AIRPORT ( Airport, USA 1970)
DI GEORGE SEATON ( e HENRY HATHAWAY, non accreditato)
CATASTROFICO
"AIRPORT" prese le mosse dal best-seller omonimo di ARTHUR HALEY, che aveva venduto moltissimo a livello internazionale. BURT LANCASTER e DEAN MARTIN, che erano le star più importanti del nutrito cast, fecero un ottimo affare firmando il contratto per partecipare: il primo, oltre al salario, fece un accordo per cui avrebbe riscosso il 10% lordo sugli incassi, una volta superati i 50 milioni di dollari di introiti, idem il secondo, che, dopo il cachet, incassò altri 7 milioni di dollari dalle entrate. Lancaster decise di accettare il ruolo propostogli dalla Universal a patto che finanziassero alcuni progetti poco commerciali che la star stava portando avanti, e che smettessero di proporgli film di cassetta in cui non voleva essere coinvolto. PATTY POULSEN, che in questo film interpretò il suo unico ruolo al cinema, nei panni di una hostess, lo era veramente, per la American Airlines. Aveva vinto un concorso di bellezza dell'azienda, per il quale il primo premio era la partecipazione a questo lungometraggio. In quegli anni fece anche da ragazza immagine per la AA, per presentare le uniformi nuove. Dietro insistenze da parte di Dean Martin, sembrava che PETULA CLARK dovesse interpretare Gwen Meighen, ruolo poi andato a JACQUELINE BISSET. Benchè l'età dei personaggi non venga mai specificata nella pellicola, la differenza tra il pilota di Dean Martin e la hostess Jacqueline Bisset, era di venticinque anni; i due caratteri hanno una relazione sentimentale. Ad un certo punto della lavorazione, il budget fu sforato abbondantemente, ed il manager della Universal LEW WASSERMAN disse al produttore ROSS HUNTER, che aveva intenzione di mandare a monte la produzione di questo lungometraggio: Hunter non si arrese, e concluse il film. Per molti executives della Universal, l'operazione sarebbe stata un flop, e fecero esordire "Airport" contemporaneamente in molti paesi, per cercare di evitare che il passaparola potesse danneggiarne gli incassi, e puntando tutto sul debutto. Ross Hunter rivelò che l'insperato grande successo che arrise al lungometraggio pagò anche per gli anni successivi diversi stipendi alla Universal, e la frattura tra lui e Wasserman non fu mai ricomposta, visto che, nonostante i risultati ottenuti, a Hunter non venne rinnovato il contratto presso lo studio. Il Boeing 707 al centro della vicenda fu noleggiato alla major dalla Flying Tiger Airlines e successivamente venne rivenduto diverse volte, fino alla sua tragica fine, in uno schianto nell'atterraggio, a San Paolo, in Brasile, il 21 Marzo del 1989. La finta compagnia aerea del Boeing si chiama Trans Global Airlines: per alcuni anni, in certi film prodotti dalla Universal, fu possibile vedere il logo della "TGA", in scene riguardanti gli interni di aerei. Il modellino dell'aereo utilizzato per le scene delle turbolenze e dell'esterno, fu usato anche per un episodio di "SQUADRA EMERGENZA", nel 1976. Fu l'ultima pellicola cui presero parte VAN HEFLIN, JESSIE ROYCE LANDIS, VIRGINIA GREY e THOMAS BROWNE HENRY. ALBERT REED, che nel film impersona il tenente Ordway, della Sicurezza, era veramente un agente della Security Division all'aeroporto di Los Angeles, dal 1959 al 1983. Le scene del campo e del terminale furono tutte girate a Minneapolis, al St.Paul International Airport, per via della consueta abbondanza di neve in Inverno, sebbene i produttori fecero, in aggiunta, per simulare ancor più neve che cadeva, cadere della polvere, finchè non giunse una grande nevicata, che aiutò le riprese in tal senso. Verso il finale, il personaggio interpretato da BARRY NELSON guarda all'aereo danneggiato, e dice che manderà una lettera di ringraziamento a mister Boeing: un pò difficile, perchè il creatore della compagnia, William Boeing, era morto nel 1956...La colonna sonora fu l'ultima composta dal veterano ALFRED NEWMAN, che ricevette una nomination postuma per questo lavoro, e una nomination al Golden Globe: dopo la sua scomparsa, uscirono altri tre film con le musiche scritte da lui. La critica non fu morbida verso "Airport": celebre la recensione della critica JUDITH CRIST, che lo definì sarcasticamente "il miglior film del 1944"... Fu il primo di una serie lunga quattro film, che si protrasse per tutti gli anni Settanta ( l'ultimo è intitolato "AIRPORT 80", ma è del 1979). Ebbe dieci nominations agli Oscar, nonostante, appunto, molte recensioni stroncatrici, tra le quali miglior film, due per l'attrice non protagonista ( MAUREEN STAPLETON e HELEN HAYES), sceneggiatura non originale, vincendone una, l'Oscar andato alla Hayes. Ai Golden Globes su quattro candidature, tra cui miglior film drammatico e attore non protagonista, stessa categoria (GEORGE KENNEDY), fu la Stapleton ad aggiudicarsi il premio, ex-aequo con KAREN BLACK per "CINQUE PEZZI FACILI". Ai BAFTA Maureen Stapleton ottenne l'unica candidatura. Costato 10 milioni di dollari, ne incassò 45 sul solo territorio USA, divenendo uno dei maggiori incassi di quegli anni, e ne totalizzò altri 55 nel resto del mondo, per un totale di 100.
Nessun commento:
Posta un commento