domenica 26 aprile 2015


NINOTCHKA ( Ninotchka, USA 1939)
DI ERNST LUBITSCH
COMMEDIA
E' uno dei rari casi in cui è stato costruito un film attorno ad una "tagline", una frase di lancio da stampare sui manifesti: "La Garbo ride!",che sarebbe diventato uno slogan duraturo, venne concepito prima di far scrivere la sceneggiatura. Quando fu pronta, il regista scelto per dirigere questa commedia era GEORGE CUKOR, che abbandonò,poi, per dirigere "VIA COL VENTO", e, come sappiamo, non riuscì a compiere l'operea: gli subentrò ERNST LUBITSCH, il quale stipulò un accordo con la Metro Goldwyn-Mayer, che per ricambiare il "favore" fatto allo studio per prendere questo film in corsa, avrebbe prodotto a breve giro "SCRIVIMI FERMO POSTA", che il regista rimandò per realizzare "NINOTCHKA". Lubitsch non apprezzava moltissimo la sceneggiatura originale, firmata da GOTTFRIED REINHARDT e S.N. BEHRMAN , e commissionò una parziale riscrittura da parte di BILLY WILDER,CHARLES BRACKETT e WALTER REISCH. Il regista stesso apportò delle modifiche al copione originario. Per il ruolo di Leon ci fu seriamente in lizza SPENCER TRACY, ma si parlò anche di WILLIAM POWELL, ROBERT MONTGOMERY e CARY GRANT: infine, la parte andò a MELVYN DOUGLASGRETA GARBO non era del tutto convinta di poter ben figurare in una commedia, e, specialmente per la scena in cui il suo personaggio si ubriacava, era nervosissima, e considerava la sequenza molto volgare. L'attrice non volle alcun trucco per le scene in cui figura come inviata in uniforme. Benchè il suo famoso cappello fosse stato procuratole dal suo celebre costumista ADRIAN, portarlo fu un'idea della Garbo legata ad un suo aneddoto. Curiosamente, per prepararsi ad interpretare il poliziotto sovietico che va in USA per fermare un connazionale criminale, ARNOLD SCHWARZENEGGER, su consiglio del regista WALTER HILL, si rivide attentamente questa pellicola per interpretare "DANKO". Il film venne bandito dall'Unione Sovietica e dagli altri paesi del Blocco di Varsavia. Per Ernst Lubitsch, insieme a "Scrivimi fermo posta" e "MANCIA COMPETENTE", fu il suo lavoro più riuscito. Sulla preview card (il modulo che i presenti alle anteprime-test che fanno gli studios devono riempire con un sintetico giudizio sul film) uno degli spettatori scrisse :"Ho riso così forte che ho fatto pipì sulla mano della mia fidanzata!". Le riprese si svolsero tra il Maggio e l'Agosto del 1939. Costò 1 milione e 300,000 dollari, e incassò negli Stati Uniti quasi 1 milione e 200,000, che, sommati all'altro milione e centomila dollari totalizzati nel resto del mondo, costituirono un incasso globale di 2 milioni e trecentomila. Fu candidato a quattro Oscar: miglior film, attrice protagonista (Garbo,naturalmente), soggetto e  sceneggiatura originale, ma non vinse nessuna delle statuette. E' comunque un classicissimo della commedia USA.

sabato 25 aprile 2015


VERONICA LAKE ( Constance Frances Marie Ockelman,Brooklyn, NY,USA,14/11/22- Burlington,Vermont,USA 07/07/73)
Nata Constance Frances Marie Ockelman, con discendenze tedesche e irlandesi, VERONICA LAKE vide la luce a Brooklyn, ma la sua famiglia si trasferì in Florida quando la bambina non aveva neanche un anno: quattro anni dopo, tornarono a New York, sempre per via del lavoro del padre,  che lavorava per una compagnia petrolifera. Purtroppo, l'uomo perì in un incidente sul lavoro, a causa dell'esplosione di una nave, quando la futura attrice aveva dodici anni, e la madre si risposò un anno dopo. A causa della tubercolosi contratta dal patrigno, la nuova famiglia si trasferì poco dopo a Saranac Lake per le cure che l'uomo avrebbe dovuto sostenere,per poi andare, due anni dopo, a vivere a Miami:ma il periodo vissuto sul lago fu amatissimo dalla giovane figlia di mr.Ockelman ,che infatti lo avrebbe ricordato nel nome d'arte che avrebbe adottato, da attrice. Una volta diplomata, il suo bell'aspetto e un talento per la recitazione spinsero la madre e il secondo marito a incoraggiarla sulla via della recitazione, accompagnando la ragazza a Beverly Hills, ove si iscrisse alla Bliss Hayden School of Acting, a Hollywood:c'era anche un altro motivo, non felice, per questo. Alla ragazza era stata diagnosticata una forma di schizofrenia,e i familiari vennero consigliati di farla recitare anche per aiutarla con il problema. Seppur minuta, alta solo 1 metro e 51, aveva una forte sensualità ed un bel personale, che la fecero notare. Ben presto il cinema si accorse di lei, e nel 1939, a diciassette anni, fece il suo esordio in "SORORITY HOUSE", e nello stesso anno prese parte, sempre in ruoli minori, ad altri due film, "ALL WOMEN HAVE SECRETS" e "DANCING CO-ED",sempre con il nome di Constance Keane (era il nome del secondo marito della madre). Continuò a studiare recitazione, mentre interpretava altre parti in nuove pellicole, finchè non le venne chiesto di scegliersi un nome d'arte più adatto,e così divenne Veronica Lake, ed ebbe un ruolo più consistente in "I CAVALIERI DEL CIELO", nel 1941.La Paramount, con cui era sotto contratto, la fece lavorare in due produzioni più importanti come "LA PORTA D'ORO" e "I DIMENTICATI".Fu molto apprezzata da pubblico e critica, e recitò in "IL FUORILEGGE",e in "SORELLE D'ARMI",e specialmente il secondo, in cui condivideva i manifesti assieme alla star CLAUDETTE COLBERT, fu un grande successo. Però, nel 1944, con "UN'ORA PRIMA DELL'ALBA" fu un passo falso, per la carriera della giovane interprete: nel ruolo di una  nazista, non risultò credibile, secondo i recensori, con l'accento tedesco, e anche il pubblico seguì poco questo suo nuovo titolo. Cominciò così una fase infausta, con tre film di poco interesse per il pubblico, ma per fortuna dell'attrice, "LA DALIA AZZURRA", nel 1946, fu una rivincita personale: solo che fu, in pratica, il canto del cigno per la carriera della bionda star,anche per colpa di scelte sbagliate dello studio, di proporle film con sceneggiature insulse, o personaggi troppo simili. Tra l'altro, i rapporti con la madre peggiorarono notevolmente, dopo l'arrivo del successo per la star. Dopo aver girato "FURIA DEI TROPICI", nel 1949, non tornò su un set fino al 1952,  quando uscì "STRONGHOLD"; l'attrice era sempre più scontenta dell'andamento della sua carriera, e cominciò a scivolare nell'alcolismo, e fu una strada senza ritorno. Piano piano, la Lake fece progressivamente perdere tracce di sè, anche se tra il 1952 ed il 1966, anno del ritorno su un set cinematografico, recitò in produzioni televisive di poco conto, e qualche volta si affacciò su palcoscenici, e nel 1962 venne trovata a lavorare in un locale come barista. MARLON BRANDO, con il quale ebbe una breve relazione agli inizi della carriera dell'attore, quando venne a sapere del declino della Lake, le inviò un assegno di mille dollari per aiutarla: per orgoglio, la Lake non lo incassò mai, ma lo conservò per mostrarlo agli amici.Quattro anni dopo apparve in "FOOTSTEPS IN THE SNOW", e nel 1970 in "FLESH FEAST", film a basso budget e caduti nel dimenticatoio. E' stata sposata quattro volte, di cui una con ANDRE' DE TOTH,ed è stata la nuora anche di Joseph McCarthy, ed ha avuto quattro figli. De Toth, nella sua autobiografia, dedicò breve spazio alla donna che aveva sposato, adducendo a un'infanzia poco felice, e ad una madre possessiva tanti problemi della personalità di Veronica Lake. Con ALAN LADD ebbe un ottimo rapporto di lavoro, e girarono insieme ben sette pellicole.  E' stata un'aviatrice provetta, dal 1946 in poi, e nel 1948 compì un volo da Los Angeles a New York con un aereo di piccolo cabotaggio. Morì a soli 50 anni, di epatite, e per quasi tutti è rimasta la bella bionda con l'acconciatura " a schiaffo", che le copriva un occhio. La pettinatura fu adottata da migliaia di ragazze, e la Paramount fu costretta a chiedere alle giovani operaie alle catene di montaggio di evitarla, perchè copriva parte della visuale, e rischiava di far loro avere incidenti sul lavoro. Insieme a LAUREN BACALL , RITA HAYWORTH e GENE TIERNEY, è stata uno dei modelli di ispirazione per  creare Jessica Rabbit.
COSI' PARLO' VERONICA LAKE:
"Non ero un sex-symbol, ero una zombie del sesso."
"Sono sempre stata una ribelle, e probabilmente avrei avuto opportunità maggiori, se avessi cambiato atteggiamento. Ma se ci penso, sono arrivata abbastanza lontano con il mio carattere, e di questo sono contenta."
"Mi piaceva l'onestà di Paulette Goddard."

