giovedì 28 gennaio 2016


NUOVO CINEMA PARADISO ( I, 1988)
DI GIUSEPPE TORNATORE
DRAMMATICO
Quando uscì nelle sale italiane, nel Novembre del 1988, "NUOVO CINEMA PARADISO" fu pressochè ignorato dappertutto, fuorchè a Messina, in un cinema chiamato Aurora (oggi chiuso), in cui l'esercente, colpito dalla pellicola, si ostinò a tenerla in cartellone, facendo entrare anche gratis nuovi spettatori con la formula "Pagate solo se vi è piaciuto". Secondo un'intervista rilasciata al tempo della prima uscita del film, GIUSEPPE TORNATORE aveva concepito questo lavoro come una commemorazione della tradizionale sala cinematografica, destinata all'estinzione, e dell'industria italiana del cinema, in genere: successivamente, il regista non ha mai più confermato questo. Sembra che il personaggio interpretato da PHILIPPE NOIRET, il proiezionista Alfredo, sia stato ispirato a Tornatore da un "puparo" che aveva lavorato in cabina di proiezione, narrando i rischi del mestiere al regista, quando era ragazzo. Noiret recitò in francese, e successivamente venne doppiato da VITTORIO DI PRIMA. Tra l'altro, l' "epoca d'oro" dei cinema in Italia è quella narrata nella prima parte della storia: è stato calcolato che nel 1956 il nostro Paese era quello, a livello mondiale, con il maggior numero di sale cinematografiche attive, circa 17000! La frase che Alfredo pronuncia, "Ora che ho perso la vista, ci vedo di più!" venne inserita dalla band DREAM THEATER nel loro brano "Take the time", in inglese ovviamente. Per il ruolo della madre di Totò, il protagonista della storia, in versione anziana era stata presa in considerazione IRENE PAPAS, ma la parte poi fu di PUPELLA MAGGIO. Il personaggio di Elena da adulta, interpretato da BRIGITTE FOSSEY, era presente nella prima versione distribuita, da 155 minuti, poi eliminato nel montaggio in quella più corta, presentata nel Maggio 1989 a Cannes, che vinse il Grand Prix speciale della giuria, e mise in moto il trionfale cammino internazionale del lungometraggio. Infatti, nel trailer originale la Fossey viene mostrata: nella versione estesa del film, di 173 minuti, Elena adulta ritorna. Tornatore compare in un cameo: è il proiezionista che nel finale avvia il proiettore per mostrare a Totò adulto, interpretato da JACQUES PERRIN, i baci tagliati dai film per la censura del prete del paese:sembra che il regista avesse offerto la breve apparizione a FEDERICO FELLINI, che non volle però accettare.  Il paesino di Giancaldo, ove è ambientata la prima parte del racconto, in realtà non esiste, ma è il nome di una montagna sopra Bagheria, dove è nato Giuseppe Tornatore. Nella pellicola si possono vedere, ad esempio, spezzoni di classici come "FURIA", "CASABLANCA", "IN NOME DELLA LEGGE", "IL FIGLIO DELLO SCEICCO", "LA CENA DELLE BEFFE", "LA VITA E' MERAVIGLIOSA", "LA TERRA TREMA", "OMBRE ROSSE" e tanti altri ancora. Le riprese si svolsero tra il Maggio e l'Agosto del 1988. Il costo del lungometraggio fu di quasi otto miliardi di lire, e nei soli Stati Uniti incassò dodici milioni di dollari.  "Nuovo cinema Paradiso" ritornò in sala in Italia nella Primavera del 1990, sull'onda della vittoria del Golden Globe per il miglior film straniero, delle undici candidature ai BAFTA e dei cinque premi ivi vinti, per il miglior film straniero, miglior attore protagonista ( Noiret), attore non protagonista (SALVATORE CASCIO, Totò da bambino), miglior sceneggiatura originale e miglior colonna sonora, di ENNIO MORRICONE, del David di Donatello ancora alla colonna sonora, e dell'Oscar per il miglior film straniero. FRANCO CRISTALDI, leggendario produttore italiano, che aveva creduto fortemente nel film, nonostante la bocciatura iniziale in Italia, andò con Giuseppe Tornatore a ritirare la statuetta della Academy, simboleggiando una grande rivincita per la sua casa di produzione, la storica Titanus,  e per il cinema italiano. 

