musicale. ANDREW STRONG aveva accompagnato il padre a un provino per il film, ma sentendolo cantare, i produttori scelsero invece lui, che era poco più che sedicenne all'epoca. GLENN HANSARD ebbe una forte discussione con Alan Parker all'inizio delle riprese, e per tutto il tempo della lavorazione fu in tensione: ammise che fino a vent'anni dall'uscita del lungometraggio, non era mai riuscito a guardarlo completamente. Molte delle persone che avevano fatto dei provini per comparire come membri di "THE COMMITMENTS", la band protagonista, vennero fatte apparire da Parker in piccoli ruoli.  Ai provini si erano presentati anche coloro che, più tardi, sarebbero diventati il vero complesso "THE CORRS":  anche loro furono inclusi in particine nella pellicola. ANDREA CORR ricevette anche qualche anno dopo, al tempo di "EVITA" la proposta di Parker di un ruolo, che lasciò invece perdere. Il ragazzo che si vede sfrecciare in skateboard dalla finestra di Jimmy mentre sta reclutando membri per la band, era stato il bambino in copertina di "Boy" e "War" degli U2. Ai tempi delle riprese, possedeva un negozio che vendeva skateboards, di cui era un campione locale. Il film dura 118 minuti, e viene pronunciata la parola "fuck" per 169 volte! Fu il primo film tratto da un romanzo di RODDY DOYLE, formando un'ideale trilogia insieme a "THE SNAPPER" e "DUE SULLA STRADA", detta la "Barrytown Trilogy", in cui si parla sempre di membri della famiglia Rabbitte. Venne proposto a Alan Parker un seguito, da ambientarsi a New York, ma il regista non volle farlo, sebbene a più riprese abbia indicato "The Commitments" come il suo film più divertente da girare. Il film è pieno di autocitazioni di Parker, come il giornale su cui c'è un articolo su BOB GELDOF, che lavorò con il regista per "PINK FLOYD-THE WALL", un personaggio che fischietta il motivo di "SARANNO FAMOSI", un poster di "BIRDY".... Le riprese si svolsero dall'Agosto al Novembre del 1990. Gli incassi americani arrivarono a 14 milioni di dollari. Il film ebbe una candidatura agli Oscar per il miglior montaggio; ai Golden Globes, invece, fu inserito tra i papabili come miglior film nel settore commedia/musicale, e ai BAFTA trionfò: sei nominations, quattro premi vinti. Miglior film, regia, sceneggiatura non originale o adattata, e montaggio. Oggi è considerato un cult degli anni Novanta.

