mercoledì 24 febbraio 2016


PREDATOR ( Predator, USA 1987)
DI JOHN MCTIERNAN
FANTASCIENZA/AZIONE
Leggenda vorrebbe che lo spunto da cui è nato "PREDATOR" siano state certe critiche sarcastiche a "ROCKY IV", che immaginavano un alieno da far scontrare con Rocky Balboa, nel capitolo successivo della serie. In realtà, gli sceneggiatori JIM e JOHN THOMAS, al loro primo copione scritto per il cinema, trassero ispirazione dalla visione di "ALIENS-SCONTRO FINALE", perlopiù. Il successivo dittico "ALIEN VS.PREDATOR" non è infatti casuale. Il titolo originale dello script era "Hunter", ma venne cambiato per non creare confusione con "HUNTER", la serie tv con FRED DRYER. I vari impegni di ARNOLD SCHWARZENEGGER, e la scelta che la star di origine austriaca  compì, di perdere peso per essere più credibile come militare ( anche se in un'intervista disse che uno dei motivi del successo di questa pellicola, secondo lui, era il fatto che quasi tutti i personaggi maschili fossero in pratica dei body builders), fecero slittare di qualche mese la lavorazione: anche JOHN MC TIERNAN, durante le riprese, perse diversi kili, ma per via di un'intossicazione alimentare. Quando invece tutta la troupe, per via dell'acqua non depurata dell'albergo dove era alloggiata, ebbe problemi intestinali, gli unici che si salvarono furono proprio Schwarzenegger e McTiernan. Il regista, inoltre, si ruppe un polso ma continuò a dirigere il film. Prima di scegliere John McTiernan, la produzione valutò l'ipotesi di affidare la regia a GEOFF MURPHY.   In una delle prime versioni dello script, la storia era un lungo duello tra Dutch Schaefer ed il Predator, ma Schwarzenegger dichiarò che gli sembrava poco convincente, e suggerì che era meglio mettere contro l'alieno una squadra di soldati. CARL WEATHERS era sempre stato la prima scelta per interpretare Dillon. SHANE BLACK utilizzò le pause sul set per scrivere "L'ULTIMO BOYSCOUT" Venne chiamato perchè potesse dare una mano, anche, a supervisionare lo script, essendo principalmente uno sceneggiatore. Il suo personaggio avrebbe dovuto indossare un berretto rosso, ma Shane Black rifiutò, dicendo che sarebbe stato ridicolo, nella jungla; più tardi, rimpianse la scelta, perchè disse che avrebbe fatto maggiormente notare il suo personaggio. Black odiava gli occhiali fattigli portare sul set, perchè lui voleva portare gli occhiali tradizionalmente usati dai militari per migliorare la propria mira, ma McTiernan voleva che apparisse più goffo possibile. SONNY LANDHAM venne scritturato, a una condizione: l'assicurazione volle che l'attore avesse una guardia del corpo fissa accanto a lui, ma non per proteggere Landham, bensì perchè egli non causasse problemi, perchè avvezzo a provocare risse, diverbi violenti e rompere oggetti. Il Predator venne disegnato inizialmente da uno studio che la Fox ingaggiò per risparmiare; poi il lavoro, che non aveva soddisfatto i produttori, passò a STAN WINSTON, che creò la creatura per un milione e mezzo di dollari, il doppio dell'altra compagnia. Nella "low version" il mostro era più o meno un lucertolone con la testa che ricordava quella di un'anatra. La scena della lotta finale tra Schwarzenegger e l'alieno, già girata nella versione costata meno, dovette essere realizzata nuovamente.  JESSE VENTURA, che come Schwarzenegger, successivamente intraprese una carriera politica, correndo come indipendente, mentre l'altro si presentò per i repubblicani, e qui esordì al cinema,  si esaltò quando il responsabile del guardaroba gli disse che le sue braccia erano di un pollice più grosse di quelle dell'ex-Mister Universo. Allora propose a Schwarzie di misurare i bicipiti, e chi sarebbe stato "battuto" dall'altro avrebbe offerto una bottiglia di champagne al cast: perse, perchè Schwarzenegger gli aveva fatto uno scherzo, d'accordo con il responsabile del guardaroba! Ventura venne scritturato dopo l'ok personale della star, che lo aveva incontrato