TOMMY ( Tommy, GB 1975)
DI KEN RUSSELL 
MUSICALE
La regia della versione per il cinema della rock-opera "TOMMY", successo degli WHO, venne dapprima offerta a GEORGE LUCAS, che però voleva completare "AMERICAN GRAFFITI" e non si rese disponibile: fu scelto allora KEN RUSSELL. ANN MARGRET si preparò all'interpretazione del suo personaggio leggendo il copione, ma ascoltando anche l'album del complesso. Complessivamente, lavorò alla pellicola per undici ore di riprese.  Per il ruolo del dottore venne considerato per un pò PETER SELLERS, anche se Russell spingeva per far scritturare CHRISTOPHER LEE nella parte, ma l'ex-Dracula era nel periodo a Bangkok per le riprese de "L'UOMO DALLA PISTOLA D'ORO". Fortunatamente, in quei giorni JACK NICHOLSON si trovava a Londra e venne contattato, accettando all'ultimo tuffo di partecipare al film. In sole diciotto ore Nicholson svolse riprese e registrazioni della parte cantata. La scelta originale per la Acid Queen era DAVID BOWIE, ma poi si puntò su TINA TURNER. PETE TOWNSHEND disse, in un'intervista, che OLIVER REED aveva molti problemi sulle sue parti cantate, perchè non gli riusciva cantare, e questo venne risolto registrando i suoi pezzi cantati in riprese corte. Dato questo, il musicista era molto scettico circa la partecipazione di Jack Nicholson, il quale però dimostrò di avere una buona intonazione, dissipando i dubbi di Townshend. Il "Pinball Wizard" doveva essere inizialmente interpretato da ROD STEWART, ma ELTON JOHN convinse la produzione che era più adatto per il ruolo; eppure Stewart aveva già interpretato la parte a teatro, e la sua versione della canzone omonima è presente in alcune sue antologie. Ebbe un certo peso la convinzione del produttore ROBERT STIGWOOD, che Elton John avrebbe meglio figurato nella pellicola. La versione di Elton John fu un hit nelle classifiche internazionali. Sembra che anche STEVIE WONDER fosse interessato a partecipare al lungometraggio interpretando Pinball Wizard, ma Pete Townshend fu contrario, spiegando al collega che secondo lui non aveva senso affidare ad un reale non vedente la parte di uno che ci vede, e sfida un ragazzo cieco, sordo e muto: Stevie Wonder fu piuttosto contrariato, ma niente cambiò.  Tuttavia, tutto il film venne pre-registrato, eccettuato il numero di "Pinball Wizard", in cui sia gli WHO che la band di Elton John suonarono veramente di fronte al pubblico presente. L'entusiasmo dei fans presente nella scena è veritiero, ed il clou fu quando Townshend spaccò la chitarra sul palco. Il flipper cui gioca Pinball Wizard è "Buckaroo", mentre quello a cui gioca Tommy è "Kings and Queens".  La sequenza dell'allucinazione della signora Walters che vede schiuma, fagioli e latte uscire dal televisore richiese tre giorni di riprese: Ann-Margret si tagliò le mani con i vetri della televisione rotta, e dovette essere accompagnata al pronto soccorso, ma il giorno dopo era già di nuovo sul set. Il palazzo che doveva prendere fuoco, parte del luogo di vacanza di Tommy, andò in fiamme davvero, accidentalmente, e la produzione decise di lasciare le riprese nel montaggio. Lo stabile fu successivamente ricostruito, ed è tuttora in piedi. Nella colonna sonora ci sono canzoni che non erano presenti nell'album della band: "Champagne", "Mother and son" e "Tv Studio". I costi per realizzare il film ammontarono a cinque milioni di dollari, e l'incasso, solo negli Stati Uniti, fu di 34 milioni.  Le riprese si svolsero tra il Gennaio ed il Giugno del 1974. Fu candidato a due premi Oscar, per la miglior attrice non protagonista (Ann Margret) e miglior adattamento musicale, senza vincere; ai Golden Globes ebbe tre nominations, per il miglior film musicale o commedia, miglior attore debuttante (ROGER DALTREY) e miglior attrice (Ann Margret), vincendo quella ottenuta da Ann Margret. Negli anni Novanta venne allestita una versione teatrale del musical, che esordì al St. James Theater a New York, il 22 Aprile 1993, e venne replicata per 898 volte, guadagnando la nomination al Tony Award per il miglior lavoro musicale e miglior libretto, vincendo il premio come migliori musiche.

lunedì 25 gennaio 2016


UN MAGGIOLINO TUTTO MATTO ( The love bug, USA 1968)
DI ROBERT STEVENSON
COMMEDIA/AZIONE/FANTASTICO
"UN MAGGIOLINO TUTTO MATTO" fu girato sette anni dopo l'uscita dal romanzo che lo ispirò, "Car, boy, girl" di GORDON BUFORD. Il nome del Maggiolino, Herbie, è dovuto ad una comica di BUDDY HACKETT, su di un maestro di sci con un buffo e strano accento, che pronuncia la parola come fosse "hoe-bie": la troupe, guardando il filmato, ironizzava su questa parola, e piacque, al punto da battezzare l'auto. Eppure, quando la produzione partì, non era affatto certo che l'automobile al centro del racconto fosse un Maggiolino: vennero vagliate delle Toyota, delle Volvo, soprattutto con frenate improvvise e sterzando in corsa. Per i tecnici dello studio, il Maggiolino fu quella che dette le migliori risposte, e quindi fu scelta. DEAN JONES affermò in un'intervista che gran parte del successo arriso alla pellicola era dovuto che fosse l'ultima cui WALT DISNEY in persona avesse dato il via alla produzione.  L'automobile originale, detta "Tricky Herbie", che poteva schizzare olio e aprire le porte da sola, rimase di proprietà al protagonista, Dean Jones. Herbie era un maggiolino del 1963, versione deluxe. Essendo del colore bianco perla, normalmente gli interni avrebbero dovuto essere bianchi, ma per non dare problemi alle lenti delle macchine da presa, vennero fatti in grigio antiriflettente. La "Thorndyke Special" gialla era una Apollo GT: le Apollo venivano costruite a Pasadena, in California, anche se il telaio veniva approntato in Italia e poi le macchine rispedite negli Stati Uniti, ove veniva inserito un motore Alluminium Buick 215 CID V8 . Più tardi, la stessa compagnia creò un'altro modello che chiamò Intermeccanica Italia. Una di queste auto comparve nell'altro film prodotto dalla Disney Productions, "IL PAPERO DA UN MILIONE DI DOLLARI". La macchina di lusso Thorndyke è invece una Rolls-Royce Silver Wrath, del 1955.  La gara che si intravede alle spalle di Herbie è una ripresa del Riverside International Raceway. Le riprese si tennero in California. Il film ebbe un grande successo internazionale, ed ebbe tre seguiti, nel 1974, 1977 e 1980. Ne venne fatta un'imitazione in Germania di discreto successo in Europa, "DUDU', IL MAGGIOLINO TUTTO MATTO".

