martedì 2 febbraio 2021


CLIFFHANGER- L'ultima sfida 
( Cliffhanger, USA 1993)
DI RENNY HARLIN
AZIONE
SYLVESTER STALLONE e RENNY HARLIN progettavano di girare un film insieme già dalla seconda metà degli anni Ottanta: avrebbe dovuto intitolarsi "Gale Force", in cui un ex Navy Seal si sarebbe ritrovato ad affrontare dei pirati moderni in una città di costa durante un enorme uragano, e lo avrebbe dovuto produrre la Carolco. Anche se, tra il 1989 ed il 1991 la casa di produzione mise comunque in cantiere il progetto, spendendo vari soldi per imbastire una sceneggiatura, i suoi dirigenti reputarono il film troppo dispendioso, anche perchè gli effetti speciali richiesti avrebbero portato il budget oltre i 40 milioni di dollari. La cosa piuttosto sorprendente è che alla fine Stallone e Harlin arrivarono a fare un film insieme, "CLIFFHANGER" che costò 70 milioni. Questo kolossal d'azione ingenerò una pesante diatriba tra sceneggiatori e case di produzione: lo script venne fornito alla Carolco, che aveva deciso di produrre il film, dallo sceneggiatore MICHAEL FRANCE, per 550,000 dollari. Successivamente, si fecero vivi con la major due altri sceneggiatori, GENE PATRICK HINES e JAMES R. ZATOLOKIN, a rivendicare la paternità della storia narrata, con prove, che il racconto fosse stato concepito da loro ispirandosi al celebre rocciatore JOHN LONG. La Carolco pagò a quel punto altri 400,000 dollari per chiudere la faccenda, e mettere i due nei titoli. Nel frattempo la casa aveva annunciato una commedia con Sylvester Stallone e JOHN CANDY, diretta da JOHN HUGHES, che avrebbe dovuto intitolarsi "BARTHOLOMEW VS. NEFF", e avrebbe raccontato la battaglia a suon di dispetti sempre più colossali tra vicini di casa. Quando si capì che di questo progetto non si sarebbe fatto più nulla, Stallone venne coinvolto in un film di fantascienza che si sarebbe intitolato "Isobar", in cui era il protagonista intrappolato su un treno ad alta velocità che conteneva un mostro alieno, affidato a ROLAND EMMERICH. Giudicato anche questo troppo costoso, venne abortito. Alla fine fu la TriStar Pictures a produrre "Cliffhanger": fu l'ultimo film prodotto dalla casa a esporre il logo che usava dal 1984. Harlin si disse poco convinto del film, asserendo che non intendeva girare una specie del suo precedente "58 MINUTI PER MORIRE", ma fu Stallone a insistere per convincerlo ad accettare. CHRISTOPHER WALKEN avrebbe dovuto impersonare il villain Qualen, ma lasciò il film appena prima che si cominciasse a girare: venne rimpiazzato in corsa da JOHN LITHGOW, dopo che era venuto fuori il nome di BRYAN FERRY per qualche tempo. Sly volle, in parte, fare questo film per aiutarsi a superare le vertigini di cui soffriva. "Cliffhanger" è nel Guinness dei primati per la più costosa scena d'azione aerea mai girata: lo stuntman SIMON CRANE venne pagato 1 milione di dollari per saltare da un aereo all'altro, ad una considerevole altezza, senza supporti. Però nessuna compagnia assicurativa si offrì di coprire un'azione del genere, e così Stallone si ridusse la paga per permettere di poterla realizzare. Crane riuscì a saltare addosso all'altro aereo, senza però entrarci: con il montaggio fu possibile far sembrare che entrasse. Il celebre rocciatore WULFGANG GULLICH, "doppiò" Stallone nelle sequenze in cui Gabe Walker esegue azioni pericolose sulle montagne. La morte in un incidente automobilistico di Gullich pochi giorni dopo la fine delle riprese colpì molto la troupe ed il cast del film, che fu quindi dedicato allo scalatore. Per dimostrare la sua fiducia nei sistemi di protezione adoperati nella lavorazione, Harlin si calò con un cavo lungo una parete di fronte a membri della troupe. Il film è ambientato in Colorado, ma gli esterni vennero in realtà girati a Cortina d'Ampezzo, sulle Dolomiti in Italia, per la straordinaria similarità dei paesaggi montani. La sequenza del ponte è girata sul Monte Cristallo. Diverse volte il set venne colpito da fulmini, e cinque membri della troupe vennero investiti da scosse, anche se uno solo di loro ebbe problemi abbastanza seri. La scena iniziale, in cui Sarah precipita perchè il guanto con cui si regge a Gabe scivola via, dovette essere rigirata varie volte, perchè non veniva come il regista voleva: alla fine si risolse facendo indossare all'attrice un guanto di due taglie più grande, rivestendolo anche con vaselina, e anche in questa situazione la stretta di Stallone era troppo decisa. Nel film muoiono diciassette persone. La pellicola ottenne tre nominations agli Oscar, per il suono, e per gli effetti speciali visivi, e quelli sonori. Costato 70 milioni di dollari, ne incassò 84 sul suolo americano, e altri 171 nel mercato internazionale, totalizzando 255 milioni definitivamente.




