giovedì 30 luglio 2015


LA MASCHERA DEL DEMONIO ( I, 1960)
DI MARIO BAVA
 HORROR
Grande appassionato dell'opera di NIKOLAJ VASIL'EVIC GOGOL, MARIO BAVA prese spunto dal racconto dello scrittore russo "Il Vij", per suggerire agli sceneggiatori ENNIO DE CONCINI e MARIO SERANDREI il soggetto per "LA MASCHERA DEL DEMONIO", che avrebbe cambiato, insieme a "I VAMPIRI" di RICCARDO FREDA, la concezione di "horror" in Europa, e in Italia soprattutto, creando dal nulla il "gotico italiano". BARBARA STEELE non ebbe mai il copione a disposizione, ma le venivano fornite, giorno dopo giorno, le pagine necessarie alle scene da girare. Tra l'attrice e Bava non ci fu un rapporto cordiale: il regista voleva esaltare la carica erotica di Barbara Steele, mostrandola con un'ampia scollatura, ma la donna non ne volle sapere, e contestò anche la parrucca di scena che doveva indossare. Una volta si rifiutò di andare sul set, perchè a suo dire, il regista voleva mostrarla quasi nuda: per Mario Bava, i problemi sorgevano soprattutto per via della poca esperienza dell'attrice, e perchè c'era soprattutto scarsa comunicazione, con problemi di traduzione delle rispettive lingue. Nella versione italiana, si parla di una relazione incestuosa tra la principessa Asa e Javutic, mentre nelle versioni internazionali non c'è il minimo accenno alla cosa. Sia Barbara Steele che ARTURO DOMINICI avrebbero dovuto indossare zanne da vampiro, ma Bava, dopo qualche inquadratura che vedeva i due attori con tali protesi, decise che sarebbero stati più inquietanti senza: per questo esistono foto di scena con i due in versione vampirica. La ragazzina che viene mandata a mungere una mucca ,mentre Javudo (il personaggio di Dominici) esce dalla tomba, è la figlia dell'attore, GERMANA DOMINICI. La versione americana ha la colonna sonora composta da LES BAXTER, che comunque contiene brani della soundtrack originale, di ROBERTO NICOLOSI.  In USA venne distribuito dalla American International, risultando il maggior successo al box-office dell'anno, più dei titoli di casa "I VIVI E I MORTI", e " IL TERRORE DEI BARBARI": molto del successo della pellicola italiana fu dovuto all'alto gradimento di pubblico e recensori, e del tam-tam dei fans del lungometraggio. TIM BURTON ha rivelato che è il suo film dell'orrore preferito. In Inghilterra, quando la pellicola giunse nel 1961, venne negato il nullaosta della censura: in Gran Bretagna, infatti, il film fu edito solo in video, nel 1992. Bava disse in un'intervista che un'importante casa di produzione americana gli aveva offerto di fargli dirigere un remake del film, a colori, ma egli rifiutò: l'avrebbe poi realizzato suo figlio LAMBERTO BAVA, nel 1989, ma con scarso successo. Ha conosciuto una meritata rivalutazione dalla critica italiana, ed è considerato oggi un caposaldo del cinema italiano di genere. 

martedì 28 luglio 2015


IL MAGO HOUDINI (Houdini, USA 1953)
DI GEORGE MARSHALL
DRAMMATICO
Tre anni prima della produzione di questo lungometraggio, la 20th Century Fox avviò una trattativa con la famiglia di HARRY HOUDINI per realizzare un film intitolato "The life of Houdini", che avrebbe avuto come protagonista BURT LANCASTER, ma alla fine la cosa non andò in porto, e fu invece TONY CURTIS, in questo lavoro della Paramount, ad impersonare il famoso illusionista. Curtis era un prestigiatore dilettante, e realizzò di persona quasi tutti i trucchi visibili nel film. I due erano accostati anche da una particolarità: il vero nome di Houdini era Weiss, mentre quello di Curtis era Schwarz, e in tedesco le due parole significano "bianco" e "nero". Il film contiene varie inesattezze, sulla vita e l'operato di Harry Houdini, come molte volte accade al cinema, nelle drammatizzazioni delle biografie. La più evidente è la morte del protagonista, che qua viene fatto morire in scena, durante un suo spettacolo, tra le braccia della moglie: in realtà, l'illusionista venne colpito da uno studente che credeva che veramente Houdini non poteva rimanere ferito, e la pugnalata gli forò gravemente l'appendice, causando un'emorragia interna. Collassò sul palco, venne portato all'ospedale, e morì soltanto tempo dopo, ad Halloween, nel 1926. Da allora, in sua memoria, il 31 Ottobre viene celebrato il Giorno Internazionale della Magia. Il film è considerato un piccolo classico degli anni Cinquanta, amato soprattutto dai ragazzi, per i numeri di illusionismo compiuti da Curtis/Houdini.

