mercoledì 29 giugno 2016


L'ESERCITO DELLE 12 SCIMMIE ( 12 Monkeys, USA 1995)
DI TERRY GILLIAM 
FANTASCIENZA
Anche se, come risaputo, lo spunto di questo film è stato il "piccolo" "LA JETEE", girato nel 1962 da CHRIS MARKER, TERRY GILLIAM non vide il cortometraggio finchè non ebbe già realizzato "L'ESERCITO DELLE 12 SCIMMIE". In realtà lesse la sceneggiatura approntata da DAVID WEBB PEOPLES, e vi si appassionò, perchè ci trovò diversi punti in comune con il suo "BRAZIL". "L'esercito delle 12 scimmie" è un'ispirazione proveniente dal romanzo di L. FRANK BAUM "The Magic of Oz", seguito del suo classico "IL MAGO DI OZ": nel racconto si specifica che dodici scimmie vengono convinte a combattere con la promessa di più cibo per loro. Gilliam provò a convincere la produzione a scritturare NICK NOLTE e JEFF BRIDGES per i ruoli di James Cole e Jeffrey Goines, ma gli fu detto di no, perchè negli ultimi anni i due non coglievano un successo commerciale dal 1991, anno di "CAPE FEAR" e "IL PRINCIPE DELLE MAREE" per il primo, "LA LEGGENDA DEL RE PESCATORE" per il secondo. Proprio sul set di quest'ultimo lungometraggio, Gilliam aveva incontrato BRUCE WILLIS per fargli fare un provino: il regista era rimasto colpito dalla sequenza di "TRAPPOLA DI CRISTALLO", in cui John McClane rimuove le schegge di vetro dai piedi parlando della propria moglie, e si ricordò che l'attore gli aveva spiegato che le battute erano state aggiunte da lui stesso. Questo lo convinse a volerlo per questo nuovo film. Willis chiese una paga molto inferiore al suo solito, dell'epoca, sia per il budget della pellicola, non astronomico, che per la sua volontà di lavorare con Gilliam. In pratica, lavorò per venire pagato solo dopo l'uscita del film a livello internazionale. Il director chiese alla star di "PULP FICTION" di non usare i suoi "clichès recitativi", ad esempio lo sguardo d'acciaio blu ( così definito da Gilliam in persona) di Bruce Willis esibito in altri suoi lungometraggi. BRAD PITT venne scritturato con una paga relativamente modesta, dato che all'epoca della firma del contratto, era considerato un interprete in ascesa, ma non ancora una star: in un anno "INTERVISTA COL VAMPIRO", "VENTO DI PASSIONI" e "SE7EN" cambiarono lo status di Pitt. Per il ruolo era stato preso in considerazione JOHNNY DEPP. Terry Gilliam temeva che Brad Pitt non riuscisse a parlare nella maniera nervosa e veloce, come previsto dalla sceneggiatura: lo mandò da un insegnante di dizione, ma alla fine, ciò che fu decisivo nell'aiutare l'attore nella performance fu togliergli le sigarette, e Pitt rese come richiesto dal regista. Le scene del manicomio furono girate in una prigione abbandonata di Philadelphia. La scena dell'aeroporto venne invece realizzata al Philadelphia Convention Center. Una delle scene mostrate alla tv, nella sequenza, per evidenziare la crudeltà nel trattare gli animali, riguardante una scimmia, viene da "ANDROMEDA" del 1971. E' stato il primo di tre film in cui Bruce Willis viaggia nel tempo incontrando un'altra versione di sè: succede anche in "FACCIA A FACCIA" e "LOOPER".  