martedì 13 novembre 2018

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IL GIORNO DEGLI ZOMBI ( Day of the dead, USA 1985)
DI GEORGE A. ROMERO
HORROR
La sceneggiatura originale de "IL GIORNO DEGLI ZOMBI" avrebbe generato un film troppo costoso per le possibilità produttive di GEORGE A. ROMERO: infatti, contemplava una fortezza in cui gli scienziati vivevano e operavano protetti da cavi di alta tensione, mentre i militari erano stanziati nel sottosuolo. Ci sarebbe stata anche una piccola armata di zombie addestrati, ed il finale era stato pensato ancora più violento di quello poi girato. Parte di questa storia venne riutilizzata anni dopo per "LA TERRA DEI MORTI VIVENTI". Ognuna delle comparse che hanno "interpretato" degli zombie ha ricevuto: un cappellino con sopra scritto "I played a Zombie in "Day of the dead"", una copia del finto giornale che si vede a inizio film ( e titola "THE DEAD WALK!") e un dollaro per ogni giorno di riprese. Molte di queste comparse, erano comunque abitanti di Pittsburgh che partecipavano entusiasti ad un capitolo della serie romeriana sugli zombies. LORI CARDILLE raccontò che girando la scena del sogno, che apre la pellicola, in cui dalla parete escono braccia di zombies, la parete finta non resse, e coloro che impersonavano i morti le franarono addosso: il muro falso venne ricostruito più robusto per poter girare la sequenza. Uno dei figuranti era il marito dell'attrice. Durante la scena in cui Miguel viene sedato, la Cardille chiese a ANTHONY DILEO Jr. di schiaffeggiarla realmente, per rendere la scena più reale. Il suono dell'allarme è esattamente quello che si sente anche in "LA COSA". Il libro che il dottor Logan dà a Bub è "LE NOTTI DI SALEM", un omaggio a STEPHEN KING, di cui Romero è stato molto amico. Nelle scene più violente vennero usate interiora di maiale. JOE PILATO, che nel film interpreta il capitano Rhodes, che finisce smembrato, affermò che non aveva mai dimenticato l'immondo odore mentre girava tale scena. E' l'unico film con gli zombies romeriani in cui un morto vivente dice una frase: Bub dice "Ciao zia Alicia". Il budget progettato si aggirava intorno ai 7 milioni di dollari, ma i produttori volevano un horror "moderato": in caso di sequenze molto violente, più di 3 milioni e mezzo non avrebbero stanziato, ma Romero voleva che fosse l'episodio più splatter dei suoi lavori con gli zombies. Per il regista doveva essere il "VIA COL VENTO" dei film con morti viventi. Ci furono tuttavia molti contrasti e litigi, e il film venne riscritto in totale per cinque volte. La prima stesura era di oltre 200 pagine, poi ridotte a 122. Successivamente, dopo diversi rifiuti da parte della produzione di elargire altro denaro, Romero portò a sole 88 pagine la sceneggiatura finale. Fu l'ultimo film diretto da George A. Romero per il produttore RICHARD P. RUBINSTEIN: dopo, il regista scrisse le sceneggiature di "CREEPSHOW 2" e "I DELITTI DEL GATTO NERO", prodotti da Rubinstein. Tutti i grugniti, sospiri e gemiti dei morti viventi furono "recitati" dalla voce di MARK DODSON, che aveva doppiato anche diversi personaggi de "IL RITORNO DELLO JEDI". Non furono realizzati alcuni effetti sonori per questo. Tutte le scene "in superficie" vennero realizzate in Florida, ove viveva al tempo Romero. E' stato il più basso incasso della parziale "trilogia" dei morti viventi di Romero: ha conosciuto, tuttavia, negli ultimi vent'anni una crescente stima da parte dei cinefili fino a diventare un vero e proprio oggetto di culto. Per George A. Romero, il preferito dei suoi film "zombeschi". 

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