domenica 22 maggio 2016


WITNESS- Il testimone ( Witness, USA 1985)
DI PETER WEIR
THRILLER/DRAMMATICO
La base dello script di "WITNESS" era un episodio mai girato della serie tv "GUNSMOKE", del 1955: quando il produttore EDWARD S. FELDMAN ricevette il trattamento di 182 pagine, che consisteva nella prima bozza di sceneggiatura , fu evidente che sarebbe stato un film di tre ore di durata. La sceneggiatura si intitolava originariamente "Called home", che è l'espressione che gli Amish usano per definire la morte. Feldman ne fu entusiasta, anche perchè si trattava di un thriller piuttosto originale, ambientato in una comunità Amish, argomento trattato pochissimo dal cinema, e offrì agli sceneggiatori  WILLIAM KELLEY e  EARL W.WALLACE 25,000 dollari, dando loro un anno di tempo per trarne uno script definitivo, con l'accordo che avrebbe dato altri 250,000 dollari a film girato. In sole sei settimane gli sceneggiatori terminarono il lavoro affidato loro, e il produttore lo sottopose, offrendo di far realizzare la pellicola, alla 20th Century Fox: il capo degli executives dello studio, JOE WIZAN, rifiutò di finanziare il film, spiegando che la sua casa di produzione non realizzava film "rurali". Stessa sorte toccò alla sceneggiatura quando venne presentata ai principali studios, finchè non arrivò alla Paramount, che decise di voler fare il lungometraggio. Uno dei primi attori contattati per il ruolo di John Book, fu SYLVESTER STALLONE, che non accettò, e che tempo dopo dichiarò che era stata una delle scelte più infelici della sua carriera. Si parlò anche di JACK NICHOLSON, ma alla fine fu scritturato HARRISON FORD per il ruolo del poliziotto protagonista. PETER WEIR dichiarò che la scena dell'omicidio nel bagno della stazione è stata la più violenta mai girata da lui, e che se ne era un pò pentito: ma voleva dare la sensazione della sgradevolezza di un atto di violenza come recepito dal piccolo testimone. Fu il primo lavoro di Weir girato fuori dall'Australia, sua terra d'origine. La sceneggiatura originale era più basata sul punto di vista di Rachel, ma Weir chiese agli sceneggiatori di portare maggiormente l'interesse sulla lotta tra voglia di pace e l'abitudine alla violenza di John Book. Per il rapporto tra Book e il piccolo Amish testimone dell'omicidio, Harrison Ford si ispirò a quello tra lui e il figlio. Il regista non conosceva assolutamente niente della cultura Amish, prima di cominciare la lavorazione della pellicola. Ford e Weir si trovarono così bene che il regista volle la star anche nel suo titolo successivo, "MOSQUITO COAST".  Infatti, Weir avrebbe dovuto girare quest'ultimo lavoro invece di "Witness" nel 1985, e aveva già cominciato la pre-produzione, quando ricevette l'offerta da Feldman di dirigere questo thriller: inizialmente non accettò, e il produttore contattò JOHN BADHAM, il quale però non voleva fare "un altro film poliziesco". Dopo aver sentito altri directors, tra cui DAVID CRONENBERG, Feldman fu sorpreso da Weir che, per motivi economici, aveva dovuto rimandare il progetto "Mosquito Coast" e gli affidò questo lungometraggio. La sceneggiatura di questo film divenne un modello di riferimento per molti sceneggiatori, per come era strutturata chiaramente. La statua osservata attentamente a Philadelphia da Samuel esiste davvero, alla stazione della città 30th Street: è un omaggio alle persone che costruirono la ferrovia, morte durante la II Guerra Mondiale. Il nome del monumento è "Angels of the Resurrection", e raffigura l'Arcangelo Michele che raccoglie un soldato caduto. L'autore era Walker Hancock, ed è lì dal 1952. A un certo punto Rachel chiede a John Book se è pratico di falegnameria, e lui risponde: un pò. E' una strizzata d'occhio affettuosa della regia, perchè Harrison Ford, prima di fare l'attore, era appunto falegname. Benchè sia sempre un eroe che a un certo punto si arma, quello di John Book fu per Harrison Ford il primo ruolo da protagonista in un film che non fosse d'azione o di fantascienza, e gli procurò l'unica nomination all'Oscar ricevuta, ad oggi, in carriera. Per prepararsi al ruolo di Rachel, Kelly McGillis stette per un periodo, prima delle riprese, in una casa con una vedova Amish e il figlio di lei di sette anni: ebbe modo di osservare così la vita quotidiana di una donna di tale comunità e di imparare meglio la loro cadenza. Harrison Ford, invece, partecipò ad alcune incursioni della polizia di Philadelphia per documentarsi sui metodi degli agenti. Fu il film in cui esordì VIGGO MORTENSEN: nello stesso giorno in cui gli venne proposto di partecipare, gli avevano offerto un ruolo anche in una rappresentazione dell' "Enrico V" allo "Shakespeare in the Park"  a New York. Fu il primo ruolo in inglese per il ballerino ALEXANDER GODUNOV. Alla comunità Amish il film non piacque molto, e molte furono le critiche: a molti membri inquietava il fatto che una grossa produzione cinematografica pubblicizzasse molto il loro ambiente, e che molti turisti fossero incuriositi dal visitare una delle loro comunità. Il governatore della Pennsylvania promise agli Amish che non avrebbe più dato modo ad altri film di essere girati intorno ai loro centri. Nel film gli Amish parlano tedesco, ma nella realtà tale idioma viene usato poco. Nella scena in cui viene costruito il fienile, questo venne tirato su davvero, per poi essere buttato giù poco dopo la fine delle riprese. La scena del ballo nel fienile fu musicata da " What a wonderful world" di SAM COOKE, fu scelta personalmente da Harrison Ford: girata in un caldo giorno estivo, nel fienile buio e riscaldato, con la lanterna di kerosene  che aggiungeva calore. La parte finale è volutamente ispirata a "MEZZOGIORNO DI FUOCO", in cui un uomo solo riesce ad avere ragione di più nemici, usando metodi quasi ingenui e giocando sulla sorpresa. La scena conclusiva tra Rachel e John aveva, nello script, dieci pagine di dialoghi, ma un'indisposizione di Ford, il giorno delle riprese, fece ridurre di molto la sequenza. Le riprese si svolsero intorno alla fattoria di Paul Krantz, a Strasburg, in Pennsylvania.  Costò 12 milioni di dollari, e ne incassò 68 negli Stati Uniti. Uscito nei primi mesi del 1985, fu nel primo semestre il maggior incasso americano dopo "BEVERLY HILLS COP", sempre della Paramount: nonostante il forte successo arriso anche a "Witness", un produttore esecutivo dichiarò che se avessero avuto idea che il film con EDDIE MURPHY avesse riscosso tanto denaro, probabilmente avrebbero rimandato di un pò l'uscita della pellicola di Weir. Cinque settimane dopo la sua uscita, "Witness" guadagnò la vetta della classifica degli incassi americani. Aprì il Festival di Cannes nel 1985. Ebbe otto candidature agli Oscar, tra cui miglior film, regia, attore protagonista (Ford), vincendo due statuette, per la miglior sceneggiatura originale e il miglior montaggio. Sei le nominations, invece, ai Golden Globes, tra cui miglior film drammatico, regia, attore (Ford) e attrice protagonista ( KELLY MCGILLIS) per la categoria. Ai BAFTA, sette candidature, tra le quali miglior film, attore e attrice, vincendo il premio per la colonna sonora, di MAURICE JARRE.