 

domenica 25 ottobre 2020


BLACK RAIN- Pioggia sporca
( Black rain, USA 1989)
DI RIDLEY SCOTT
POLIZIESCO

Il plot di "BLACK RAIN" avrebbe dovuto originariamente costituire la storia |di "BEVERLY HILLS COP II" . PAUL VERHOEVEN era il regista che avrebbe dovuto dirigere questo thriller poliziesco, ma preferì abbandonare per dedicarsi alla realizzazione di "ATTO DI FORZA". Gli subentrò così RIDLEY SCOTT. Per il ruolo principale, il detective Nick Conklin, furono presi in considerazione HARRISON FORD, JEFF BRIDGES, MICHAEL NOURI, SYLVESTER STALLONE, RUTGER HAUER, MEL GIBSON, MICHAEL KEATON, ARNOLD SCHWARZENEGGER, PETER WELLER, ma la Paramount puntò infine su MICHAEL DOUGLAS, che stava affermandosi come una delle maggiori star mondiali, e anche per via degli ottimi rapporti con i produttori SHERRY LANSING e STANLEY R. JAFFE. Per Douglas è stato il primo ruolo da poliziotto sul grande schermo: la sua carriera attoriale aveva colto il primo grande successo interpretando proprio un giovane detective nel popolare telefilm "SULLE STRADE DELLA CALIFORNIA". YUSAKU MATSUDA, scelto per impersonare il villain Sato, era gravemente malato di cancro alla vescica, durante le riprese: pur sapendo che le sue condizioni si sarebbero aggravate girando il film, disse ai colleghi che, con quel ruolo, lui avrebbe vissuto per sempre. Meno di sei settimane dopo la prima americana della pellicola, Matsuda morì, a soli quarant'anni. Il film fu giustamente dedicato alla sua memoria. Il ruolo era stato prima offerto a JACKIE CHAN, il quale, però non accettò perchè un ruolo da malvagio era troppo in constrasto con i personaggi positivi solitamente interpretati da lui. Generalmente, lui e KEN TAKAKURA , nel cinema d'azione giapponese, erano specializzati il primo a ricoprire parti da poliziotto, il secondo da malvivente: per questo film si invertirono i ruoli tradizionali. Takakura era, a quel tempo, la star numero 1 in Giappone. Gli "assalti" dei suoi fans sul set per strappare un autografo al loro beniamino, causavano ritardi ad una lavorazione già stretta in troppe limitazioni. L'attore non parlava quasi per niente inglese. Ripeteva quindi le frasi senza a volte capirne il senso, esercitandosi per giorni a livello fonetico, assumendo le corrette tonalità. La scena in cui Charlie, il personaggio interpretato da ANDY GARCIA , canta nel locale non era prevista in sceneggiatura: fu un'idea dell'attore per allentare la tensione