lunedì 1 febbraio 2016


INTERVISTA COL VAMPIRO ( Interview with the vampire-The vampire cronichles, USA 1994)
DI NEIL JORDAN
HORROR
ANNE RICE scrisse, nel 1976, il romanzo "INTERVISTA COL VAMPIRO" con RUTGER HAUER in mente per il ruolo di Lestat. I diritti del libro vennero ceduti alla Paramount Pictures prima ancora che il manoscritto venisse pubblicato, per 150,000 dollari. Nel progetto dello studio il ruolo del vampiro che inizia il coprotagonista Louis alla condizione di non-morto sarebbe dovuto essere coperto da JOHN TRAVOLTA, oppure, se JOHN BOORMAN avesse accettato di dirigerlo, sarebbe stato JON VOIGHT ad avere la parte: ma nel 1979 ci fu un'inflazione di titoli con le creature succhiasangue al centro del racconto, come "DRACULA" di JOHN BADHAM, "NOSFERATU-IL PRINCIPE DELLA NOTTE" di WERNER HERZOG e "AMORE AL PRIMO MORSO" di STAN DRAGOTI. Quindi, il progetto fu rimandato, ma per tutti gli anni Ottanta l'interesse verso l'horror classico venne accantonato, tornando di moda con il grande successo del "DRACULA DI BRAM STOKER" di FRANCIS FORD COPPOLA, del 1992. Nel frattempo, la sceneggiatura venne riscritta per ben 48 volte. Ci fu una versione dello script in cui Louis era diventato una donna, e si valutavano CHER o ANJELICA HUSTON per interpretare il personaggio.Quando fu deciso che sarebbe stato NEIL JORDAN, scelto dopo l'affermazione internazionale de "LA MOGLIE DEL SOLDATO", il regista del film, ( l'autore irlandese ottenne il diritto del "final cut" sul lungometraggio) si scartarono le ipotesi di ingaggiare sia Hauer che Travolta, ormai troppo in avanti con gli anni per impersonare Lestat, e il ruolo venne offerto, senza incontrarne il favore, a JOHNNY DEPP e TOM HANKS (che preferì firmare per girare "FORREST GUMP"). Circolarono, per Lestat, i nomi di JOHN MALKOVICH, ALEXANDER GODUNOV, e PETER WELLER.  Quando Anne Rice venne a sapere che era stato scelto TOM CRUISE per interpretare il malvagio vampiro dalla battuta sarcastica, e fece sapere che non riteneva la star adatta a questo ruolo; quando ebbe occasione di vedere l'anteprima, scrisse una lettera di scuse all'attore, complimentandosi per come aveva interpretato il personaggio. Venne offerta anche a JEREMY IRONS, la possibilità di entrare nel cast, ma l'attore, reduce dalla lavorazione de "LA CASA DEGLI SPIRITI", non ne volle sapere di recitare in un lungometraggio per cui doveva sottoporsi a lunghe sedute di trucco. Il ruolo di Daniel, il giornalista che fa l'intervista a Louis, era destinato a RIVER PHOENIX, che però morì prima di cominciare le riprese. La parte toccò a CHRISTIAN SLATER, (si era pensato anche a STEPHEN DORFF, ma Slater era un nome con maggior peso presso il pubblico) il quale devolse il suo cachet, di 250,000 dollari a due degli enti di beneficenza cui era solito donare Phoenix. Il personaggio di Claudia, la vampira bambina, non fu semplice da assegnare: sostennero provini CHRISTINA RICCI, DOMINIQUE SWAIN, NATALIE PORTMAN, JULIA STILES, ma fu KIRSTEN DUNST ad ottenerlo.  STEPHEN REA, per interpretare Santiago, studiò pantomima e la "Comèdie francaise": il momento in cui intraprende una specie di danza su muro e soffitto è ispirato al ballo di FRED ASTAIRE in "SUA ALTEZZA SI SPOSA". Tom Cruise affermò che per prepararsi ad interpretare Lestat visionò documentari con leoni che cacciano erbivori. Per Kirsten Dunst fu il primo bacio sullo schermo, anche se tra lei e Brad Pitt c'erano diciotto anni di differenza, e l'attrice, dopo del tempo, confessò in un'intervista che ricordava con disagio la scena, perchè dodicenne, al tempo della ripresa... Nel romanzo Louis descrive Claudia come una bambina di cinque anni, ma la Dunst appunto era più grande. Il personaggio di Louis, in parte, era ispirato allla figlia di Anne Rice, morta bambina, Michelle. Il personaggio compie gli anni lo stesso giorno della figlia dello scrittrice, il 4 Ottobre. Lestat, invece, venne ispirato alla Rice dal marito, Stan Rice, e in comune con lui aveva anche il suo stesso giorno di nascita, il 7 Novembre. Anni dopo l'uscita del lungometraggio, nel 2011, Brad Pitt rivelò che non aveva affatto amato prendere parte a questo film: si sentiva a disagio con il make-up, i costumi e le fastidiose lenti indossate per cambiare colore agli occhi, e il fatto di essere il vero protagonista del racconto, ma di presenziare su cartelloni e anche nelle pause delle riprese come "spalla" di Cruise, lo spinse a chiamare il produttore DAVID GEFFEN, e chiedergli poter abbandonare la lavorazione. Trovata l'opposizione di Geffen, dovette adattarsi per il resto del tempo rimasto. In alcune sequenze, per mettersi vicino ad attori più alti come Pitt, Tom Cruise utilizzò un piedistallo.  