durante il provino, e aveva insistito con il direttore del casting perchè gli sembrava che l'altro fosse perfetto per apparire nel film. Dopo questo lungometraggio, Schwarzenegger e JOEL SILVER, il produttore, non lavorarono mai più insieme. Per motivi di sicurezza, venne proibito a Schwarzenegger di fumare il sigaro sull'elicottero nelle scene iniziali: venne aggiunto digitalmente, dopo le riprese. Per impersonare il Predator, venne ingaggiato JEAN-CLAUDE VAN DAMME, che dopo due giorni di riprese lasciò, sia perchè non era abbastanza alto per rappresentare l'extraterrestre, e perchè voleva sfondare nel cinema, ma in quel modo, si sentiva a disagio: venne sostituito da KEVIN PETER HALL, che aveva già "interpretato" il BigFoot in "BIGFOOT E I SUOI AMICI". Hall dichiarò in un'intervista che, più che un film, fu una prova di sopravvivenza per tutta la troupe. Oltre ad impersonare Predator, Hall fu anche il pilota dell'elicottero che nel finale giunge a recuperare i sopravvissuti. Per dare "voce" alla creatura, si pensò a PETER CULLEN, che aveva già "doppiato" il gorilla di "KING KONG", nel 1976, usurandosi molto la gola: accettò quando vide le foto del vero volto del Predator. Per la colonna sonora venne contattato JERRY GOLDSMITH, ma era irreperibile nel periodo, perchè impegnato a comporre le musiche per un altro lungometraggio: fu ALAN SILVESTRI a musicare il film. Le riprese del film non furono una passeggiata: problemi con il clima, serpenti, sanguisughe, calura, terreni franabili. Le scene notturne vennero girate con temperature molto basse, con Schwarzenegger che, nella parte finale del film doveva essere rivestito da fango ( in realtà una qualità di argilla) che era freddo e umido, pur essendo stato avvertito che avrebbe sofferto il freddo, non riusciva a smettere di tremare:provarono a riscaldarlo con delle speciali lampade, ma non poterono utilizzarle molto, perchè seccavano l'argilla. Le bizzarre mandibole dell'alieno furono un'idea suggerita da JAMES CAMERON.Il sangue del Predator venne realizzato con una mistura del liquido all'interno dei bastoncini che emanano luce, e marmellata. Alcune scene vennero girate alle cascate vicino Palenque, in Messico. L'arma usata da Blain, il personaggio di Ventura, è una "minigun", tradizionalmente attaccata ad un elicottero, ovviamente molto modificata per essere adoperata dall'attore. John McTiernan voleva che gli attori fossero credibili al massimo come soldati: il cast si alzava alle 6 del mattino, comunicava spesso con i gesti silenziosi tipici di un commando in azione, fece molto esercizio fisico e imparò ad imbracciare verosimilmente le armi. Nel film muoiono 69 persone. La mappa che il generale Philips mostra a Dutch, il personaggio di Schwarzenegger, è una mappa del Brasile.  E' il terzo film in cui Schwarzenegger indossa l'orologio "Seiko H558-5009", particolarmente adatto al robusto polso del divo venuto dal body building: per molti collezionisti, poi, è stato un costoso obiettivo.  La lavorazione, essendo prossima al matrimonio di Arnold Schwarzenegger con Maria Shriver, mise di malumore la sposa: fino a 48 ore prima del "sì", l'attore era sul set, e secondo la Shriver, oltre a perdersi la preparazione finale della cerimonia, Schwarzenegger sembrava deconcentrato, come se pensasse più al film che stava girando che alle loro nozze. Il film fu dedicato a Agustin Ytuarte e Federico Ysunza, due messicani che erano morti in un incidente aereo nel 1986. Dopo "BEVERLY HILLS COP II" è stato il lungometraggio con il weekend d'apertura più redditizio, in USA, del 1987. Costato 15 milioni di dollari, ne incassò 56 negli USA ed altri 42 nel resto del mondo, arrivano a 98 totali. Nel 1990 uscì il sequel, "PREDATOR 2", che andò maluccio, e nel 2010 venne realizzato "PREDATORS". Ebbe una nomination agli Oscar per gli effetti visivi, senza poi vincere la statuetta. 

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