domenica 24 gennaio 2016


IVANHOE ( Ivanhoe, USA 1952)
DI RICHARD THORPE
AVVENTURA
Il progetto di trarre un film da "IVANHOE" di WALTER SCOTT risale al 1935, da parte della MGM, con FREDRIC MARCH nel ruolo principale, LORETTA YOUNG in quello di Lady Rowena, e GARY COOPER nei panni di re Riccardo I. Poi, nel 1938,  si pensò a ROBERT TAYLOR come Wilfred di Ivanhoe, MIRNA LOY nel principale personaggio femminile, e CLARK GABLE ad interpretare il re. La pellicola avrebbe dovuto essere girata in Inghilterra, ove si svolge la storia, ma lo scoppio della guerra fece slittare il progetto. Nel 1952, la cosa si concretizzò, con la regia di RICHARD THORPE, annunciando che sarebbe stato STEWART GRANGER il protagonista, ma poi fu confermato Taylor, benchè all'epoca della lavorazione avesse quarant'anni, e non venticinque come il personaggio nel romanzo. Egli ed il regista avrebbero realizzato altri due film di simile ambientazione e argomento, con "I CAVALIERI DELLA TAVOLA ROTONDA" e "L'ARCIERE DEL RE". JOAN FONTAINE ebbe il ruolo di Lady Rowena, e la cosa curiosa è che qui si narra del ritorno di re Riccardo dalle Crociate, quindi un fatto presente anche nella vicenda di Robin Hood: quattordici anni prima, la sorella dell'attrice, OLIVIA DE HAVILLAND, interpretò appunto "LA LEGGENDA DI ROBIN HOOD" che è ambientato più o meno nello stesso periodo, e sempre su questo sfondo storico. Per la parte di  Rebecca venne scritturata ELIZABETH TAYLOR, che non si sentiva a proprio agio in tale ruolo e lo fece presente alla produzione: i produttori furono in dubbio se rimpiazzarla con DEBORAH KERR, che aveva recitato accanto a Robert Taylor in "QUO VADIS?", ma poi scelsero di lasciare le cose come stavano. Hugh De Bracy, il personaggio cui dà volto ROBERT DOUGLAS, nel romanzo si chiama invece Maurice De Bracy.  La sceneggiatrice MARGUERITE ROBERTS era iscritta al Partito Comunista americano, e nel 1951 venne convocata per presentarsi davanti alla commissione per le attività non americane: sia lei che il marito John Sanford rifiutarono di dare i nomi di altri membri del partito, venendo messi sulla famigerata Lista Nera. Il suo nome fu rimosso dallo studio da titoli e manifesti. Uno degli arcieri che scoccano frecce dalle mura del castello di Warwick era John "Mad Man" Churchill, veterano della II Guerra Mondiale che in battaglia si era portato spada e arco, uccidendo un nemico con quest'arma nel 1940, risultando uno degli ultimi soldati inglesi ad utilizzare un arco in guerra. Invece, una guardia del castello era interpretata da ROBERT BROWN, che avrebbe impersonato Gurth, nella serie tv "Ivanhoe" del 1958, in cui il guerriero avrebbe avuto il volto di ROGER MOORE. La caduta dalle mura nel fossato dello stuntman PADDY RYAN, per la spettacolarità e la difficoltà, divenne una leggenda nell'ambiente delle controfigure. Le riprese della pellicola si svolsero tra il Luglio ed il Settembre del 1951, in Scozia ed in Inghilterra. Uscito in USA nell'Estate del 1952, il lungometraggio divenne il maggior incasso della Metro Goldwyn Meyer di quell'anno, e tra i quattro maggiori risultati commerciali dell'annata, in generale. A fronte di un investimento di 3,800,000 dollari, superò i 7 milioni di incasso, diventando alla fine il secondo titolo dell'anno al box-office. Oltre 5 milioni di entrate dai mercati esteri, per più di 12 milioni in totale. 