Nel romanzo, la depressione iniziale di Louis è dovuta alla morte del fratello, e non alla perdita di moglie e figlia, come nella pellicola: nella versione originale, Louis non è stato sposato. La tenuta di Louis che si vede all'inizio del racconto è una piantagione storica, la Oak Alley, sul Mississippi, in Louisiana, a Vacherie, nei pressi di New Orleans. Benchè i titoli ed i manifesti riportino "Sceneggiatura di Anne Rice, basata sul suo romanzo", lo script fu fortemente rimaneggiato da Neil Jordan. A tutti gli attori che interpretavano i vampiri, venne fatta richiesta di stare a testa in giù prima di andare al trucco: questo avrebbe spinto il loro sangue maggiormente verso la testa, delineando maggiormente le venature per aiutare i truccatori a evidenziarle per dar loro l'aspetto dei vampiri ideato per il film. Per mantenere la segretezza del trucco degli attori, erano stati allestiti dei veri e propri tunnel dai camerini ai set, dietro insistenza soprattutto di Tom Cruise. Egli sostenne sedute lunghe fino a tre ore e mezzo, per il make-up. Nella sequenza in cui a Lestat viene tagliata la gola, venne approntata una versione animatronica del vampiro. Fu la prima pellicola che ottenne il permesso di poter chiudere due corsie del Golden Gate per le riprese. In accordo con le autorità comunali, alcuni vicoli e certi lampioni vennero resi più oscuri per aumentare la cupezza delle inquadrature, successivamente rimessi al loro stato normale dopo le riprese. In tutto il film ci sono 36 morti. Nel romanzo, maggiormente che nel film, viene alluso al rapporto tra Lestat e Louis come omosessuale latente: infatti viene detto che il primo attende il secondo per dormire con lui, e che i due vampiri, insieme a Claudia, formano una famiglia. Nel film questo aspetto è appena accennato. Nel romanzo, dopo la morte di Claudia, Lestat compare in un tunnel sotto il Teatro dei Vampiri a Parigi, e ha un confronto con Louis: la scena venne girata, ma non inclusa nel montaggio definitivo. Verso il finale, Louis è in un cinema che guarda "SUPERMAN-IL FILM": nel romanzo questo non avviene, perchè la parte contemporanea è ambientata nel 1976, due anni prima dell'uscita del film di RICHARD DONNER. In post-produzione vennero rimossi digitalmente tracce moderne, sui fiumi, come antenne radio e il Greater New Orleans Bridge, mentre vennero aggiunti dei vascelli consoni all'epoca in cui la storia è ambientata.  Nel libro Lestat ha 185 anni, nel film 200. Anne Rice fu così entusiasta dell'adattamento del suo romanzo, da comprare due pagine su "Vanity Fair", e sul "New York Times", per complimentarsi con la produzione e affermare che riteneva questo film "un capolavoro". Alla prima della pellicola, OPRAH WINFREY lasciò la proiezione prima della conclusione, disgustata dal troppo sangue sullo schermo: considerando che ogni spettatore era consapevole che si trattava di una storia di vampiri, fu una reazione abbastanza curiosa. Nel romanzo, Claudia piange appunto lacrime di sangue, mentre nel film non accade: sarà un accorgimento invece presente nella fortunata serie tv "TRUE BLOOD". Le riprese durarono dall'Ottobre 1993 al Marzo 1994. Il film costò 60 milioni di dollari, e ne incassò 105 negli Stati Uniti, ed altri 118 nel resto del mondo, totalizzando quindi 223 milioni. Ricevette due nominations agli Oscar, per la miglior direzione artistica e per la miglior colonna sonora, senza vincere. La colonna sonora fu nominata anche per i Golden Globes, insieme alla miglior attrice non protagonista a KIRSTEN DUNST, ma le candidature non si tramutarono in premi. Quattro invece le candidature ai BAFTA, per la fotografia, miglior scenografie, costumi e trucco: nelle prime due categorie, il film vinse.

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