GRAND HOTEL (Grand Hotel, USA 1932)
DI EDMUND GOULDING
DRAMMATICO/SENTIMENTALE
Fu un dramma teatrale tedesco, "MENSCHEN IM HOTEL" di VICKI BAUM, a ispirare la pièce "GRAND HOTEL" a WILLIAM ABSALOM DRAKE, da cui questo film dal cast-monstre: la pièce venne presentata a Broadway, nel 1930, ed ebbe 458 repliche. La MGM acquisì i diritti dall'autrice tedesca per 35,000 dollari, e produsse anche la versione teatrale, che ripagò ampiamente l'investimento fatto. La Metro concepì la produzione di questo lungometraggio, come un veicolo per molte delle sue stelle, in contrasto con l'uso comune delle majors di non mettere insieme troppe star: questo sia per non creare scompiglio durante la lavorazione, che per non elevare i costi e ottimizzare gli introiti. Di solito, non più di due star in cartellone era la regola dei grandi studios, fino ad allora: la MGM ne mise cinque di quelle sotto contratto per la casa, insieme, e realizzò un grosso successo. JOHN BARRYMORE, quando gli proposero il film, era così elettrizzato dal girare una pellicola accanto a GRETA GARBO (che fu la prima star scritturata), da accettare un contratto di tre film con la Metro Goldwyn Mayer. Comunque, anche la "Divina" fu lieta di girare accanto a Barrymore: infatti, specialmente le scene d'amore, l'attrice richiese delle luci sul rosso, poste frontalmente, e tende a separare lei ed il collega dalla troupe, per avere l'illusione di essere soli. Durante una ripresa in cui i due si baciavano, continuarono a farlo per tre minuti dopo che EDMUND GOULDING aveva dato lo stop:esistono riprese che documentano questo, anche se non vennero incluse nel montaggio. La Garbo, tuttavia, aveva varie riserve sull'accettare di interpretare questo film: doveva apparire più giovane per essere credibile come prima ballerina, e non le faceva piacere comparire in un cast così denso di star. Fu decisiva l'idea dei produttori di mettere il suo nome per ultimo nei titoli, omaggio, a quell'epoca, esclusivo solo per gli attori che "degnavano" le pellicole della loro presenza. Barrymore raccomandò al direttore della fotografia, di farlo apparire giovane "come fossi il nipote di JACKIE COOPER!": all'epoca, Barrymore aveva cinquant'anni. JOAN CRAWFORD era inizialmente poco convinta di interpretare Flaemmchen, spaventata dai modi provocanti del personaggio, a forte rischio censura: sia Goulding che il produttore IRVING THALBERG (la cui moglie NORMA SHEARER inizialmente doveva interpretare Flaemmchen, ma desistette dopo molte lettere di fans contrari) la rassicurarono, promettendole che non sarebbe stata messa in una condizione di dare scandalo, anche se l'attrice era nota per essere stata spesso messa sotto tiro dai censori. Inoltre, il suo personaggio indossava un solo abito in tutta la pellicola. Nonostante non avessero scene insieme, Joan Crawford voleva approcciare un dialogo con la Garbo, e la salutava con un semplice "Hello, Miss Garbo" quando la incrociava sul set. L'attrice svedese non rispondeva mai, così dopo qualche giorno, la collega americana smise. Qualche giorno dopo, fu Greta a fermare Joan per chiederle "Hey, non avevi qualcosa da dirmi?". Comunque, la Crawford era indispettita dagli atteggiamenti divistici della Garbo, sia per la sua insistenza nel volere il nome in cima agli altri sui cartelloni, e si vendicò arrivando tardi alle riprese, e mettendo dischi di MARLENE DIETRICH (notoriamente invisa all'attrice svedese, e sentita come rivale assoluta) nelle pause tra i ciak. E alla fine delle riprese, alcune piccole scene con la Garbo vennero aggiunte, in quanto la Divina non voleva concedere troppo spazio alla Crawford. Comunque, venne scelto dalla produzione di non far apparire mai nella stessa inquadratura Joan Crawford e Greta Garbo, per frenare la loro competitività. WALLACE BEERY, invece, venne via un giorno dalle riprese, esclamando che sarebbe tornato sul set solo dopo che Joan Crawford avesse imparato a recitare! Inizialmente, aveva rifiutato di prender parte al lungometraggio, e accettò solo quando gli fu concesso di utilizzare l'accento tedesco, e gli venne confermato che sarebbe stato l'unico, nel cast, a farlo. Il ruolo di Suzette doveva andare a PAULINE FREDERICK, e invece, per problemi di salute di quest' ultima, fu RAFELA OTTIANO ad ottenere la parte. L'originale MGM Grand a Las Vegas è stato costruito per assomigliare al design di questo film. Per attutire il suono dei passi nelle scene più affollate, il cast rivestì le scarpe con calzini: ne venivano indossate duecento paia al giorno. Le star del film non compaiono mai tutte assieme in una scena. Le riprese si svolsero tra il Dicembre del '31 e il Febbraio del '32. E' stata una delle prime pellicole ad essere parodiate, sia nei cartoons che nei cortometraggi comici. I biglietti per la prima vennero venduti a un dollaro e 50 l'uno, un record per l'epoca: fu promesso, al pubblico, che la Garbo sarebbe apparsa dopo la proiezione per salutare gli spettatori. Invece, probabilmente per un rifiuto della diva, apparve Wallace Beery vestito da donna, che ripeteva la frase della collega "Voglio stare sola.", imitandone le pose. La scenetta fu accolta con delusione dal pubblico presente. Fu il maggiore incasso cinematografico in USA nel 1932. A fronte di un costo di 700,000 dollari, incassò oltre 1,200,000 dollari negli Stati Uniti, e un altro milione e oltre 300,000 dollari all'estero, per un totale di 2,600,000 dollari. E' stato l'unico film ad aver vinto l'Oscar come miglior lungometraggio, senza avere altre nominations. Nel 1989 ne è stata allestita una nuova versione teatrale, che è stata baciata da un grande successo: 1017 repliche a Broadway!
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