lunedì 27 luglio 2015


LA FEBBRE DELL'ORO (The gold rush, USA 1925)
DI CHARLES CHAPLIN
COMMEDIA
L'idea de "LA FEBBRE DELL'ORO" venne a CHARLES CHAPLIN mentre, a casa di MARY PICKFORD e DOUGLAS FAIRBANKS, gli venivano mostrate fotografie del Klondike e dell'Alaska, da amici comuni, che gli stavano annunciando di voler scalare il Chilkoot. Per il  ruolo di Georgia, il principale personaggio femminile, venne fatto un provino a CAROLE LOMBARD, anche se era già stata scritturata LITA GREY( moglie di Chaplin, all'epoca), che dovette però abbandonare la lavorazione per gravidanza: la parte però andò a GEORGIA HALE. Chaplin ebbe una relazione con l'attrice, che mandò in crisi il matrimonio con la Grey, e rivelò che il bacio della sequenza finale era vero: quando la pellicola venne rieditata nel 1942, il regista e protagonista accorciò la scena, essendo finita da molto tempo la liaison.Nella riedizione del '42 venne aggiunta della musica composta personalmente da Chaplin, in collaborazione con il suo abituale musicista MAX TERR.  MACK SWAIN, che interpreta Big Jim, abbandonò la lavorazione, perchè non gli piaceva interpretare un ruolo così maschio, indossando una grossa pelliccia: Chaplin lo lasciò fare, per poi richiamarlo indietro sul set. Per l'appunto Swain si era già rasato il barbone del personaggio, e provarono a girare delle sequenze con una barba finta, ma la cosa non soddisfaceva il regista: il quale decise di girare alla fine le scene con Big Jim, lasciando che ricrescesse la barba sul volto di Mack Swain. Originariamente, una controfigura avrebbe dovuto essere vestita da "pollo umano" nella scena dell'allucinazione da fame di Big Jim, ma, dato che non veniva trovato nessuno che ripetesse il modo di muoversi di Chaplin, fu lo stesso Charlie, perfezionista convinto, a indossare il costume. Cercare locations fu così difficoltoso, che infine il regista scelse di realizzare l'intero lavoro nel suo studio hollywoodiano: questo anche per via della lentezza con cui Chaplin era uso girare i suoi lavori, che contrastava con il probabile peggioramento del clima nel Klondike. L'unica scena girata su locations reali fu quella , in apertura delle miniere al passo del Chilkoot. Vennero girate ulteriori ventisette scene, non incluse nel montaggio definitivo. La scena del confronto tra Big Jim e il protagonista per la cena, richiese tre giorni di riprese, e venne girata per 63 volte! Questo perchè Chaplin non era soddisfatto del come l'aveva realizzata; lo stivale venne realizzato in liquirizia da una ditta inglese, del West Yorkshire. Chaplin, per via della gran dose di liquirizia ingerita, dovette andare all'ospedale per un'iniezione di insulina. La scena del Baribal, il grande orso nero, venne girata con un vero esemplare, in controtendenza all'uso dell'epoca, di far indossare un costume a figuranti per girare sequenze con grandi animali come gorilla, leoni, orsi. Fu la prima volta in cui Chaplin girò un film muto, con una sceneggiatura completa prima di cominciare le riprese, e l'unico suo lavoro muto in cui aggiunse, per le riedizioni, degli effetti sonori. I 2500 cercatori che si vedono nella pellicola erano veri, e vennero pagati per un giorno di riprese. La celebre sequenza delle pietanze che danzano (che era stata preceduta da una analoga di ROSCOE "FATTY" ARBUCKLE, ne "LA CASA TEMPESTOSA", nel '17), diventò così popolare che, a volte, i proiezionisti la ripetevano per la gioia del pubblico. Per RICHARD ATTENBOROUGH, il film più bello di sempre, e, quando a Charlie Chaplin venne chiesto per quale suo lungometraggio avrebbe voluto essere ricordato, indicò questo. I titoli di lavorazione erano stati "Lucky Strike" e "The Northern story". E' stato il quinto maggior incasso muto di sempre. E' incluso regolarmente tra i più grandi film mai prodotti, le migliori commedie di sempre, e nei film da vedere in assoluto. Le riprese si tennero tra il Febbraio del 1924 e l'Aprile del 1925. Costò poco più di 900,000 dollari, e l'incasso americano, tra riedizioni e prima uscita, è di 5 milioni e mezzo di dollari. Curiosamente, le due nominations agli Oscar ricevute dalla pellicola, furono quelle per la riedizione del 1942, per il miglior suono e per la miglior colonna sonora (aggiuntiva), ma nessuna delle due divenne un premio consegnato. 