venerdì 20 maggio 2016


TERREMOTO ( Earthquake, USA 1974)
DI MARK ROBSON
CATASTROFICO
Dopo il successo al di là delle aspettative di "AIRPORT", la Universal Pictures mise subito in cantiere il progetto di continuare nel genere catastrofico, e ingaggiò il produttore JENNINGS LANGS perchè trovasse soggetto e cast. L'idea di un terremoto arrivò quando si verificò un sisma alla San Fernando Valley nel Febbraio del '71. La prima stesura della sceneggiatura fu di MARIO PUZO, che lasciò perplessi diversi produttori esecutivi, perchè presentava troppi personaggi, e questo non convinceva i finanziatori, perchè faceva alzare i costi. Fu chiesto allo scrittore di ridurre il numero dei personaggi, ma Puzo mollò il progetto, perchè la Paramount gli commissionò di aiutare FRANCIS FORD COPPOLA a scrivere "IL PADRINO PARTE II". Venne così incaricato GEORGE FOX, un giornalista, di lavorare al trattamento concepito da Mario Puzo; dato che Fox era inedito come sceneggiatore, il regista MARK ROBSON lo aiutò. In sostanza, 11 stesure dello script furono fatte, prima che i produttori dessero l'ok. Paradossalmente, fu decisivo il grosso risultato commerciale di un titolo prodotto da una casa rivale, la 20th Century Fox, "L'AVVENTURA DEL POSEIDON", a imprimere una spinta alla produzione di questo kolossal. Alla Universal pianificarono che "Terremoto" avrebbe dovuto essere un evento vero e proprio, anche per via del "Sensurround", con cui sarebbe uscito nei cinema: in pratica, un effetto che lavorava sulle frequenze basse, imprimendo un sonoro impressionante, arrivando a scuotere i sedili delle sale, che però venne utilizzato solo in una manciata di film. Addirittura, i produttori di questa pellicola, avevano in mente, per impressionare ancora di più gli spettatori, di far piovere sulle platee, durante le scene in cui si scatena il terremoto, pezzi di polistirolo. Pare che durante alcune proiezioni, alcuni spettatori abbiano avuto leggere emorragie dal naso per effetto del Sensurround. Inoltre, molti esercenti furono scoraggiati dall'utilizzare il nuovo sistema, perchè per esempio, lo United Artists Theatre a Chicago, riscontrò che alcuni pezzetti del soffitto erano caduti sugli spettatori. Prima di arrivare a CHARLTON HESTON per il personaggio principale, si pensò dapprima a JON VOIGHT, BURT REYNOLDS, JAMES BROLIN e  JAMES CAAN. Per il ruolo poi andato a GENEVIEVE BUJOLD, i nomi che circolarono prima di arrivare all'attrice canadese furono molti: CANDICE BERGEN, JACQUELINE BISSET, KATE JACKSON, SONDRA LOCKE, MEREDITH BAXTER. LORNE GREENE era di soli quasi otto anni più anziano di AVA GARDNER, che nella pellicola ne interpreta la figlia. La Gardner accettò di partecipare al film, in primis perchè voleva passare l'Estate a Los Angeles: la diva sorprese Mark Robson volendo fare di persona, senza controfigure, le scene più rischiose. I produttori si erano recati in Svizzera per offrire la parte poi andata alla Gardner a AUDREY HEPBURN, ma l'attrice si era praticamente ritirata dalle scene ( tornò due anni dopo, per girare "ROBIN E MARIAN"), e non apprezzò nè il personaggio offertole, nè il copione: la Gardner venne scritturata a riprese già iniziate. Il ruolo che sarebbe poi stato interpretato da GEORGE KENNEDY avrebbe potuto andare a BEAU BRIDGES, ALAN ALDA o STACY KEACH: questi i nomi presi in considerazione dalla produzione precedentemente. Jennings Lang offrì di partecipare all'amico WALTER MATTHAU, che accettò, a patto di comparire brevemente, senza essere pagato, e con il suo vero nome sui titoli di coda, "Walter Mathuschanskyasky" ( in realtà, si chiamava Walter Jake Matthow). Originariamente avrebbe dovuto apparire come un ubriacone seduto al tavolo di un bar, ma poi gli venne data una battuta da Fox, lo sceneggiatore. Il ruolo sostenuto da VICTORIA PRINCIPAL era stato pensato per SUSAN SARANDONJOHN WILLIAMS compose la colonna sonora di questo, e del coevo "L'INFERNO DI CRISTALLO": avendo già musicato "L'avventura del Poseidon", tutto ciò gli fece avere il soprannome di "Re delle musiche dei disastri" . Alcune immagini della gente che fugge nel panico dal teatro furono riprese da "IL SIPARIO STRAPPATO". La caduta dello stuntman Miles Quade dal cerchio della pista non era prevista dallo script, ma fu  il vero "daredevil" BUD EKINS ad avere l'iniziativa: dato che non si fece alcun male, la ripresa rimase nel montaggio finale. Il grande palazzo nero di dodici piani che ondeggia per via del sisma, nel film, era in realtà la sede dei produttori esecutivi della Universal: l'effetto venne ottenuto riflettendo il palazzo in uno specchio e facendolo oscillare. Per bizzarra coincidenza, il luogo dove venne girata la prima scena, e quello dove venne girata l'ultima, subirono lievi scosse di terremoto poche ore prima delle riprese. Per l'epoca, il film con il maggior numero di stunt-men impiegati su un set: 141. Prima che si diffondessero i televisori stereo, il canale tv NBC diffondeva la colonna sonora sula propria stazione radio affinchè i telespettatori potessero ricreare l'effetto "Sensurround" a casa... Fu il quarto incasso americano del 1974, e il primato toccò proprio al "rivale" "L'inferno di cristallo". Il copione originale prevedeva che il personaggio di Charlton Heston sopravvivesse, nel finale, mentre i personaggi di Ava Gardner e George Kennedy annegassero nel tunnel invaso dall'acqua: fu dello stesso Heston l'idea di far morire il personaggio nel tentativo di salvare la moglie, perchè non gli sembrava moralmente accettabile che insieme alla giovane amante riprendesse una vita normale dopo gli eventi narrati. Così venne fatto sopravvivere Kennedy, che pronuncia nel finale le battute che sarebbero toccate a Heston. La lavorazione durò dal Febbraio al Maggio del 1974. Il costo del film fu 7 milioni di dollari, incassandone 79 nei soli USA. Venne programmato un sequel, e incaricato George Fox di scriverne la sceneggiatura, con previsti i ritorni di George Kennedy, Victoria Principal e RICHARD ROUNDTREE, ma poi il progetto si bloccò, forse anche per il veloce declino del genere catastrofico. Venne candidato a quattro premi Oscar, tutti tecnici, vincendo quello per il miglior sonoro. Ai Golden Globes invece due le candidature, ma una per il miglior film drammatico e la miglior colonna sonora. Anche ai BAFTA la colonna sonora fu candidata al premio della categoria.

