L'AMORE E' UNA COSA MERAVIGLIOSA
( Love is a many-splendored thing, USA 1955)
DI HENRY KING ( e OTTO LANG, non accreditato)
SENTIMENTALE
"L'AMORE E' UNA COSA MERAVIGLIOSA" è basato sul libro omonimo autobiografico della dottoressa Han Suyin, e il personaggio del giornalista Mark Elliott era ispirato al reporter inglese Ian Morrison, che, come descritto nel film, rimase ucciso in Corea nel 1950. JENNIFER JONES dette molti problemi durante le riprese: in quanto moglie del produttore DAVID O. SELZNICK, alzando la voce spesso e volentieri, concludendo quasi sempre le sue sfuriate con "E ora lo dico a David!!!"; lei e WILLIAM HOLDEN, dopo qualche scaramuccia iniziale, si parlarono pochissimo per tutto il tempo della lavorazione. E' documentato che l'attrice masticasse aglio prima di girare le scene d'amore con il collega, per fargli dispetto. Ad un certo punto i rapporti tra i due coprotagonisti erano così tesi, che Holden cominciò a sospettare che la Jones facesse di tutto per fargli abbandonare il film. Per la sequenza sulla spiaggia, William Holden si depilò il petto, per accontentare le sue fans. Verso la fine delle riprese, Holden provò a far pace con la Jones, regalandole un mazzo di rose bianche, che lei puntualmente gli tirò contro sgarbatamente. Un altro problema sul set era il trucco per far sembrare da asiatica gli occhi dell'attrice, che però discuteva continuamente a proposito del make-up, affermando che la invecchiava enormemente. Questo spiega perchè, di scena in scena, la Jones non è mai truccata nello stesso modo. Il lungometraggio costò circa 1 milione e 800,000 dollari, e incassò 4 milioni solo negli USA, diventando uno dei grandi successi degli anni Cinquanta. La canzone "Love is a many-splendored thing" di PAUL FRANCIS WEBSTER e SAMMY FEIN fu un hit mondiale, e il film ottenne otto candidature agli Oscar, tra le quali quella per il miglior lungometraggio, miglior attrice protagonista (Jones), vincendone tre, per la canzone, appunto, per la colonna sonora e per i costumi a colori. Anche il Golden Globe come miglior film per promozione internazionale.
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