domenica 26 luglio 2015


GENE TIERNEY ( Gene Eliza Tierney, 19/11/20, Brooklyn, New York City, USA- 06/11/91, Houston, Texas,USA)
Figlia di una coppia molto unita, un padre agente assicurativo di ottimo successo, una madre insegnante, GENE TIERNEY nacque a Brooklyn il 19 Novembre 1920, e passò l'infanzia tra il Connecticut, ove vivevano i nonni, e New York: frequentò le migliori scuole e concluse gli studi in Svizzera. Passarono altri due anni, poi la ragazza tornò negli Stati Uniti: nel 1938 era già su un palcoscenico di Broadway interpretando "What a life!", e allo stesso tempo figurando nel cast di "The Primerose path": il padre mise su una piccola ditta solo per promuovere la carriera d'attrice della figlia. Le sue prove nelle pièces "Mrs.O'Brian's entertains" e "Ring two" riscossero molte buone critiche, e di lì a poco DARRYL F.ZANUCK, dopo averla vista come star in "The male animal" a teatro,  volle metterla sotto contratto per la 20th Century Fox: il suo primo ruolo cinematografico fu in "LA BAIA DI HUDSON", a cui seguì "IL VENDICATORE DI JESS IL BANDITO". Zanuck dichiarò in seguito che per lui era la più bella donna mai vista su grande schermo. Il 1941 fu l'anno in cui emerse, decisamente, con quattro film interpretati: "I MISTERI DI SHANGHAI", "LA VIA DEL TABACCO", "INFERNO NEL DESERTO" e "LA RIBELLE DEL SUD". Un grosso successo lo ebbe il suo debutto nella "screwball comedy", "RAGAZZE CHE SOGNANO"; di lì a poco, il ruolo della carriera, che le fece infatti guadagnare la nomination all'Oscar quale protagonista, "FEMMINA FOLLE", che ne consolidò notevolmente la carriera, seppure non avesse portato a casa la statuetta. Arrivarono infatti due titoli memorabili come "IL FILO DEL RASOIO" e "VERTIGINE", ai quali seguì una pausa, per poi riprendere a recitare in un altro lungometraggio molto amato quale "IL FANTASMA E LA SIGNORA MUIR". Le venne offerto dalla MGM anche il ruolo principale in "GRAN PREMIO",  ma non potè accettare per via del suo contratto con la Fox. Si può dire che negli anni tra il 1943 e il 1950, Gene Tierney sia stata tra le più desiderate star di Hollywood, anche dai produttori e dai registi: anche nel quinquennio seguente le cose andarono bene per la sua carriera, con pellicole rilevanti come "I TRAFFICANTI DELLA NOTTE", "LA MADRE DELLO SPOSO", "LA MANO SINISTRA DI DIO", "GLI AVVENTURIERI DI PLYMOUTH".Dal 1955 al 1962, la Tierney sospese la carriera d'attrice: il matrimonio andato male con il conte Oleg Cassini, la nascita di una figlia con un ritardo mentale, e alcune relazioni sentimentali poco felici, misero a durissima prova i nervi della star, che venne ricoverata per depressione ed esaurimento nervoso.  Tra l'altro, la sua vicenda, l'aver contratto una malattia durante la gravidanza, e i problemi avuti dalla piccola, offrirono lo spunto a AGATHA CHRISTIE per il suo "ASSASSINIO ALLO SPECCHIO". HOWARD HUGHES procurò fondi consistenti per curare la bambina. Nel 1957, in piena depressione, l'attrice tentò di gettarsi sotto da un palazzo, ma venne salvata da un intervento della polizia. Nel 1959 cominciò le riprese di "VACANZE PER AMANTI", che avrebbe dovuto rappresentare il suo rilancio al cinema, ma le sue ancora fragili condizioni la forzarono a lasciare il set.  