venerdì 24 aprile 2015


APPALOOSA (Appaloosa,USA 2008)
DI ED HARRIS
WESTERN
In origine, questo avrebbe dovuto essere il primo film di una serie tratta dai romanzi che vedono insieme Virgil Cole e Everett Hitch, dalla penna di ROBERT B.PARKER. ED HARRIS, che dirigeva e interpretava la pellicola nei panni di Cole, inizialmente aveva previsto che il suo personaggio avesse i capelli, e, il primo giorno di riprese, indossò una parrucca, ma decise poi che avrebbe recitato al naturale, presentandosi calvo, come nella realtà. Nel ruolo di Allison French, inizialmente, doveva esserci DIANE LANE, ma preferì abbandonare la lavorazione appena cominciate le riprese, e venne sostituita da RENEE ZELLWEGER. Le pistole previste dal racconto erano rimaste solo in otto esemplari, troppo preziose, o malandate, per poter essere utilizzate;l'armiere STEVE KARNES approntò tre repliche delle Colt 1878.Quando Harris, nel film, ricarica la sua Colt,lo fa in maniera realistica e accurata,espellendo i bossoli con l'eiettore dell'arma:molti attori ignorano addirittura che ci sia un meccanismo del genere in una pistola, e la usano senza un reale criterio o in maniera approssimativa. Curiosamente, è il  secondo personaggio interpretato da Harris che si chiama Virgil:l'altro in "THE ABISS". Sia Harris, che VIGGO MORTENSEN e JEREMY IRONS, i principali membri maschili del cast, hanno girato almeno un film con DAVID CRONENBERG. Nella pellicola compaiono sia il padre del regista e protagonista, BOB L.HARRIS, nelle vesti di un giudice, e il figlio di Robert B.Parker, nel ruolo di Mueller. Le riprese si sono svolte tra l'Ottobre e il Novembre del 2007. In USA gli incassi non sono stati straordinari, arrivando "solo" a 20 milioni di dollari, ma per molti questo è uno dei pochi veri western girati negli ultimi dieci anni.

martedì 21 aprile 2015


SCHEGGE DI PAURA (Primal fear, USA 1996)
DI GREGORY HOBLIT
THRILLER
Per il ruolo di Aaron Stampler, il giovane disturbato co-protagonista di "SCHEGGE DI PAURA", tratto dal romanzo di WILLIAM DIEHL "PRIMAL FEAR" , vennero fatti 2100 provini:tra loro, MATT DAMON e DANNY MASTERSON. Si parlò di JAMES VAN DER BEEK, EDWARD FURLONG  e JAMES MARSDEN come possibili interpreti del complesso personaggio, ma in realtà venne offerto, infine, prima a LEONARDO DI CAPRIO, che non accettò, e successivamente a WIL WEATHON, che rifiutò perchè non aveva finitò gli studi della scuola di recitazione, nonostante le insistenze del suo agente, affinchè firmasse il contratto: più tardi, Weathon dichiarò, in un'intervista, che rifiutare un ruolo del genere ha influito assai negativamente sulla sua carriera, che non è mai decollata veramente.Il ruolo andò infine a EDWARD NORTON, che debuttò così nel cinema. Norton si dimostrò abilissimo nel passare rapidamente dalla mitezza di Aaron all'aggressività feroce di Roy, e sorprese molto la troupe, arrivando sul set molto "dentro il ruolo". Nel romanzo originale e nella sceneggiatura Aaron non balbetta, fu un'idea di Norton, così come il gesto di applaudire Martin Veil quando viene smascherato.  Il ruolo del giudice andato a ALFRE WOODARD era stato inizialmente scritto per un uomo, sulla sessantina.GREGORY HOBLIT e gli altri realizzatori del film si ritrovarono con il problema di un finale che funzionava in sceneggiatura, ma recitato non convinceva nessuno, apparendo troppo lungo e verboso:furono RICHARD GERE e Edward Norton, incoraggiati da Hoblit e dallo sceneggiatore STEVE SHAGAN, ad improvvisare sulla base scritta, riducendo,in pratica, sei pagine di script a due. Il primo montaggio della pellicola era un film di tre ore e un quarto, con maggiori descrizioni della cittadina in cui era cresciuto Aaron, e confronti con un suo insegnante:Hoblit accorciò il lungometraggio per dare maggiore tensione alla storia. Era stato concepito un finale alternativo, in cui Martin Veil riesce a portare di nuovo in tribunale Aaron e questa volta farlo condannare, ma il regista preferì questa conclusione, in cui l'egocentrico avvocato finisce beffato da un apparente "ragazzo di campagna".L'esterno della stazione di polizia che si vede nel film è il solito in cui è ambientato il telefilm "HILL STREET GIORNO E NOTTE", di cui Hoblit era produttore e regista di alcuni episodi. Costato 30 milioni di dollari, ne incassò 56 negli Stati Uniti, e altri 46 nel resto del mondo, per un totale di 103. Ottenne una nomination per l'attore non protagonista (Norton) ma non vinse.

domenica 19 aprile 2015


I GOONIES (The Goonies,USA 1985)
DI RICHARD DONNER
AVVENTURA/COMMEDIA
In un'intervista, SEAN ASTIN rivelò che la mappa tenuta dal suo personaggio, era stata conservata a casa sua per ricordo del film, ma sua madre, pensando che fosse una cartaccia, l'aveva buttata via. La nave pirata ,la "Inferno" di Willie Occhiosolo, venne costruita a grandezza naturale,quindi circa 38 metri,e richiese due mesi e mezzo per essere realizzata ; era stata modellata sulla nave di ERROL FLYNN ne "LO SPARVIERO DEL MARE",e per fare le vele vennero utilizzati moltissimi metri quadri di stoffa.Dopo la lavorazione, venne offerta in regalo a chiunque avesse voluto prendersela, ma non ci fu nessuno che la chiese, e così venne distrutta. Le vele vennero montate, in parte, sulle navi dell'attrazione "Pirati dei Caraibi", a Disneyland, che apriva proprio in quel periodo, e ispirò poi l'omonima saga cinematografica. Nessuno del cast aveva visto la nave prima di dover girare le scene inerenti al vascello, e qualcuno dei ragazzi, al momento delle riprese della scoperta del natante, esclamò con stupore una frase con una parolaccia, causando la ripetizione della sequenza.RICHARD DONNER compare in un cameo verso la fine della pellicola, nei panni di uno sceriffo. Fu il film d'esordio per JOSH BROLIN. Per il ruolo di "Mouth" venne fatto un provino a COREY HAIM, ma la parte andò a COREY FELDMAN: tuttavia, i due divennero amici, e avrebbero girato insieme sei film.Il trucco per rendere JOHN MATUSZAK grottesco come Sloth, richiedeva cinque ore:l'occhio "sganciato" veniva mosso con un telecomando,l'attore contava e sbatteva l'altra palpebra per sincronizzare l'occhio naturale a quello montato. I truccatori raccomandarono al cast di non gettare acqua su Matuszak nelle scene sulla nave, per non rischiare di sciupare il meccanismo, ma sfortunatamente l'attore si bagnò, e dovette attendere il giorno successivo per completare la ripresa. I pipistrelli della caverna erano fatti di cartapesta, e sparati con un cannoncino ad aria compressa. Nella scena in cui i fratelli Fratelli discutono, ANNE RAMSEY colpì con uno schiaffo piuttosto forte ROBERT DAVI:Richard Donner le aveva raccomandato di colpire più forte che poteva. Davi, un tenore naturale, propose con successo al regista di far cantare al suo personaggio un'aria della "MADAME BUTTERFLY" a Sloth. Nella scena della sua confessione alla banda Fratelli, JEFF COHEN pensò ad un'ipotetica morte di sua madre, per generare le lacrime necessarie alla sequenza. La banda Fratelli era ispirata alla famigerata gang di "Ma'Barker", sulla quale venne realizzato, da ROGER CORMAN il lungometraggio "IL CLAN DEI BARKER"MARTHA PLIMPTON scommise con Richard Donner che avrebbe smesso di mordersi le unghie:il regista ammise la cosa nel commento sul DVD del film. Il production designer J.MICHAEL RIVA dichiarò che quando stava preparando la mappa del tesoro, si accorse che era stata ben realizzata, ma non sembrava abbastanza vecchia: fu egli stesso a provvedere, con macchie di caffè e del proprio sangue. Il film venne girato perlopiù in sequenza, e le riprese richiesero cinque mesi. Per girarlo sono stati usati più di 900.000 galloni d'acqua. CINDY LAUPER co-scrisse la canzone "GOONIES R GOOD ENOUGH",e girò il videoclip del brano in cui compariva, in un cameo, il produttore del film STEVEN SPIELBERG.:come un piccolo musical, in 12 minuti il video proponeva la Lauper nelle vesti di uno dei Goonies, le BANGLES come piratesse, e il wrestler ANDRE' LE GIANT come nuova versione di Sloth. Nella scena in cui i ragazzi guardano la tv con il videoclip, naturalmente stavano guardando altro, perchè il video della Lauper venne girato sei mesi dopo la fine delle riprese. Spielberg girò, comunque, di persona, una scena del film, che non è dato saper quale sia. Nel film c'è un riferimento ad un'altra produzione spielberghiana, all'epoca recente: lo sceriffo parla di piccoli mostri che uscivano dall'acqua, e il rimando è naturalmente a "GREMLINS":ciò è dovuto anche al fatto che i due lungometraggi hanno lo stesso sceneggiatore, CHRIS COLUMBUS. Ad Astoria, ove il film è stato girato, il 7 Giugno venne proclamato il "Goonies Day",per il 25° anniversario della pellicola, nel 2010. Richard Donner conservò sia il teschio di Willie Occhiosolo che un modello della nave pirata. Il teschio era stato realizzato con osso vero. Per anni si è parlato di un sequel che avrebbe contemplato una nuova avventura con gli interpreti cresciuti, ma verso il 2004 la notizia è stata definitivamente smentita. Costato 19 milioni di dollari, ne incassò 61 nei soli States.