martedì 19 gennaio 2016


LA VITA FUTURA (Things to come, GB 1936)
DI WILLIAM CAMERON MENZIES
FANTASCIENZA
"LA VITA FUTURA" avrebbe dovuto essere diretto da H.G. WELLS, che aveva scritto il romanzo da cui è tratto.  Wells, prima che iniziassero le riprese, fece presente a tutta la troupe e al cast, quanto avesse disprezzato "METROPOLIS" di FRITZ LANG ( che lui aveva ribattezzato sarcasticamente "Lange") e che voleva fare il primo vero film di fantascienza. Ma la sua inesperienza causò la sua sostituzione da parte di WILLIAM CAMERON MENZIES. Il ruolo di Theocotocopulos venne inizialmente assegnato a ERNEST THESIGER, che effettuò le riprese: vennero girate di nuovo con Sir CEDRIC HARDWICKE in quanto, secondo i produttori, il film aveva bisogno di un nome più conosciuto dal grande pubblico.  Nel film vengono preannunciate, piuttosto correttamente, l'utilizzo in futuro di schermi piatti, nè più nè meno degli attuali tv LCD.  Il film si svolge dal 1940 al 2036. La data indicata sul giornale nella scena in cui la guerra finisce è il 21 Settembre 1966, che sarebbe stato il centesimo compleanno di H.G. Wells. La colonna sonora venne registrata al The Scala Theatre, in Charlotte Street, a Londra, lo stesso in cui venne girata la performance che chiude il film "TUTTI PER UNO!" con i BEATLES.  Quando venne rieditato nei cinema USA nel 1947, in doppio spettacolo con "L'UOMO DEI MIRACOLI".  Ne esiste una versione in DVD della Image Entertainment, più corta di cinque minuti delle versioni in VHS, migliore per resa, ma di 92 minuti contro 97. Costò circa 300.000 sterline dell'epoca. 

lunedì 18 gennaio 2016


ROBIN WRIGHT ( Robin Virginia Gayle Wright, 08/04/66, Dallas, Texas, USA-....)
Nonostante sia nata in Texas, figlia di una direttrice di "Mary Kay" e di un dirigente farmaceutico, ROBIN WRIGHT è cresciuta a San Diego, in California. A 14 anni esordì come modella professionista, viaggiando anche in Francia ed in Giappone. Finite le scuole superiori, debuttò come attrice. Di bellissima presenza, ebbe presto un ruolo nella soap-opera "SANTA BARBARA" ( per cui avrebbe avuto tre nominations per l'Emmy), e durante la prima stagione conobbe DANE WHITERSPOON, anch'egli nel cast, di cui si innamoro, e che sposò nel 1986. L'anno seguente ebbe la prima grande occasione al cinema, interpretando "LA STORIA FANTASTICA", nel ruolo principale, anche se non era il suo vero e proprio esordio sul grande schermo. Poco dopo, abbandonò "Santa Barbara" e nel 1990 interpretò due pellicole, "DENIAL" e "STATO DI GRAZIA". Sul set di questo film incontrò SEAN PENN, che sarebbe divenuto il suo secondo marito, e dal quale avrebbe avuto due figli. Infatti, nel 1991 doveva essere lei ad interpretare Lady Marian in "ROBIN HOOD, PRINCIPE DEI LADRI", ma la gravidanza la fece uscire dal progetto. Analogamente, la seconda gravidanza le fece declinare la parte poi andata a JEANNE TRIPPLEHORN ne "IL SOCIO". Nel 1992 partecipò a due film che sulla carta promettevano di andare molto bene, ed invece qualcosa non funzionò: "PLAYBOYS" e "TOYS". Nel 1994, la Wright recitò in "FORREST GUMP", nel quale ebbe uno dei suoi migliori ruoli, candidato al Golden Globe, seguito da una partecipazione alla seconda regia del marito, "TRE GIORNI PER LA VERITA'". In quegli anni, l'attrice rifiutò una quindicina di film ( tra i quali "BATMAN FOREVER" e "SABRINA") , perchè non convinta dalle sceneggiature, o non entusiasta dei personaggi da interpretare. Tornò come protagonista nel 1996 in "MOLL FLANDERS", che però non andò bene al box-office. Tra i suoi maggiori successi nel cinema, "LE PAROLE CHE NON TI HO DETTO", "UNBREAKABLE", "LA PROMESSA", "A CHRISTMAS CAROL", "THE CONSPIRATOR". E in tv è tornata con una grande affermazione personale accanto a KEVIN SPACEY in "HOUSE OF CARDS", serie tra le più acclamate degli ultimi anni. Possiede due pozzi di petrolio in Texas. Impegnata nel sociale, è presidente onorario e portavoce della Gordie Foundation, un'associazione no profit che aiuta i giovani ad essere recuperati per uso di alcoolici, ed altri comportamenti potenzialmente pericolosi. Il matrimonio con Sean Penn è andato in crisi nel Dicembre 2007, la coppia si è poi ricomposta nell'Aprile successivo, ma un anno dopo si è separata, e nell'Agosto 2009 è avvenuto il divorzio tra i due. 
COSI' PARLO' ROBIN WRIGHT:
"Essere famosi è celebrità, ed io non voglio questo. So che non sono così. Chiunque sa chi sei, ed io non voglio vivere così."
"Nel cinema oggi è tutto evasione, perchè è dove va il denaro. C'è un vuoto per quel che riguarda i drammi seri. I film drammatici di medio budget sono divenuti qualcosa che non incontrerai più."
"Non voglio certo negare il periodo di "Santa Barbara". E' stato grande. E' stata la mia scuola di recitazione, e pagare questo prezzo non è stato un male."