Ritornò sullo schermo per "TEMPESTA SU WASHINGTON", dopo essersi risposata nel 1960, con W.Howard Lee, ex-marito di HEDY LAMARR, ebbe una buona affermazione e un caloroso"bentornata" da pubblico e stampa, ma qualcosa dentro lei si era perso, probabilmente anche l'interesse per il suo lavoro d'attrice, visto che due anni dopo, nel 1964, recitò per l'ultima volta al cinema, in "MENTRE ADAMO DORME"Anni dopo riprese a recitare per la tv nella breve serie "SCROUPIES", nel 1980. Il collega con cui ha collaborato maggiormente è stato DANA ANDREWS, in ben cinque film. Ebbe numerose relazioni sentimentali nel suo periodo di massima fama, compresa una liaison con un giovane JOHN FITZGERALD KENNEDY, conosciuto nel 1946, mentre girava "IL CASTELLO DI DRAGONWYCK":la Tierney fu sempre una fervente repubblicana, ma quando l'ex fidanzato vinse le elezioni presidenziali, gli inviò un telegramma di congratulazioni. Ebbe una storia anche con TYRONE POWER. Era presente a casa di quest'ultimo, la sera in cui la moglie di DAVID NIVEN, Primula, cadde rovinosamente dalle scale, riportando ferite per le quali sarebbe morta più tardi. Sembra che non gradisse la propria voce, risentita al cinema, e che abbia preso a fumare abbondantemente per abbassarla di un tono o due. Ha sempre parlato fluentemente il francese. Gene Tierney morì per le conseguenze di un enfisema, a Houston, poco prima di compiere settantun anni.
COSI' PARLO' GENE TIERNEY
"La gelosia è la peggiore delle colpe: fa vittime da entrambe le parti."
"Era la moda del tempo, percepire che tutti gli attori fossero dei nevrotici, o non avrebbero potuto recitare."

giovedì 16 luglio 2015


IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON
(The curious case of Benjamin Button, USA 2008) 
DI DAVID FINCHER
FANTASTICO/SENTIMENTALE 
Il progetto de "IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON" parte da lontano: i diritti del racconto breve di FRANCIS SCOTT FITZGERALD, a sua volta ispirato da una battuta di MARK TWAIN ( "La parte migliore della vita è all'inizio, e la peggiore alla fine.") vennero acquisiti da RAY STARK nei primi anni Settanta, e il progetto contemplava inizialmente, JACK NICHOLSON nel ruolo principale, ma non si concretizzò. Successivamente, fu la Amblin di STEVEN SPIELBERG ad acquistare i diritti, e appunto nei primi anni Novanta, doveva essere proprio il regista di "E.T." a girare la pellicola, con TOM CRUISE protagonista, ma la scissione che vide FRANK MARSHALL e KATHLEEN KENNEDY creare una propria casa di produzione, nel 1994, vide i due portare con loro anche questo progetto. Nel 1998, sembrava che sarebbe stato RON HOWARD  a dirigere il film, con JOHN TRAVOLTA nei panni di Benjamin Button, ma anche questa volta fu un nulla di fatto.Si parlò anche di SPIKE JONZE, e poi di PHIL ALDEN ROBINSON per la regia.  ERIC ROTH scrisse la sceneggiatura, 240 pagine che fece avere a DAVID FINCHER dopo il 2000, tramite il suo agente, che era stato collaboratore di Stark: il regista si risolse ad occuparsi del film dopo la morte del padre, nel 2002. Fu Fincher a volere BRAD PITT nel ruolo principale, dopo aver lavorato con l'attore già due volte, nel 1995 per "SE7EN" e nel 1999 per "FIGHT CLUB". Pitt si sottoponeva ogni giorno a sessioni di trucco lunghe cinque ore, per apparire vecchissimo. L'aspetto che David Fincher , GREG CANNOM, il responsabile del make-up e ERIC BARBA, il supervisore degli effetti visuali, volevano per Button che sembrasse una persona agli ultimi stadi della progeria, una malattia degenerativa che causa l'invecchiamento