IL PISTOLERO (The shootist,USA 1976)
DI DON SIEGEL
WESTERN
Il ruolo di J.B.Books, il protagonista de "IL PISTOLERO",era stato offerto,inizialmente a GEORGE C.SCOTT,il quale non era affatto dispiaciuto della sceneggiatura,infatti rispose che avrebbe accettato,a patto che non venisse cambiata neanche una virgola di quel copione.Però,quando JOHN WAYNE riuscì a leggere lo script e mostrò un vivo interesse per il ruolo,gli venne assegnato:i produttori non erano fiduciosi che questo progetto potesse interessare a Wayne,e furono entusiasti quando ci fu questa occasione.Qualcuno della produzione obiettò che era forse troppo anziano per essere credibile come pistolero,ma DINO DE LAURENTIIS dette il suo ok all'assunzione dell'attore.L'anno precedente,il 1975,era stato l'unico in cui John Wayne non aveva preso parte ad alcuna pellicola da quando era entrato nel mondo del cinema,dal 1928.Wayne era rimasto molto colpito da "ISPETTORE CALLAGHAN:IL CASO SCORPIO E' TUO!",ed era ammiratore di DON SIEGEL e del suo cinema,rivelando al regista che avrebbe amato interpretare appunto "Dirty Harry".Tuttavia,nel corso della lavorazione,Wayne non gradì la chiave narrativa scelta da Siegel,avendo preferito una dimensione più epica e crepuscolare.Durante le riprese,spesso nacquero disaccordi tra protagonista e director,e a volte Wayne in persona diresse alcune scene.Wayne ricordava con talmente tanto piacere aver lavorato con LAUREN BACALL in "OCEANO ROSSO",che caldeggiò fortemente la produzione per assegnarle il principale ruolo femminile.In lizza c'era anche MAUREEN O'HARA,ma Siegel preferì prendere la Bacall.Il nome del personaggio,Bond Rogers,è un omaggio a WARD BOND,amico e collega in tanti film di Wayne.JAMES STEWART accettò di partecipare al film in un breve ruolo,solo perchè Wayne insisteva per averlo nel cast.Purtroppo il set allestito non era dei migliori,e l'acustica non aiutava Stewart,che all'epoca cominciava ad avere problemi uditivi,e spesso stava isolato sul set,per la maggior parte del tempo.Nella scena che girava insieme a John Wayne,Don Siegel accusò i due grandi attori di gestirla male,di non pronunciare le battute nella maniera adatta,in sostanza,di non fare troppo sul serio.Wayne gli replicò,parafrasando JOHN FORD,che se voleva qualcuno che le dicesse meglio,avrebbe dovuto ingaggiare due attori migliori.Tempo dopo,Wayne disse ad alcuni amici che il fatto era che Stewart aveva imparato le proprie battute a memoria,ma la sua sordità gli creava disagio e ritardo nel rispondere a lui.Stewart aveva praticamente concluso la sua carriera,salvo qualche sporadica apparizione:infatti,fu pagato 50,000 dollari per questo film.Quando J.B.Books giunge all'ufficio del dottor Hostetler,il personaggio di Stewart,questi gli dice che erano quindici anni che non si vedevano:è uno scherzo all'interno della sceneggiatura,giacchè i due attori avevano lavorato assieme in "L'UOMO CHE UCCISE LIBERTY VALANCE",pressappoco quindici anni prima.Quando un reporter,intervistando RON HOWARD,gli chiese se John Wayne gli avesse dato qualche suggerimento sulla recitazione,e il regista e attore rispose che,prima di girare la scena della sparatoria,l'anziana star lo prese da parte e gli annunciò che gli avrebbe dato un consiglio da attore d'esperienza.Howard si aspettava una riflessione,ma l'altro si limitò a dirgli che,se voleva sembrare minaccioso,doveva tenere la bocca chiusa.Per rendere più "vero" il personaggio di Books,vennero inseriti,dopo i titoli di testa,alcuni inserti di vecchi successi di John Wayne,come "IL FIUME ROSSO","HONDO" e "UN DOLLARO D'ONORE". Mentre assistevano a un quotidiano del girato,Wayne si avvide che in un'inquadratura della sparatoria,si vedeva Books sparare alle spalle di un nemico.L'attore si impuntò con regia e montatore,dicendo che in 250 pellicole non lo si era mai visto sparare alla schiena a qualcuno,e ingiunse di eliminare l'immagine.Così andò.In realtà,in diversi film dell'attore,è possibile vederlo sparare alle spalle di altri,come in "SENTIERI SELVAGGI".L'attore fu particolarmente amabile con gli abitanti di Carson City,distribuendo autografi e facendosi fotografare con molte persone.Wayne prese l'influenza,durante le riprese,e mise in tensione la produzione:per due settimane,infatti,la lavorazione si interruppe,e c'è addirittura chi cominciò a pensare che il lungometraggio non sarebbe stato ultimato.Nonostante si pensi generalmente il contrario,Wayne non era ancora ammalato di cancro,durante le riprese,o perlomeno la malattia non gli era stata diagnosticata o aveva dato segnali.Nel 1964 gli era stato rimosso chirurgicamente l'intero polmone sinistro,e diverse costole,ma nel 1969 era stato dichiarato guarito dal tumore.Il male si riaffacciò,e gli venne diagnosticato,nel Gennaio del 1979.Quando,in quell'anno,Wayne decise di fare da testimonial per uno spot sulla prevenzione del cancro,nel filmato venne inclusa la scena in cui viene diagnosticata la malattia a Books.Le riprese si svolsero tra il Gennaio e il Marzo del 1976.Fu,per John Wayne,l'ultimo film girato.Oggi,è considerato come uno dei più bei "canti del cigno" per un attore hollywoodiano,ma non era affatto preventivato che questa fosse l'ultima intepretazione di Wayne.Si parlò,prima del '79,di un nuovo film in cui avrebbe recitato,"Beau John",sempre con Howard nel cast.Nonostante le ottime accoglienze da parte della critica,"Il pistolero" fu uno dei film di minor successo della carriera di John Wayne.Il film costò poco meno di sei milioni di dollari,e incassò 13 milioni e mezzo circa.Ottenne una candidatura agli Oscar per la miglior direzione artistica,ma non vinse il premio.E ai Golden Globes ricevette una nomination per il miglior attore non protagonista,per Ron Howard,che non si trasformò in premiazione.E' a tutt'oggi considerato come uno dei migliori western degli anni Settanta.
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