mercoledì 15 aprile 2015


DALLA CINA CON FURORE (Jing wu men,HK 1972)
DI WEI LO
AZIONE 
Il film che lanciò definitavamente verso un successo internazionale BRUCE LEE, è "DALLA CINA CON FURORE", ispirato a veri fatti accaduti a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento,come la morte del maestro di arti marziali Huo Yuanjia, forse condannato  da biscotti avvelenati dagli invasori nipponici ,e l'eroe popolare Chen Jeh, che divenne un simbolo della lotta contro il nemico giapponese. La lavorazione non fu semplice: tra il regista WEI LO e Bruce Lee ci furono numerose discussioni, anche per via del contenuto, secondo l'attore, qua e là razzista, del film, e per screzi personali: dopo aver finito la lavorazione, Lee fece sapere che non avrebbe più lavorato con Lo. Lee coreografò personalmente ogni scena di combattimento  girata da lui. Nella sequenza in cui Chen si batte con Yoshida, e fa una capriola, in realtà è WAH YUEN a compire questo gesto atletico,e il cattivo Suzuki, quando viene colpito con un calcio, e sfonda la finestra di carta, è in realtà un giovane CHARLIE CHAN a "doppiare" il personaggio. Originariamente, Chen non doveva morire, anche perchè era opinione comune che nella realtà fosse riuscito a sfuggire ai nemici:fu Bruce Lee a voler far morire onorevolmente il personaggio, per sottolineare che crimine e violenza non pagano.  Il titolo originale significa "La scuola Jing Wu", ma al film venne dato un titolo internazionale, "FIST OF FURY": per i mercati in lingua inglese,invece, per non creare confusione con "IL FURORE DELLA CINA COLPISCE ANCORA", che aveva avuto appunto quel titolo, essendo stato distribuito prima di questo, pur risultando successivo, questo lungometraggio fu intitolato "THE CHINESE CONNECTION". Per i trailer, venne utilizzata come musica di commento "COSì PARLO' ZARATHUSTRA" , la celebre composizione di RICHARD STRAUSS. Divenne un fenomeno, facendo esplodere il mito di Bruce Lee e delle arti marziali: al film vennero connessi vari film che in realtà c'entravano poco e nulla, ma ebbe diverse riedizioni che tuttavia incassarono bene, per tutti gli anni Settanta. Curiosità: nella pellicola appaiono cose che nel 1910 non esistevano, come orologi da polso, e altre sviste.

lunedì 13 aprile 2015


CINCINNATI KID (The Cincinnati Kid, USA 1965)
DI NORMAN JEWISON
DRAMMATICO
Alla base di "CINCINNATI KID", c'è il romanzo omonimo di RICHARD JESSUP, uscito nel 1964, e subito opzionato dal cinema; il regista doveva essere SAM PECKINPAH,  che ne iniziò la lavorazione. Venne ingaggiato per il ruolo principale STEVE MCQUEEN, anche se in molti ritenevano che l'attore non fosse abbastanza giovane per il ruolo. Il personaggio femminile da coprotagonista,Melba, fu assegnato a  ANN-MARGRET;per il ruolo di Christian, invece, venne scritturata SHARON TATE. Peckinpah, però, aveva una visione molto personale della storia, e voleva includere nel suo film momenti "forti", come per esempio, all'inizio del film, una ragazza in sottoveste che veniva massaggiata con un vibratore, senza andare troppo sull'esplicito, e poi mostrarla nuda, ma sotto una pelliccia, per provocazione; considerando che il film è del '65, era tuttavia una sequenza molto pericolosa da proporre in un film mainstream. Per questo ed altre ragioni, che comunque stonavano con l'idea del lungometraggio che lo studio voleva realizzare, il produttore MARTIN RANSOHOFF silurò il regista, e consegnò la pellicola a NORMAN JEWISON. Peckinpah andò via, e così anche Sharon Tate, che venne sostituita da TUESDAY WELD.  MITZI GAYNOR si fece avanti insistentemente con la produzione per avere la parte di "Lady Fingers", ma le venne preferita JOAN BLONDELL: voci non confermate affermarono che la preferenza fu indotta per buona parte da Ann-Margret, che nutriva una certa antipatia per la Gaynor. Per la parte di Lancey Howard venne contattato SPENCER TRACY, ma le sue condizioni di salute stavano peggiorando, e si prese in considerazione CARY GRANT, che era vicino al ritiro dalle scene, e comunque, però, non avrebbe mai accettato di essere messo dietro il nome di McQueen nei manifesti e nei titoli:fu così che la parte andò a E.G. ROBINSON. Fu l'ultimo film di HARRY WILSON. Secondo un articolo pubblicato su  "Card player Magazine",anni fa, le possibilità che escano due mani come quelle della scena madre, sono di 45 milioni a 1. Joan Blondell fu candidata come miglior attrice non protagonista al Golden Globe nella categoria film drammatici, ma non riuscì a vincere.