Nella scena in cui Cole si preleva da solo del sangue, è visibile sullo sfondo l'ombra di un criceto che corre in una ruota: per girare la sequenza, ci volle una giornata intera, invece dei cinque minuti previsti. Terry Gilliam era così perfezionista che attesero che la bestiola avesse voglia di girare nella ruota, per girare la sequenza: da lì in poi, sul set battezzarono ironicamente la pignoleria del regista "Il fattore Criceto"! Sembra che nel film compaiano 12 tipi di scimmie diverse. Terry Gilliam ed il produttore CHARLES ROVEN ebbero a discutere più volte su come il film si sarebbe concluso: il regista voleva finire con Cole bambino che guarda se stesso venire colpito a morte da uno sparo, mentre il produttore desiderava che la pellicola si concludesse nel parcheggio dell'aeroporto, come previsto dallo script. Dopo un tentativo di dissuasione di Roven, alla fine Gilliam si convinse che era meglio far finire la storia nel parcheggio, avendo allestito un prototipo del set con molte macchine, per sottolineare al produttore che sarebbe stato più costoso così.  Sebbene non sia mai specificato nella narrazione, dalle note di produzione la storia è ambientata nel 2035, anche se ci sono sequenze nel 1914, 1918, 1990, 1996 e 2027. Tuttavia, l'ambiguità di tutto il racconto è voluto dalla regia di Gilliam, che insinua, addirittura, che James Cole sia completamente pazzo, e tutta la vicenda narrata sia solo una sua elaborazione mentale.Nel corso delle riprese, Gilliam cadde da cavallo, rischiando di farsi male molto seriamente: dichiarò che aveva temuto di battere la testa e rovinare la propria immaginazione! A un certo punto la radio dice "E' Roger Pratt che vi parla....": è il nome del direttore della fotografia. Il manifesto ed il logo della pellicola sono ispirati ad una creazione dell'artista SAM LLOYD "Get off the Earth", del 1898. In pratica comprende 13 figure, che quando il quadro viene mosso, ne fanno scomparire una. Per Brad Pitt arrivò la sua prima nomination ai Golden Globes, e la prima candidatura all'Oscar come non protagonista. Le riprese durarono dal Febbraio al Maggio del 1995. La prima proiezione del lungometraggio, il test consueto delle majors, non riscosse molto entusiasmo presso gli spettatori-esaminatori: da parte dei produttori esecutivi venne valutato se apportare dei cambiamenti al film, ma Gilliam fu deciso nel voler presentare alle platee il film com'era, anche perchè per la prima volta nella sua carriera, aveva la possibilità di detenere il "final cut". Ebbe ragione lui, perchè il suo lungometraggio incassò cinque volte il proprio costo. Infatti, a fronte di 29 milioni di dollari di costi, al box-office americano totalizzò 57 milioni, mentre all'estero raggruzzolò altri 111 milioni, con un incasso finale mondiale di 168. Le candidature all'Oscar furono due, per Brad Pitt e per i migliori costumi. Ai Golden Globes il solo Pitt ottenne la nomination. Al Festival di Berlino Terry Gilliam fu candidato per l'Orso d'oro. 

