lunedì 20 marzo 2017

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GLORIA GRAHAME ( Gloria Hallward, Los Angeles, California, 28/11/23- New York, NY, 05/10/81)
Da ragazzina, GLORIA GRAHAME era l'allieva prediletta di sua madre, insegnante di recitazione, il cui pseudonimo era Jean Grahame, e cominciò a recitare da professionista fino dal liceo:era discendente da Edoardo III. Pare che il nonno dell'attrice avesse suggerito a OSCAR WILDE l'idea per "IL RITRATTO DI DORIAN GRAY". Per anni fu creduto che l'attrice fosse nata nel 1925, e non, come invece risultò, nel 1923. Nel 1944 LOUIS B.MAYER la vide a Broadway e le fece cambiare il nome da Gloria Hallward in quello d'arte, che la fece conoscere al pubblico,e le offrì un contratto con la MGM per 250 dollari alla settimana . Quello stesso anno esordì sul grande schermo in "BLONDE FEVER", ma il vero ruolo importante per l'attrice pervenne due anni dopo, in "LA VITA E' MERAVIGLIOSA", accanto a JAMES STEWART. Benchè la Grahame fosse dotata di talento e di sex-appeal, la MGM non credeva moltissimo in lei, e la "cedette" alla RKO: fu così che prese parte a "ACCADDE A BROOKLYN" e "IL CANTO DELL'UOMO OMBRA". E colse un altro grosso successo personale in "ODIO IMPLACABILE", nel 1947, che la portò alla prima nomination all'Oscar. L'attrice era miope, e nella vita privata indossava appositi occhiali. Si candidò, senza successo, ai ruoli ricoperti poi da JUDY HOLLIDAY in "NATA IERI", e da SHELLEY WINTERS in "UN POSTO AL SOLE"Nel 1950 ebbe un'altra bella affermazione ne "IL DIRITTO DI UCCIDERE": sul set non ebbe buoni rapporti con HUMPHREY BOGART, il quale aveva spinto per avere al proprio fianco la moglie LAUREN BACALL, ma fu preferita la Grahame. Fu molto amica di JEFF DONNELL. Il fascino un pò contorto della Grahame ne favorì il successo in ruoli ambigui, e per tutta la decade degli anni Cinquanta le fece attraversare il suo periodo migliore, in personaggi seducenti e allo stesso tempo pericolosi. Infatti, nel 1952 recitò in due film importanti, parti che accrebbero la sua stella a Hollywood: in "IL PIU' GRANDE SPETTACOLO DEL MONDO" e ne "IL BRUTO E LA BELLA". L'interpretazione della moglie di uno scrittore divenuto sceneggiatore cinematografico fu considerata talmente riuscita da farle guadagnare una seconda candidatura all'Oscar, e stavolta la portò a vincere il premio. Sempre nello stesso anno, altri due titoli che la videro al centro della scena: "L'AVVENTURIERO DI MACAO" e "SO CHE MI UCCIDERAI". Nel 1955 fu nel cast di "OKLAHOMA!", in cui cantò senza essere doppiata,  ma le voci circa diversi problemi che l'attrice portò su quel set, le compromisero la carriera: di seguito, divorziò da NICHOLAS RAY, dopo più di dieci anni di matrimonio, il quale la aveva trovata a letto con il proprio figlio, Anthony, tredicenne. Si risposò con CY HOWARD, ma fu un'unione di breve durata, e nel 1960 si sposò con il figliastro ANTHONY RAY, di quattordici anni più giovane. Sia Howard che Ray le tolsero la custodia dei figli avuti con lei, per via della situazione creatasi. Gli anni che seguirono videro il declino della stella di Gloria Grahame: dal 1956 al 1959 girò un pugno di film di poco conto, e dal 1960 in poi recitò solo in teatro e in lavori per la tv. Nel 1966 girò quello che sarebbe parso un pò il suo addio al cinema, con "EL TIGRE":ma nel 1971 apparve in "L'IDOLO". Gli ultimi due titoli cinematografici cui prese parte furono "UNA VOLTA HO INCONTRATO UN MILIARDARIO" e "LA CASA DEL SORTILEGIO", all'inizio degli anni Ottanta. Si fece un'operazione di chirurgia estetica alla bocca, gonfiandosi le labbra, ma il labbro superiore si sciupò, e così provvide, quando girava qualche episodio di serie tv, a mascherare il danno con il cotone. Ammalata di cancro allo stomaco, Gloria Grahame morì a soli 57 anni nell'Ottobre del 1981, vivendo gli ultimi giorni della sua vita a Liverpool, venne portata a New York poche ore prima della sua dipartita. Aveva detto di non aver mai riguardato i propri film in tv. 
COSI' PARLO' GLORIA GRAHAME:
"Non è il modo in cui guardi un uomo, è il pensiero dietro che conta."
"Penso di non aver mai capito Hollywood."
"Devi attraversare la vita come un susseguirsi di cime e vallate."



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