venerdì 15 gennaio 2016


APOCALYPTO ( Apocalypto, USA 2006)
DI MEL GIBSON
AVVENTURA
Per girare "APOCALYPTO", MEL GIBSON rinunciò al ruolo del protagonista di "WORLD TRADE CENTER", che andò a NICOLAS CAGE. Molti personaggi vennero interpretati da discendenti dei Maya che non avevano mai recitato, alcuni dei quali in villaggi non dissimili da quello del protagonista. Secondo Mel Gibson e il suo co-sceneggiatore FARHAD SAFINIA, il rituale del sacrificio durante l'eclisse di sole, era uno stratagemma per le classi alte della società Maya per impressionare le masse proletarie: infatti, come risaputo, potevano contare su valenti astrologi.Mentre veniva ripresa la scena del tuffo di "Zampa di Giaguaro" da una cascata di circa 50 metri, una mucca precipitò nel fiume tentando di attraversarlo, sbattendo contro le rocce. Per girare la sequenza, RUDY YOUNGBLOOD venne fatto saltare da uno stabile di 15 piani, e poi aggiunto digitalmente sulla ripresa della cascata. Occorsero 10 tentativi per la riuscita della scena, e Mel Gibson pungolava il giovane interprete sulla paura del salto: scherzosamente, Youngblood e la troupe, dopo il balzo, sfidarono il regista a compierlo egli stesso, ma Gibson non volle farlo. Nel film, la profezia della Ragazza dell'Oracolo si avvera effettivamente: Zampa di Giaguaro rinasce da fango e terra, e la sua pelle diventa più scura e "a macchie" come quella di un giaguaro.Durante la lavorazione, una forte inondazione colpì zone del Sud del Messico vicine a dove si svolgevano le riprese, con oltre 1 milione di sfollati: la troupe dette mano alle locali autorità ad aiutare la popolazione. Dopo che un uomo del posto nuotò raggiungendola e cercando di aiutarla riportandola a riva, la mucca risalì sull'erba del greto del fiume e si mise a mangiare erba, come nulla fosse accaduto! Nel film muoiono 114 persone. I giaguari, solitamente, non uccidono gli uomini, a parte rari casi in cui si sentono in pericolo. E' comunque accurata la tecnica di caccia del giaguaro: molti grandi felini uccidono le prede mordendole alla gola per asfissiarle, questo animale morde direttamente la nuca per colpire il cervello. Per proteggere le macchine da presa dai bruschi cambi di clima messicani, vennero prese diverse precauzioni. La temperatura veniva controllata con termometri montati vicino agli obiettivi, e le lenti coperte da materiale speciale per non farle sciupare dal gran calore. Per girare le sequenze delle cascate, vennero adoperati degli speciali salvagente Hydroflex creati apposta. Il "Teaser trailer", il breve trailer per lanciare la pellicola molti mesi prima della sua effettiva uscita, presentava interpreti diversi da quelli poi presenti nella pellicola. Per via delle forti piogge, l'uscita venne spostata dal 4 Agosto all'8 Dicembre, nel 2006. La somma delle riprese digitali corrispondono a oltre 57000 metri di pellicola girata. Il film costò 40 milioni di dollari, incassandone 50 negli States, più altri 69 nel resto del mondo, arrivando a totalizzarne 120. Ebbe tre nominations agli Oscar, per il miglior trucco, miglior montaggio sonoro e miglior mixaggio, senza vincere nessuno dei premi. Ai Golden Globes ed ai BAFTA fu candidato quale miglior film non in inglese.

lunedì 11 gennaio 2016


LUNA DI FIELE (Bitter moon/Lunes de fiel, F/GB 1992)
DI ROMAN POLANSKI
EROTICO
"LUNA DI FIELE" è l'adattamento cinematografico del romanzo omonimo di PASCAL BRUCKNER, del 1981. Il gioco di parole della versione francese ed italiana, gioca appunto sulla "luna di miele" che segue il matrimonio. ROMAN POLANSKI ne fu cosceneggiatore, regista e produttore. Il ruolo di Oscar venne proposto dapprima a JAMES WOODS, che inizialmente accettò, per poi defilarsi, e la parte fu di PETER COYOTE.  Fu la seconda collaborazione cinematografica tra il regista e sua moglie, EMMANUELLE SEIGNER. Nel film compare anche, non accreditata, STOCKARD CHANNING: intepreta una donna chiamata Beverly. La cabina che ospita Oscar e Mimi porta la sigla DS1, secondo Polanski, una strizzata d'occhio, perchè iniziali di Dominance e Submission, Dominazione e Sottomissione, i temi della relazione tra i due. Nella scena in cui Mimi ritorna dal locale notturno, sulla tv di casa sta passando la sequenza di "C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA", in cui il Grand Hotel apre solo per Noodles/ROBERT DE NIRO  e Deborah/ELIZABETH MCGOVERN, e finisce con lei violentata da lui. Gran parte del vestiario di Peter Coyote fu fornito dall'azienda francese Cerruti 1881. L'ideogramma stampato sul cuscino di Oscar, nel suo letto parigino, significa "Lealtà": la lealtà fino alla follia e all'autodistruzione è uno dei temi portanti della storia. Le riprese della pellicola si svolsero tra l'Agosto ed il Novembre del 1991, in buona parte sulla nave da crociera M.T.S. Odysseus, un'imbarcazione greca, varata nel 1961, che successivamente divenne una nave-casinò con base a Singapore, fino al 2008. Costato 5 milioni di dollari, in USA andò male, incassando 2 milioni scarsi, ma internazionalmente fu un buon successo, che fece molto scalpore per i temi trattati.