martedì 21 giugno 2016


I RAGAZZI DELLA 56 ° STRADA ( The outsiders, USA 1983)
DI FRANCIS FORD COPPOLA
DRAMMATICO
"I RAGAZZI DELLA 56° STRADA" era basato su un romanzo molto popolare tra i ragazzi di medie e licei americani a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta. Quello che mise in gioco FRANCIS FORD COPPOLA fu il messaggio di una scolaresca di Fresno, in California: gli studenti avevano eletto il regista di "APOCALYPSE NOW" come quello che avrebbe diretto al meglio un film tratto dal libro di S.E. HINTON, che lo aveva scritto tra i suoi 15 e 16 anni. La scuola mandò il libro e una lettera al regista, il quale lesse entrambi, e decise di fare il film, annunciando che avrebbe realizzato subito dopo un lungometraggio "gemello", "RUSTY IL SELVAGGIO", da un altro romanzo della scrittrice. La sceneggiatura che KATHLEEN ROWELL aveva tratto dal libro non piacque a Coppola, che ne riscrisse una propria versione, dirigendo la pellicola su tale script: tuttavia, per decisione della Writers Guild, che riconobbe registrato il copione della Rowell, il regista non potè firmare la sceneggiatura. Per il ruolo di Ponyboy, fece un provino anche ANTHONY MICHAEL HALL, ma fu C. THOMAS HOWELL ad avere la parte. Quando MATT DILLON sostenne il provino per avere il ruolo di Dallas, gli venne detto solo di andare a casa: il giovane attore chiamò il proprio agente, comunicandogli che non era stato preso. Invece, Coppola lo aveva già scelto per impersonare Dallas: il personaggio era stato precedentemente offerto a DENNIS QUAID, che preferì interpretare "UOMINI VERI". Anche ADAM BALDWIN sostenne un provino per il ruolo. Fu decisiva la spinta di S. E. Hinton, che aveva visto Dillon in "UN RAGAZZO DI NOME TEX" e le era piaciuto molto, per convincere Coppola. Prima che il ruolo di Cherry arrivasse a DIANE LANE, fu proposto a SARAH JESSICA PARKER, che lo rifiutò, e a BROOKE SHIELDS, che volle invece girare "SAHARA", e sia HELEN SLATER che HEATHER LANGENKAMP effettuarono un provino per il ruoloEMILIO ESTEVEZ e TOM CRUISE erano amici fin da bambini: sostennero insieme il provino, e furono entrambi scritturati. Estevez era conosciuto dal regista dai tempi della lavorazione di "Apocalypse Now", di cui il padre del ragazzo, MARTIN SHEEN, era il protagonista: aveva anche interpretato un piccolo ruolo, di un messaggero, poi tagliato al montaggio, ma Coppola era rimasto colpito dall'abilità del giovane Estevez. Per Cruise, fu uno dei tre film che interpretò nel 1983, insieme a "RISKY BUSINESS" e "IL RIBELLE", e l'unico in cui non era il protagonista. Fino a "MAGNOLIA", sedici anni più tardi, sarebbe stato l'ultimo suo lungometraggio in cui è un non protagonista. TIMOTHY HUTTON fu preso in considerazione per interpretare Ponyboy, e SCOTT BAIO per Johnny. Fu il film d'esordio per ROB LOWE: fece due provini, sia per interpretare Sodapop, che Randy, uno dei Socs, che non avrebbe voluto impersonare. Con suo sollievo, fu preso per essere il membro dei Greasers. PATRICK SWAYZE interpretò Darrel, di 11 anni più giovane della sua vera età, quindi un ventenne. Per il personaggio aveva fatto un provino MICKEY ROURKE, che però non era parso a Coppola adatto al carattere: tuttavia, impressionò il regista, perchè lo volle per "Rusty il selvaggio". NICOLAS CAGE fece un provino sia per interpretare Darrel, che Dallas: da appassionato del Metodo, si rinchiuse per due settimane con una foto di CHARLES BRONSON e della birra, in un appartamento, per "entrare nei personaggi". Suo zio, Francis Ford Coppola, non lo vedeva in quei due ruoli, e gli propose "Two-Bit", ma Cage ritenne questo un personaggio che non era nelle sue corde, e si autoescluse: venne allora ingaggiato Emilio Estevez. Francis Ford Coppola pretese che Howell, Swayze e Lowe passassero ore insieme nella casa dei fratelli Curtis, preparandosi anche da mangiare, nonostante non ne fossero capaci, per interagire e legare maggiormente. Appare anche SOFIA COPPOLA, è una ragazzina che chiede a Dallas se può cambiarle i soldi. Nel film, è particolarmente credibile l'alterco tra Dallas e Cherry: Matt Dillon e Diane Lane spiegarono, anni dopo, che la scena fu una delle prime ad essere girate, e tra loro si erano approcciati male, creando una strana tensione anche fuori scena. Gli altri attori, nella reunion del 2003, rammentarono alla collega che probabilmente era affascinata da Dillon e le insicurezze adolescenziali che erano naturali all'età in cui avevano girato il lungometraggio, avevano acceso le scintille. Lei ricordò con affetto quanto protettivi fossero con lei i ragazzi sul set. E tuttavia, lei e Dillon girarono assieme altri due film, "Rusty il selvaggio" e "FLAMINGO KID", divenendo buoni amici (ebbero comunque una brevissima relazione durante le riprese di questo lungometraggio). La scena della rissa alla fontana, con il punto di vista che si capovolge, fu