domenica 11 marzo 2018

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IL PICCOLO GRANDE UOMO ( Little big man, USA 1970)
DI ARTHUR PENN
WESTERN
Il romanzo "IL PICCOLO GRANDE UOMO" di THOMAS BERGER, uscì nel 1962. Il soprannome con cui viene chiamato il protagonista Jack Crabb, interpretato da DUSTIN HOFFMAN, si riferisce ad un personaggio realmente esistito, un pellerossa della tribù degli Oglala Lakota, che combattè prima con, e poi contro "Cavallo Pazzo": fu presente a Little Big Horn, la battaglia che viene descritta in questo film, che segnò la fine del vanaglorioso e sanguinario generale George Armstrong Custer. Se scegliere come protagonista Hoffman fu piuttosto semplice per i produttori, il ruolo di "Cotenna di Bisonte" richiese maggior lavoro: prima venne preso in considerazione PAUL SCOFIELD, ma ARTHUR PENN avrebbe voluto LAURENCE OLIVIER. Il ruolo venne offerto a MARLON BRANDO, che non lo accettò, e si puntò su RICHARD BOONE, il quale dapprima accettò, per poi, poco prima che le riprese incominciassero, abbandonare il film. Penn allora suggerì di scritturare un vero pellerossa, e venne ingaggiato CHIEF DAN GEORGE. Anche se interpreta la donna che adotta Crabb, FAYE DUNAWAY è quattro anni più giovane di Hoffman. AIMEE ECCLES , che interpreta la moglie Cheyenne di Crabb, era di discendenza cinese. Per avere la voce rauca della versione vecchissima di Crabb, che, arrivato a 121 anni di età racconta la propria storia, Dustin Hoffman si sedeva nel proprio camerino e urlava fortemente fino ad andare vicino a perdere la voce. Lo stuntman GARY COMBS perse un'occhio durante la lavorazione. La frase di "Cotenna di Bisonte" "Oggi è un buon giorno per morire" venne adottata poi in "STAR TREK" dai Klingon. Il motivo che il 7° Cavalleggeri suona mentre compie l'attacco sul fiume Washita è "Garry Owen", celeberrimo brano irlandese, inno ufficiale del reparto di cavalleria sotto il comando di Custer. Il ritratto negativo della cavalleria nordista è ovviamente un parallelo con l'esercito americano in Vietnam.  Il truccatore DICK SMITH compì un lavoro destinato a rimanere storico per far diventare Dustin Hoffman un uomo di oltre 120 anni: fabbricò, in pratica, un volto di lattice, che lasciasse sbattere le palpebre all'attore: Smith rimase sbalordito egli stesso, quando vedendo per la prima volta il film constatò che la maschera costruita era perfettamente aderente al viso di Hoffman, senza che si notasse nulla di artificioso. Costò 15 milioni di dollari, e ne incassò 31 sul solo suolo americano. Ebbe una nomination all'Oscar per l'attore non protagonista, andata a Chief Dan George, e una candidatura ai Golden Globes, sempre all'attore pellerossa. Ai BAFTA ebbe un premio per la colonna sonora di MICHAEL HAMMOND, e una candidatura a Dustin Hoffman quale miglior attore.

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