domenica 10 gennaio 2016


ROCKY IV ( Rocky IV, USA 1985)
DI SYLVESTER STALLONE
DRAMMATICO
La stesura della sceneggiatura di "ROCKY IV" fu al centro di una contesa per copyright rimasta celebre, Anderson contro Stallone. TIMOTHY ANDERSON sviluppò un soggetto per proporlo come script per il quarto capitolo della storia del pugile di Philadelphia creato da SYLVESTER STALLONE.  Dopo che la United Artists fece sapere di non essere interessata al suo copione, e che non l'avrebbe acquistato per usarlo come sceneggiatura, Anderson fece causa perchè riteneva che la storia che costituì la base per il film, Rocky contro un pugile sovietico, fosse troppo simile a quello che aveva scritto lui. La corte gli dette torto, in quanto Anderson aveva usato personaggi creati da Stallone e protetti da copyright, e quindi egli non poteva utilizzarli in quanto non autorizzato dal loro creatore. In versioni precedenti dello script, che non avevano soddisfatto nè Sylvester Stallone, nè i produttori IRWIN WINKLER e ROBERT CHARTOFF, MR.T avrebbe dovuto riprendere il ruolo di Clubber Lang per avere una rivincita contro Rocky, ma probabilmente il rischio di ripetere la storia di "ROCKY II" fece abbozzare il copione. Per trovare l'attore che avrebbe impersonato il rivale di Rocky questa volta, il sovietico Ivan Drago, furono testati in 8000. DOLPH LUNDGREN, che prima di questa pellicola, era apparso in "007-BERSAGLIO MOBILE" e compariva nelle riviste di gossip come fidanzato della cantante GRACE JONES, ci mise sei mesi, ma riuscì  finalmente ad incontrare di persona Sylvester Stallone: ad un primo provino, l'attore e atleta svedese si sentì dire dal personale del casting della produzione che era troppo alto, e quando incontrò la star e regista del film, questi gli disse che aveva buone possibilità per essere ingaggiato, se avesse messo su una decina di kili di muscoli. Sembra che tra Lundgren e CARL WEATHERS ci fosse un'antipatia reciproca, e che durante le riprese del match tra Apollo Creed e Ivan Drago, i due ebbero un alterco, e lo svedese spinse l'altro nell'altro angolo del ring, causando l'abbandono della lavorazione da parte di Weathers, che prese a male parole Lundgren. Il quale minacciò di andarsene definitivamente, e per quattro giorni la lavorazione si bloccò: solo l'intervento deciso di Stallone riuscì a costringere i due a riprendere le riprese del match, sul compromesso che Weathers avrebbe avuto più pazienza, e Lundgren avrebbe abbassato la sua aggressività. Per aumentare la resa e la verosimiglianza della pellicola, Stallone propose a Lundgren di colpirsi fisicamente in maniera concreta. Dopo tre riprese in cui Rocky prendeva pugni nel torace, Sylvester Stallone avvertì un forte bruciore al petto, ma non gli dette peso, per finire il lavoro di quel giorno. Nella notte, ebbe difficoltà respiratorie, e venne portato al pronto soccorso più vicino, ove venne visitato, scoprendo che aveva una pressione sanguigna massima oltre 200. Venne così trasportato dal Canada, in cui si stava girando la parte del lungometraggio ambientata in Russia, a Santa Monica, in cui sarebbe stato sotto osservazione in terapia intensiva in ospedale per quattro giorni. Era successo che per un colpo troppo forte ricevuto, il cuore di Stallone aveva battuto contro lo sterno, e si era gonfiato, limitando l'afflusso di sangue e riducendo l'ossigeno per tutto il corpo. Questo buttò giù di morale l'attore e regista, che però, incontrando nell'ospedale bambini con gravi malattie, si sentì in colpa e si dette da fare per farli divertire. Parte dei dialoghi di Ludmila Drago, interpretata da BRIGITTE NIELSEN, erano assegnati nello script all'allenatore del boxeur sovietico, Nikolj Koloff, impersonato da MICHAEL PATAKI: Sylvester Stallone incluse all'ultimo momento il personaggio della moglie del pugile avversario per dare una parte alla Nielsen, che sposò poco dopo. Nella scena in cui Apollo Creed viene colpito a morte da Drago, Carl Weathers si buttò a faccia in giù e fu così bravo a tremare convulsamente, da far credere ai membri della troupe che si fosse realmente fatto male. Nella realtà, i pugili dell'URSS non potevano gareggiare con colleghi professionisti durante la Guerra Fredda. Secondo Stallone, dopo lo scontro con Balboa, Ivan Drago sarebbe caduto in disgrazia, e divenuto dipendente da alcool e steroidi, prima di giungere al suicidio. Dolph Lundgren constatò che i precedenti avversari di Rocky Balboa, nei tre film venuti prima, avevano personalità molto forti e prevaricanti: decise quindi di fare di Drago più che altro una presenza minacciosa, che accettava, senza colpo ferire, disciplina e trucchi, facendolo muovere o cambiare espressione il meno possibile. Stallone apprezzò questa proposta, dando poche battute di dialogo al rivale, nella pellicola, e inquadrando più possibile il suo sguardo.  