precoce: così come ROBIN WILLIAMS in "JACK"  e SUSAN SARANDON in "MIRIAM SI SVEGLIA A MEZZANOTTE". Il regista ammise che il motivo per cui non è Brad Pitt "rielaborato" a impersonare Benjamin  nelle scene finali quando è bambino e poi neonato, perchè il budget per gli effetti speciali era finito. Quando venne a sapere che Brad Pitt e TARSEM SINGH erano nello stesso periodo in Cambogia e India, Fincher chiese al collega il favore di girare delle scene che vedevano Benjamin Button in Asia: Singh accettò di buon grado. Per il ruolo di Daisy venne presa in considerazione RACHEL WEISZ, ma aveva diversi impegni già presi in precedenza, e  poi venne scelta CATE BLANCHETT.  JULIA ORMOND girò le sue scene a due settimane dalla fine della lavorazione: in quel periodo, la Blanchett si sottoponeva a quattro ore di trucco al giorno per impersonare la versione più anziana di Daisy, e poteva girare solo brevemente le scene in cui giace in un letto di ospedale, perchè il calore delle luci di scena avrebbero sciupato il suo make-up. L'uomo citato nel film, Roy Cleveland Sullivan, fu davvero colpito per sette volte nella sua vita, da fulmini, ed è il record assoluto della categoria, essendo pure sopravvissuto. La Levi's ha fornito vari modelli di ogni epoca, per aiutare la produzione. Nel racconto originale il personaggio di Daisy si chiamava Hildegarde Moncrief, ma venne chiamato così per rimandare maggiormente al lavoro di maggior successo di F.S.Fitzgerald, "IL GRANDE GATSBY". Daisy dice di avere 43 anni nel 1967, ed è quindi nata nel 1923. Il colibrì è l'unico uccello che vola all'indietro, uragani le cui correnti vanno in senso antiorario e altri dettagli come le lancette dell'orologio che vanno in senso contrario, sono tutte allusioni al caso di Benjamin Button, la cui vita va in senso opposto a quello normale. Le sirene che si sentono nella scena riguardante l'uragano Katrina sono le solite che si sentono in "THE TIME MACHINE", del 2002, nella scena della distruzione della luna. E' stato il secondo film , dopo "DEJA' VU", a girare scene a New Orleans dopo il disastro di Katrina. Inizialmente avrebbe dovuto essere Baltimora a ospitare le riprese, ma la riduzione dei costi che avrebbe comportato spostarsi a New Orleans convinse lo studio a girare lì. La motocicletta che il protagonista guida è una Triumph 650cc T110 blu e argento. La casa del padre di Benjamin è la stessa che fu usata per gli esterni del remake de "IL BACIO DELLA PANTERA". Il film si svolge dall'11 Novembre 1918 allo stesso giorno del 2005. Quando DANNY BOYLE venne a sapere della realizzazione di questo film, rinunciò a girare il suo "Solomon Grundy", dal soggetto molto simile. E' stato il primo lungometraggio di Fincher che ha ottenuto un divieto "basso" come il PG-13. Le riprese durarono in tutto 150 giorni, effettive. Costato 150 milioni di dollari, ne ha incassati 127 solo negli USA, e altri 206 nel resto del mondo, per un totale di 333 milioni. Candidato a tredici premi Oscar, tra cui miglior film, regia, miglior attore protagonista (Pitt), miglior attrice non protagonista ( TARAJI P.HENSON), sceneggiatura non originale, vincendone tre, per i migliori effetti speciali visivi, il miglior trucco, e miglior direzione artistica. Ha avuto anche cinque nominations per i Golden Globes, tra cui miglior film drammatico, regia e attore protagonista, ma non vinse in alcuna delle categorie. 

