martedì 25 settembre 2018

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L'INFERNALE QUINLAN ( Touch of Evil, USA 1958)
DI ORSON WELLES
NOIR
ORSON WELLES affermò di aver letto "Badge of evil", romanzo di WHIT MASTERSON, sul quale è basato "L'INFERNALE QUINLAN", solo dopo aver girato il film: pare si sia basato, riscrivendola quasi completamente, sulla sceneggiatura di PAUL MONASH. Welles inizialmente fu scritturato dalla produzione solo come interprete, ma CHARLTON HESTON aveva aderito entusiasticamente al progetto perchè pensava che sarebbe stato diretto dal regista di "QUARTO POTERE": per non perdere Heston, i produttori vollero affidare anche la regia al talentuoso e irrequieto Orson. Per dirigere, riscrivere e interpretare questa pellicola, Orson Welles ricevette 125,000 dollari.  Welles stravolse molto dello script originario, cambiando il personaggio di Heston da un avvocato bianco e americano ad un agente della Narcotici messicana, e la nazionalità del personaggio di JANET LEIGH, da messicana ad americana, e ambientando la storia in un luogo di confine in Messico, anzichè in una piccola città della California. L'agente della Leigh inizialmente rifiutò l'offerta di far recitare l'attrice nel film, per via del cachet basso, senza consultare la sua assistita. Welles inviò una lettera a Janet Leigh, scrivendole che gli sarebbe piaciuto moltissimo lavorare con lei, ma risultava irrealizzabile per il "no" dell'agente: l'attrice, furiosa, ebbe un confronto con l'agente, dicendogli che lavorare con un artista come Welles era più importante di ogni salario. Heston, intervistato anni dopo, rivelò che non adottare un accento messicano per il suo personaggio fosse uno dei più grandi errori della sua carriera. La vincitrice dell'Oscar MERCEDES MCCAMBRIDGE partecipò al film solo perchè aveva un pranzo con Welles, e il regista e attore non si fece sfuggire l'occasione di farla fare una breve scena: le spuntò i capelli personalmente, le fece indossare un giubbotto di pelle, e le fece pronunciare la sinistra frase "Voglio guardare.". A JOANNA MOORE  venne chiesto di scurirsi i capelli, per differenziarla da Janet Leigh. MARLENE DIETRICH e ZSA ZSA GABOR sono citate come partecipazioni straordinarie, ma se la Dietrich appare per quattro scene, comunque importanti, la presenza della Gabor sullo schermo non supera i venti secondi (era la fidanzata del produttore ALBERT ZUGSMITH, al tempo). La Dietrich non aveva rivelato a nessuno che avrebbe girato alcune sequenze, a titolo di amicizia per Orson Welles per questo film: accettò di riscuotere il minimo sindacale, ma quando i produttori scelsero di metterla nei titoli, dovettero darle altro denaro, secondo le leggi dello spettacolo americano. Orson Welles volle DENNIS WEAVER nel film dandogli il ruolo del manager del motel notturno, perchè lo aveva apprezzato nella serie "GUNSMOKE".  Welles avrebbe voluto LLOYD BRIDGES nel ruolo di Menzies, ma per lo studio era troppo caro, e così venne scritturato il veterano JOSEPH CALLEIA, accontentando comunque il regista, che lo aveva visto recitare a teatro da bambino, e ne apprezzò la professionalità. Janet Leigh era entusiasta del fatto che Welles chiedesse agli interpreti di apportare dettagli personalizzati ai personaggi. La Leigh condivide una sola scena con Orson Welles, e, ironicamente, nella sequenza lei è incosciente. L'attrice si ruppe un braccio appena prima di cominciare le riprese, lo teneva in un tutore e non si nota nel lungometraggio, essendo spesso inquadrata evitando l'arto. Nonostante le voci dicessero che avesse preso peso a livelli incredibili, in realtà Orson Welles ricorse in maniera forte al make-up, indossando kili e kili di protesi per risultare obeso, passando ore notturne a rendersi come si vede sullo schermo, e gomma per il volto e il naso. Sembra che Welles sia rimasto fortemente colpito dalla propria interpretazione in questo lungometraggio, al punto di paragonarsi spesso a Quinlan in età avanzata, quando aveva assunto una corporatura non molto dissimile da quella di questo personaggio. Mentre compieva sopralluoghi per le riprese, Welles cadde in un canale, ferendosi e riportando contusioni: per questo l'idea del bastone per Quinlan. Il personaggio non è mai visto senza il suo cappello nell'intero film. Sembra che si sia presentato, in una nottata, ad un party completamente truccato come Quinlan, ed un'attrice abbastanza famosa lo abbia intercettato e lo abbia salutato, con serietà "Orson! Sei meraviglioso stasera!!!". La scena di apertura richiese una nottata intera di riprese perchè l'attore che impersonava l'ufficiale di custodia continuava a dimenticare le proprie battute: quando albeggiò, con tutta la troupe esausta, Welles intimò, con l'ultima ripresa, di muovere solo le labbra all'attore, che si scusava continuamente con lui, sciupando definitivamente i ciak . La sequenza è tra le più lunghe del lungometraggio, durando tre minuti e mezzo. Per ammortizzare i costi, Welles decise di girare più che altro di notte la pellicola. L'autore basò le scene sulla droga sulle proprie esperienze in merito, con marijuana e eroina: Welles considerava come sostanzialmente non nociva la prima, mentre paragonava all'istinto suicida la seconda. Il titolo originale del film, "TOUCH OF EVIL", non era gradito al regista, perchè non corrispondeva alla sua visione del racconto, ma con gli anni Welles iniziò ad apprezzarlo, e dichiarò che era un titolo perfetto. Per Orson Welles, questo è stato il suo film più divertente da girare, perchè non subiva le interferenze degli studios hollywoodiani, poteva contare su un budget sostanzioso, e lavorava con un cast di attori tra i suoi favoriti, oltretutto con un soggetto libero da troppi simbolismi, una storia puramente noir. Inoltre, per l'autore, il massimo dei suoi intenti era confondere il pubblico, con una storia intricata non meno de "IL GRANDE SONNO", facendo discutere e spiazzando gli spettatori. Il film venne girato quasi tutto sui luoghi reali presentati nella storia. Molta della musica che si sente nella pellicola viene da radio accese, juke-box, A quanto affermato da Welles, egli vide una sola volta in vita sua, per intero, questa sua opera. "L'infernale Quinlan" avrebbe dovuto essere uno dei primi film a non avere titoli di testa: Welles riteneva che avrebbero distratto gli spettatori dalla tensione della scena d'avvio, ma i produttori non vollero saperne. A riprese concluse, Welles si diresse in Messico a concludere la lavorazione del "DON QUIXOTE" che aveva lasciato sospesa: i produttori approfittarono dell'assenza del regista per apportare dei tagli al girato. Al film lavorarono quattro montatori, dopo che Welles aveva licenziato il primo scelto. Solo nella versione restaurata, negli anni Novanta, il film venne presentato come desiderato dal regista.  Il restauro della pellicola nel 1998 avrebbe dovuto aprire il festival di Cannes di quell'anno, ma la proiezione venne cancellata un giorno prima, a causa dell'intromissione della figlia di Welles, BEATRICE WELLES, non nuova nel frapporsi alle celebrazioni del celebre genitore, costringendo gli organizzatori a cambiare programma.  Costato oltre 800,000 dollari, il film fu un insuccesso in USA, ma in Europa ottenne un lusinghiero risultato economico. CURTIS HANSON citò questo film come una delle maggiori ispirazioni per il suo "L.A. CONFIDENTIAL"

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