venerdì 30 settembre 2016

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IL TRENO ( The train, USA 1964)
DI JOHN FRANKENHEIMER
GUERRA
Inizialmente, il regista che avrebbe dovuto realizzare "IL TRENO", era ARTHUR PENN: dopo aver supervisionato la sceneggiatura, il regista di "ANNA DEI MIRACOLI" fu sul set il primo giorno di riprese, poi il successivo era festa. BURT LANCASTER non era affatto soddisfatto dell'approccio di Penn al film, e, risultando tra i produttori, decise di licenziare il regista, e di sostituirlo con JOHN FRANKENHEIMER. Il fatto era che Penn aveva inteso il soggetto come più focalizzato sull'intento da parte dei francesi di cercare di salvare dai nazisti la loro arte, mentre per la star/produttore era più fondamentale la parte circa il treno e la lotta contro il tempo per frenare la fuga dei tedeschi. Frankenheimer disse, in un'intervista, che Arthur Penn aveva intenzione di ambientare molta della prima parte della pellicola nella stazione, e il treno si sarebbe mosso solo quasi a metà racconto: lo script venne così riscritto parzialmente, causando una leggera sospensione delle riprese. Pare che Burt Lancaster abbia detto allo sceneggiatore WALTER BERNSTEIN che considerava Frankenheimer un mercenario, ma che avrebbe girato in maniera professionale, concentrato sull'obiettivo. Inoltre, Lancaster voleva che questo film avesse un buon successo commerciale, e secondo lui il regista di "SETTE GIORNI A MAGGIO" sapeva più di Penn come prendere il pubblico. Per l'attore, il mancato successo in USA de "IL GATTOPARDO" era stato un colpo duro da subire. Burt Lancaster era stato forzato dalla United Artists a girare  quattro lungometraggi, dietro un compenso di 150,000 dollari: "IL GIARDINO DELLA VIOLENZA", "L'UOMO DI ALCATRAZ", questo, e "LA CAROVANA DELL'ALLELUJA". La star compì i cinquant'anni girando questo lungometraggio. Il 28 Agosto 1963, Lancaster interruppe brevemente la lavorazione per volare in USA a far parte della "Marcia su Washington".  Tra l'altro, Lancaster, a differenza del suo personaggio, Labiche, era un collezionista d'arte. Sotto la regia di Frankenheimer, il budget in pratica raddoppiò, perchè il regista voleva maggior ritmo ed enfasi, soprattutto nelle sequenze più spettacolari riguardanti i treni: a fronte di una spesa di 6 milioni e 700,000 dollari, la United Artists mise la condizione di ultimare le riprese in sette settimane. Per il regista che realizzò il film, le scene dei treni dovevano avere il maggior tasso di realismo possibile: per questo, nello scontro tra treni, non vennero usati effetti speciali, ma si urtarono davvero dei convogli. Addirittura, i mezzi e i motori, producevano così tanto rumore, che per interrompere le riprese, il regista ed i suoi aiuti utilizzavano dei fischietti. A metà delle riprese, Lancaster era andato a giocare a golf, e si fece male ad un ginocchio, già infortunatosi tempo addietro. Frankenheimer ideò l'espediente di far sparare in una gamba al suo personaggio, facendolo poi zoppicare per metà film. La star fece senza controfigure tutto il film, comprese le sequenze più pericolose. Anche ALBERT REMY girò la scena in cui passa dal treno "finto" al treno in movimento senza stunts. La sequenza in cui Lancaster fugge da un attacco aereo portando ad alta velocità la locomotiva che sta guidando, è ispirata al vero assalto alla Grande Ferrovia d'Ovest, in Galles, durante la guerra: un caccia tedesco cominciò a sparare raffiche contro un treno non militare, che fu colpito, ma condotto dentro una galleria, e si arrestò finchè non venne giudicato che l'aereo nemico non se ne fosse andato. Il raid aereo venne filmato fuori Parigi, a Gargenville; ci vollero sei settimane di preparazione, per sistemare tutte le cariche, che poi deflagrarono in un minuto di riprese. Negli ultimi 33 minuti di film, Burt Lancaster pronuncia solo due frasi. Girando il confronto finale tra Labiche e il colonnello nazista era così freddo, che PAUL SCOFIELD mosse solamente le labbra, affinchè non si vedesse il vapore del fiato, e si doppiò successivamente. Originariamente, tra i due doveva esserci una sorta di duello, ma l'ingaggio di Scofield portò il cambiamento di una provocazione, da parte del nazista, per indurre il francese a ucciderlo. Le riprese si svolsero tra l'Agosto del 1963 ed il Maggio del 1964. L'incasso americano fu di 7 milioni e 400,000 dollari, e quello internazionale di 6, totalizzando 13 milioni e mezzo, circa. Il film ebbe una candidatura all'Oscar per la migliore sceneggiatura, e ai BAFTA ebbe la nomination come miglior film. 

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