un'autocitazione di Coppola, che aveva usato tale espediente in "Apocalypse Now", quando Willard viene condotto al villaggio di Kurtz. Durante le riprese, Tom Cruise ricevette sul set la sceneggiatura di "Risky Business", e chiese a Diane Lane se avrebbe voluto interpretare il ruolo di Lana: il padre della ragazza rispose duramente al giovane Cruise che non c'era verso che sua figlia avrebbe interpretato una prostituta in quella pellicola. Quando Dallas cade dalla sedia al drive-in, fu accidentale, e C. Thomas Howell, che non se lo aspettava, guarda in camera ridendo brevemente. Come in "GIOVANI GUERRIERI", Matt Dillon "muore" abbattuto dalla polizia con una pistola scarica in mano: la frase "Non mi prenderete mai vivo!" fu improvvisata dall'attore. Durante la scena in cui Cherry e Ponyboy parlano prima della rissa al parco, sono molti i primi piani: Diane Lane raccontò che mentre lei veniva inquadrata, e C.Thomas Howell era fuori campo, lui le faceva versacci e la ragazza rischiò spesso di ridere. Poi l'altro le spiegò che era stato proprio Coppola di dirgli di farlo, per metterla alla prova. Nonostante nel film interpretino due amici molto legati, sul set Howell e Macchio non legarono granchè, perchè il primo riteneva l'altro fin troppo professionale e serio, e viceversa, quando Macchio chiese di ripassare le battute di una scena, si sentì rispondere che Howell doveva battere assolutamente il proprio record a "Pacman". Il fatto era che C. Thomas Howell aveva poco più di 14 anni, e Macchio, 21.  Nel manifesto americano del film, i "Greasers", la banda protagonista, vengono ritratti mentre ridono, eccetto Johnny ( Ralph Macchio), che fa una smorfia. Era una foto scattata fuori scena, e era successo che LEIF GARRETT ( ironicamente, all'epoca il più conosciuto del cast in quanto cantante, e oggi il meno conosciuto...) si era avvicinato al tavolo delle vivande, e uno della troupe lo aveva bloccato, non avendolo riconosciuto, dicendogli "Ehi, questo è per i talenti!", al che Macchio aveva sbottato con sarcasmo ( non essendo Garrett un attore vero e proprio) "Sì, per i talenti!". E gli altri ragazzi avevano riso. Nella scena della rissa al parco, il primo pugno viene affibbiato a Ponyboy, e C. Thomas Howell ricordò in un'intervista che gli aveva fatto piuttosto male, anche dopo aver girato la scena. Tom Cruise si fece rimuovere un dente incapsulato prima di tale sequenza, affinchè non venisse danneggiato. Durante le riprese, Rob Lowe chiese alla Hinton cosa ne fosse stato, secondo lei, di Sodapop Curtis, e la scrittrice rispose che era partito per il Vietnam e lì morto. La Hinton collaborò attivamente alla realizzazione del film, e compare nel cameo dell'infermiera minacciata da Dallas all'ospedale con un coltello: inoltre, dette una notevole mano a gestire un cast composto quasi esclusivamente da ragazzi, che la chiamavano scherzosamente "mamma". Quasi tutto il cast era nella fase finale dell'adolescenza, eccetto Patrick Swayze, che aveva 31 anni, e Ralph Macchio, che ne aveva 21. Il film è ambientato nel 1965. Coppola avrebbe voluto che Matt Dillon passasse una notte in prigione per entrare meglio nella mentalità di Dallas, ma l'attore si rifiutò, obiettando che secondo lui non avrebbe influito affatto sulla resa del personaggio da parte sua. Girando una scena di particolare tensione, tra Dillon e Coppola si verificò una discussione accesa, e intervenne S. E. Hinton a pacificare i due: da lì in poi ebbero un buon rapporto, al punto da far sì che il regista volle il giovane attore anche come protagonista del successivo "Rusty il selvaggio". Durante le riprese, per aumentare la tensione tra Mods e Greasers, la produzione procurò copioni in cartelline foderate di pelle e camerini comodi per i primi, e stanze in cui sedersi per terra e copioni spillati alla buona per i secondi. La scena della rissa avrebbe dovuto essere girata sotto una pioggia battente, ma piovve il giorno prima della ripresa, e così Francis Ford Coppola fece provvedere con irrigatori, nonostante facesse non poco freddo sul set. Per anni fans del romanzo hanno spedito lettere di disappunto a Coppola per via di omissioni di episodi narrati nel libro, che mancano nel film ( ma succede in pratica con tutti i romanzi...): in realtà il regista aveva girato diverse scene  poi non incluse nel montaggio definitivo, per scelte produttive, ma inserite nella versione "Director's cut". Infatti, per scelta di alcuni produttori esecutivi, che avevano giudicato un primo montaggio troppo lungo, furono tagliate diverse scene riducendo a 91 minuti la durata della versione uscita nel 1983. Le riprese si protrassero dalla fine di Marzo al Giugno del 1982. Costato 10 milioni di dollari, incassò 25 milioni solo negli USA, e rappresentò la "rivincita" commerciale di Francis Ford Coppola dopo l'immeritato insuccesso di "UN SOGNO LUNGO UN GIORNO".