Nella versione italiana, prima di cominciare un round, Drago dice a Rocky "Io ti spiezzo in due", una versione esagerata dell'accento russo, mentre nell'originale era "I must break you" ("Devo spezzarti"): la frase divenne un tormentone in Italia. La frase "Becca quello di mezzo", che Duke, il trainer interpretato da TONY BURTON, dà a Rocky sul ring viene da un fatto reale, nella boxe: nel 1933, nel match Max Baer-Max Schmeling, il primo, colpito duramente, disse al suo allenatore che vedeva tre avversari davanti a sè, ed il consiglio che l'allenatore gli dette, fu proprio quello. Se si osserva attentamente la sequenza che apre la pellicola, che è l'unica della serie che non si apre sul nome di Rocky ed il numero dell'episodio, si vedrà che dei due guantoni, riproducenti uno i colori della bandiera USA e l'altro la bandiera sovietica, quello dell'URSS prima di scontrarsi con l'altro si spacca in due e cade. Le scene degli allenamenti in Russia vennero girate nel Wyoming, la fattoria che ospita Rocky ed il suo staff a Jackson Hole, e molti degli esterni sulla neve nel Grand Teton National Park. Il combattimento venne invece filmato all'Agrodome ad Hastings Park a Vancouver, nella Columbia Britannica. Il match tra Apollo Creed e Ivan Drago, invece, venne girato all'MGM Grand Hotel-Casinò, a Las Vegas. Tony Burton, in una scena, batte agli scacchi un sovietico: è un riferimento al fatto che, durante la lavorazione di "SHINING", l'attore si rivelò uno scacchista provetto, battendo un giocatore di alto calibro come STANLEY KUBRICK. Il leader sovietico è volutamente somigliante all'allora segretario del PCUS, Mikhail Gorbaciov: venne interpretato da DAVID LLOYD AUSTIN, che spesso dette volto a personaggi provenienti dall'URSS. Il robot regalato a Paulie fu creato dalla International Robotics, un'azienda specializzata di New York: Sylvester Stallone, come rivelò in un'intervista, aveva visto l'automa ad un party e ne era rimasto affascinato, al punto da volerlo inserire in un suo film. Per la prima volta ed unica volta, BILL CONTI non musicò un film della serie: impegnato a comporre le colonne sonore del primo e secondo "THE KARATE KID", dovette declinare l'offerta di Stallone, e il lavoro venne assegnato a VINCE DI COLA. E' il primo capitolo della saga di Rocky in cui non si sente la canzone-tema "Gonna fly now", seppure alcune note siano trasposte nelle composizioni di Vince Di Cola. Anche in "ROCKY V" si sente solo in versione strumentale, e per poco; il tema ritornerà nel sesto film della serie, "ROCKY BALBOA". La canzone "Living in America" riportò JAMES BROWN per la prima volta dopo dieci anni in testa alla classifica, per l'ultima volta nella sua carriera. Gli esperti dichiararono che questo è stato uno dei pochi film a sfondo pugilistico in cui i suoni dei pugni sono resi con realismo e gli allenamenti verosimili.Con 94 minuti di durata, il più breve capitolo della saga. Invece, la prima versione montata da Sylvester Stallone durava un'ora in più. Le riprese si svolsero tra l'Aprile ed il Luglio del 1985.  "Rocky IV" è stato il capitolo di maggior successo della saga, arrivando ad incassare circa 300 milioni di dollari worldwide. Era costato 30 milioni, ne incassò 31 nel primo weekend di programmazione, totalizzandone 127 sul solo mercato statunitense. L'enorme favore di pubblico arriso al lungometraggio, invogliò Sylvester Stallone a pensare ad un successivo film della serie, in cui si seguivano parallelamente le vite di Rocky e Ivan Drago dopo l'incontro: cambiò idea riflettendo sui danni subiti da entrambi i pugili, e progettò il quinto capitolo sui rischi della boxe. Lasciò però la regia del numero cinque a JOHN G.AVILDSEN, che aveva diretto il primo episodio, riprendendo posto anche dietro la macchina da presa nel sesto film. 

