lunedì 18 novembre 2013


JFK-Un caso ancora aperto (JFK,USA 1991)
DI OLIVER STONE
DRAMMATICO
Girare un film sull'assassinio di John Fitzgerald Kennedy era sempre stato un sogno per OLIVER STONE,e quando individuò la prospettiva giusta dal libro "SULLE TRACCE DEGLI ASSASSINI" del magistrato Jim Garrison,che mise in discussione il famoso "rapporto Warren" contrastando la tesi secondo la quale Lee Harvey Oswald avrebbe agito da solo,sparando al presidente USA,acquisì i diritti cominciò a scrivere una sceneggiatura sull'argomento,insieme a ZACHARY SKLAR:i due si divisero i compiti.Infatti,Stone si occupò nel documentarsi e scrivere sui fatti inerenti l'attentato,Lee H.Oswald e "Mister X"(il misterioso personaggio dei servizi segreti che fornisce elementi importanti a Garrison,interpretato da DONALD SUTHERLAND,ispirato al reale L.Fletcher Prouty,tramite tra Pentagono e Cia negli anni della presidenza di John F.Kennedy),mentre Sklar si concentrò della parte concentrata su Jim Garrison.Il regista aveva dato mandato a una politologa di assemblargli i fatti salienti della faccenda:Janice Rusconi,questo il nome della donna,lesse circa 200 libri sull'argomento,mentre il regista ne lesse una dozzina. Stone stipulò,con un accordo verbale,con i dirigenti della Warner Bros:se avesse sforato i 20 milioni di dollari ottenuti come budget,la casa di produzione si sarebbe tenuta tutti i diritti di sfruttamento della pellicola.Stone temeva che girare per gli studios a proporre lo script avrebbe creato il rischio di qualche progetto parallelo a precedere l'uscita della sua opera,e puntò diretto su un accordo con la Warner Bros..Furono in molti gli attori di spicco che vollero partecipare al film,accettando partecipazioni anche brevi,e comunque con salario molto ridotto rispetto ai loro abituali compensi,e comunque ci furono interpreti che rifiutarono di essere coinvolti nell'operazione.Ad esempio,le prime scelte del regista per la parte di Garrison furono HARRISON FORD e MEL GIBSON,che declinarono per differenti motivazioni.Sia JEFF BRIDGES che NICK NOLTE furono presi in considerazione,poi,da Stone,ma se Bridges per i produttori non risultava abbastanza accattivante sul piano commerciale,Nolte risultava troppo in là con gli anni per interpretare Garrison.JAMES WOODS,che aveva già lavorato con il regista in "SALVADOR",fu un serio candidato per il ruolo principale:ma lui e Stone avevano ampie divergenze di veduta su tutto,infatti l'attore intendeva il film più come una biografia su Jim Garrison,mentre il director e sceneggiatore aveva concepito l'opera come un'analisi di un caso storico e politico.DON JOHNSON si propose con insistenza a Stone per avere la parte,ma sia il regista che i produttori ritennero che non sarebbe stato un credibile Jim Garrison.La parte,infine,andò a KEVIN COSTNER,che inizialmente non la accettò.Il divo incontrò personalmente Garrison,e successivamente persone a lui ostili o suoi amici,per dare la migliore interpretazione possibile del giudice.GARY OLDMAN,che venne ingaggiato per impersonare Lee Harvey Oswald era un pò più basso dell'originale,così come lo era Costner rispetto a Garrison.Per interpretare Marina Oswald,BEATA POZNIAK DANIELS si lesse tutti i 26 volumi della commissione Warren,ogni articolo del "Time" inerente all'attentato a Kennedy,e passò del tempo con la vera vedova di Oswald.E' l'unico dei dieci film che li hanno visti insieme in un cast,che non vede girare una sola sequenza insieme a WALTER MATTHAU e JACK LEMMON.JOHN CANDY venne scelto da Stone per la sua rassomiglianza fisica con il reale Dean Andrews:Candy,solitamente dedito a ruoli brillanti,era teso per confrontarsi con attori specializzati in film drammatici.La parte di "Mister X" venne rifiutata da MARLON BRANDO,prima di giungere a Sutherland.L'incontro tra