SOLE ROSSO ( Red sun, F/I/E 1971)
DI TERENCE YOUNG
WESTERN
"SOLE ROSSO" avrebbe dovuto essere prodotto nel 1967, ed uscire poco dopo "VIVA VILLA!", come questo prodotto da TED RICHMOND, su una sceneggiatura originale di LARD KOENIG. Questi ricevette comunque un compenso, benchè la sua storia venisse rimaneggiata abbondantemente, da DENNE BART PETITCLERC, DAVID GOODMAN, WILLIAM ROBERTS e LAWRENCE ROMAN. Lo spunto del racconto era venuto proprio da Richmond, il quale era rimasto affascinato da un fatto di cronaca, in cui una rappresentanza giapponese, durante un viaggio in America, aveva perduto degli oggetti e quindi era disonorata. Preparò così un trattamento di 15 pagine e se lo portò dietro in Giappone, per convincere TOSHIRO MIFUNE ad entrare nel cast, ottenendo un accordo, che fece dell'attore nipponico la prima star a firmare. La Warner Bros. avrebbe dovuto produrre la pellicola, ma poi fu la France's Corona Films, di Richmond e ROBERT DORFMAN a realizzarla. Per la regia fu ingaggiato TERENCE YOUNG, il quale avrebbe voluto CLINT EASTWOOD per il ruolo del pistolero Link, poi venne scritturato CHARLES BRONSON. Bronson girò questo film e poi recitò in "CHATO". Fu una pellicola multietnica: girata in Spagna, diretta dall'inglese Terence Young, con un cast formato dall'americano Charles Bronson, dal francese ALAIN DELON, dalla svizzera URSULA ANDRESS, e dal giapponese Toshiro Mifune. Young aveva già lavorato con la Andress in "AGENTE 007-LICENZA DI UCCIDERE", e anche con ANTHONY DAWSON, in "THUNDERBALL- OPERAZIONE TUONO". Terence Young, prima di firmare il contratto per questo lungometraggio, Terence Young stava preparando una biografia di Benvenuto Cellini con un cast che includeva CLAUDIA CARDINALE, RAQUEL WELCH, ROMY SCHNEIDER, KIM NOVAK e la Andress. Charles Bronson, appena finite le riprese di questo lungometraggio, girò "CHATO". L'attore si portò dagli USA 16 persone tra parenti, moglie e cinque figli. Sia Alain Delon che CAPUCINE erano così presi dai propri impegni di lavoro e personali, che partivano ogni weekend, rispettivamente, per Francia e Svizzera, per poi farsi riportare in elicottero sul set il lunedì. Ursula Andress si innamorò del cavallo andaluso che cavalcò sul set, e comunque fu felice dell'esperienza in Spagna, comprando una villa vicino al luogo delle riprese. Sul set, Mifune intrattenne spesso colleghi e troupe con la descrizione delle sue raffinatezze in cucina, non solo inerenti a cibi nipponici, ma anche francesi e italiani. Il film fece di Bronson una star assoluta in Giappone, e poco dopo l'uscita del lungometraggio, girò uno spot per un'acqua di colonia giapponese, venendo pagato 100,000 dollari per soli quattro giorni di lavoro. L'ambasciatore giapponese si riferisce all'Imperatore del suo Paese con l'appellativo "Mikado": in realtà, il termine divenne popolare dopo il successo dell'operetta di GILBERT & SULLIVAN, così intitolata, e in Giappone la parola in pratica non era diffusa, almeno fin quando l'operetta non vi giunse, ma dopo il 1880, e quindi dopo il periodo in cui è ambientato il film. Una forte tempesta influì sui costi della pellicola, facendo ritardare di diciotto giorni la fine della lavorazione. Sul set, tra Terence Young e il produttore Ted Richmond ci furono diversi scontri, ma Richmond dichiarò in un'intervista che, nonostante le divergenze di vedute, aveva intenzione di realizzare altri tre film con il regista inglese: viste le premesse, la cosa non si realizzò. Invece, con Charles Bronson, il regista girò davvero tre pellicole: oltre a questa, "L'UOMO DALLE DUE OMBRE" e "JOE VALACHI-I SEGRETI DI COSA NOSTRA". Per JOHN HUSTON, assieme a "OMBRE ROSSE" e "IL FIUME ROSSO", questo era uno dei più bei western mai realizzati ( tutti con "rosso" nel titolo...). Young avrebbe voluto riunire il cast di questo film alla fine degli anni Settanta, con l'aggiunta di OMAR SHARIF, in un thriller intitolato "Opyum", che poi non venne realizzato.
Nessun commento:
Posta un commento