sabato 13 ottobre 2012


CHARLES BRONSON
(Charles Dennis Buchinsky,3/11/21,Ehrenfeld,Pennsylvania,USA-30/08/03,Los Angeles,California,USA)
Venne chiamato,da un giornalista,"un CLARK GABLE che è stato tenuto troppo tempo al sole":CHARLES BRONSON,nato Charles D.Buchinsky,era figlio di un minatore lituano emigrato in Pennsylvania,con tredici fratelli.Si diplomò e fece poi il lavoro del padre ( e da qui derivò la sua claustrofobia),finchè non partì come soldato per la II Guerra Mondiale.Inizialmente conduceva carichi di armi con il camion,poi venne imbarcato a bordo di B-29,e venne decorato alla fine del conflitto con il Purple Heart,per aver partecipato ad oltre 50 missioni.Al ritorno volle usare la borsa di studio che aveva conseguito per iscriversi alla Pasadena Playhouse in California,e studiare recitazione.Un insegnante fu molto colpito dalla passione del giovane,e lo segnalò a HENRY HATAWAY,che lo fece debuttare in "IL COMANDANTE JOHNNY".Il nome d'arte Bronson venne dal "Bronson Gate",un'entrata della Paramount Studios che dava appunto su Bronson Avenue.Inizialmente,l'attore partecipò a diversi film senza essere accreditato:tuttavia,venne notato dal pubblico nei panni del cattivo assistente di VINCENT PRICE,in "LA MASCHERA DI CERA".Il fisico muscoloso lo faceva risultare adattissimo a ruoli d'azione,spesso a torso nudo per esaltarne la virilità.Fu apprezzato dai critici in tre western:"VERA CRUZ","LA TORTURA DELLA FRECCIA" e "OMBRE GIALLE".ROGER CORMAN lo volle in uno dei ruoli principali del suo "LA LEGGE DEL MITRA",e nello stesso anno,il 1958,Bronson esordì in un telefilm che lo vedeva protagonista,"THE MAN WITH A CAMERA".All'inizio degli anni Sessanta,il sorgere del modello di eroi dalle poche parole e dediti all'azione,favorì non poco la carriera di Charles Bronson.JOHN STURGES lo volle per interpretare il messicano Bernardo ne "I MAGNIFICI SETTE",e poi ancora ne "LA GRANDE FUGA" nella parte dello scavatore di tunnel polacco Danny Velinsky:la carriera di Bronson era avviata,e interpretò numerosi ruoli da duro in titoli come "QUELLA SPORCA DOZZINA","C'ERA UNA VOLTA IL WEST","SOLE ROSSO".E pensare che per "UN PUGNO DI DOLLARI" ,SERGIO LEONE aveva interpellato lui per primo,ma al suo rifiuto a prendere parte alla pellicola,puntò su CLINT EASTWOOD.Soprattutto in Europa,il suo stile minimalista nel recitare piaceva,e venne spesso coinvolto in coproduzioni nel Vecchio Continente quali gli ultimi due film di cui sopra,"L'UOMO CHE VENNE DALLA PIOGGIA","DUE SPORCHE CAROGNE".L'attore tornò ad anni Settanta iniziati in patria,forte di molti successi conseguiti con i film girati in Europa,venne scritturato per diversi ruoli d'azione,con registi d'esperienza,come "JOE VALACHI","CHATO","L'ASSASSINO DI PIETRA","A MUSO DURO".L'inglese MICHAEL WINNER rimase particolarmente colpito dall'interprete da volerlo di nuovo in "PROFESSIONE ASSASSINO",e proporgli poi "IL GIUSTIZIERE DELLA NOTTE",scritto con HENRY FONDA in mente,che aveva però rifiutato il ruolo,disgustato dal copione.Il film ottenne un successo straordinario,ed ebbe numerose imitazioni:era il periodo in cui il crimine da strada stava prendendo campo in America,e il pubblico premiava personaggi che rispondevano alla stessa stregua a chi rapinava,stuprava o uccideva.Si può dire che Charles Bronson sia la star esplosa più in avanti con gli anni,dato che il film di Winner uscì quando l'attore aveva appena compiuto 53 anni.Dato il