martedì 5 gennaio 2016


LA BALLATA DI CABLE HOGUE ( The ballad of Cable Hogue, USA 1970)
DI SAM PECKINPAH
WESTERN/DRAMMATICO
La lavorazione de "LA BALLATA DI CABLE HOGUE" cominciò subito dopo la fine di quella de "IL MUCCHIO SELVAGGIO": anche per questo L.Q. JONES e STROTHER MARTIN hanno ruoli simili a quelli sostenuti nel film precedente. La base della produzione fu tenuta a Echo Bay, in Nevada. Il ruolo di Cable Hogue venne offerto a JAMES STEWART, che non lo accettò perchè lo reputò potenzialmente dannoso per la sua immagine, poi a CHARLTON HESTON, che declinò perchè non era convinto della sceneggiatura: lo ebbe JASON ROBARDS. La prima scelta di SAM PECKINPAH per il personaggio di Hildy, invece, era sempre stata STELLA STEVENS. L'attrice non era convinta di essere idonea per il ruolo, ma il regista volle rassicurarla personalmente. Tuttavia, la Stevens ebbe pesanti discussioni con i produttori per via del compenso, e perchè non era previsto che anche il suo nome, oltre a quello di Robards, venisse prima del titolo sui poster della pellicola (il cosidetto "top billing" è una questione sempre spinosa, a Hollywood...): al punto che la produzione valutò se non toglierle il ruolo e affidarlo a JOAN WOODWARD, che però chiese ancor più denaro della collega, e quindi non se ne fece di niente, circa il cambio d'attrice. HENRY FONDA era interessato ad interpretare Joshua, ma in fase di contrattazione, le parti non si accordarono, e fu DAVID WARNER ad avere la parte. La lavorazione si interruppe per alcune settimane, per via del maltempo: Peckinpah, parte del cast e della troupe, nei tempi morti, passavano ore a bere. Alla fine delle riprese, i costi delle bevute furono più di 70,000 dollari. In compenso, molti membri della troupe finirono licenziati, e un "mestiere" di un tecnico fu proprio di procurare i biglietti del bus ai colleghi che venivano sbattuti fuori. La lavorazione, come spesso capitò per i film di questo regista, fu caotica, e le riprese sforarono i tempi di 19 giorni, e il budget di 3 milioni di dollari. Ciò causò la conclusione dei rapporti di Peckinpah con la Warner Bros. All'epoca, la casa di produzione stava valutando di affidargli due importanti progetti da dirigere: "CORVO ROSSO, NON AVRAI IL MIO SCALPO" e "UN TRANQUILLO WEEKEND DI PAURA". Naturalmente, dopo questa rottura, i due lungometraggi vennero assegnati ad altri ( SIDNEY POLLACK e JOHN BOORMAN).  Peckinpah, vista la difficoltà nel trovare finanziamenti per i propri progetti in USA, andò in Inghilterra ove realizzò "CANE DI PAGLIA". Fu l'ultimo film interpretato da PETER WHITNEY. Nel film muoiono 3 persone. L'automobile che si vede nel film è "Leslie Special", utilizzata già al cinema per "LA GRANDE CORSA". La macchina venne dipinta, e da bianca diventò verde. Per Sam Peckinpah, il suo film preferito: quando gli veniva chiesto della sua carriera e dei suoi lavori, era uso parlare ampiamente di questo titolo, anzichè di altri più celebri o di maggior successo commerciale. Il film costò 3 milioni e 700,000 dollari, ed incassò negli Stati Uniti 3 milioni e mezzo, che, sommati all'altro milione e mezzo guadagnato dalla pellicola nel resto del mondo, resero 5 milioni l'incasso totale. Negli anni "La ballata di Cable Hogue" ha visto aumentare la propria aura di cult-movie, ed è apprezzatissimo da molti estimatori di Peckinpah, e cinefili in generale. 

sabato 2 gennaio 2016


L'INVASIONE DEI MOSTRI VERDI/IL GIORNO DEI TRIFIDI (Day of the triffids, GB 1962)
DI STEVE SEKELY ( e FREDDIE FRANCIS, non accreditato)
FANTASCIENZA
"IL GIORNO DEI TRIFIDI" era un romanzo di fantascienza, opera di JOHN WYNDHAM, pubblicato nel 1951. In Italia uscì con tale titolo, ma anche come "L'orrenda invasione". Lo sceneggiatore BERNARD GORDON non potè firmare lo script, in quanto membro del Partito Comunista inglese, e probabilmente la pellicola avrebbe avuto problemi di distribuzione negli USA, quindi provvide il produttore esecutivo PHILIP YORDAN firmando per lui il copione. La pellicola che fu tratta dal film venne diretta da STEVE SEKELY, ma alcune sequenze furono girate da FREDDIE FRANCIS, in post-produzione, soprattutto perchè la versione presentata da Sekely era troppo breve per un lungometraggio, e vennero aggiunte scene come quella dell'attacco al faro delle creature vegetali aliene. Furono aggiunti anche personaggi non previsti, come quelli interpretati da KIERON MOORE e JANETTE SCOTT, perchè la versione di Sekely, in totale, non superava i 57 minuti di durata, inaccettabile come lungometraggio da presentare nelle sale cinematografiche. Benchè la colonna sonora sia attribuita a RON GOODWIN, JOHNNY DOUGLAS compose la maggior parte delle musiche del film: nei titoli gli venne invece accreditata la "Musica aggiunta". Dei 45 minuti di colonna sonora, 10 sono di Goodwin, 26 di Douglas. I "trifidi" ispirarono le piante aliene che si vedono in "E.T.-L'EXTRATERRESTRE". Per via di regole britanniche, per produttori dovevano figurare, in maggioranza, dei cittadini della Gran Bretagna: secondo il produttore BERNARD GLASSER, venne inserito GEORGE PITCHER, in realtà ritiratosi dall'attività, per non dover incappare in noie burocratiche o legali. Il film costò l'equivalente di 750,000 dollari americani. Nel 1981 venne girata una versione televisiva del soggetto, in Nuova Zelanda. E' uscito un sequel del romanzo, che però non ha suscitato l'interesse delle case di produzione, però si parla ormai da cinque anni di un remake della pellicola, con un interessamento per dirigerla di SAM RAIMI prima, e di MIKE NEWELL poi.