sabato 11 luglio 2015


JACKIE BROWN (Jackie Brown, USA 1997)
DI QUENTIN TARANTINO
NOIR
La base di "JACKIE BROWN", terzo film "ufficiale" di QUENTIN TARANTINO ( più l'episodio di "FOUR ROOMS") è il romanzo "RUM PUNCH" di ELMORE LEONARD. PAM GRIER aveva sostenuto un provino per interpretare il ruolo andato poi a ROSANNA ARQUETTE, ma Tarantino era rimasto favorevolmente impressionato dall'ex-star della "blackploitation" e la volle come protagonista di questo suo lavoro ( infatti, nel romanzo Jackie si chiama Burke, ed è bianca, ma proprio per avere la Grier, venne cambiata l'origine etnica della protagonista; inoltre, Burke era il cognome del personaggio di Pam Grier in "FOXY BROWN") . ROBERT FORSTER, invece, fu incontrato casualmente dal regista in un ristorante, che gli consegnò una copia dello script, dicendogli che se voleva partecipare, sarebbe stato importante per lui: Forster, una carriera con un buon inizio nei B-Movies, e un prosieguo da caratterista, era molto emozionato dalla cosa. Ed infatti, per lui fu un rilancio, che gli portò addirittura una nomination all'Oscar. All'epoca, Forster era sprovvisto di un agente, ma era piaciuto a Tarantino quando aveva sostenuto un provino per il ruolo andato poi a LAWRENCE TIERNEY ne "LE IENE"ROBERT DE NIRO voleva lavorare con Tarantino, e gli piaceva il ruolo di Cherry, che però era appunto già stato assegnato a Forster: così, accettò di interpretare Louis. Questo personaggio era ambito da SYLVESTER STALLONE, mentre la prima scelta per il personaggio di Ray Nicolette era JOHN TRAVOLTA, poi le cose andarono diversamente. Per il ruolo di Melanie era stata presa in considerazione CHRISTINA APPLEGATE, ma era già sotto contratto per girare "SPOSATI CON FIGLI", e venne scritturata BRIDGET FONDA. SAMUEL L.JACKSON era già coinvolto nella grossa produzione "SFERA", ma volle partecipare al film diretto dall'uomo che gli aveva fatto compiere una svolta nella propria carriera: girò le sue scene nei weekend in cui era libero da Fu un'idea dello stesso Samuel L. Jackson il look con codino e pizzetto caprino di Orvell. Keaton riprese il ruolo di Ray Nicolette anche nel successivo "OUT OF SIGHT", pure esso tratto da un romanzo di Leonard. MIRA SORVINO, che all'epoca aveva una relazione con Quentin Tarantino, appare, fuori fuoco, nella scena  in cui Jackie patteggia. La Grier non si aspettava di incontrare sul set SID HAIG, amico di vecchia data, nei panni del giudice:l'attrice proruppe in una sonora risata, per via del fatto che entrambi avevano recitato in parecchi B-movies dell'exploitation. Nella scena in cui Max Cherry esce da un cinema, la musica che sentiamo sui titoli di coda del film che è finito, è la solita sui titoli finali di questa pellicola. Le note che invece accompagnano Pam Grier nel centro commerciale in cui sta cercando di riconoscere i poliziotti in borghese, sono quelle della colonna sonora di "COFFY", un film interpretato dall'attrice in cui il personaggio da lei interpretato cerca per tutta la storia di sfuggire alla polizia. Curiosamente, il nome del direttore del casting è Jacki Brown, quasi un'omonimia con il personaggio principale.  Il libro che Max Cherry sta leggendo quando Jackie esce dal carcere è "Berlin game" di LEN DEIGHTON. La Honda Civic del 1980 che Jackie Brown guida, è la stessa vettura condotta da Butch (BRUCE WILLIS) in "PULP FICTION" quando investe Marsellus Wallace. Ad oggi, l'unico lavoro di Quentin Tarantino basato su un testo preesistente. E' anche, per ora, il film meno violento dell'autore, con solo nove colpi di pistola, e scarso sangue in scena, e quattro "soli" personaggi morti, che, tra l'altro, compaiono tutti nella prima scena del lungometraggio. SPIKE LEE criticò pubblicamente Tarantino perchè nel film viene utilizzata spesso la parola "Nigger" (Negro), che in effetti viene pronunciata 38 volte nella pellicola: Samuel L.Jackson, che aveva lavorato con Lee in precedenza, difese l'altro regista presso la stampa, sottolineando che non era fatto in maniera offensiva, e i dirigenti della Miramax provarono a organizzare un incontro pubblico tra i due registi per chiarire la cosa pacificamente, ma Spike Lee rifiutò di incontrare il collega. Costato 12 milioni di dollari, ne incassò 39 negli Stati Uniti, ed altri 34 nel resto del mondo, arrivando a totalizzare 73 milioni. A livello commerciale in parte deluse le aspettative, dopo l'exploit di "Pulp Fiction", e spiazzò molti fans del regista, per il taglio più "classico" del racconto: in molti, però, anni dopo, lo ritengono tra i lavori migliori di Quentin Tarantino. Ha ricevuto una nomination all'Oscar per il miglior attore non protagonista (Forster),senza vincere, e due candidature ai Golden Globes : nella categoria commedia/musicale, per la miglior attrice protagonista (Pam Grier) e per il miglior attore non protagonista (Jackson). Ma il  premio per questo film fu l'Orso d'Argento a Samuel L.Jackson, a Berlino.

