U-BOOT 96 ( Das boot, RFT 1981)
DI WOLFGANG PETERSEN
GUERRA
"DAS BOOT" fu un successo letterario ad opera di LOTHAR G. BUCKHEIM: il libro conobbe una buona affermazione internazionale, al punto da essere presa in considerazione da alcune majors, per trarne una grossa co-produzione tra USA e Germania, affidando a DON SIEGEL la regia, e a ROBERT REDFORD o PAUL NEWMAN il ruolo centrale del Capitano. Poi, venne deciso che sarebbe stato prodotto un kolossal tutto tedesco, finanziato da GUNTER ROHRBACH e diretto da WOLFGANG PETERSEN, che all'epoca aveva diretto un solo film per il cinema, "DIE KONSEQUENZ", e aveva un buon curriculum come regista di film per la tv. Il ruolo principale venne offerto a RUTGER HAUER, che non accettò per girare invece "BLADE RUNNER", e la parte andò a JURGEN PROCHNOW. Il cast venne volutamente tenuto al chiuso prima delle riprese, per rendere meglio il pallore di soldati che vivevano in un ambiente non all'aperto per la maggior parte del proprio tempo. La maggior parte delle spese per la produzione della pellicola, un totale corrispondente a 15 milioni di dollari, occorsero per la costruzione dei sottomarini: dettagli cruciali per la ricostruzione del VII-C U-Boot furono reperiti al Museo della Scienza e dell'Industria di Chicago. I progetti vennero ripresi dall'originale costruttore del sommergibile, che ne ricostruì una replica che potesse andare in acqua, e un'altra per girare le scene all'interno. Alcuni di questi sommergibili vennero utilizzati anche per le riprese de "I PREDATORI DELL'ARCA PERDUTA". Invece, vennero utilizzate delle versioni in miniatura, e per quelle dei sommergibili lunghe circa 14 metri, per riprendere i militari da lontano vennero invece inquadrati dei Big Jim e dei Ken (pupazzi Mattel) riadattati. Per simulare la tempesta nell'Atlantico, una riproduzione della torretta del sottomarino venne colpita violentemente in un grosso serbatoio; JAN FEDDER fu sbalzato via, rompendosi qualche costola nell'impatto a terra, e il panico che gli si leggeva in faccia nella sequenza era reale. Nella scena del bar di La Rochelle, OTTO SANDER era realmente ubriaco. Per dare più autenticità al lungometraggio e ai personaggi, le scene vennero girate in sequenza, lo si può constatare anche da come via via le barbe crescono sui volti degli attori. I nomi del Capitano, dell'Ingegnere Capo, e dei primi due ufficiali non vengono mai specificati nel lungometraggio. Il film venne girato in tedesco, nonostante gli attori principali conoscessero l'inglese: quando la pellicola venne distribuita in Inghilterra e USA, questi si doppiarono per la versione per il mercato anglofono. A causa delle critiche per la miniserie originale, che dipingeva i militari tedeschi con fin troppa indulgenza, l'attesa per il responso fu molto inquieta: ritrarre un esercito nemico cercando di non inciampare in schematismi, poteva essere molto rischioso per l'esito commerciale della pellicola. In segno di approvazione per la qualità dell'opera, a molte prime in USA ci furono standing ovations da parte degli spettatori, con sonoro sollievo da parte dei produttori. Quando Wolfgang Petersen dovette adattare la pellicola uscita nelle sale tramutandola in una miniserie per la tv, dovette intervenire pesantemente sull'utilizzo delle musiche, e il compositore KLAUS DOLDINGER, in pratica, remixò le maggiori arie utilizzate su sei piste sonore. Il film ottenne sei nominations agli Oscar, che stabilì all'epoca un record, destinato a durare diversi anni, per un film straniero: venne poi battuto prima da "LA VITA E' BELLA", e poi da "LA TIGRE E IL DRAGONE": fu l'unico titolo con la candidatura per la miglior regia, a non avere anche la nomination come miglior film. Costò 31 milioni di marchi tedeschi, e rimase la più costosa produzione messa su in Germania, fino al 2006, quando "PROFUMO-Storia di un assassino", coprodotto con Francia e Spagna, ma per la maggior parte con finanziamenti tedeschi, lo superò come budget. Il film ottenne anche la candidatura come miglior film straniero ai Golden Globes, e ai BAFTA. Nel 2018 è stata fatta una sorta di sequel, in una serie tv.
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