martedì 17 maggio 2016


DUE PER LA STRADA ( Two for the road, USA 1967)
DI STANLEY DONEN
COMMEDIA/MUSICALE
"DUE PER LA STRADA" era una sceneggiatura di FREDRIC RAPHAEL, inizialmente opzionata dalla Universal Pictures, ma poi furono RICHARD D. ZANUCK e DAVID BROWN a produrre il film per la 20th Century Fox. STANLEY DONEN pensò da subito a AUDREY HEPBURN per il ruolo di Joanna: le inviò una bozza dello script, ma la star non fu convinta, perchè reputò una commedia troppo all'avanguardia quella che Donen voleva girare, e non si sentiva a proprio agio con un tipo di film così. Questo era dovuto anche all'insuccesso di "INSIEME A PARIGI", ma quando il regista le fece avere la sceneggiatura finita, la Hepburn decise invece di accettare. Invece, per interpretare Mark Wallace, Donen pensò prima a PAUL NEWMAN, che non accettò, e a MICHAEL CAINE, che aveva altri impegni già presi: TONY CURTIS si offrì ai produttori per la parte, ma gli venne preferito ALBERT FINNEY. JACQUELINE BISSET venne parzialmente doppiata: dopo aver girato le sue scene, si recò negli Stati Uniti per lavorare in "BULLITT", e quindi non fu possibile farle registrare di nuovo la sua voce, così venne deciso che tali sequenze sarebbero state doppiate da un'altra. Quando Audrey Hepburn lasciò per un breve periodo il set, perchè incinta, Stanley Donen pensò di sostituirla con JULIE CHRISTIE, ma la gravidanza della titolare del ruolo di Joanna si interruppe, e Audrey  tornò a lavorare al film. La Hepburn era piuttosto tesa per le scene in cui avrebbe dovuto comparire pochissimo vestita, e sembra che una sequenza in cui fosse tutta nuda, sia stata girata, ma mai neanche stampata. Donen, in alcune scene che vedevano i due personaggi principali in viaggio in auto, dette il via libera a Finney e alla Hepburn affinchè si "dirigessero" da soli: cioè, dovevano azionare a loro scelta una macchina da presa inserita nel vano della macchina, mentre Donen e la troupe giravano all'esterno. La Mercedes 230 era di proprietà del regista. Fu uno dei pochi film in cui la Hepburn usò termini ruvidi e male parole, come "bastardo", e "dannazione".  Audrey Hepburn era piuttosto terrorizzata dall'acqua, e la scena in cui Mark getta Joanna appunto in acqua fu girata con diversi nuotatori intorno, per soccorrere immediatamente l'attrice: uno dei nuotatori entrò in acqua troppo velocemente, e la sequenza dovette essere girata di nuovo. HENRY MANCINI, che compose la colonna sonora, rivelò che seppure erano state le musiche che maggiormente gli erano costate più difficoltà, riteneva che fosse il suo lavoro più riuscito. La performance di Audrey Hepburn fu vicinissima alla candidatura all'Oscar, ma nello stesso anno la diva aveva interpretato anche "GLI OCCHI DELLA NOTTE", e i membri dell'Academy scelsero invece la prova data nel giallo di TERENCE YOUNG. Riprese dal Maggio al Settembre del 1966.Il film costò 4 milioni di dollari, ne incassò 12 in tutto il mondo. Fu candidato all'Oscar per la migliore sceneggiatura, e ebbe due nominations ai Golden Globes per la miglior attrice nel genere commedia (Hepburn) e per la migliore colonna sonora. La sceneggiatura fu candidata anche ai BAFTA. 

lunedì 16 maggio 2016


COME LE FOGLIE AL VENTO ( Written on the wind, USA 1956)
DI DOUGLAS SIRK
DRAMMATICO/MELO'
"COME LE FOGLIE AL VENTO" proviene dal romanzo "WRITTEN ON THE WIND" di ROBERT WILDER. DOUGLAS SIRK avrebbe voluto specificare che il personaggio interpretato da ROBERT STACK, Kyle Hadley, fosse gay, ma  ciò non era possibile, perchè vigeva il rigido codice Hays per la censura al cinema: comunque, il film implica e non nega che Kyle sia innamorato del protagonista Mitch Wayne, interpretato da ROCK HUDSON. Hudson conquistò letteralmente il resto del cast, soprattutto Robert Stack, il quale dichiarò pubblicamente l'apprezzamento per un collega che, nonostante fosse una star, trattava gli altri con grande rispetto e considerazione. Nonostante la socievolezza sul set e l'apparente felicità per via del suo matrimonio,  DOROTHY MALONE, trovò che Rock Hudson era intimamente un solitario che nascondeva fragilità e insicurezze con un atteggiamento cordiale: tuttavia dichiarò che come collega era molto disponibile, e l'aveva aiutata in un momento di difficoltà interpretativa. Il matrimonio di Hudson con Phillys Gates, la sua manager, durò poco, e quando anni dopo venne resa pubblica la propria omosessualità dall'attore, seppure in molti scrissero che le sue nozze non li avevano mai convinti, pubblicamente era stato un matrimonio apparentemente riuscito, per un pò. Stack era giunto alla lavorazione senza una preparazione specifica per il proprio ruolo, ma fu così intenso nel recitare la follia e l'ubriachezza di Hadley, che LAUREN BACALL, nella scena in cui doveva aggredirla, era preoccupata, dicendo a Stack che aveva gli occhi di un pazzo. Mentre era su questo set, la Bacall nelle pause delle riprese cercava di imparare le battute per un altro lungometraggio, che avrebbe iniziato a girare appena terminato questo, il film tv "BLYTHE SPIRIT", essendo molto pressata da NOEL COWARD, che avrebbe lavorato con lei, e insisteva affinchè arrivasse sul set pronta e già nel personaggio. L'auto guidata da Hadley era una  Allard J2X Le Mans. La canzone "Written in the wind", cantata dai FOUR ACES, si sente nel film e fu un buon successo. HUMPHREY BOGART, quando vide il film, ne rimase piuttosto deluso, e consigliò a Lauren Bacall di non girarne più altri simili. Per RAINER WERNER FASSBINDER, uno dei film del cuore: nei suoi film vi sono più riferimenti a questa pellicola. Fu candidato a tre premi Oscar, miglior attrice non protagonista (Malone), attore non protagonista (Stack) e miglior musica, vincendo la statuetta con l'interpretazione di Dorothy Malone. L'attrice ottenne anche la candidatura al Golden Globe per la miglior interpretazione non protagonista, categoria film drammatici.

