martedì 16 agosto 2016


RAMBO III ( Rambo III, USA 1988)
DI PETER MACDONALD 
AZIONE
Seppure annunciato da subito, dopo il successo mondiale di "RAMBO 2-LA VENDETTA", il terzo episodio delle avventure di John Rambo nacque non sotto una buonissima stella: forse, troppa pressione dei media e dei fans, fecero sì che il capitolo incontrò problemi già nella lavorazione. SYLVESTER STALLONE volle un jet Gulfstream come parte del suo compenso per la pellicola, del costo di 12 milioni di dollari. Il budget per il film fu di 63 milioni di dollari, al 1988 considerato il più alto mai stanziato per un singolo lungometraggio:per la regia venne scelto RUSSELL MULCAHY, che veniva dal successo mondiale di "HIGHLANDER" . Il regista australiano girò le sequenze dell'assalto di Rambo alla fortezza sovietica, ma dopo due settimane, per divergenze insistite con i produttori MARIO KASSAR e ANDREW VAJNA, lasciò il set: se ne andarono anche tre operatori della fotografia, e Mulcahy venne rimpiazzato con il regista della II unità, PETER MAC DONALD, esordiente nel firmare un film. Come rivelò in un'intervista RICHARD CRENNA, Sylvester Stallone smise di difendere Mulcahy, nonostante all'inizio avesse provato a intercedere per lui presso la produzione: ma le idee del regista oceaniano erano parse troppo azzardate e rischiose per un film dalle alte ambizioni commerciali come questo. A VICTOR BANERJEE venne offerto un ruolo, ma non accettò.  Non c'è alcun personaggio femminile nel film. E' l'ultimo episodio della serie in cui compare il mentore di John Rambo: infatti, Crenna spirò nel 2003, prima che venisse girato l'episodio seguente della serie , "JOHN RAMBO".  Richard Crenna fece la parodia del colonnello Trautman in "HOT SHOTS! 2" nel 1993. Il personaggio interpretato da SPIROS FOCAS, Masoud, era ispirato a Ahmad Sal Masoud, leader degli afgani contro i sovietici, e successivamente capo della resistenza ai talebani. Originariamente, il lungometraggio aveva un altro finale, leggermente più lungo di quello che si conosce: mentre Rambo e il colonnello Trautman si allontanano dall'accampamento dei mujaheddin, John chiede di fermare la jeep e annuncia al vecchio amico e superiore di voler rimanere ad aiutare gli afghani a combattere l'esercito sovietico. Trautman gli dice di comprendere la sua scelta, Rambo scende dal mezzo e  il colonnello si allontana da solo. Mac Donald rivelò, intervistato, che le sequenze che vedono Rambo e il colonnello Trautman nel tempio buddista vennero veramente realizzate in un tempio in fase di restauro. Il coltello che Rambo utilizza in questo film è il primo a non essere creato dal designer JIMMY LILE: è di due pollici più lungo di quello visto in "Rambo 2", e di tre di quello del primo capitolo della serie. Gli Spetsnaz sovietici, corpo speciale d'assalto, indossano le stesse uniformi viste, ad esempio, ai paracadutisti russi in "ALBA ROSSA" di JOHN MILIUS: erano basate su immagini in bianco e nero rubate in segreto, quindi piuttosto approssimative.  Il cavallo montato da Sylvester Stallone è lo stesso che anche Harrison Ford cavalca in "INDIANA JONES E L'ULTIMA CROCIATA". Si può notare che Rambo indossi il ciondolo del Budda di giada regalatogli da Co Bao ( JULIA NICKSON) nell'episodio precedente. Come si vede in questo film, le forze armate russe in Afghanistan furono messe in difficoltà da missili americani Stinger usati dai mujaheddin, che abbattevano elicotteri in quantità: questo tipo di missile venne usato anche dalle forze pakistane contro gli elicotteri indiani nella guerra del Kargil, ma ufficialmente abbatterono solo un velivolo. Le riprese si tennero in Thailandia, Pakistan, Israele e Arizona  dalla fine di Agosto  al Dicembre del 1987    . " RAMBO III" ebbe la sfortuna di uscire quattro settimane dopo l'annuncio dell'URSS del ritiro delle proprie truppe dal territorio afghano, rendendosi così, in pratica, già inattuale. Nel 1990 il "Guinness dei Primati" definì questo film come il più denso di scene violente mai girato: la conta era di 221 atti di violenza e 162 morti. Anche se la stampa dell'epoca lo definì sostanzialmente un clamoroso flop, in realtà a fronte dei 63 milioni di dollari spesi per realizzarlo, ne incassò 53 negli USA, e altri 136 nel resto del pianeta, arrivando a 189 milioni. Per le leggi commerciali del cinema, un film che incassa tre volte il suo costo è da considerarsi un successo pieno, e quindi solo negli Stati Uniti la missione fu fallita. 

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