sabato 18 giugno 2016



LA PANTERA ROSA COLPISCE ANCORA
( The return of the Pink Panther, GB 1975)
DI BLAKE EDWARDS
COMMEDIA/GIALLO
Le carriere di BLAKE EDWARDS e PETER SELLERS erano in una prolungata fase di stallo, e l'idea del regista di proseguire la serie della "Pantera Rosa", non aveva entusiasmato la United Artists. Edwards aveva in mente di girare una serie tv con l'ispettore Clouseau, ma non ne aveva ancora parlato con l'amico e interprete del personaggio: non è dato sapere se Sellers avrebbe accettato questo cambiamento nella serie. Tuttavia, il regista portò il progetto al produttore inglese LEW GRADE, che si assicurò i diritti: Grade finanziò la pellicola, vendendo i diritti di sfruttamento mondiale alla United Artists, il titolo di possessori del copyright, e una percentuale sui profitti. E' a causa di ciò che questo episodio non è mai stato incluso nel box della serie in DVD. In questo terzo episodio, la caratterizzazione di Clouseau venne resa più ridicola del solito da Peter Sellers, abbondando nell'ostentazione dell'inettitudine dell'ispettore, e accentuando più che mai, in originale, il maldestro accento francese del personaggio. Il ruolo di Sir Charles venne offerto a DOUGLAS FAIRBANKS Jr., che valutò e poi decise di non firmare il contratto, dopo che DAVID NIVEN aveva dichiarato la propria indisponibilità: fu così che venne scelto CHRISTOPHER PLUMMERJULIE ANDREWS girò un cameo in cui era una cameriera che rimuoveva un Clouseau in stato incosciente dalla stanza di Claudine, ma tale sequenza non venne inserita nel montaggio finale. Nella sequenza in cui Clouseau apre la porta e l'acqua inonda la scena, la quantità di liquido era talmente esagerata che travolse il set, mandandolo praticamente in rovina: Sellers e VICTOR SPINETTI continuarono a improvvisare, nonostante fossero quasi sommersi dall'acqua. La sequenza animata dei titoli di testa è una palese citazione di "TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE", interpretato dalla moglie del regista, Julie Andrews. Il trailer originale fu composto soprattutto di riprese non inserite poi nel film definitivo. Le riprese durarono dall'Aprile all'Agosto del 1974.  Il costo della pellicola fu di 5 milioni di dollari, e l'incasso americano fu di oltre 25 milioni. 