seguito di questo film,ne vennero prodotti,lungo vent'anni,quattro sequel,che comunque avevano un pubblico di sostenitori accaniti:dopo questo film,Bronson dette quella che,a detta anche di molti critici,sia stata la sua migliore interpretazione di sempre,quella del pugile clandestino in "L'EROE DELLA STRADA" di WALTER HILL.Un aneddoto raccontato da Bronson narra che l'attore,in visita a Roma,venne fermato in una strada da qualcuno che gli piantò qualcosa tra le scapole,dicendogli,in pessimo inglese,di dargli i soldi:senza scomporsi,Bronson si voltò di scatto e ingiunse al rapinatore di essere lui ad esigere dei soldi dall'importuno,facendo allontanare velocemente il tizio.JOHN HUSTON lo defini "una bomba a mano con la linguetta alzata".Fu il primo nome ad essere preso in considerazione per interpretare "1997;FUGA DA NEW YORK".E per il ruolo principale ne "IL BRACCIO VIOLENTO DELLA LEGGE" fu uno degli attori della rosa finale dei candidati.L'attore continuò ad interpretare film in quantità notevole,spesso più di uno all'anno,fino alla seconda metà degli anni Ottanta,spesso chiamato ad impersonare vigliantes e giustizieri metropolitani,fino alla prova d'attore che gli riconquistò molta stima presso la stampa,quella del sindacalista che viene ucciso in "L'ESECUZIONE",e poi il ruolo paterno che gli valse un lungo applauso al Festival di Venezia in "LUPO SOLITARIO"di SEAN PENN,tanto intenso da commuovere pubblicamente il duro Charles.In privato,Bronson,aveva lamentato spesso la propria frustrazione per essere quasi costretto ai ruoli che lo hanno reso celebre.Secondo molti registi con cui ha lavorato,è stato uno degli attori più professionali mai conosciuti:era uso sedere ad ascoltare le istruzioni dei registi,e stava silenzioso sul set finchè non entrava in scena.Il suo ruolo preferito rimaneva quella del pistolero vendicatore di "C'era una volta il West".Anche Leone fu colpito dall'attore,defininendolo,uno dei migliori in assoluto con cui avesse lavorato.I registi con cui ha lavorato maggiormente sono stati J.LEE THOMPSON (nove film insieme) e con Winner (sei).Parlava fluentemente russo,lituano e greco.La chiusura della sua carriera è avvenuta con i film per la TV "SOSPETTI IN FAMIGLIA",tre capitoli destinati probabilmente ad aumentare,se il morbo di Alzheimer non fosse intervenuto a costringere la star al ritiro.
AFFERMAZIONI PERSONALI:
"Non penso di sembrare il tipo da bicchiere da cocktail in mano,lo sapete.Sono più credibile con una bottiglia di birra."
"Non sono un fan di me stesso."
"Nessuno sta in cima per sempre.Nessuno!"
"ROBERT ALDRICH è davvero un ottimo regista.Ma ha una colpa:è inflessibile.E' inorridito se gli suggerisci un'idea diversa dalle sue,apprezza solo le sue.Se non avesse questo difetto,sarebbe uno dei migliori in assoluto.Ha la pretesa di avere una mente che pensa a tutto,ma è impossibile per qualsiasi essere umano sapere tutto."
"Quando ami davvero qualcuno,assumi il suo malessere.E' per questo che ci sono dei mariti che arrivano al mattino malconci se le loro mogli sono incinte.Per Jill dovevo apparirle forte,comunque,anche ero a pezzi.Non volevo che si buttasse giù,ma la paura ti colpisce,prima o poi,in ogni modo.Poi c'è anche la rabbia,e la frustrazione,quando sei accanto a qualcuno malato irrimediabilmente.Lei aveva bisogno di qualcuno accanto che capisse cosa pensasse.E io ero lì per questo."

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