venerdì 10 aprile 2015


SPETTACOLO DI VARIETA' (The band wagon,USA 1953)
DI VINCENTE MINNELLI
MUSICALE/COMMEDIA
Lo show originale "THE BAND WAGON" debuttò a Broadway nel Giugno 1931, e venne replicato per 260 volte:fu l'ultimo spettacolo in cui si esibirono, a Broadway, FRED ASTAIRE  e la sorella ADELE, che lasciò dopo poco lo spettacolo, per sposarsi.Solo tre canzoni del musical vennero utilizzate anche nel film che ne venne fatto:"I love Luisa","Dancing in the dark" e "New sun in the sky". Nel trasporre il musical dal palcoscenico al grande schermo, avrebbe dovuto cambiare il titolo, e diventare, quindi, "I love Luisa",da una canzone, appunto, presente:per mantenere il titolo originale, la MGM dovette sborsare 30,000 dollari, perchè era la 20th Century Fox a possedere i diritti sull'opera teatrale. CYD CHARISSE, essendo piuttosto alta, mise sempre scarpe basse per girare le scene accanto ad Astaire. I personaggi rispecchiavano un pò gli attori che li interpretarono:Astaire stava seriamente pensando al ritiro dalle scene, dato che da un pò la sua carriera era in una fase di stallo, gli sceneggiatori interpretati da NANETTE FABRAY e OSCAR LEVANT erano basati su quelli del film, BETTY COMDEN e ADOLPH GREEN, e quello di JACK BUCHANAN era ispirato a JOSE' FERRER, che stava producendo quattro spettacoli a Broadway, interpretandone un quinto. La Fabray rivelò in un'intervista che non era semplice avere a che fare sul set con Levant; l'attore era molto iroso, e non appena succedeva un qualsiasi intoppo, dava in escandescenze prendendosela con le persone intorno.Ad un certo punto, dopo un particolare moto di stizza molto accentuato del collega, l'attrice lo prese a male parole, guadagnandosi l'applauso della troupe, che era probabilmente stufa dell'atteggiamento di Oscar Levant. Ciò comportò un miglioramento della situazione, e probabilmente l'attore si rese conto di aver esagerato, cambiando decisamente modo di fare. Girando il numero "Louisiana Hayride", Nanette Fabray si infortunò ad una gamba, perchè la piattaforma su cui era, si sfondò: le conseguenze furono che dovette prendere degli ansiolitici per girare nuove scene del genere. Buchanan, durante la lavorazione, ebbe seri problemi con i denti, ed era molto provato dai dolori che ciò gli comportava. L'abito con gonna lunga indossato da Cyd Charisse nel numero "Dancing in the dark" era copiato da un originale della costumista del film, MARY ANN NYBERG:Vincente Minnelli provò ad acquistarlo, senza successo, e il suo prezzo vero e proprio era stato di 25 dollari. Nessun negozio possedeva quel tipo di abito,e venne così ricreato, per un costo di 1000 dollari circa. "Be myself",che nel film viene cantata da Fred Astaire, venne successivamente ripresa da JERRY LEWIS nel suo "IL DELINQUENTE DELICATO" e da JUDY GARLAND in "OMBRE SUL PALCOSCENICO";dal film venne invece tagliato il pezzo "Two-faced woman" cantato e ballato da Cyd Charisse. Le riprese si svolsero tra il Settembre 1952 e il Gennaio del 1953. Costato oltre 2 milioni e 100,000 dollari,ed incassò, a livello mondiale, oltre 5 milioni e mezzo di dollari. Ebbe tre nominations agli Oscar, per la miglior sceneggiatura non originale,migliori costumi a colori,e  miglior adattamento di un musical, ma non vinse alcuna statuetta.

mercoledì 8 aprile 2015


LA MOGLIE DI FRANKENSTEIN ( Bride of Frankenstein,USA 1935)
DI JAMES WHALE
HORROR
JAMES WHALE, nonostante le insistenze della Universal Pictures, era refrattario a voler girare un seguito del suo "FRANKENSTEIN":lo studio, preso atto della volontà del regista di non voler prendere parte ad un'estensione della vicenda della Creatura generata dal barone Henry Frankenstein, cominciò a prendere in considerazione di dare il via al progetto, affidandolo ad altro regista. Un possibile sviluppo prevedeva la Creatura che sostituiva il suo creatore per continuare a produrre altri mostri assemblati con cadaveri, mentre un altro contemplava un Frankenstein che riusciva a creare un raggio distruttore, sullo sfondo di una guerra mondiale:il seguito venne annunciato nel 1931,come "The return of Frankenstein",ma dopo tre anni, Whale capitolò e decise di girare egli stesso il seguito. BORIS KARLOFF protestò in maniera accesa quando seppe che in questo sequel, la Creatura avrebbe parlato, ma vanamente:l'aspetto con il volto più pieno del suo personaggio è per via della parziale dentiera che l'attore aveva fissa, e non poteva rimuovere, come invece aveva fatto per il primo film. Il truccatore JACK P.PIERCE, che aveva creato il make-up della Creatura, cambiò in parte il suo lavoro sull'interprete:infatti, eliminò parte della capigliatura e mise nuove cicatrici sul volto, per via del finale, nell'incendio, del film precedente.Karloff perse 5 kilogrammi sudando per via del make up e per il calore del costume di scena. Per via della sua riconoscibilità di interprete di film spaventosi, e di ruoli inquietanti, sui manifesti l'attore venne menzionato solo come "Karloff".L'attore venne pagato 2,500 dollari alla settimana, per un totale di 12,500, somma piuttosto alta per l'epoca, ma di fatto Karloff soffriva di artrite,e indossare il pesante costume di scena comportava per lui sacrificio e fatica. Per attribuire alla Creatura le 44 parole che pronuncia, James Whale, con l'aiuto di uno psicologo che lavorava per la Universal, le scelsero da alcuni test per bambini di dieci anni. ELSA LANCHESTER, nei titoli, compare come "?", e non come "La Moglie":il ruolo era stato offerto a BRIGITTE HELM, che però doveva recarsi in Europa, e Whale aveva pensato anche a LOUISE BROOKS, prima di scegliere la Lanchester. Poco prima di iniziare le riprese del film, COLIN CLIVE si ruppe una gamba in un incidente a cavallo: è per questo che quando lo si vede in scena nei panni di Henry Frankenstein, è perlopiù seduto. VALERIE HOBSON, che interpreta la fidanzata, poi moglie del dottor Frankenstein, aveva solo diciassette anni all'epoca della lavorazione, mentre Clive ne aveva trentacinque. Clive aveva problemi di alcolismo,e dal primo film la situazione era peggiorata, ma James Whale lo rivolle nel film perchè la sua carica isterica serviva alla pellicola. Anche il direttore della fotografia JOHN MESCALL aveva una dipendenza dall'alcool, e si presentava sul set ubriaco,ma Whale non fece storie per ricusarlo o denunciando problemi alla Universal, perchè sul lavoro, l'uomo era veloce, pratico e affidabile. Nel primo film Elizabeth era stata interpretata da MAE CLARKE, ma aveva problemi di salute quando questa pellicola entrò in lavorazione, e la parte andò così alla Hobson.Il ruolo del dottor Pretorius, dopo che BELA LUGOSI era stato preso in considerazione, venne offerto a CLAUDE RAINS, che non lo accettò perchè era su un altro set, e così la parte andò a ERNEST THESIGER. Pretorius, a differenza dell'eremita cieco, presente nel romanzo di Mary Shelley, è un carattere inventato appositamente per questo sequel. Elsa Lanchester rivelò che per i versi della sua interpretazione della "sposa" della Creatura, si era ispirata ai cigni che aveva visto a Regent Park, a Londra, dicendo che erano esseri aggressivi. La Lanchester era alta circa 1,65,ma per interpretare la sposa della Creatura, venne messa su piccoli trampoli che la facevano arrivare a circa due metri:le fasciature erano così strette che si muoveva con difficoltà, e venne fatta camminare il meno possibile, per non farla infortunare. Il trucco per l'attrice richiedeva tre ore, mentre quello per Boris Karloff cinque. Non si è mai ben capito quando Whale abbia influito sulla realizzazione del trucco per le due Creature,o sia stato maggiormente Pierce a creare i make-up passati alla storia. Elsa Lanchester parlò benissimo del regista, dell'atmosfera piacevole che sapeva creare sul set, e per la grande professionalità che mostrava di avere. MARILYN HARRIS, che nel film precedente interpretava la piccola Maria, la bambina che la Creatura gettava, senza volerla davvero uccidere, nel laghetto, compare qui, non accreditata, alla testa di un gruppo di ragazzine che incontra la Creatura vagante mentre fugge dalla casa del cieco, in fiamme:Whale, per simpatia verso la ragazza, volle farle dire una battuta, perchè fosse pagata dalla produzione come un'attrice con un ruolo parlante, e non come una comparsa. Elsa Lanchester, che appare come Mary Shelley nel prologo della pellicola, e come "Nuova Creatura", non è l'unica ad avere un doppio ruolo:anche UNA O'CONNOR si vede nel prologo, è la cameriera che mette il guinzaglio ai cani ed esce velocemente dall'inquadratura,e poi interpreta Minnie. Per interpretare P.B.Shelley nel prologo, era in lizza anche DAVID NIVEN, ma poi venne scelto di dare il breve ruolo a DOUGLAS WALTON.C'era anche un epilogo che vedeva Mary Shelley commentare la vicenda, ma venne tagliato nel montaggio.La celebre acconciatura di Elsa Lanchester venne mantenuta rivestendo la capigliatura dell'attrice con un recipiente di quelli usati per dare da mangiare ai cavalli.Di fatto, la "Sposa" è la più misteriosa dei mostri della Universal, e l'unico che non uccide nessuno. L'intero nome del dottor Pretorius è Septimus Pretorius, un riferimento ai sette peccati capitali. La minuscola sirena nella bottiglia del dottor Pretorius era JOSEPHINE MCKIM, che aveva fatto parte della squadra olimpica di nuoto USA nel '24 e nel '28,e una delle quattro nuotatrici che avevano vinto la medaglia d'oro nei 400 metri in stile libero.La sportiva fece anche da controfigura a MAUREEN O'SULLIVAN in una scena di seminudo in "TARZAN E LA COMPAGNA". Per realizzare la complessa sequenza degli esseri in miniatura,i tecnici degli effetti speciali posero gli interpreti in campane di vetro a grandezza naturale, con velluto nero sullo sfondo:poi, in maniera molto accurata, vennero montate queste sequenze con quelle includenti Colin Clive e Ernest Thesiger. Mentre girava la sequenza in cui la Creatura riemerge dal mulino a vento bruciato e crollato, Boris Karloff cadde nell'acqua del pozzo prospiciente le rovine;tratto subito in salvo, si era comunque infortunato ad un'anca, e l'attore dovette ricevere massaggi e cure per tutta la lavorazione alla parte dolorante. Nel film si fa riferimento a "Frankenstein" sia nel parlare del creatore, che della Creatura:i puristi del romanzo non furono d'accordo,così come il titolo del film in teoria indicherebbe la "sposa" della Creatura. La colonna sonora divenne così popolare, che venne riutilizzata in film di Flash Gordon e Buck Rogers successivi:James Whale aveva scelto FRANZ WAXMAN dopo aver sentito la sua composizione per "LA LEGGENDA DI LILLIOM". Di fronte alle reazioni delle pre-views nella prima settimana dell'Aprile 1935,il film venne rimontato, e vennero eliminate delle sequenze:in pratica, durava 15 minuti in più dei 75 della versione ufficiale. Il lungometraggio venne girato in 46 giorni,interamente in studio, per un costo di circa 400,000 dollari. Nel primo montaggio morivano 21 persone, ma la censura intervenne sull'eccessiva violenza del film, per i canoni dell'epoca, e nella versione che conosciamo sono 10:in una delle sequenze tagliate la Creatura uccide anche il Borgomastro. Ricevette una nomination all'Oscar per il miglior sonoro, senza vincere. E' tuttora considerato un cult assoluto, superiore al film capostipite della serie,e più volte si è parlato di un remake, realizzato una volta nel 1985, con "LA SPOSA PROMESSA", di scarso successo, ma ancora non è stato messo in cantiere.