della pellicola, e per dare spazio al personaggio, che viene brutalmente assassinato di lì a poco. La vigna ove si svolge il conflitto conclusivo non è in Giappone, bensì in California, a Napa County: i visti per girare in terra nipponica erano scaduti, e la lavorazione non si era ancora conclusa. Scott si disse molto contrariato dalle problematiche di permessi e tempistiche di lavorazione in Giappone, anche nelle interviste, dichiarando pubblicamente che non avrebbe mai più lavorato nel paese asiatico. Se una ripresa, ad esempio, durava qualche minuto più del dichiarato, un funzionario statale interveniva e si frapponeva fra la macchina da presa e il set. Il titolo del film è dovuto al fenomeno della pioggia che, dopo le esplosioni delle atomiche su Hiroshima e Nagasaki, assumeva il colore nero e diventava un agente radioattivo, come spiega il boss Sugai, interpretato dall'attore veterano TOMISABURO WAKAYAMA, qui in una delle sue ultime interpretazioni. L'esterno del palazzo di Sugai è lo stesso stabile che costituì il palazzo in cui viveva Rick Deckard in "BLADE RUNNER": è situato a Los Angeles. Scott girò anche un finale alternativo, in cui Sato viene impalato sull'albero troncato che si vede nella conclusione della lotta che contrappone lui e Conklin. "Black rain" vide la prima collaborazione tra Ridley Scott e il compositore HANS ZIMMER: i due sarebbero tornati a lavorare assieme in diversi altri titoli, come "THELMA & LOUISE", "HANNIBAL", "IL GENIO DELLA TRUFFA". JAN DE BONT sostituì HOWARD ATHERTON : anche se Atherton, in realtà, girò la maggior parte delle scene, e De Bont gli successe finendo il film, per via delle complicazioni dovute al girare in Giappone, ufficialmente è l'olandese il direttore della fotografia sui titoli, e Atherton è indicato per le riprese aggiuntive. Il primo montaggio di Scott era di due ore e quaranta minuti di durata. Dopo due film di poco successo come "LEGEND" e "CHI PROTEGGE IL TESTIMONE", che lasciarono fredda anche la critica, questo rilanciò la carriera del regista, che trovò consolidamento con il successivo "Thelma & Louise" due anni dopo. Le riprese si svolsero tra l'Ottobre  del 1988 e il Marzo del 1989. Originariamente programmato per uscire negli States ad Agosto dell'89, fu spostato a fine Settembre per la troppa concentrazione di blockbusters nell'estate americana, da "BATMAN" a "GHOSTBUSTERS II" e "INDIANA JONES E L'ULTIMA CROCIATA".


 