sabato 4 luglio 2015


POLTERGEIST-Demoniache presenze ( Poltegeist, USA 1982)
DI TOBE HOOPER
HORROR
"POLTERGEIST" ( dal tedesco "Spettro rumoroso") nacque da una frustrazione: STEVEN SPIELBERG era intenzionato, dopo il fiasco commerciale di "1941-ALLARME A HOLLYWOOD", a dare un seguito a "INCONTRI RAVVICINATI DEL TERZO TIPO", ma non giungeva un'idea sufficientemente convincente a proseguire la storia del film del '77. Fu così che entrò in contatto con gli sceneggiatori MICHAEL CRAIS e MARK VICTOR, che stavano scrivendo la storia che, anni dopo, avrebbe dato vita a "ALWAYS": Spielberg raccontò ai due che gli girava in testa un'idea per una storia di spettri, e il duo di sceneggiatori si appassionò all'idea, concentrando i loro sforzi su questo nuovo soggetto, e posticipando la conclusione della storia che avevano proposto al regista. Quando la sceneggiatura fu pronta, Steven Spielberg voleva cominciare a produrre film, e infatti, ben impressionato da "NON APRITE QUELLA PORTA", propose a TOBE HOOPER di realizzare "E.T.-L'EXTRATERRESTRE", mentre lui avrebbe diretto, appunto, "Poltergeist":Hooper, però, non sentiva come propria la storia del piccolo alieno abbandonato sulla Terra, e disse al collega che avrebbe accettato, invece, di girare questo film. Spielberg accettò il patto, e dette il via alla produzione: inizialmente propose il lungometraggio alla Universal, che non parve interessata, e così strinse un accordo con la MGM. Sembra che STEPHEN KING sia stato contattato per apporre piccoli cambiamenti al copione, ma le parti non si trovarono d'accordo, e così la storia rimase quella di Crais e Victor. E' stata una delle rare occasioni in cui Spielberg figura tra gli autori della storia di un film  a cui ha messo mano, in qualche modo, ed uno dei pochi lavori in cui è coinvolto, che non ha la colonna sonora firmata da JOHN WILLIAMS.  Spielberg e Hooper si trovarono d'accordo sulla scelta degli attori: non volevano volti celebri, per aumentare il realismo del racconto. Erano dell'opinione che scegliere star avrebbe diminuito l'effetto del film. In realtà, non c'era la differenza d'età suggerita dal film tra CRAIG T.NELSON, JOBETH WILLIAMS  e DOMINIQUE DUNNE, che interpretava la loro figlia adolescente: l'attore aveva 14 anni più della ragazza, mentre la collega più grande ne aveva 11 più di lei. ZELDA RUBINSTEIN sostenne quattro provini per aggiudicarsi il ruolo della medium Tangina. L'attrice girò le sue scene in sei soli giorni.  Per interpretare Carol Anne, venne presa in considerazione DREW BARRYMORE, ma Steven Spielberg voleva una bambina dal volto ancora più angelico, per quella parte: venne così scelta HEATHER O'ROURKE, ma il produttore e regista rimase così colpito dalla piccola Drew, da volerla nel cast di "E.T.".Durante la lavorazione, solo una cosa spaventò Heather, nonostante la presenza di cose paurose sul set: girando la sequenza in cui i giocattoli della bimba volano dentro l'armadio, la grossa ventola in azione la fece cadere, e Spielberg fece fermare la ripresa, la prese in braccio e decise che non sarebbero state effettuati nuovi ciak di quella parte.  La bambina si portò a casa il pesciolino che il suo personaggio possiede nel film. Anche SHIRLEY MACLAINE doveva essere nel cast, ma preferì prendere parte a "VOGLIA DI TENEREZZA". Nella scena in cui dalla terra emergono gli scheletri, ne vennero utilizzati di veri,semplicemente perchè era meno caro che affittarne o crearne di finti.  