lunedì 6 aprile 2015


JAMES WOODS ( James Howard Woods,Vernal,Utah,USA,18/04/47-...)
Figlio di un ufficiale dell'esercito americano, che morì durante l'infanzia dell'attore, JAMES WOODS nacque a Vernal, nello Utah,nel 1947. Di discendenza irlandese,inglese e tedesca, crebbe a Rhode Island con la madre, ed il suo secondo marito. Si diplomò, a pieni voti, nel 1965,alla Pilgrim High School, poi si iscrisse al Massachussetts Institute of Technology, per poi, due anni dopo, cominciare ad andare a New York con l'amico Martin Donovan, per seguire delle lezioni di recitazione. Dopo essere stato sul palco in diverse produzioni teatrali, ebbe l'occasione di comparire sullo schermo nel 1971,in "ALL THE WAY HOME", e, successivamente, ricoprì brevi ruoli in film celebri quali "COME ERAVAMO" e "I RAGAZZI DEL CORO". Ma fu, nel 1979, la sua interpretazione di un delinquente dal sangue freddo ne "IL CAMPO DI CIPOLLE", che fece fare il salto di qualità alla sua carriera:a breve, recitò in un altro film tratto da un romanzo di JOSEPH WAMBAUGH, "THE BLACK MARBLE". E nel 1983 fu protagonista di un titolo destinato a diventare un cult-movie:DAVID CRONENBERG lo volle per fargli interpretare il suo "VIDEODROME".Da lì in poi,il periodo della fama vera e propria:malavitoso psicopatico in "DUE VITE IN GIOCO", gangster traditore in "C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA" di SERGIO LEONE,  detective che collabora con uno scrittore in "BEST SELLER" e giornalista che rischia la vita in zone di guerra in "SALVADOR" di OLIVER STONE, per il quale ottenne la sua prima candidatura all'Oscar. Il talento di Woods era ormai affermato, l'intensità e la versatilità delle sue interpretazioni piacevano alla critica ed al pubblico, e gli anni Novanta sembravano giungere per lanciare ancor di più la stella dell'attore. Ebbe una relazione tumultuosa con la collega SEAN YOUNG, con la quale girò "COCAINA", che fu molto chiacchierata dalle riviste, per gli aspetti quasi grotteschi che prese l'affaire:l'attrice posò una bambola sfigurata sulla porta dell'appartamento in cui viveva Woods con la sua compagna di allora, e riuscì ad entrare nella casa, distruggendo il costoso letto della coppia. Woods fece causa alla ex-fiamma per due milioni di dollari, poi lasciò perdere. Sembrò però specializzarsi in ruoli negativi,dato che fu il cattivo ne "LO SPECIALISTA" contro SYLVESTER STALLONE, l'amante sfruttatore di SHARON STONE in "CASINO'",un uomo politico di dubbia moralità in "NIXON", un serial killer in "KILLER", ed un razzista in "L'AGGUATO"( per cui ricevette la sua seconda nomination, quale non protagonista). Woods, di seguito, prestò la propria voce a produzioni per ragazzi come il disneyano "HERCULES", e "STUART LITTLE 2", oppure, come comprimario di lusso per film come "LA FIGLIA DEL GENERALE" , "IL GIARDINO DELLE VERGINI SUICIDE","OGNI MALEDETTA DOMENICA", quando non è tornato come protagonista in "VAMPIRES" di JOHN CARPENTER. E' stato sposato per due volte, con Kathryn Morrison dal 1980 al 1983, e poi con Sarah Owen, dal 1989 al 1990, e altrettante volte ha divorziato. Spesso, nella sua carriera, James Woods ha dato corpo e volto a personaggi duri, con rapidi scatti d'ira, veloci nel parlare, con sfaccettature varie, come, ad esempio, un'aura  minacciosa. Quando il suo agente rifiutò, senza comunicarglielo, la sua partecipazione a "LE IENE", per interpretare il personaggio di Mr.Orange, lo licenziò subito dopo. Repubblicano convinto, espresse le sue simpatie per George W.Bush pubblicamente,tuttavia è contro la pena di morte; nell'Agosto 2001, volando da Boston a Los Angeles, segnalò  a una guardia che alcune persone in aeroporto, secondo lui, progettavano di dirottare un aereo. Dopo i fatti dell'11 Settembre, fu contattato dall'FBI varie volte, per essere sentito al riguardo della vicenda. Tra i suoi hobby, il golf, la cucina (pare sia uno chef provetto), la fotografia, i videogames; è ambidestro (come si può notare ne "Il giardino delle vergini suicide", in cui scrive sulla lavagna con la sinistra).Sul set di "Casinò" sviluppò una duratura amicizia con SHARON STONE, della quale ha affermato che è una delle persone migliori che abbia conosciuto nel mondo dello spettacolo. Pare che anche il suo Q.I. sia tra i più alti a Hollywood, secondo alcuni test sostenuti. Negli ultimi anni James Woods ha colto un importante successo personale con la serie tv "SHARK", in cui interpreta un avvocato dai metodi poco ortodossi, ma con una sua morale.
COSI' PARLO' JAMES WOODS:
"Diffido sempre delle persone troppo affascinanti. La gente affascinante può essere pericolosa, e manda sempre fuori servizio i miei allarmi."
"ROBERT REDFORD si intende di recitazione come nessun altro sulla faccia della Terra.Con ogni goccia del suo talento, riesce a far emergere ogni nota buona possibile, ed è un genio perchè non solo riesce a ottenere queste note, ma perchè riesce anche a renderle accessibili al pubblico. E' uno dei pochi attori che riescono ad esprimere tre o quattro sensazioni nello stesso momento,ed è stupefacente."
"L'incubo della mia vita, l'assoluto, fondamentale terrore è la visione del futuro che ha BILL GATES, in cui ci sarà una videocamera posta in ogni dove ed ogni conversazione verrà registrata. Gente, credo che preferirei rimanere cieco, che vivere in un mondo così."
" "Shark" è arrivato al momento in cui avrei potuto non lavorare.Non l'ho fatto per il denaro. Vivo una vita molto modesta. Non mi interessa avere un jet. Sono solo un non-materialista."

domenica 5 aprile 2015







ROCKY (Rocky,USA 1976)