martedì 20 ottobre 2020



LA PANTERA ROSA COLPISCE ANCORA
( The return of the Pink Panther, USA/GB 1975)
DI BLAKE EDWARDS
COMMEDIA/GIALLO
A differenza dei titoli precedenti della serie "LA PANTERA ROSA", per mandare avanti con un quarto capitolo la saga, la United Artists si disse non interessata a finanziarlo: c'era poca convinzione sia da parte della casa produttrice, perchè BLAKE EDWARDS e PETER SELLERS erano da un pò di tempo poco remunerativi con i loro film,e, di per contro, si erano detti sfavorevoli a riprendere parte alla serie, anche perchè il terzo capitolo, "L'INFALLIBILE ISPETTOR CLOUSEAU" con ALAN ARKIN al posto di Sellers era andato male. Poi Edwards, dopo averci riflettuto, ci ripensò, e portò la sceneggiatura di un quarto episodio a LEW GRADE, il  quale, convinto, comprò i diritti e volle produrre il nuovo film, cedendo alla UA i diritti di distribuzione a livello internazionale. Lo script fu concepito inizialmente come un telefilm in 26 puntate, uno spin-off televisivo della serie; fu la ATV, a spingere soprattutto Edwards a trarne un film per le sale. Sellers volle sovraccaricare il personaggio di Clouseau maggiormente di come avesse fatto nelle due volte in cui lo aveva già interpretato, imitando ancor di più l'inflessione francese e rendendo le gags ancor più stralunate. Quando DAVID NIVEN si disse non disponibile per interpretare Charles (notoriamente, il primo episodio avrebbe dovuto essere un film che lo metteva in risalto, ma il successo era andato maggiormente al Clouseau di Sellers, e Niven non aveva preso molto bene la cosa), il ruolo venne offerto a DOUGLAS FAIRBANKS, jr. prima di arrivare a CHRISTOPHER PLUMMER. Molte delle risate del personaggio interpretato da CATHERINE SCHELL, Lady Claudine, erano vere: durante alcune scene era difficile farla stare seria, perché Sellers la rendeva ilare, e Edwards si era arreso nel cercare di farle rendere il personaggio come pensato nella sceneggiatura. JULIE ANDREWS, consorte del regista, fece un cameo, impersonando la signora che sposta un Clouseau svenuto dalla stanza di Lady Claudine Litton, ma la sequenza venne scartata al montaggio. Nella sequenza in cui il rubinetto rimane aperto, la troupe aveva riempito in maniera esagerata il serbatoio, facendo sì che il set venisse quasi travolto dall'acqua, e, nonostante fossero quasi rimasti annegati, MIKE GRADY e VICTOR SPINETTI continuarono ad improvvisare. Il trailer originale consisteva, per la maggior parte, di scene girate e non incluse nella pellicola finale. Il pappagallino presente nel film comparve anche in due film di 007: "SOLO PER I TUOI OCCHI" e "ZONA PERICOLO". Molte scene furono realizzate in Marocco.

 