sabato 11 giugno 2016


I FIGLI DEL CAPITANO GRANT ( In search of the castaways, USA 1962)
DI ROBERT STEVENSON
AVVENTURA /FANTASTICO
Il romanzo "I FIGLI DEL CAPITANO GRANT" di JULES VERNE uscì nel 1868, e novantaquattro anni dopo la Disney Productions ne realizzò una versione cinematografica, unica volta che questo libro è stato tradotto in film. Era la seconda volta che la casa di produzione allestiva una pellicola da un'opera dello scrittore francese: la prima era stata "20.000 LEGHE SOTTO I MARI". La Disney annunciò CHARLES LAUGHTON nel cast nei panni di Lord Glenarvan: ma le condizioni di salute di Laughton precipitarono ( infatti morì non molto tempo dopo) e venne così scritturato WILFRID HYDE-WHITE.  HAYLEY MILLS girò questa pellicola, a proposito di naufraghi, curiosamente due anni dopo che il padre, JOHN MILLS, aveva recitato in un titolo per certi versi simile, "ROBINSON NELL'ISOLA DEI CORSARI". Anche se nei manifesti e nei titoli il suo nome figura tra i primi, GEORGE SANDERS non appare prima di oltre un'ora di proiezione. Hayley Mills girò sei film per la Disney negli anni Sessanta, diventando una delle attrici bambine più importanti della major. Fu l'ultimo film girato dall'attore Maori INIA TE WIATA. La Mills, accidentalmente, mandò quasi a fuoco il proprio camerino: dopo aver girato una sequenza in cui era in acqua, lasciò i vestiti bagnati su una stufa elettrica. Fu solo grazie a un intervento di un membro della troupe che, casualmente, aveva notato del fumo provenire dal camerino, che sia stato solo un inizio d'incendio, che avrebbe potuto distruggere il set. Il duo SHERMAN BROTHERS compose quattro canzoni per questo lungometraggio. Fu il terzo incasso americano del 1962, dopo "IL GIORNO PIU' LUNGO" e "LAWRENCE D'ARABIA". Anche in Inghilterra il successo fu grande, tra i maggiori 12 incassi del 1963.

mercoledì 8 giugno 2016


QUEL TRENO PER YUMA ( 3:10 to Yuma, USA 1957)
DI DELMER DAVES
WESTERN 
Il racconto da cui ebbe spunto "QUEL TRENO PER YUMA" e' di ELMORE LEONARD. Il ruolo del fattore Dan Evans venne dapprima offerto a GLENN FORD, che però preferì interpretare il fuorilegge Ben Wade, e venne scritturato VAN HEFLIN come coprotagonista. Anche se già molti western erano girati a colori, DELMER DAVES e CHARLES LAUTON, il direttore della fotografia, scelsero invece di realizzare il film in bianco e nero. Lauton utilizzò filtri rossi sulla lente della cinepresa, per dare al paesaggio un'aria più arida, considerando che il film è ambientato in un periodo di grande siccità. Daves volle far ingaggiare Glenn Ford e FELICIA FARR, con cui aveva già lavorato, e ne aveva apprezzato la bravura e la professionalità. Gran parte della pellicola venne girata al Burbank Ranch, in California e in Arizona. La visione di questo lungometraggio, insieme a "MEZZOGIORNO DI FUOCO", spinse HOWARD HAWKS a voler girare "UN DOLLARO D'ONORE", un western meno revisionista e più ottimista, di altri titoli coevi. La colonna sonora, e la canzone, divennero dei successi; il motivo del film è diventato celebre al pari del lungometraggio. La cantava FRANKIE LAINE, così come interpretò il famoso brano "Do not forsake me, oh my darling", di "Mezzogiorno di fuoco".  Il film ebbe la nomination per il BAFTA come miglior pellicola. Nel 2007 ne è stato girato un remake, diretto da JAMES MANGOLD, con RUSSELL CROWE nei panni di Ben Wade, e CHRISTIAN BALE interprete di Dan Evans. 