sabato 14 maggio 2016


MAROCCO ( Morocco, USA 1930)
DI JOSEF VON STERNBERG
AVVENTURA/SENTIMENTALE
"MAROCCO" venne realizzato tre anni dopo l'uscita del romanzo che lo ispirò, "AMY JOLLY, DIE FRAU AUS MARRAKECH"di BENNO VIGNY. MARLENE DIETRICH dette "scandalo" in questo film per due motivi: a un certo punto indossa uno smoking, inaudito per una donna all'epoca, e  più che altro, perchè bacia un'altra donna. Questo non era previsto nella sceneggiatura, fu un'idea della diva stessa. La Dietrich riuscì a convincere i censori a non tagliare la scena, perchè appunto prima di dare un bacio alla donna, prende da lei un fiore, che poi passa a GARY COOPER: se avessero tagliato il bacio, non avrebbe avuto senso l'intera sequenza. Marlene Dietrich, da poco trasferitasi in USA, non parlava bene l'inglese, e ripeteva le battute, imparando le poche parole via via. Fu il suo debutto a Hollywood. Come per altri film di successo, anche questa pellicola ebbe una versione radiofonica nel 1936, con Marlene Dietrich e CLARK GABLE al posto di Cooper. Fu uno dei 700 film usciti tra il 1929 e il 1949  ceduti dalla Universal nel 1958 per la programmazione televisiva, onde propagare il successo del nuovo intrattenimento domestico. Fu candidato a quattro premi Oscar, per la migliore regia, miglior attrice protagonista (Dietrich), miglior fotografia e miglior direzione artistica.

venerdì 13 maggio 2016


LEE VAN CLEEF ( Clarence Leroy Van Cleef jr., Somerville, New Jersey, USA, 09/01/25- 16/12/89, Oxnard, California, USA)
Figlio di genitori dalla provenienza olandese, come si può evincere dal cognome, LEE VAN CLEEF nacque nel New Jersey, all'inizio del 1925. Cominciò a lavorare come ragioniere, poi si arruolò in Marina, ove prestò servizio su un dragamine e su altre navi da guerra. Tornato a casa, ricominciò a lavorare come contabile, con la passione del teatro da dilettante. Un'audizione per un ruolo da professionista lo portò ad andare in tour recitando "Mr. Roberts": fu visto a teatro da STANLEY KRAMER, il quale lo fece scritturare per prendere parte a "MEZZOGIORNO DI FUOCO", dandogli il ruolo di Colby, uno dei sicari che attendono Frank Miller. Il personaggio non aveva battute da pronunciare, ma dette grande riconoscibilità a Van Cleef. Per tutti gli anni Cinquanta, l'attore interpretò parti da cattivo, soprattutto in western, come "GLI OSTAGGI" e "LA LEGGE DEL CAPESTRO", distinguendosi anche in polizieschi come "LA POLIZIA BUSSA ALLA PORTA". Il volto particolare, con il naso aquilino e gli occhi dal taglio quasi orientale spingevano i produttori ad arruolarlo come "villain", ed infatti Lee Van Cleef cominciò a coltivare l'attività di pittore, meditando di lasciare la recitazione, perchè si era stancato di troppi personaggi simili. Fu la chiamata in Italia, da parte di SERGIO LEONE , per assegnargli il personaggio del colonnello Mortimer in "PER QUALCHE DOLLARO IN PIU'", che cambiò la carriera dell'attore americano: il personaggio, infatti, è un rivale che poi si allea con il protagonista CLINT EASTWOOD, rivelando uno spessore da duro ma leale, un uomo ferito che cerca giustizia e non profitto dalla ricerca dell'Indio, il malvagio interpretato da GIAN MARIA VOLONTE'. Per Van Cleef si aprì un nuovo mondo, e fioccarono offerte per impersonare personaggi più positivi, o comunque villains di maggior spessore, come in "IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO" sempre con Leone e Eastwood. Negli anni Ottanta si dedicò maggiormente a film d'azione, dato il declino del western, e fu protagonista di "THE MASTER", una serie tv del 1984, tutta incentrata su arti marziali e molto movimentata. Dopo aver lavorato con lui in "1997: FUGA DA NEW YORK", JOHN CARPENTER lo avrebbe voluto anche nel cast de "LA COSA", per interpretare Garry, ma non fu possibile, e il ruolo andò a DONALD MOFFAT. Nel 1987 faceva parte di una ristretta lista per interpretare il personaggio poi andato a BRAD WHITAKER, del trafficante d'armi, in "007-ZONA PERICOLO". All'attore mancava l'ultima falange di un medio, menomazione piuttosto visibile in alcune scene de "Il buono, il brutto, il cattivo"; l'aveva persa costruendo una casetta di legno per una delle figlie, anche se, forse per accrescere la sua immagine di duro, a Hollywood era girata la voce che gli era successo in un incidente stradale. L'incidente lo ebbe realmente nel 1959, ma vi perse la rotula sinistra, e i dottori gli dissero che gli sarebbe stato impossibile salire di nuovo su un cavallo: sei mesi dopo, Van Cleef cavalcava un'altra volta! Inoltre, aveva un occhio verde ed uno azzurro. E' il modello di ispirazione per il personaggio Revolver Ocelot del videogame "Metal Gear". In un episodio della serie a fumetti "Lucky Luke" venne ritratto come bounty killer.  Si è sposato tre volte, e ha avuto tre figli, tutti dal primo matrimonio, e con la seconda moglie adottò una bambina. Morì nel 1989, di un attacco di cuore (era comunque malato di cancro alla gola), ed è stato sepolto al Forest Lawn, sulle colline hollywoodiane. 
COSI' PARLO' LEE VAN CLEEF:
"Avere occhi stretti è la cosa migliore che mi sia mai capitata."
"I tipi cattivi sono sempre stati il mio bagaglio: paio spietato senza fare niente. Il pubblico mi detesta automaticamente quando appaio sullo schermo. I film sono pieni di bravi uomini, che non funzionano. E' più complicato cercare un buon villain."
"Cominciai a portare l'orecchino al lobo destro quando servivo in Marina. Ho navigato in tutto il mondo, e questo è stato preso per un simbolo di rispetto per ogni cultura e popolo. Quando i registi si sono accorti che lo portavo, qualcuno ha voluto che lo mettessi anche di fronte alla macchina da presa."