martedì 13 ottobre 2020

One-Eyed Jacks | film by Brando [1961] | Britannica
I DUE VOLTI DELLA VENDETTA
( One-Eyed Jacks, USA 1961)
DI MARLON BRANDO 
WESTERN
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Da un romanzo firmato CHARLES NELDER , venne tratta una sceneggiatura da GUY TROSPER e CALDER WILLINGHAM : in realtà, il produttore FRANK P. ROSENBERG aveva acquistato i diritti del libro, e realizzò una prima stesura dello script insieme a ROD SERLING, ma non la reputò convincente, e ingaggiò SAM PECKINPAH affinché ne scrivesse una nuova versione. Ma anche questa non fu considerata valida, soprattutto perché era stato scritturato STANLEY KUBRICK per fargli dirigere il film. Kubrick fece fuori dalla lavorazione Peckinpah, e fece mettere sotto contratto, come sceneggiatore, Willingham, ma chi non era a questo punto soddisfatto fu Rosenberg, il quale mise sotto contratto Trosper. Questo fece esplodere la tensione con Kubrick, e il regista abbandonò il progetto. Per il ruolo dello sceriffo malvagio "Dad" Longworth Kubrick aveva in mente prima SPENCER TRACY e poi HENRY FONDA: MARLON BRANDO, la cui casa di produzione produceva la pellicola, aveva però sotto contratto KARL MALDEN, e tra i motivi della defezione di Stanley Kubrick ci fu anche la piccata decisione di avere questi nel cast. Fu la terza ed ultima volta che Brando e Malden condivisero lo schermo. Nonostante rivestisse il ruolo della madre di PINA PELLICER, KATY JURADO aveva solo dieci anni di più della collega. Brando trattò male Pina Pellicer prima di girare una scena, facendola piangere, e ottenendo la tensione di cui aveva bisogno per la sequenza dall'attrice. Per la Pellicer, fu l'unico lun gometraggio girato negli USA. Nella versione originale del lungometraggio, così come l'aveva pensata il regista e protagonista, il personaggio della Pellicer moriva con un colpo di pistola sparatole alle spalle dal morente Dad Longworth, ma alla Universal vollero un finale più consolatorio. Brando colse l'occasione per dirigere per la prima ed ultima volta un film, ma la scelta non fu forse delle migliori per gli altri produttori, sebbene la pellicola sia oggi considerata un cult di qualità. Brando, per esempio, sedeva per ore di fronte al mare attendendo che gli venisse la giusta tonalità drammatica per una scena. Benché nel film sia "The Kid", il ragazzo, Marlon Brando aveva trentasei anni quando finì questo lavoro. Per girare una scena in cui il suo personaggio era ubriaco, Brando si ubriacò davvero, ma lo fece fin troppo, visto che non sapeva più cosa fare in scena: dopo aver perso un'intera giornata per la sbornia, rigirò la sequenza, di nuovo ubriaco, e di nuovo esagerando con il bere, di modo da rendere inutile pure questo giorno di riprese. Secondo Karl Malden, la cena di Brando sul set era costituita da due bistecche, patate, due fette di torta di mele e 300 ml di latte. La sua inesperienza, come regista, fu palese sul set: il neo-director filmava fino a sei volte tanto quello che normalmente veniva girato, mostrandosi spesso insicuro, e facendo gonfiare il budget, tanto che la casa produttrice gli sfilò, in pratica, il lavoro rimontandolo diversamente. Anche se il film, alla sua uscita, ebbe un buon successo di pubblico, Brando non fu entusiasta di come era venuto: la sua prima versione di cinque ore era la sua preferita, e aver "accorciato" il lungometraggio facendolo arrivare a 141 minuti gli fece dichiarare "Questo è un buon risultato, ma per la Paramount: così com'è, il film presenta personaggi schematici, in bianco o in nero, non in grigio, e più umani, come avevo pensato io". Le riprese cominciarono il 2 Dicembre 1958, ma non finirono prima dell'Autunno 1960: cinque giorni dopo l'inizio delle riprese, fu calcolato che erano già state perse due settimane della pianificazione originale. La sella rifinita in argento usata da Brando nel film venne utilizzata anche da ELI WALLACH ne "I MAGNIFICI SETTE", girato dopo di questo, che però uscì prima. Tuttavia, i 6 milioni di costo del film ( inizialmente previsto un budget di 1 milione 800,000 dollari...) non furono compensati dai discreti incassi, e Marlon Brando si accordò con la Universal per girare con la major altri sei film, per ritrovare una buona intesa: furono "MISSIONE IN ORIENTE-Il brutto americano",  "I DUE SEDUTTORI", " A SUD-OVEST DI SONORA", "LA CONTESSA DI HONG KONG" e "LA NOTTE DEL GIORNO DOPO", ma nessuno di questi fu un successo al box-office. Questo, secondo le dichiarazioni di Marlon Brando, è stato comunque tra i titoli preferiti della propria carriera.

