domenica 22 maggio 2016


WITNESS- Il testimone ( Witness, USA 1985)
DI PETER WEIR
THRILLER/DRAMMATICO
La base dello script di "WITNESS" era un episodio mai girato della serie tv "GUNSMOKE", del 1955: quando il produttore EDWARD S. FELDMAN ricevette il trattamento di 182 pagine, che consisteva nella prima bozza di sceneggiatura , fu evidente che sarebbe stato un film di tre ore di durata. La sceneggiatura si intitolava originariamente "Called home", che è l'espressione che gli Amish usano per definire la morte. Feldman ne fu entusiasta, anche perchè si trattava di un thriller piuttosto originale, ambientato in una comunità Amish, argomento trattato pochissimo dal cinema, e offrì agli sceneggiatori  WILLIAM KELLEY e  EARL W.WALLACE 25,000 dollari, dando loro un anno di tempo per trarne uno script definitivo, con l'accordo che avrebbe dato altri 250,000 dollari a film girato. In sole sei settimane gli sceneggiatori terminarono il lavoro affidato loro, e il produttore lo sottopose, offrendo di far realizzare la pellicola, alla 20th Century Fox: il capo degli executives dello studio, JOE WIZAN, rifiutò di finanziare il film, spiegando che la sua casa di produzione non realizzava film "rurali". Stessa sorte toccò alla sceneggiatura quando venne presentata ai principali studios, finchè non arrivò alla Paramount, che decise di voler fare il lungometraggio. Uno dei primi attori contattati per il ruolo di John Book, fu SYLVESTER STALLONE, che non accettò, e che tempo dopo dichiarò che era stata una delle scelte più infelici della sua carriera. Si parlò anche di JACK NICHOLSON, ma alla fine fu scritturato HARRISON FORD per il ruolo del poliziotto protagonista. PETER WEIR dichiarò che la scena dell'omicidio nel bagno della stazione è stata la più violenta mai girata da lui, e che se ne era un pò pentito: ma voleva dare la sensazione della sgradevolezza di un atto di violenza come recepito dal piccolo testimone. Fu il primo lavoro di Weir girato fuori dall'Australia, sua terra d'origine. La sceneggiatura originale era più basata sul punto di vista di Rachel, ma Weir chiese agli sceneggiatori di portare maggiormente l'interesse sulla lotta tra voglia di pace e l'abitudine alla violenza di John Book. Per il rapporto tra Book e il piccolo Amish testimone dell'omicidio, Harrison Ford si ispirò a quello tra lui e il figlio. Il regista non conosceva assolutamente niente della cultura Amish, prima di cominciare la lavorazione della pellicola. Ford e Weir si trovarono così bene che il regista volle la star anche nel suo titolo successivo, "MOSQUITO COAST".  Infatti, Weir avrebbe dovuto girare quest'ultimo lavoro invece di "Witness" nel 1985, e aveva già cominciato la pre-produzione, quando ricevette l'offerta da Feldman di dirigere questo thriller: inizialmente non accettò, e il produttore contattò JOHN BADHAM, il quale però non voleva fare "un altro film poliziesco". Dopo aver sentito altri directors, tra cui DAVID CRONENBERG, Feldman fu sorpreso da Weir che, per motivi economici, aveva dovuto rimandare il progetto "Mosquito Coast" e gli affidò questo lungometraggio. La sceneggiatura di questo film divenne un modello di riferimento per molti sceneggiatori, per come era strutturata chiaramente. La statua osservata attentamente a Philadelphia da Samuel esiste davvero, alla stazione della città 30th Street: è un omaggio alle persone che costruirono la ferrovia, morte durante la II Guerra Mondiale. Il nome del monumento è "Angels of the Resurrection", e raffigura l'Arcangelo Michele che raccoglie un soldato caduto. L'autore era Walker Hancock, ed è lì dal 1952. A un certo punto Rachel chiede a John Book se è pratico di falegnameria, e lui risponde: un pò. E' una strizzata d'occhio affettuosa della regia, perchè Harrison Ford, prima di fare l'attore, era appunto falegname. Benchè sia sempre un eroe che a un certo punto si arma, quello di John Book fu per Harrison Ford il primo ruolo da protagonista in un film che non fosse d'azione o di fantascienza, e gli procurò l'unica nomination all'Oscar ricevuta, ad oggi, in carriera. Per prepararsi al ruolo di Rachel, Kelly McGillis stette per un periodo, prima delle riprese, in una casa con una vedova Amish e il figlio di lei di sette anni: ebbe modo di osservare così la vita quotidiana di una donna di tale comunità e di imparare meglio la loro cadenza. Harrison Ford, invece, partecipò ad alcune incursioni della polizia di Philadelphia per documentarsi sui metodi degli agenti. Fu il film in cui esordì VIGGO MORTENSEN: nello stesso giorno in cui gli venne proposto di partecipare, gli avevano offerto un ruolo anche in una rappresentazione dell' "Enrico V" allo "Shakespeare in the Park"  a New York. Fu il primo ruolo in inglese per il ballerino ALEXANDER GODUNOV. Alla comunità Amish il film non piacque molto, e molte furono le critiche: a molti membri inquietava il fatto che una grossa produzione cinematografica pubblicizzasse molto il loro ambiente, e che molti turisti fossero incuriositi dal visitare una delle loro comunità. Il governatore della Pennsylvania promise agli Amish che non avrebbe più dato modo ad altri film di essere girati intorno ai loro centri. Nel film gli Amish parlano tedesco, ma nella realtà tale idioma viene usato poco. Nella scena in cui viene costruito il fienile, questo venne tirato su davvero, per poi essere buttato giù poco dopo la fine delle riprese. La scena del ballo nel fienile fu musicata da " What a wonderful world" di SAM COOKE, fu scelta personalmente da Harrison Ford: girata in un caldo giorno estivo, nel fienile buio e riscaldato, con la lanterna di kerosene  che aggiungeva calore. La parte finale è volutamente ispirata a "MEZZOGIORNO DI FUOCO", in cui un uomo solo riesce ad avere ragione di più nemici, usando metodi quasi ingenui e giocando sulla sorpresa. La scena conclusiva tra Rachel e John aveva, nello script, dieci pagine di dialoghi, ma un'indisposizione di Ford, il giorno delle riprese, fece ridurre di molto la sequenza. Le riprese si svolsero intorno alla fattoria di Paul Krantz, a Strasburg, in Pennsylvania.  Costò 12 milioni di dollari, e ne incassò 68 negli Stati Uniti. Uscito nei primi mesi del 1985, fu nel primo semestre il maggior incasso americano dopo "BEVERLY HILLS COP", sempre della Paramount: nonostante il forte successo arriso anche a "Witness", un produttore esecutivo dichiarò che se avessero avuto idea che il film con EDDIE MURPHY avesse riscosso tanto denaro, probabilmente avrebbero rimandato di un pò l'uscita della pellicola di Weir. Cinque settimane dopo la sua uscita, "Witness" guadagnò la vetta della classifica degli incassi americani. Aprì il Festival di Cannes nel 1985. Ebbe otto candidature agli Oscar, tra cui miglior film, regia, attore protagonista (Ford), vincendo due statuette, per la miglior sceneggiatura originale e il miglior montaggio. Sei le nominations, invece, ai Golden Globes, tra cui miglior film drammatico, regia, attore (Ford) e attrice protagonista ( KELLY MCGILLIS) per la categoria. Ai BAFTA, sette candidature, tra le quali miglior film, attore e attrice, vincendo il premio per la colonna sonora, di MAURICE JARRE.

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