giovedì 12 maggio 2016


THE GRUDGE ( The grudge, USA 2004)
DI TAKASHI SHIMIZU
HORROR
"THE GRUDGE" è il remake americano di "JU-ON", successo giapponese horror del 2002: lo stesso regista TAKASHI SHIMIZU diresse i due capitoli nipponici e i due americani. Per il ruolo della protagonista, Karen, la prima scelta era SELMA BLAIR, ma fu poi scritturata SARAH MICHELLE GELLAR. Prima di iniziare le riprese, l'intero cast e tutta la troupe parteciparono ad una cerimonia propiziatoria, che avrebbe in pratica benedetto la lavorazione del film, affinchè niente di brutto potesse succedere. Il personaggio di Toshio è sempre accompagnato da un gatto: nella realtà, il ragazzo che interpreta lo spettro, YUYA OZEKI, era terrorizzato dai felini. I rumori che accompagnano le apparizioni di Toshio erano prodotti grattando del materiale plastico con un pettine. Il suono degli spettri quando spalancano la bocca era generato dallo stesso Shimizu. Girando la scena della doccia, la Gellar si accorse di essere allergica all'acqua giapponese. Per cui dovette filmare la sequenza coprendosi, testa a parte, con sacchi della spazzatura che le fasciavano il corpo. Quando Karen e Doug si dirigono verso il cimitero incrociano tre ragazze: è un riferimento all'originale giapponese, e a Izumi,  Chiharu e Miyaki. Nella scena in cui si vede Kayako strisciare lungo le scale, si contorce e si muove come è difficile immaginare possa farlo un essere umano. In realtà, non ci fu nessun effetto digitale: l'attrice che impersonava il personaggio era TAKAKO FUJI, contorsionista e ballerina, che eseguì senza controfigure tale sequenza. Nei due episodi giapponesi c'erano anche, come in questo remake USA,  Yuya Ozeki, Takako Fuji, e TAKASHI MATSUYAMA. Anche se la casa era in realtà interamente strutturata su un set, la troupe toglieva le scarpe entrandovi, in omaggio all'origine giapponese della storia. Il ristorante in cui Doug lavora, il Fungo Dining, era invece un vero locale. Per evitare un divieto pesante e nocivo per gli incassi, l'aggressione che avviene fuori inquadratura, di Takeo a Kayako, colpendola con un trincetto, presente in "Ju-On", viene omessa in questa versione. Nell'originale, la protagonista Rika viene uccisa, nel finale, da Takeo, mentre in questo film, Karen sopravvive. A differenza degli altri remakes di film horror prodotti in Giappone, come "DARK WATER", ""THE RING", "PULSE" e "ONE MISSED CALL", questo è l'unico ambientato nel paese asiatico, invece che negli States. Il film venne girato tra il Gennaio e l'Aprile del 2004, con qualche scena aggiuntiva realizzata a Luglio. Costò 10 milioni di dollari. Il primo fine settimana di programmazione negli Stati Uniti colse un successo oltre le previsioni: 39 milioni di dollari di incasso, che dette il via libera al sequel, prodotto nel 2006. Negli Stati Uniti l'incasso fu di 110 milioni, e con altri 77 di introiti internazionali, "The Grudge" ebbe un incasso mondiale di 187 milioni. 

martedì 10 maggio 2016


EDWARD MANI DI FORBICE 
( Edward Scissorhands, USA 1990)
DI TIM BURTON
FANTASTICO
La prima sceneggiatura di "EDWARD MANI DI FORBICE" prevedeva che il film sarebbe stato un musical: pur cambiando l'impostazione e facendone una pellicola di genere fantastico, TIM BURTON volle comunque provare con il musical con "NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS" e "LA SPOSA CADAVERE". Lo script si basava su un trattamento di 70 pagine, scritto da CAROLINE THOMPSON in tre settimane. Sembra che la Thompson per creare Edward si fosse basata sul proprio cane: tuttavia, l'idea del racconto era venuta a Tim Burton quando era adolescente. Corse la voce che il ruolo principale sarebbe andato a MICHAEL JACKSON, ma vennero veramente presi in considerazione ROBERT DOWNEY Jr., TOM CRUISE e JIM CARREY. Cruise ebbe una proposta concreta per il film, ma avrebbe voluto un finale più ottimista rispetto a quello previsto, e non si convinse ad accettare. A GARY OLDMAN il ruolo venne offerto, ma declinò. Poi JOHNNY DEPP lesse la sceneggiatura, e si commosse, e accettò di interpretare il personaggio. Per interpretare Kim venne valutata DREW BARRYMORE, poi WYNONA RYDER si sfilò da "IL PADRINO PARTE III", venendo sostituita da SOFIA COPPOLA: ai tempi i giornali parlarono di un forte esaurimento nervoso della Ryder, ma pare che avesse preferito girare questo film per la presenza dell'allora fidanzato Depp. Il ruolo dell'inventore del protagonista fu scritto espressamente per VINCENT PRICE: avrebbe dovuto essere maggiore la sua presenza nel film, ma i problemi di salute dell'anziano attore ( enfisema e morbo di Parkinson) ridussero di molto la capacità di stare sul set di Price. Fu l'ultima apparizione cinematografica di Price. Il vicinato descritto nella pellicola è basato sui ricordi che Tim Burton aveva dei suoi vicini a Burbank, in California. La scena del letto ad acqua era tra le poche inizialmente non previste dalla sceneggiatura. Nella sequenza in cui Edward fugge tornando alla propria casa, Depp ebbe un malore per il caldo che l'abito tutto di pelle gli procurava. Il ragazzo biondo che all'inizio del film viene visto a Slip & Slide è, non accreditato, NICK CARTER dei BACKSTREET BOYS. Johnny Depp perse più di sette kilogrammi per il film. La sua acconciatura nella pellicola era ispirata al bizzarro look di ROBERT SMITH della band THE CURE. Al cantante, Tim Burton offrì di comporre dei brani per la colonna sonora, ma la rockstar stava preparando l'album del gruppo "Disintegration", e non potè collaborare con la produzione. Edward pronuncia solo 169 parole in tutto il lungometraggio. Il brano eseguito da Esmeralda all'organo fu scritto, arrangiato e suonato dall'interprete del personaggio, O-LAN JONESLe case del sobborgo sono abitazioni reali, in Florida, completamente cambiate eccetto per i colori esterni. Anche il Southgate Shopping Center era in Florida, a Lutz. Alcune delle "siepi scolpite" di Edward Mani di Forbice sono permanentemente alla Tavern in the Green, ristorante newyorkese. Secondo il regista, tutta la storia è filtrata attraverso gli occhi dell'automa protagonista, per questo ha tutto un aspetto fiabesco. Per Burton, il suo film preferito, e le musiche composte da DANNY ELFMAN per la colonna sonora, le sue favorite. Nonostante le voci di un possibile sequel, Tim Burton espressamente dichiarò che non ci sarebbe mai stato, perchè secondo lui avrebbe alterato la "purezza" di questo racconto. Le riprese durarono dal Marzo al Luglio del 1990. Costato 20 milioni di dollari, ne incassò 56 negli States, e altri 30 nel resto del mondo, totalizzando 86 milioni. Ebbe una nomination agli Oscar per il miglior make-up, e Johnny Depp ottenne una candidatura ai Golden Globe come miglior attore nella categoria Commedia/Musical. Ai BAFTA invece furono quattro le nominations, come migliori effetti visuali, miglior trucco, migliori costumi, e miglior production design, che diventò il premio vinto dal film.