lunedì 6 giugno 2016


ODIO IMPLACABILE ( Crossfire, USA 1947)
DI EDWARD DMYTRYK
NOIR
Sia RICHARD BROOKS, l'autore del romanzo da cui è tratto questo film, "THE BRICK FOXHOLE", che ROBERT RYAN, avevano prestato servizio nei Marines nella II Guerra Mondiale. ROBERT MITCHUM non amò girare questo lungometraggio, affermando in interviste che ogni attore americano avrebbe potuto interpretare Keeley. Per GLORIA GRAHAME, Ginny fu il personaggio migliore che avesse mai interpretato, a suo dire. EDWARD DMYTRYK scelse di girare il film con luci che rendevano l'immagine molto oscura: questo per via dei costi così ridotti, e della maggior velocità nel realizzare le riprese. Infatti, girare non comportò più di venti giorni. Nel romanzo la parte cruciale circa il crimine che viene commesso riguarda l'omofobia, nel film, invece, è l'antisemitismo. Sembra che una delle ragioni maggiori per cui quest'opera sia stata snobbata completamente dall'assegnazione di premi da parte dellaAcademy, sia stata il rifiuto da parte di Dmytryk e del produttore ADRIAN SCOTT, di testimoniare su presunte attività filocomuniste di colleghi: inoltre il regista era canadese, divenuto cittadino statunitense dalla metà degli anni Trenta, e fu uno dei famosi "Hollywood Ten", le dieci personalità del cinema americano che vennero additati come coloro che boicottarono la Commissione per le Attività Antiamericane. Sfruttando la brevità delle riprese, il film uscì prima di "BARRIERA INVISIBILE", che aveva un soggetto similare. Dopo il buon successo ottenuto dalla pellicola, il cast eseguì una riproposizione radiofonica per la Suspense Radio series. Il film ebbe cinque nominations agli Oscar: film, regia, sceneggiatura, attore non protagonista ( Ryan) e attrice non protagonista ( Grahame). Benchè contento per la nomination, Ryan dichiarò che aveva odiato il proprio personaggio, uno psicopatico assassino e razzista, essendo l'attore un liberal progressista, che aveva in antipatia ogni forma di bigottismo. Ebbe anche la candidatura come miglior film ai BAFTA, e vinse a Cannes il premio del miglior film a sfondo sociale. Oggi è un cult riscoperto negli ultimi tempi.

