martedì 10 febbraio 2015


QUEL POMERIGGIO DI UN GIORNO DA CANI
(Dog day afternoon,USA 1975)
DI SIDNEY LUMET
DRAMMATICO
"QUEL POMERIGGIO DI UN GIORNO DA CANI" è basato su una vera vicenda,accaduta nel 1972,su una rapina compiuta da John Wojtowicz,accompagnato da Salvatore Naturile,alla Chase Manhattan Bank,a Brooklyn,che,tra l'altro,divenne un episodio da manuale per la polizia,sul come gestire una situazione così,con rapinatori e ostaggi,e una folla che simpatizza con i malviventi.Quando uscì l'articolo a proposito del fatto,su "Life",i giornalisti Kluge e Moore parlarono di Wojtowicz descrivendolo come un uomo dai capelli scuri,somigliante fisicamente a DUSTIN HOFFMAN o AL PACINO.Infatti,quando venne preparato il film,si puntò su questi due attori,con Hoffman molto vicino ad aggiudicarsi la parte,anche se Pacino riuscì a ottenere la parte. Curiosamente,il vero Wojtowicz aveva ammesso che l'idea di rapinare la banca,gli era venuta guardando "IL PADRINO". Benchè avesse accettato prontamente l'offerta del ruolo di Sonny,Al Pacino,appena prima dell'inizio delle riprese,andò da SIDNEY LUMET e gli annunciò che non sarebbe riuscito ad interpretare il film:l'attore aveva appena ultimato le riprese de "IL PADRINO PARTE II" ed era giunto alla fine della lavorazione molto esausto,e con un inizio di depressione.Essendo un interprete del Metodo,Pacino disse al regista che non se la sentiva di entrare in un ruolo a forte intensità emotiva,che era sull'orlo dell'isteria continuamente, nella condizione in cui era;Lumet rimase molto male della scelta della star,e comunicò alla produzione il fatto,suggerendo allora di riprendere i contatti con Dustin Hoffman. Questo fece scattare in Al Pacino una competitività che lo fece ritornare sui suoi passi,e riprendersi il ruolo. Il divo si presentò sul set con i baffi,perchè secondo lui lo aiutava a  entrare maggiormente nella parte di un gay,ma Lumet lo convinse a toglierseli. Durante le riprese, Pacino era uso dormire solo due ore per notte,fare docce fredde si cambiava poco:questo lo aiutava a dare l'impressione dello stato di tensione nervosa,e dell'aspetto semidistrutto del giovane che interpretava. Inizialmente, Lumet non era molto d'accordo nell'ingaggiare JOHN CAZALE: Sal Naturile era un diciottenne,e l'attore era visibilmente più grande.Tuttavia,quando dette a Cazale l'opportunità di fare un provino,il regista cambiò idea dopo cinque minuti.CHARLES DURNING girò in contemporanea questo lungometraggio e "HINDENBURG":Lumet e ROBERT WISE dovettero trovarsi per organizzare i giorni di riprese che riguardavano il robusto attore.PENELOPE ALLEN,che interpretò la vicedirettrice bionda della banca,era stata una sorta di madre adottiva per Al Pacino:infatti,quando l'attore lasciò casa per andare a studiare recitazione,visse diversi mesi a casa della donna e del marito, già attori.Il titolo di lavorazione originale era "Boys in the bank",ma a Lumet non piaceva,perchè dava l'idea di una commedia un pò scema,e preferì dare al suo lavoro il titolo che conosciamo.Molta della sceneggiatura approntata da FRANK PIERSON venne accantonata,per lasciare spazio all'improvvisazione da parte di un cast molto coinvolto:Lumet fece riscrivere diverse battute,rendendo di fatto la nuova versione la sceneggiatura definitiva.Una celebre improvvisazione fu il grido "Attica!Attica!" rivolto da Sonny alla polizia che circonda la banca;così come la celebre scena della telefonata tra Pacino e CHRIS SARANDON. La prima ripresa di questa sequenza era stata pressochè perfetta,ma Lumet volle girarla una seconda volta,per ottenere da Pacino un'aria ancora più stanca e tesa.Trent'anni dopo questa pellicola,MARCIA JEAN KURTZ tornò ad interpretare un ostaggio in una rapina in banca in "INSIDE MAN".Nonostante sia un lungometraggio su un fatto criminale come una rapina,vengono sparati soltanto due colpi:quando Sonny spara dalla finestra per allontanare i poliziotti, e alla fine, quando Sal viene preso da una fucilata alla testa,sparata da un agente (interpretato da un giovane LANCE HENRIKSEN).Un'amaramente ironica battuta di Sal ("Non voglio morire di cancro") anticipa la fine prematura di John Cazale tre anni dopo,per cancro ai polmoni.Le riprese all'esterno si svolsero in un clima molto freddo:per non far vedere il vapore che usciva dalla bocca degli interpreti,questi misero in bocca del ghiaccio,per non avere lo straniante effetto visibile sullo schermo,dato che la storia si svolge in Estate.La produzione ebbe il permesso per una notte soltanto,per girare tutte le sequenze ambientate all'aeroporto John F.Kennedy. Occorsero sette settimane di riprese a ritmi alti,lavorando di giorno e di notte:per il metodo veloce di Sidney Lumet,il film fu finito di girare con tre settimane di anticipo. A metà delle riprese,tuttavia, Al Pacino collassò,e venne ricoverato brevemente in ospedale:a fine film,prese la decisione di stare fermo per un paio d'anni.Lumet scelse volontariamente di non guardare alcun servizio sul fatto reale avvenuto,per non esserne influenzato.A parte una canzone di ELTON JOHN,sui titoli di testa ("AMOREENA"),non c'è praticamente musica nel film.Candidato a sei premi Oscar,tra cui miglior film,regia,attore protagonista (Al Pacino),vinse quello per la sceneggiatura :Frank Pierson,coinvolto nelle riprese di "E' NATA UNA STELLA",non potè essere presente a ritirare la statuetta vinta sul palcoscenico.

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