domenica 8 maggio 2016


ALL'INSEGUIMENTO DELLA PIETRA VERDE
( Romancing the stone, USA 1984)
DI ROBERT ZEMECKIS
AVVENTURA
La sceneggiatrice DIANE THOMAS firmò un unico lavoro per il cinema, lo script di "ALL'INSEGUIMENTO DELLA PIETRA VERDE": poco dopo l'uscita del film, la Thomas purtroppo morì in un incidente automobilistico, e STEVEN SPIELBERG le aveva proposto di scrivere una nuova sceneggiatura per un lavoro che avrebbe prodotto. Il seguito di questa pellicola, "IL GIOIELLO DEL NILO", le fu dedicato. I produttori esecutivi erano in pratica sicuri che questo lungometraggio sarebbe stato un insuccesso, e questo costò a ROBERT ZEMECKIS la rimozione dalla regia di "COCOON": quando invece si trasformò in un grande successo, il regista si prese la sua rivincita, girando "RITORNO AL FUTURO", progetto che aveva particolarmente a cuore. Il ruolo di Jack Colton venne offerto dapprima a PAUL NEWMAN, che giudicò il copione troppo violento, e si vedeva un pò fuori quota per il personaggio: sia SYLVESTER STALLONE che CHRISTOPHER REEVE non accettarono di interpretarlo, così come JACK NICHOLSON e  CLINT EASTWOOD:  fu MICHAEL DOUGLAS ad avere la parte.Sembra che Michael Douglas avrebbe voluto DEBRA WINGER per interpretare Joan: si incontrarono in un ristorante messicano, ma l'offerta finì con una reazione quasi furibonda dell'attrice. JESSICA LANGE liquidò l'offerta del ruolo dicendo che aspettava un lavoro più serio. Venne così scritturata KATHLEEN TURNER. Kathleen Turner non andò molto d'accordo con Zemeckis: secondo l'attrice era molto affascinato dalle macchine da presa e dagli effetti speciali, con un atteggiamento da diplomato al liceo, e che teneva poco conto delle esigenze degli attori, facendo loro assumere posture forzate. MANUEL OJEDA  venne scritturato per il ruolo di Zolo dopo esser stato vistoin "GHIACCIO VERDE".  Il titolo originale "ROMANCING THE STONE" viene dal gergo dei gioiellieri, descrivendo una fase del preparare una gemma. La mappa del tesoro venne disegnata dall'enigmista Dr. Crypton. Benchè alcuni critici lo bollarono come un'imitazione de "I PREDATORI DELL'ARCA PERDUTA", la sceneggiatura era stata finita nel 1979, due anni prima dell'uscita del film di Spielberg. Il numero di "Rolling Stone" con ELVIS COSTELLO in copertina, che Jack trova nella sacca del pilota morto, è del Settembre 1982. La canzone di EDDY GRANT intitolata come il lungometraggio non si sente quasi mai: solo l'assolo di chitarra in sottofondo nella sequenza in cui Jack e  Joan entrano nella casa del fan di lei, Juan): commissionata a Grant proprio per la pellicola, non venne neanche inclusa nella colonna sonora. Il cantante tuttavia utilizzò delle scene prese dal lungometraggio per fare il videoclip. ALAN SILVESTRI avrebbe dovuto comporre solo qualche pezzo, ma il suo lavoro piacque così tanto a Zemeckis che gli fece firmare l'intera colonna sonora. Il film avrebbe dovuto essere girato in Colombia, ma i frequenti rapimenti per chiedere riscatto che accadevano nel paese fece spostare le riprese in Messico. La stuntwoman di Kathleen Turner era la stessa di LYNDA CARTER per la serie "WONDER WOMAN", JEANNIE EPPER. Il sequel "Il gioiello del Nilo" andò benino, ma con un risultato commerciale decisamente sotto le aspettative dei produttori: un terzo episodio," The crimson eagle" venne scritto e annunciato, ma non venne mai realizzato. Le riprese si svolsero dal Luglio all'Ottobre del 1983. Costato 10 milioni di dollari, ne incassò 76 miloni negli USA e altri 10 nel resto del mondo.

