domenica 21 ottobre 2012


AMERICAN GIGOLO (American Gigolo,USA 1980)
DI PAUL SCHRADER
DRAMMATICO
Il film fu considerato,da PAUL SCHRADER,come il primo capitolo di un'ideale trilogia,quella dell' "Uomo Solo".gli altri due sono "LO SPACCIATORE" e "THE WALKER":in tutto ci vorranno ventisette anni per concluderla.Agli inizi,il ruolo del gigolò Julian Key fu proposto a CHEVY CHASE,CHRISTOPHER REEVE ( al quale venne offerto un milione di dollari per la parte) e JOHN TRAVOLTA,che rifiutarono,ognuno per motivi differenti,di prendere parte alla pellicola.sul rifiuto di Travolta,sono diverse le versioni.Si è detto che nei primi anni ad Hollywood sull'attore italo-americano fossero girate voci di frequentazioni di giri non dissimili da quelli del film,come,ed è più probabile,che la star de "La febbre del sabato sera",forte a quell'epoca di un potere contrattuale molto sostanzioso,volesse il "final cut",per decidere la versione definitiva del racconto,e Schrader si fosse opposto rivolgendo a RICHARD GERE l'offerta per interpretare il suo film.Tra Gere e Travolta,sono numerose le volte che i due attori si sono "soffiati" i film a vicenda,da questo a "GREASE",proseguendo con "UFFICIALE E GENTILUOMO"," I GIORNI DEL CIELO" e "CHICAGO".JULIE CHRISTIE aveva accettato la parte principale femminile,Michelle,la moglie del politico che scagiona Julian dall'accusa di omicidio,ma quando sembrava che il ruolo andasse a Travolta abbandonò il progetto:quando venne reso noto che il protagonista sarebbe stato Gere,il ruolo non venne di nuovo offerto all'attrice,ma a MERYL STREEP,che non apprezzava il tono della sceneggiatura e rifiutò quindi di partecipare al film.Michelle venne così assegnata a LAUREN HUTTON,ex-modella.Schrader decise che il suo secondo film da regista avrebbe avuto uno stile minimalista,e dichiarò che avrebbe ricordato "PICKPOCKET" di ROBERT BRESSON,da cui era rimasto molto colpito.FERDINANDO SCARFIOTTI realizzò l'intero design per il film,ma,dato che non era iscritto all'albo americano delle maestranze cinematografiche,non potè essere indicato come scenografo,benchè il regista volle che venisse specificato nei titoli come "consulente visivo".Dopo l'uscita del film un giornale pubblicò un sondaggio che diceva che molte donne avrebbero pagato fino a 10,000 dollari per una notte con Richard Gere,dieci volte la tariffa chiesta dal protagonista della pellicola.GIORGIO MORODER chiese alla cantante dei FLETWOOD MAC,STEVIE NICKS,di interpretare il tema principale,ma la Nicks non potè accontentare il compositore perchè il contratto che aveva con la Modern Records la bloccava circa operazioni di questo genere.L'incombenza toccò allora ai BLONDIE,che fecero di "CALL ME" uno dei loro maggiori successi:DEBORAH HARRY rivelò in un'intervista che mentre scriveva il testo della canzone,aveva in mente la sequenza d'apertura del film,con il protagonista che guida una bella macchina sulle coste della California,su una base abbastanza vaga composta da Moroder,intitolata "Man Machine".Le occorsero solo poche ore per buttare giù il pezzo.

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