DI JOHN G.AVILDSEN
E'stato uno dei film da Oscar meno prevedibili della storia dell'Academy,interpretato da un ex figurante che fino ad un anno prima era un personaggio con una battuta o poco più in "MARLOWE IL POLIZIOTTO PRIVATO":ma "ROCKY" ebbe una gestazione a dir poco faticosa e quasi epica. Nel '75 SYLVESTER STALLONE vivacchiava ai bordi del mondo del cinema prendendo parte a qualche film (tra cui uno erotico abbastanza diffuso),quando, colpito dal match di boxe tra il campionissimo Muhammad Ali e il trentaseienne Chuck Wepner,nel quale lo sfidante, praticamente quasi un ex-boxeur, resistette per quindici riprese lasciando vincere Ali solo ai punti, addirittura mettendolo ko, e incassando colpi su colpi stupì il pubblico e gli scommettitori, ebbe l'ispirazione giusta per buttare giù la sceneggiatura di "Rocky",in cui un pugile quasi al tramonto ha l'occasione di sfidare il campione del mondo;

i produttori ROBERT CHARTOFF e IRWIN WINKLER si dissero molto interessati a trarre un film dallo script e offrirono a Stallone 350,000 dollari per i diritti, ma rifiutarono in tronco la prospettiva di lasciare interpretare allo stesso sceneggiatore il film. Il quale si ostinò:o interpretava "Rocky" o avrebbe rifiutato l'offerta dei produttori,nonostante avesse poco più di cento dollari sul conto e nient'altro. I due producers contattarono la United Artists,che offrì due milioni di dollari di budget,ma a condizione che uno tra JAMES CAANRYAN O'NEAL,ROBERT REDFORD BURT REYNOLDS fosse il protagonista. L'accordo finale,dovuto alla pervicacia di Stallone, fu che il denaro messo a disposizione non superasse il milione di dollari,e che l'attore-sceneggiatore trentenne interpretasse la pellicola. LEE STRASBERG("Il padrino parte II") era la scelta originaria per il ruolo del vecchio allenatore Mickey, ma invece il ruolo andò aBURGESS MEREDITH. Per interpretare Adriana,la timida donna che fa innamorare Rocky, venne presa in considerazione un'attrice spesso indicata nelle selezioni di casting,ma che in realtà non ha fatto molti film importanti,CARRIE SNODGRESS,e pure SUSAN SARANDON rientrò nella rosa delle candidate,ma venne scelta la sorella di Francis Ford Coppola,TALIA SHIRE.Inizialmente Stallone fece il nome di HARVEY KEITEL per dar volto all'amico e poi cognato Paulie,ma costava troppo e venne preso BURT YOUNG.Per interpretare il campione del mondo Apollo Creed si offrì il noto pugile KEN NORTON,il quale però era troppo leggero per essere messo a confronto con la corporatura di Rocky/Stallone,e allora venne ingaggiato l'ex giocatore di football americano CARL WEATHERS;
il film fu girato in soli 28 giorni;
il costo maggiore fu indicato alla voce make-up, per lo scontro finale tra i pugili;
Sylvester Stallone si obbligò a smettere di fumare per il periodo delle riprese,dopo essersi accorto di avere il fiato troppo corto per girare le scene sportive e di allenamento;
i quattro round che si vedono per intero(l'iniziale,due centrali e l'ultimo) vennero girati tutti per due volte,una volta con la steadycam,l'altra riprendendo Stallone e Weathers da fuori ring;
l'offerta di aiuto dell'anziano allenatore siano stati improvvisati dagli interpreti, soprattutto da Stallone che si disse influenzato dall'effettivo cattivo odore del piccolo bagno dell'appartamento in cui la scena si svolge;
il regista JOHN G.AVILDSEN accettò di realizzare il film pur senza aver mai assistito neanche in minima parte ad un incontro di boxe;
nella scena in cui Young/Paulie rientra a casa ubriaco ed ha una lite con la sorella e Rocky, appena prima ,andando sul set, Young prvava la camminata da ubriaco, e incontrò un uomo veramente ebbro,che gli disse che non sembrava che si muovesse come era giusto.Young allora imitò le movenze dello sconosciuto per dare più verosimiglianza alla sua recitazione;
fu il primo film a sfondo sportivo ad aggiudicarsi il premio Oscar per il miglior film;
nella scena in cui Rocky prende a pugni i quarti di manzo per allenarsi,Stallone picchiò così forte da spianarsi le nocche;
dei veri boxeur celebri convocati per apparire prima del match tra Rocky e Apollo,solo Joe Frazier rispose all'appello,perchè abitava proprio a Philadelphia;
contrariamente ai produttori,Stallone volle inserire la scena in cui nella notte prima dell'incontro Rocky parla delle sue paure ad Adriana.Proprio perchè contro le loro idee,i produttori concessero all'attore solo una ripresa,ma è una delle scene che ha reso celebre il film;
il vero nome di Rocky non è Rock o Rocco,come si potrebbe pensare,ma Robert! Ciò si evince daun documento inquadrato nel secondo film della serie.Il soprannome Rocky è dovuto all'ammirazione per il boxeur Rocky Marciano;
l'immagine di cui sopra,benchè sia una delle più riportate sui poster del film,era nel montaggio originale, sulla quale si concludeva la pellicola. Avildsen chiudeva la storia con Rocky e Adriana, dopo il clamore e l'emozione della fine dell'incontro,con l'annuncio dell'abbandono della boxe da parte del pugile, che si allontanavano mano nella mano:visto il forte tasso emotivo del lungometraggio,si optò però per il fermo immagine definitivo dell'abbraccio tra i due;
pare che Stallone abbia scritto la bozza del soggetto originale in tre giorni, rielaborando in seguito varie cose per presentarla a Winkler e Chartoff,in special modo sul personaggio di Mickey,inizialmente descritto come un vecchio non solo burbero,ma arrogante e razzista;
sembra che Talia Shire avesse l'influenza mentre girava la scena del primo bacio tra il suo personaggio e Rocky, e l'esitazione che è evidente nella sequenza fosse dovuta all'ammissione della Shire del dispiacere di poter trasmettere al partner il virus... ;
due persone della famiglia di Stallone sono presenti nel film:il padre Frank è l'uomo che suona la campana del ring,mentre il fratello Frank jr. è quello che canta per strada vicino all'abitazione di Rocky,e compare anche nella seconda pellicola;
per comporre il celebre motivo che avrebbe caratterizzato il personaggio di Rocky Balboa, Avildsen spiegò al compositore BILL CONTI che doveva trasmettere la sensazione che Rocky a quel punto avrebbe anche potuto cominciare a volare.Conti lo intitolò per questo "Gonna fly now";
per l'incontro tra Balboa e Creed, Stallone approntò 32 pagine specificamente per descrivere i movimenti dei due atleti, e per le riprese della sequenza,peraltro una delle più brevi tra quelle di boxe della saga di Rocky, vennero impiegate 35 ore effettive;
il manifesto presente di fronte al ring che riproduce Rocky con i calzoncini rossi e con banda bianca fu effettivamente stampato erroneamente,visto che il protagonista invece li indossa bianchi con la banda rossa,ma la produzione non aveva i soldi per stamparne uno nuovo. Stallone volle inserire il commento di Rocky su questa cosa nel dialogo con l'organizzatore del match;
Carl Weather venne inizialmente assunto per insegnare a Stallone come muoversi sul ring,avendo praticato anche la boxe a livello dilettantesco. Durante un'audizione,Weathers colpì in modo duro l'altro,che si bloccò e gli disse di darsi una calmata perchè quella era solo una prova:il nero a quel punto disse che con l'attore vero avrebbe usato più riguardo,al che Avildsen si intromise e spiegò che era Stallone il protagonista e l'autore della sceneggiatura. Weathers squadrò l'altro con spacconeria e durezza e si pronunciò"Potrebbe far di meglio".Stallone allora lo volle come rivale sul ring perchè gli sembrò che Weathers avesse molto del Creed da lui immaginato;
secondo Stallone, che da anni provava a sfondare senza successo ad Hollywood, la storia di Rocky ha molto di autobiografico, perchè a quel punto la futura star cominciava a sentirsi fuori tempo, e con le possibilità ridotte al lumicino,perchè nessuno aveva mai creduto in lui nell'ambiente;
in proporzione ai costi,un milione di dollari più quelli della promozione, è uno dei risultati più sconvolgenti di sempre:117 milioni a uno, come successivamente è capitato solo a eccellenti furbate nell'era del net come "BLAIR WITCH PROJECT" "PARANORMAL ACTIVITY",in pratica "bufale" ben vendute.