venerdì 27 marzo 2020

Apache 1954 Full Movie - Search and BrowseApache (US 1954) | The Case for Global Film
L'ULTIMO APACHE ( Apache, USA 1954)
DI ROBERT ALDRICH
WESTERN
Per il primo Western diretto da ROBERT ALDRICH, il soggetto fu preso dalla storia di un celeberrimo guerriero Apache chiamato Massai, che venne reclutato da Geronimo in persona per combattere contro i soldati bianchi. Pare che, nella realtà, Massai fosse rinomato tristemente per essere particolarmente feroce nell'uccidere, derubare e anche stuprare vittime. Quando Geronimo alla fine si arrese, Massai fuggì invece  con dei Chiricaua ribelli, e di lui non si conobbe che fine fece. Nel film, venne scelto per impersonarlo BURT LANCASTER, che compì quarant'anni durante le riprese: molti giornali osservarono che difficilmente il vero Massai sarebbe stato alto come Lancaster, circa un metro e novanta, e con gli occhi azzurri come lui. Eppure, era la seconda volta che sul grande schermo, l'attore interpretava un pellerossa. Per quanto riguarda il finale, la produzione fece forti pressioni su Aldrich, soprattutto verso la fine delle riprese, affinchè girasse anche  una conclusione più ottimistica di quella originaria . Il regista eseguì a malincuore, e quando vide che il film era uscito con il finale più positivo, dichiarò che" a Hollywood, se ti fanno girare due finali, monteranno sempre quello che hanno proposto "loro" ( nel senso dei finanziatori), mai quello tuo." Il costo finale della pellicola fu di oltre 1 milione e 200,000 dollari. Per anni considerato un lavoro minore nella filmografia di Robert Aldrich, negli ultimi anni ha visto crescere la propria importanza, e viene oggi ritenuto un piccolo classico. 

domenica 22 marzo 2020

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MONSIEUR VERDOUX ( Monsieur Verdoux, USA 1947)
DI CHARLES CHAPLIN
COMMEDIA
Il soggetto di "MONSIEUR VERDOUX", che CHARLES CHAPLIN acquistò da ORSON WELLES, che non riusciva a trovare finanziamenti per far diventare la sceneggiatura un film, era ispirato alla vicenda criminosa di Henri Landru, che corteggiava donne facoltose per ucciderle e far suoi i loro patrimoni, che finì sulla ghigliottina nel 1922. Chaplin versò 5000 dollari a Welles, che meditava di girare un documentario, come decisione finale: in realtà, originariamente, il regista di "QUARTO POTERE" avrebbe voluto dirigere con Chaplin protagonista. Charles Chaplin non era molto convinto di lasciarsi dirigere da altri, e temporeggiò, al punto da far sì che Welles gli vendesse il suo manoscritto: peraltro, questi riteneva questo script tra le sue cose minori. EDNA PURVIANCE, l'attrice che aveva lavorato in tutti i film muti di Chaplin, fu considerata per essere assunta nel cast nel ruolo di Madame Grosnay, ma, come altri interpreti degli albori del cinema, non passò il provino per il disagio espresso con il sonoro. Tuttavia, Chaplin la mantenne sulla lista dei pagamenti fino all'anno in cui la Purviance spirò, nel 1958. La frase "Un omicidio crea un criminale: un milione un eroe" è una citazione: la pronunciò Bishop Beilby Porteous, nel Settecento. Per Chaplin, "il film più intelligente e brillante dell'intera mia carriera.". Il brano che Verdoux suona al piano accanto a Lydia è preso da "LA DONNA DI PARIGI".  L'impiegato di banca parigino Henri Verdoux fece causa, nel 1948, ai produttori del film perchè sporcava il suo nome. Nonostante i forti apprezzamenti dei recensori e della stampa, con il celebre critico JAMES AGEE che definì la prova di Chaplin come "la più grande interpretazione maschile mai vista sullo schermo", il film fu un clamoroso fiasco commerciale. Ebbe una candidatura all'Oscar per la miglior sceneggiatura originale. Negli anni è diventato un titolo di culto.