mercoledì 4 maggio 2016


GLI INSOSPETTABILI ( Sleuth, GB 1972)
DI JOSEPH L. MANKIEWICZ
THRILLER
La pièce teatrale "SLEUTH" di ANTHONY SHAFFER debuttò nel  Novembre del 1970, con ANTHONY QUAYLE nel ruolo di Andrew, e KEITH BAXTER in quello di Milo: fu un grande sucesso, con 1221 repliche, e vinse il Tony Award nel 1971 come miglior opera teatrale. MICHAEL CAINE fu scritturato per interpretare Milo, ma era la terza scelta: prima di giungere a lui, i produttori avevano puntato su ALBERT FINNEY, poi scartato perchè troppo in carne, e ALAN BATES, che rifiutò la parte ritenendola "non all'altezza di un attore della sua statura". Caine era così emozionato dall'idea di recitare con LAURENCE OLIVIER, da non sapere come approcciarsi all'illustre collega. Quando gli chiese, appunto, come doveva rivolgerglisi, Olivier rispose che lui era "Lord  Olivier", e lui "Mr. Michael Caine", ma valeva solo per il primo incontro. Da lì in poi sarebbero potuti chiamarsi Larry e Mike. Fu l'ultimo film diretto da JOSEPH L. MANKIEWICZ. Nei titoli vengono indicati altri attori nel cast, ma in realtà, "GLI INSOSPETTABILI" vede solo due interpreti, Caine e Olivier. Fu uno stratagemma per tenere maggiormente in tensione gli spettatori, annunciando personaggi che non sarebbero mai intervenuti nella storia.Nella scena in cui Andrew scaraventa a terra gli scacchi, Laurence Olivier si tagliò il palmo della mano: lo si vede infatti osservarsi la mano, e successivamente infilarsela in tasca, proseguendo a recitare per finire la scena. Il premio Edgar sfoggiato da Andrew Wyke era quello, realmente vinto da Anthony Shaffer proprio per "Sleuth": anche Mankiewicz vinse tale premio per aver diretto "OPERAZIONE CICERO". La risata che la marionetta Jolly Jack Tar emette era dello stesso Olivier. Per il ritratto di Marguerite Wyke venne presa come modello JOAN WOODWARDJOHN ADDISON risultò nella cinquina nominata all'Oscar per la migliore colonna sonora: eppure non figurò nel gruppo quando vennero annunciate le candidature. La ragione è che la colonna sonora de "IL PADRINO", dapprima indicata, risultò non eleggibile, perchè utilizzava composizioni preesistenti, e venne quindi ripescato il lavoro di Addison. Questo e altri due casi hanno visto l'intero cast ( qui due attori soltanto) nominato all'Oscar: anche "CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF?" e "GIVE' EM HELL, HARRY!" detengono questo primato. Le nominations all'Oscar furono quattro: per i due attori protagonisti, il regista e le musiche. Ai Golden Globes, invece, ottenne tre candidature: miglior film drammatico, e miglior attore protagonista nella stessa categoria sia per Caine che per Olivier. Ai BAFTA venne candidato a quattro premi: miglior protagonista (Olivier), direzione artistica, fotografia, e sceneggiatura. Ai David di Donatello Laurence Olivier vinse il premio come miglior attore straniero, ex-aequo con YVES MONTAND, che fu premiato per "E' SIMPATICO, MA GLI ROMPEREI IL MUSO". Nel 2007 ne venne fatto un remake, con Michael Caine nei panni di Andrew, stavolta, JUDE LAW in quelli di Milo, sceneggiato da HAROLD PINTER e diretto da KENNETH BRANAGH, ma non ebbe molto successo.

lunedì 2 maggio 2016


I 4 DEL TEXAS (4 for Texas, USA 1962)
DI ROBERT ALDRICH
WESTERN
Per il ruolo di Zack Thomas erano stati fatti i nomi di ROBERT MITCHUM e JAMES STEWART , prima che venisse scritturato FRANK SINATRA. Tra il cantante-attore e il regista ROBERT ALDRICH non ci fu un buon rapporto: Aldrich non tollerava l'atteggiamento poco professionale della star, e provò più volte ad insistere con la produzione per estrometterlo dal film, senza successo. Sia URSULA ANDRESS che ANITA EKBERG girarono delle scene in cui erano nude, e sarebbe stata la prima volta in un film hollywoodiano, se i censori non avessero imposto il taglio di tali sequenze dal film finito. Prima che venisse scelta la Andress, per il ruolo di Maxine era stato pensato di scritturare GINA LOLLOBRIGIDA. SOPHIA LOREN rifiutò l'offerta di recitare in questo film, per un milione di dollari e quattro settimane di lavorazione. Pare che nel cast dovesse esserci anche BETTE DAVIS, che scelse invece di recitare in "CHI GIACE NELLA MIA BARA?". Fu l'ultimo lungometraggio interpretato da BARBARA PAYTON, che morì nel 1967 a soli 39 anni. VICTOR BUONO aveva già lavorato con Sinatra e Martin in "I 4 DI CHICAGO", e avrebbe girato con il solo Martin "MATT HELM IL SILENZIATORE". In una scena è possibile vedere una costruzione con sopra la scritta "The SAM Company": era la compagnia che produceva la pellicola, in cui erano tra i soci sia Sinatra che DEAN MARTIN.  La Andress, che nel film è la donna di cui si innamora Sinatra, tempo dopo ebbe una relazione nella vita reale con il figlio del divo, Ricci Martin Sinatra. Nella versione originale, ad un certo punto, Sinatra e Martin hanno un dialogo in cui, praticamente, fanno una versione parlata di "These boots are made for walkin'", successo dell'epoca di NANCY SINATRA. Le riprese si svolsero tra il Maggio e l'Agosto del 1963. Costò 4 milioni e mezzo di dollari, ed ebbe un buon successo internazionale.