domenica 25 ottobre 2020


BLACK RAIN- Pioggia sporca
( Black rain, USA 1989)
DI RIDLEY SCOTT
POLIZIESCO

Il plot di "BLACK RAIN" avrebbe dovuto originariamente costituire la storia |di "BEVERLY HILLS COP II" . PAUL VERHOEVEN era il regista che avrebbe dovuto dirigere questo thriller poliziesco, ma preferì abbandonare per dedicarsi alla realizzazione di "ATTO DI FORZA". Gli subentrò così RIDLEY SCOTT. Per il ruolo principale, il detective Nick Conklin, furono presi in considerazione HARRISON FORD, JEFF BRIDGES, MICHAEL NOURI, SYLVESTER STALLONE, RUTGER HAUER, MEL GIBSON, MICHAEL KEATON, ARNOLD SCHWARZENEGGER, PETER WELLER, ma la Paramount puntò infine su MICHAEL DOUGLAS, che stava affermandosi come una delle maggiori star mondiali, e anche per via degli ottimi rapporti con i produttori SHERRY LANSING e STANLEY R. JAFFE. Per Douglas è stato il primo ruolo da poliziotto sul grande schermo: la sua carriera attoriale aveva colto il primo grande successo interpretando proprio un giovane detective nel popolare telefilm "SULLE STRADE DELLA CALIFORNIA". YUSAKU MATSUDA, scelto per impersonare il villain Sato, era gravemente malato di cancro alla vescica, durante le riprese: pur sapendo che le sue condizioni si sarebbero aggravate girando il film, disse ai colleghi che, con quel ruolo, lui avrebbe vissuto per sempre. Meno di sei settimane dopo la prima americana della pellicola, Matsuda morì, a soli quarant'anni. Il film fu giustamente dedicato alla sua memoria. Il ruolo era stato prima offerto a JACKIE CHAN, il quale, però non accettò perchè un ruolo da malvagio era troppo in constrasto con i personaggi positivi solitamente interpretati da lui. Generalmente, lui e KEN TAKAKURA , nel cinema d'azione giapponese, erano specializzati il primo a ricoprire parti da poliziotto, il secondo da malvivente: per questo film si invertirono i ruoli tradizionali. Takakura era, a quel tempo, la star numero 1 in Giappone. Gli "assalti" dei suoi fans sul set per strappare un autografo al loro beniamino, causavano ritardi ad una lavorazione già stretta in troppe limitazioni. L'attore non parlava quasi per niente inglese. Ripeteva quindi le frasi senza a volte capirne il senso, esercitandosi per giorni a livello fonetico, assumendo le corrette tonalità. La scena in cui Charlie, il personaggio interpretato da ANDY GARCIA , canta nel locale non era prevista in sceneggiatura: fu un'idea dell'attore per allentare la tensione della pellicola, e per dare spazio al personaggio, che viene brutalmente assassinato di lì a poco. La vigna ove si svolge il conflitto conclusivo non è in Giappone, bensì in California, a Napa County: i visti per girare in terra nipponica erano scaduti, e la lavorazione non si era ancora conclusa. Scott si disse molto contrariato dalle problematiche di permessi e tempistiche di lavorazione in Giappone, anche nelle interviste, dichiarando pubblicamente che non avrebbe mai più lavorato nel paese asiatico. Se una ripresa, ad esempio, durava qualche minuto più del dichiarato, un funzionario statale interveniva e si frapponeva fra la macchina da presa e il set. Il titolo del film è dovuto al fenomeno della pioggia che, dopo le esplosioni delle atomiche su Hiroshima e Nagasaki, assumeva il colore nero e diventava un agente radioattivo, come spiega il boss Sugai, interpretato dall'attore veterano TOMISABURO WAKAYAMA, qui in una delle sue ultime interpretazioni. L'esterno del palazzo di Sugai è lo stesso stabile che costituì il palazzo in cui viveva Rick Deckard in "BLADE RUNNER": è situato a Los Angeles. Scott girò anche un finale alternativo, in cui Sato viene impalato sull'albero troncato che si vede nella conclusione della lotta che contrappone lui e Conklin. "Black rain" vide la prima collaborazione tra Ridley Scott e il compositore HANS ZIMMER: i due sarebbero tornati a lavorare assieme in diversi altri titoli, come "THELMA & LOUISE", "HANNIBAL", "IL GENIO DELLA TRUFFA". JAN DE BONT sostituì HOWARD ATHERTON : anche se Atherton, in realtà, girò la maggior parte delle scene, e De Bont gli successe finendo il film, per via delle complicazioni dovute al girare in Giappone, ufficialmente è l'olandese il direttore della fotografia sui titoli, e Atherton è indicato per le riprese aggiuntive. Il primo montaggio di Scott era di due ore e quaranta minuti di durata. Dopo due film di poco successo come "LEGEND" e "CHI PROTEGGE IL TESTIMONE", che lasciarono fredda anche la critica, questo rilanciò la carriera del regista, che trovò consolidamento con il successivo "Thelma & Louise" due anni dopo. Le riprese si svolsero tra l'Ottobre  del 1988 e il Marzo del 1989. Originariamente programmato per uscire negli States ad Agosto dell'89, fu spostato a fine Settembre per la troppa concentrazione di blockbusters nell'estate americana, da "BATMAN" a "GHOSTBUSTERS II" e "INDIANA JONES E L'ULTIMA CROCIATA".


 

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