L'UOMO CHE SUSSURRAVA AI CAVALLI
( The horse whisperer, USA 1998)
DI ROBERT REDFORD
DRAMMATICO
ROBERT REDFORD acquisì i diritti di sfruttamento cinematografico del romanzo "L'UOMO CHE SUSSURRAVA AI CAVALLI" di NICK EVANS prima ancora che venisse pubblicato. E' stato il primo film diretto da Redford, qui alla quinta regia, in cui è stato anche davanti alla macchina da presa: in precedenza aveva svolto funzione di voce narrante per "IN MEZZO SCORRE IL FIUME". Questo lungometraggio venne girato nella medesima area geografica del film del 1992, sopra la Boulder Valley, a sud nel Montana. Per il personaggio di Annie, si era pensato a EMMA THOMPSON, ma poi venne scelta KRISTIN SCOTT-THOMAS, nonostante l'interessamento di SHARON STONE ad avere la parte.. Per il ruolo di Grace, NATALIE PORTMAN rinunciò per prendere parte ad un'edizione de "IL DIARIO DI ANNA FRANK" a Broadway: fu SCARLETT JOHANSSON ad avere la parte. Benchè nei titoli la futura bionda star sia presentata con "introducing", e cioè come esordiente, per lei era il settimo film che girava. Fu il film d'esordio per KATE BOSWORTH: per il suo personaggio, Judith, era richiesta alle interpreti potenziali esperienza come cavallerizza. Fu invece l'ultima pellicola cui partecipò JEANETTE NOLAN, che morì tre settimane dopo l'uscita del lungometraggio nelle sale americane. Alcune scene girate con BETTY BUCKLEY vennero tagliate al montaggio. Pare che la pratica del "sussurrare ai cavalli", in realtà fosse, da parte di alcune tribù pellerossa, una tecnica che consisteva nel saltare in groppa a cavalli particolarmente ribelli, e per farli smettere di imbizzarrirsi, chi li cavalcava dava morsi sulle orecchie, provocando così l'equivoco da parte di chi osservava, che si parlasse all'animale. Nei titoli di coda viene indicato come consulente un vero "horse whisperer", BUCK BRANNAMAN: su di lui venne girato il documentario "BUCK", nel 2011. Nel romanzo il personaggio di Tom Booker moriva, in pratica quasi suicidandosi cercando di domare un cavallo impazzito, perchè non riesce a gestire la relazione con Annie: nel film, sopravvive, e la relazione si conclude con il ritorno della donna alla sua vita in città. Ebbe una nomination agli Oscar per la miglior canzone, " A soft place to fall". Ai Golden Globes due le candidature, per il miglior film drammatico e per la miglior regia a Robert Redford. Costato 60 milioni di dollari, ne incassò 75 in USA, e altri 111 nel resto del mondo, giungendo a 186 milioni.
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