sabato 4 aprile 2015


MASTER AND COMMANDER-Sfida ai confini del mare (Master and Commander:The far side of the world,USA/AUS 2003)
DI PETER WEIR
AVVENTURA
Tratto da due romanzi di PATRICK O'BRIAN ,"Master and Commander" e "The far side of the world","MASTER AND COMMANDER" entrò in produzione quando l'astro di RUSSELL CROWE era al picco di popolarità, venendo dal trionfo de "IL GLADIATORE", e da due altri risultati che sia pubblico che critica avevano accolto con entusiasmo, come "INSIDER" e "A BEAUTIFUL MIND":per questo, venne dato alla star australiana molto potere decisionale sul set, benchè il film fosse affidato ad un autore di comprovata fama e apprezzamento come PETER WEIR. Infatti, all'attore vennero inviate le prime stesure della sceneggiatura, che lo incuriosivano, ma non lo spingevano ad accettare a prendere parte all'operazione, ma fu quando venne coinvolto il regista, suo connazionale, che Crowe si convinse ad interpretare questo film. Tuttavia, l'intera messa in produzione di questo kolossal avvenne quando Weir, in visita a un festival marittimo in cui era esposta la replica della "HMS Rose", costruita nel 1970, fu suggestionato dalla coincidenza della presenza del vascello, con il suo rifiuto, poco prima, di girare questa storia: cambiò idea e si disse disponibile a realizzare il film. Crowe contattò AKIVA GOLDSMAN per far revisionare la sceneggiatura e "limarla" prima della realizzazione. Russell Crowe posticipò, per girare questa pellicola, le riprese di "CINDERELLA MAN": quando l'attore finì la lavorazione di questa pellicola, il film aveva perso il suo regista originario,LASSE HALSTROM, e la regia era passata a RON HOWARD. La nave costò alla 20th Century Fox un milione e mezzo di dollari. La produzione, comunque, usò due navi:la replica originale, e una replica di questa, costruita in tre mesi e mezzo. Per il ruolo del dottor Maturin, si parlò inizialmente di HEATH LEDGER, poi RALPH FIENNES sembrava vicino ad aggiudicarsi la parte, ma fu PAUL BETTANY ad interpretare il personaggio. Bettany,da ragazzo, frequentò un'accademia di Cadetti del Mare, e fu tra i pochi interpreti del film, che non soffrirono di mal di mare. Per prepararsi meglio al suo ruolo, un medico, Bettany andò al Royal College dei chirurghi, per farsi insegnare a maneggiare strumenti del 18° secolo. Ad un certo punto della stesura della lavorazione, i produttori ebbero l'idea di inserire un interesse sentimentale per il protagonista,e pensarono a KEIRA KNIGHTLEY, ma poi non se ne fece di niente. Bettany e Crowe avevano già lavorato insieme in "A beautiful mind". Russell Crowe imparò a suonare il violino, e in un'intervista dichiarò che era la cosa più difficile che aveva compiuto nel cinema:quasi tutte le scene in cui Aubrey suona lo strumento, è l'attore che in effetti esegue. La star suggerì a Peter Weir che una percezione di differenza di grado tra i personaggi, sul set, avrebbe giovato alla resa del film : così, gli attori che interpretavano gli ufficiali misero una maglia blu scuro, i sottufficiali blu chiaro, i marinai una maglia rossa, gli altri presenti sul set una maglia bianca:inoltre, gli attori dovevano avere il nome sulle maglie. Furono utilizzati, approssimativamente, circa 2000 costumi. Per pura coincidenza, durante la preproduzione della pellicola, la replica della nave di James Cook ,la HMS Endeavour, stava compiendo la circumnavigazione del pianeta:la produzione inviò due operatori, che ripresero una parte in fondo al Sud America,che venne inserita nel lungometraggio. Le riprese dei mari in tempesta sono quindi genuine:Weir fece riprendere anche il tifone che si vede nel film. Sulla replica della nave "HMS Rose" vennero utilizzate oltre 27 miglia di corda:venne appositamente fabbricata, perchè, a differenza della corda per navi odierna,che viene concepita per essere maneggiata con la destra, all'epoca dell'ambientazione della storia, era invece solitamente creata per la sinistra. Nel romanzo l'azione si svolge nel 1812, e i nemici sono gli Stati Uniti, ma nel film la storia è ambientata nel 1805, e il combattimento è contro i francesi,  dato che l'Inghilterra, al tempo, era in guerra contro Napoleone. Vennero riprodotte anche due versioni in miniatura della Surprise e della Acheron, per le quali occorsero cinque settimane di lavoro da parte della Weta. Quando il comandante Jack Aubrey ed il suo equipaggio perdono il proprio vascello, e si trasferiscono sulla fregata francese "Acheron", le cambiano nome in "Siren":nella mitologia, le sirene erano creature che attiravano i marinai verso la morte.E' stato il primo lungometraggio girato alle Galapagos,ma, singolarmente, la sequenza in cui la ciurma insegue delle iguane, venne girata nella bassa California, con iguane verdi "truccate", e tinte di nero. Crowe fece interrompere le riprese, per potersi recare al funerale di RICHARD HARRIS, di cui era buon amico. Prima dell'avvio delle riprese, il cast ebbe due settimane di addestramento per imparare a gestire le corde,muoversi sul ponte di una nave del genere, e elementari lezioni di scherma. Inoltre, il cast visitò accuratamente il museo HMS Victory a Portsmouth, per capire maggiori cose della vita di mare del periodo. Per creare un maggior cameratismo tra gli attori componenti l'equipaggio, vennero dislocati in dormitori distaccati dal resto della troupe.Crowe volle anche che, per aumentare la capacità di lavorare in squadra, tra gli interpreti dell'equipaggio della "Surprise",giocare delle partite di rugby tra colleghi.  Più del 90% del film è ambientato sull'acqua:alcune parti furono girate nella stessa grande vasca,in Messico, in cui vennero girate diverse scene di "TITANIC". Alla fine della lavorazione, la nave "HMS Surprise" venne portata al museo marittimo di San Diego, con l'accordo con la Fox che, se lo studio avesse necessitato ancora della barca, sarebbe stato messa a disposizione. Costato 150 milioni di dollari, ne incassò 93 negli Stati Uniti,e altri 118 nel resto del mondo, per un totale di 220.Ebbe otto candidature ai BAFTA,tra cui miglior miglior film,vincendone tre,per il miglior design dei costumi,miglior sonoro e miglior design di produzione,più il premio "David Lean" a Peter Weir; tre candidature ai Golden Globes, per miglior film drammatico,regia e attore protagonista, senza vincere in alcuna delle categorie, e ricevette dieci nominations agli Oscar, tra cui miglior film e regia, vincendone due, per la miglior fotografia e per il miglior montaggio sonoro. 

mercoledì 1 aprile 2015


POMODORI VERDI FRITTI ALLA FERMATA DEL TRENO (Fried Green Tomatoes,USA 1991)
DI JON AVNET
DRAMMATICO/COMMEDIA
FANNIE FLAGG ,attrice e scrittrice, contribuì alla sceneggiatura tratta dal suo romanzo "POMODORI VERDI FRITTI,ALLA FERMATA DEL TRENO":nel film compare nel ruolo brevissimo della donna che incita le donne a riaccendere una scintilla nel loro matrimonio. La prima sceneggiatura era firmata da CAROL SOBIESKI:regista e produttori la trovarono meravigliosa, ma non era il film che avevano in mente di realizzare.Fu così che la produzione si rivolse all'autrice del romanzo,la quale offrì le prime settanta pagine che aveva scritto d'un fiato ai produttori. Senza molti altri soldi a disposizione, venne trovato un accordo: le sarebbero lasciati tre anni di tempo, con "marcatura" stretta affinchè non venisse fuori qualcosa di troppo diverso dal romanzo. UMA THURMAN sostenne un provino per il ruolo di Idgie, andato poi a MARY STUART MASTERSON. La Masterson e KATHY BATES, curiosamente, sono nate lo stesso giorno, il 28 Giugno.Sul set, il regista JON AVNET si riferiva alla Masterson come "Stu",mentre chiamava MARY-LOUISE PARKER "Lou", per praticità. Fannie Flagg, Mary Stuart Masterson e Mary-Louise Parker rivelarono, anni dopo, che avevano cercato di convincere il regista a descrivere, come nel romanzo, il rapporto tra Idgie e Ruth per quello che era, un amore tra donne, mentre Avnet aveva preferito sfumare maggiormente la cosa, accennandovi nel film solo nella scena della lotta giocosa tra le due protagoniste per il cibo. La Masterson girò personalmente tutte le sue scene in mezzo alle api, perchè la sua controfigura abbandonò il set all'ultimo momento, prima delle riprese. Esiste davvero uno "Whistle Stop Coffee", in cui si servono "pomodori verdi fritti",e altre specialità culinarie del Sud degli States,a nord di Macon,in Georgia: è dove, in effetti, il film venne girato,e il ristorante usato come set, dopo il grande successo della pellicola, divenne veramente un luogo d'attrazione e un'attività ben avviata. La Flagg, tuttavia, si era ispirata ad un locale vicino ove era cresciuta, in Alabama, a Irondale. Costato 11 milioni di dollari, ne incassò 80 nei soli USA,e altri 39 nel resto del mondo, per un totale di quasi 120 milioni. Fu candidato a due premi BAFTA (per le migliori attrici, sia Kathy Bates che JESSICA TANDY), ma non vinse;candidato a tre Golden Globes, per il miglior film nella categoria commedia/musicale,per la miglior attrice protagonista e per la miglior non protagonista, stesse categorie (sempre Bates e Tandy),ma non riuscì ad aggiudicarsi i premi; e ottenne due nominations all'Oscar, per la miglior sceneggiatura non originale e per la migliore attrice non protagonista (Tandy), senza vincere. 