Le mani che appaiono nello specchio del bagno sono quelle di Steven Spielberg. La scena in cui le sedie si ritrovano in strampalato equilibrio, venne girata in una sola ripresa: mentre veniva inquadrata JoBeth Williams, tecnici della troupe misero su una sorta di piramide con le sedie, per poi sfilarle in un attimo, prima che venisse cambiato inquadratura. La scena in cui Diane viene attaccata da una forza invisibile nella sua stanza da letto, venne girata in una struttura ruotante, con una macchina da presa fissa. JoBeth Williams non era molto convinta, nel girare la sequenza in cui doveva nuotare nella piscina, per l'abbondanza di cavi elettrici nelle vicinanze: per confortarla, Spielberg rimase vicino all'attrice durante tutta la ripresa. Le paure di Robbie, che puntualmente arrivano a terrorizzarlo, sono anche quelle di Spielberg da bambino: i clown, e un albero che sbatte sulla finestra. L'effetto di luci strabiliante che verso il finale giunge dall'armadio venne ottenuto piazzando un acquario davanti ad un riflettore: l'effetto tremolante venne dato da un membro della troupe, che soffiava sulla superficie dell'acqua. E' stato uno dei primi film che ha trattato il tema dell'EVP (Electronic Voice Phenomenon).  La prima scena girata fu quella in cui Diane apre la porta della propria camera, e vede qualcosa che la fa urlare: l'ultima, quella delle allucinazioni di Marty nel bagno. La marionetta del pagliaccio che si vede nella pellicola fu esposta al "Planet Hollywood" del Caesar's Palace, a Las Vegas. La casa in cui si svolge il lungometraggio è a Simi Valley, in California: la famiglia che la affittò alla produzione, ci vive ancora oggi. L'abitazione che viene risucchiata, nel finale, dalle presenze, sottoterra, era un modellino. Sembra che sia JoBeth Williams che Zelda Rubinstein, durante la lavorazione del lungometraggio, abbiano avuto un'esperienza paranormale: la Williams trovò delle cornici che teneva appese in casa incrinate, e quando le cambiò, anche le nuove fecero la stessa fine; la Rubinstein, invece, ebbe una visione, del suo cane che le veniva incontro, e successivamente ricevette la telefonata di sua madre, che le annunciava che il suo cane era morto. Per Spielberg fu una vera e propria maratona, nel biennio '81/82: era appena uscito "I PREDATORI DELL'ARCA PERDUTA", e la lavorazione di questa pellicola e di "E.T." procedettero quasi in parallelo, e "Poltergeist" uscì il 4 Giugno 1982 in USA, mentre l'altro film arrivò sugli schermi una settimana dopo, l'11. Tuttavia, forse perchè era il suo primo impegno come producer, il regista rivelò che per lui era stato più oneroso realizzare questa pellicola.Legati a questo film ci sono due tragici sviluppi delle vite di due protagoniste: Dominique Dunne,fu strangolata dal fidanzato alla fine dell'82, e Heather O'Rourke morì per cancro all'intestino nel 1988, il giorno dopo il SuperBowl, a San Diego. Curiosamente, nella stanza del fratello, nel film, è esposto il poster della versione XXII dell'evento sportivo, appunto quella del 1988; le due ragazze sono sepolte nello stesso cimitero, il Westwood Memorial Park, a Los Angeles. Non solo: nel 2009, LOU PERRYMAN, che nel film interpreta Pugsley, venne assassinato a colpi d'ascia in Texas.  E' uno dei non molti horror in cui non muore neanche una persona. Al film venne assegnato, inizialmente, dalla censura, un "R", divieto ai minori, ma dopo le proteste della produzione, tale disposizione venne ammorbidita ad un divieto ai minori non accompagnati (il limite ai 13 anni non esisteva, ancora) . Fu l'ottavo incasso dell'anno in USA, e l'horror di maggior successo dell'82, ed il maggior risultato commerciale della carriera di Tobe Hooper. Costato oltre 10 milioni e mezzo di dollari, ne incassò 76 nei soli States, ed altri 47 nel resto del mondo, per un totale di 123. Ne sono stati realizzati due sequels, nel 1986, e nel 1988, ed un remake, attualmente in programmazione.