Garrison e il misterioso uomo dei Servizi doveva dapprima avvenire in due momenti separati,e chiudere il film con il secondo appuntamento tra i due:nel montaggio venne scelto di sintetizzare ad un solo incontro i rapporti tra i personaggi.Nè WILLEM DAFOE,nè JOHN MALKOVICH vollero interpretare il corrottissimo David Ferrie,ruolo che andò a JOE PESCI.Il vero Jim Garrison impersonò Earl Warren.L'arringa pronunciata da Costner nella parte finale della pellicola non fu in realtà mai emessa dal vero Garrison in un'aula di tribunale,ma viene dagli scritti del magistrato.Sia Kevin Costner che Donald Sutherland impararono a memoria i lunghi monologhi che sostengono sullo schermo:per Costner era necessario che con una sola ripresa si realizzasse la scena,per dare una maggiore carica emotiva.Infatti,la voce rotta e le lacrime di Costner erano reali,e non previste dal copione,per l'intensità con cui aveva interpretato il monologo.Per preparare l'importante sequenza,l'attore si era preparato ripassando la scena in piscina,corretto dalla propria madre.L'arresto e l'assassinio di Lee H.Oswald da parte di Jack Ruby vennero ripresi ove realmente avvennero,all'entrata del garage e all'uscita del teatro : nel secondo caso,la produzione si occupò di restaurare  e mantenere aperto il locale.Dell'assassinio di Robert Kennedy esiste solo una traccia audio,effettuata in diretta,per caso,da un reporter presente:i filmati sui soccorsi al fratello di JFK che si vedono invece sono autentici.La frase "Più grande la bugia,più gente ci crederà." nella pellicola viene attribuita a Adolf Hitler,ma in realtà venne detta da Josef Goebbels.L'allusione all' "uomo con l'ombrello" riguarda un personaggio misterioso ripreso nel filmato di Zapruder,che alcuni ipotizzarono desse un segnale a chi sparò per uccidere Kennedy.La ricostruzione dello Studio Ovale avvenne studiando accuratamente le fotografie scattate nella Casa Bianca durante l'amministrazione Kennedy:benchè compaia per neanche dieci secondi,nella parte del film in bianco e nero,costò 70,000 dollari.Riadattare Dealey Plaza,scena dell'omicidio di JFK,per renderla come il 22 Novembre 1963,costò invece 4 milioni di dollari. Il grosso delle riprese venne realizzato in 72 giorni.Per Oliver Stone,è il film preferito della sua filmografia,definendolo il proprio personale "PADRINO":mostrò il suo film all'intero Congresso a Dicembre 1991,e forse questo dette una spinta alla riapertura delle indagini che ci fu l'anno seguente.Per il regista filmare l'omicidio Kennedy furono le peggiori due settimane lavorative della sua carriera,per la tensione e l'emozione provate."JFK" divise nettamente l'audience tra chi amò il lungometraggio e chi lo contestò aspramente:venne scritto che Stone aveva manipolato ampiamente i fatti narrati.In particolare,il corrispondente del "Washington Post" George Lardner si scatenò,a film non ancora finito,denigrando l'operazione,basandosi su una prima stesura della sceneggiatura che gli era capitata tra le mani,accusando Stone di raccontare molte bugie.Walter Cronkite,il popolare giornalista tv,attaccò il critico Roger Ebert per aver parlato bene della pellicola di Stone.La prima versione dello script era di 190 pagine,e in sostanza per girare il lungometraggio ne furono usate meno di 160.Il film venne candidato a quattro Golden Globes,vincendo quello per la miglior regia,e ottenne otto nominations agli Oscar,tra cui miglior film,regia,attore non protagonista (TOMMY LEE JONES) e sceneggiatura non originale,vincendone due,per la fotografia di ROBERT RICHARDSON,e per il montaggio,opera di JOE HUTSING e PIETRO SCALIA.Il costo finale del lungometraggio fu di 40 milioni di dollari:ne incassò 70 nei soli USA,e altri 135 nel resto del mondo,per un totale di 205.

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