INTERCEPTOR:IL GUERRIERO DELLA STRADA
(Mad Max 2:Road Warrior,AUS 1981)
DI GEORGE MILLER
FANTASCIENZA/AZIONE
Il costo di "INTERCEPTOR:IL GUERRIERO DELLA STRADA" fu, in pratica, dieci volte tanto quello del primo film sul giustiziere del futuro Mad Max. MEL GIBSON, nell'intero film, pronuncia solo sedici frasi, e per due volte dice "Sono venuto solo per la benzina.". Per sviluppare ulteriormente la saga di Max Rukatanski, ex-poliziotto australiano del futuro, diventato vagabondo e giustiziere dopo che una gang di teppisti gli ha massacrato la famiglia, GEORGE MILLER, e gli sceneggiatori TERRY HAYES e BRIAN HANNANT si ispirarono ai film con samurai di AKIRA KUROSAWA,come aveva fatto prima di loro GEORGE LUCAS per "STAR WARS", e al romanzo di JOSEPH CAMPBELL, "The hero with thousand faces".Prima di affidare la cura della fotografia a DEAN SEMLER, Miller contattò anche JOHN SEALE: a Seale avrebbe affidato la fotografia del quarto episodio della serie, il più volte rimandato "MAD MAX:FURY ROAD",in uscita a Maggio 2015. EMIL MINTY, "The Feral Kid", non dice una parola in tutto il film: solo alla fine ci si può rendere conto che la vicenda è narrata dal suo personaggio, una volta cresciuto. Il cane di Mad Max venne trovato in un canile vicino ai luoghi delle riprese, si chiamava semplicemente "Cane", venne addestrato alla bisogna per le scene che avrebbe dovuto girare, ma era spesso impaurito dai forti rumori sul set. Vennero così approntati degli speciali tappi per le sue orecchie, per non farlo scappare, e non fargli rischiare di morire, o essere ferito in un ambiente in cui circolavano moto e auto a forte velocità. Alla fine delle riprese, venne adottato da uno degli operatori alla cinepresa. Uno degli stunts più celebri della pellicola, in realtà, fu un pauroso incidente:uno degli stuntmen in moto colpì un'automobile in corsa,dopo l'impatto la sorvolò,rompendosi le gambe, e con i pezzi della moto che vennero lanciati contro la macchina da presa.In teoria, lo stuntman avrebbe sì dovuto passare sopra la vettura,ma senza urtarla con il corpo! George Miller valutò la cosa, e decise che una scena così non poteva tagliarla al montaggio. Vedendo la scena fotogramma per fotogramma, è evidente che una delle gambe dell'uomo ha una posizione innaturale. Per avere un'idea della pericolosità delle scene d'azione e di inseguimento, basti sapere che al guidatore del mezzo pesante che compare nella corsa finale, non venne fatto mangiare niente nelle dodici ore precedenti le riprese, perchè, se fosse occorso un intervento chirurgico immediato, non ci sarebbero state complicazioni ulteriori per dover aspettare  i tempi necessari all'anestesia. Curiosamente, per essere un film d'azione, venne girato in sequenza, seguendo fedelmente la sceneggiatura. Tra l'uscita del primo film, e la realizzazione di questo, le auto messe a punto per la prima avventura furono quasi tutte mandate allo sfasciacarrozze,era prevista questa fine anche per l' "Interceptor" nero:ma  a qualcuno questa scelta dispiaceva, e salvò la macchina. La cosa era risaputa, e quando il secondo film della serie entrò in produzione, venne recuperata per essere utilizzata anche qui. L' "Interceptor" era una Ford Falcon XB GT Coupè, un modello uscito solo in Australia; un numero limitato di autovetture di questo tipo vennero importate anche in Nuova Zelanda e Gran Bretagna, ma non negli Stati Uniti. Nella produzione del film vennero coinvolte più di 80 macchine. Sull'autocisterna è impresso il logo "7 Sisters Oil", in riferimento alla famosa teoria delle "Sette sorelle", un accordo tra la Standard Oil e altre sei compagnie per gestire il prezzo del petrolio. Nella scena del "girocottero", accanto al guidatore venne messo un manichino, perchè per il mezzo trasportare due persone sarebbe stato impossibile. La ragazza nuda sul poster presente sul "girocottero" è KAREN PRICE,playmate del numero di "Playboy" del Gennaio '81."Mad Max" ha una strana mise per le seguenti ragioni:la manica destra del giubbotto gli è stata strappata nel primo "INTERCEPTOR",un foro nei pantaloni è dovuto ad uno sparo nel capitolo precedente,mentre ai suoi guanti mancano le prime due dita, per avere più praticità nel ricaricare il suo fucile a canne mozze. Dato che all'epoca Mel Gibson non era ancora molto famoso negli USA, il trailer americano puntò più che altro sulle scene di scontri e d'azione. Prima dell'inizio della storia appaiono delle immagini che, in breve, riassumono quel che è successo alla Terra: nella versione australiana ciò non c'è. Il set, il più costoso mai costruito fino ad allora in Australia, fu messo su nel deserto di Broken Hill, nel New Wales.Un altro record di questa pellicola fu la più grande esplosione vista in un film australiano, questo tuttora imbattuto:distrusse, in pratica, l'intero set. Benchè possa sembrare strano, sul posto,mentre il film veniva girato, era veramente freddo:nelle pause tra un ciak e l'altro, Gibson si scaldava con indumenti pesanti, perchè gli abiti di scena erano piuttosto leggeri, mentre i selvaggi guerrieri suoi nemici, avevano gran parte del corpo scoperta. I costumi di scena furono tra le cose che pesarono meno sul budget, dato che furono rimediati da negozi con i costi al ribasso, outlets di articoli sportivi, e negozi di abiti usati. Sulla zona in cui si svolsero le riprese, non pioveva da quattro anni, ma mentre il film veniva girato, avvenne, e copiosamente, tanto che la lavorazione dovette fermarsi per una settimana. Dato che le riprese avvenivano nell'outback australiano, per visionare i quotidiani della lavorazione, a regista e produttori occorrevano tre giorni, per far sviluppare le pellicole e averle indietro. In una scena, si può notare che Max mangia cibo per cani da una scatoletta con il marchio "Dinki-di":in slang australiano significa "Genuino,vero". Il primo montaggio della pellicola aveva prodotto un film molto più sanguinario e violento: due scene, per esempio, in cui Wez si sfila una freccia dal braccio e, ripreso da vicino, guarda un boomerang conficcato nella testa del suo compagno, furono tagliate dalla censura australiana. La donna guerriera, interpretata da VIRGINIA HEY, non è mai stata considerata, da George Miller, come un potenziale interesse sentimentale per il protagonista.Il vero titolo del lungometraggio è "Mad Max 2", "The road warrior" venne aggiunto per il mercato americano. E' l'episodio preferito di Mel Gibson. Fu il film che convinse STEVEN SPIELBERG a reclutare George Miller tra i registi che, insieme a lui, avrebbero girato i quattro episodi della versione cinematografica di "AI CONFINI DELLA REALTA'" (gli altri due sarebbero stati JOHN LANDIS e JOE DANTE). All'inizio della produzione di questo film, era stato ritenuto che sarebbe stata la conclusione delle avventure di Mad Max:Miller ed i suoi sceneggiatori non avrebbero voluto rivelare altro a proposito del personaggio. Il regista, dopo questo film, cominciò a progettare una versione ambientata in un futuro simile a questo de "IL SIGNORE DELLE MOSCHE", ma non era convinto del tutto della stesura finale: fu così che decise, invece, di far incontrare Mad Max con una comunità di ragazzi cresciuti da soli, e dette origine al terzo capitolo, "MAD MAX:OLTRE LA SFERA DEL TUONO", girato nel 1985, che si svolge 15 anni dopo le vicende di questo episodio. Fu il primo film australiano con suono Dolby Stereo. Per "Entertainment Weekly", è uno dei 100 film più belli di sempre. JAMES CAMERON si ispirò parzialmente a questo lungometraggio, per scrivere il suo "TERMINATOR". Costato due milioni di dollari,ne incassò più di 10 in Australia, e quasi 25 negli Stati Uniti.