venerdì 13 marzo 2020

Risultato immagini per lee remickRisultato immagini per lee remick young


LEE REMICK ( Lee Ann Remick, 14/12/35, Quincy, Massachussets, USA- 02/07/1991, Los Angeles, California, USA)
Nata nel Massachussetts da un negoziante ed un'attrice, LEE REMICK aveva discendenze britanniche; studiò danza e recitazione al Barnard College, e cominciò a farsi notare sul palcoscenico e in apparizioni televisive nei primi anni Cinquanta. Ebbe modo di brillare sul grande schermo in due ruoli di ragazza proveniente dal Sud degli States, molto sensuali, in "UN VOLTO TRA LA FOLLA" e "LA LUNGA ESTATE CALDA". Girando "Un volto tra la folla", KATHARINE HEPBURN divenne amica della giovane attrice, e la voleva anche sul set di "LA SEGRETARIA QUASI PRIVATA", però SPENCER TRACY, il quale pure aveva preso in simpatia la Remick, consigliò la ragazza di non accettare la parte che le sarebbe toccata: il ruolo andò così a DINA MERRILL. La Remick e la Hepburn ebbero modo di lavorare di nuovo assieme nel 1973, in "UN EQUILIBRIO DELICATO". Negli anni Cinquanta si parlò di un film su JEAN HARLOW con lei protagonista, poi mai realizzato. Di seguito, la svolta nel ruolo dell'ambigua vittima di una violenza in "ANATOMIA DI UN OMICIDIO"; di lì a poco la nomination all'Oscar per l'alcoolizzata de "I GIORNI DEL VINO E DELLE ROSE" accanto ad un convincente JACK LEMMON. MONTGOMERY CLIFT, che aveva problemi di alcolismo, fu scritturato per girare "FANGO SULLE STELLE" promettendo che non avrebbe toccato alcolici per tutta la lavorazione: fu decisivo l'aiuto dei suoi partner di scena Lee Remick e VAN FLEET. Il ruolo di Lee Remick in "Anatomia di un omicidio" era originariamente assegnato a LANA TURNER, la quale però venne poi esclusa dalla lavorazione in quanto non voleva rinunciare ad abiti troppo sensuali per la moglie di un membro dell'Esercito; in più, la Remick avrebbe dovuto sostituire MARILYN MONROE nel rimasto incompiuto "SOMETHING'S GOT TO GIVE", rimasto a metà lavorazione per la scomparsa della star di "A QUALCUNO PIACE CALDO": il co-protagonista DEAN MARTIN non era più disponibile per concludere la pellicola, e sarebbe costato troppo ingaggiare anche un divo maschile, giunti a metà riprese. Nel 1966 ricevette una nomination al Tony Award per la sua performance come migliore attrice drammatica per "WAIT UNTIL DARK". Prese parte alle riprese di "UNO SPORCO CONTRATTO", benché avesse amato le locations in Europa, realizzò fin dall'inizio che il film sarebbe andato male. Continuando a lavorare tra cinema e televisione per tutti gli anni Settanta, nel 1980 decise di trasferirsi in Inghilterra. Nello stesso anno era stata contattata inizialmente per il ruolo femminile principale di "GENTE COMUNE", che poi andò a MARY TYLER MOORE.Nel 1988 creò una casa di produzione, assieme a JAMES GARNER e  PETER K.DUCHOW. "IL RE DELLA PRATERIA" è il film che ha preferito tra quelli girati. E' stata sposata due volte, dal 1957 al 1968 con BILL COLLERAN, da cui ha avuto due figli, e poi dal 1970 con KIP GOWANS, produttore inglese. Ricevette nel 1990 il WIC (World International Center), premio speciale per le donne dello spettacolo: la sua salute era seriamente compromessa, e l'apparizione in pubblico, a fianco di Jack Lemmon, mostrò una Remick molto debole e quasi irriconoscibile. Morì il 2 Luglio seguente, neanche due mesi dopo. Aveva scoperto di avere un cancro ai polmoni nel 1989, girando un film in Francia.
COSI' PARLO' LEE REMICK:
"Le storie che potrei raccontare su LAURENCE HARVEY sono troppo orrende da ripetere."
"Jack Lemmon ha uno straordinario istinto è quasi infallibile."
"Sono una casalinga che accidentalmente è divenuta un'attrice."
"Mi piace avere il controllo. Mi piace dire la mia su chi dirige e chi fa parte del film che sta girando."