domenica 5 giugno 2016


PENELOPE CRUZ ( Penelope Cruz Sanchez, Alcobendas, Madrid, ES, 28/04/74-...)
 PENELOPE CRUZ,  figlia di un rivenditore ed una parrucchiera, deve il suo nome alla canzone omonima di JOAN MANUEL SERRAT fin da bambina recitava per i familiari facendo il verso agli spot, ma scelse di darsi alla danza. Dopo averla studiata per nove anni al Conservatorio Nazionale di Spagna, continuò a migliorarsi, sotto l'istruzione di alcuni dei più celebri ballerini classici spagnoli. A quindici anni, si affermò su trecento altre ragazze, ad un'audizione di un'agenzia di talent-scout: il risultato fu un contratto che la portò a molteplici apparizioni in spettacoli televisivi, e videoclips. Il debutto sul grande schermo fu nel 1992, in "PROSCIUTTO, PROSCIUTTO" accanto a STEFANIA SANDRELLI, JAVIER BARDEM e ANNA GALIENA, per la regia di BIGAS LUNA. Luna l'avrebbe voluta protagonista anche per "LE ETA' DI LULU' ", ma Penelope Cruz aveva solo quattordici anni all'epoca, e per ovvi motivi fu scelta un'attrice maggiorenne, FRANCESCA NERI. La fissa di Bigas Luna per la bellezza di Penelope continuò, tanto da sceglierla come interprete anche per "VOLAVERUNT", nel 1999. Al terzo film interpretato, "BELLE EPOQUE", era nel cast di una pellicola vincitrice dell'Oscar per il miglior film straniero, che già aveva ottenuto molti premi Goya, l'equivalente spagnolo di tale onorificenza: nove su diciassette. La carriera della giovane spagnola cominciò a prender quota, e apparì di seguito in "El LABERINTO GRIEGO", "TODO ES MENTIRA", girando in Italia "PER AMORE, SOLO PER AMORE", per poi tornare in patria e prendere parte a "CARNE TREMULA", "APRI GLI OCCHI", e poi girare il suo primo film americano, "THE HI-LO COUNTRY" diretta da STEPHEN FREARS. "LA NINA DEI TUOI SOGNI" le fece vincere il Goya quale miglior attrice del 1999. Il primo grande successo internazionale della Cruz fu, però, "TUTTO SU MIA MADRE", seconda collaborazione con PEDRO ALMODOVAR, e di nuovo Oscar per il miglior film straniero. L'attrice cominciò quindi ad essere molto richiesta anche negli USA, e girò una commedia sentimentale, "PER INCANTO O PER DELIZIA", seguita da "PASSIONE RIBELLE", "BLOW" e "IL MANDOLINO DEL CAPITANO CORELLI". Il remake americano di "Apri gli occhi" di ALEJANDRO AMENABAR venne realizzato da CAMERON CROWE, ed intitolato "VANILLA SKY", e la vide di nuovo tra i protagonisti: sul set nacque una relazione con TOM CRUISE, che durò due anni e mezzo. Anche con MATTHEW MCCONAUGHEY, sul set di "SAHARA" nacque una relazione, più breve, così come con MATT DAMON sul set di "Passione ribelle". Quando lesse "NON TI MUOVERE" si invaghì così tanto del romanzo, che si dette da fare per ottenere il ruolo di Italia, imparando velocemente l'italiano per poter recitare non doppiata: è stata un'interpretazione lodatissima, che le ha fatto vincere il David di Donatello ed il Felix. Oltre a italiano e spagnolo, parla correttamente l'inglese ed il francese. Ha due fratelli, è sposata dal 2010 con JAVIER BARDEM, e con lui ha due figli. I due si sono conosciuti sul set di "VICKY, CRISTINA BARCELONA" nel 2007, e da allora fanno coppia fissa. Il suo primo figlio lo ha fatto a 36 anni, la seconda a 39. Bardem e lei sono i primi attori spagnoli arrivati alla candidatura all'Oscar e alla vittoria della statuetta: infatti, la Cruz per la commedia diretta da WOODY ALLEN vinse.Dal 2000 è divenuta vegetariana. Con NACHO CANO, con cui ebbe una relazione agli inizi della propria carriera, e altri artisti di Spagna, ha creato una fondazione per creare un ospedale e una scuola per ragazze senza tetto e persone ammalate di tubercolosi a Calcutta: purtroppo i disaccordi e le diverse idee sulla gestione tra i fondatori fecero durare il progetto troppo poco. Ama raccogliere gatti randagi. Grande fan del cinema di Bollywood, ha trattato più volte con star indiane per una collaborazione, ancora da mettere in atto. Era stata scelta come protagonista di "MELANCHOLIA", ma doveva cominciare le riprese di "PIRATI DEI CARAIBI-AI CONFINI DEL MONDO", e i tempi delle due lavorazioni coincidevano, così dovette desistere, e al suo posto venne ingaggiata KIRSTEN DUNST. E' legata da grande amicizia a SALMA HAYEK, GWYNETH PALTROW e GOYA TOLEDO. E' tornata sul set 11 mesi dopo il secondo parto, per girare "MA MA". Per più riviste è stata ed è una delle donne più sexy del mondo. La sua stella sull'Hollywood Walk of Fame è la n. 2436.
COSI' PARLO' PENELOPE CRUZ:
"Non puoi vivere la tua vita guardando a te come fosse il punto di vista di un'altra persona."
"Ci sono molte cose in più che voglio fare. Mi rifiuto d'arrivare ai cinquanta e stare ad aspettare che il telefono suoni. In Spagna, le attrici lavorano finchè sono anziane. E' il mio piano."
"Amo la cultura italiana, è bella. Amo il linguaggio, la gente, la loro musica, come si comportano...A volte penso di essere un'italiana intrappolata in un corpo di donna spagnola!"

giovedì 2 giugno 2016


HARRY POTTER E LA CAMERA DEI SEGRETI
( Harry Potter and the chamber of secrets, USA/GB 2002)
DI CHRIS COLUMBUS
FANTASTICO
A DANIEL RADCLIFFE, per riprendere il ruolo di Harry Potter, vennero offerte125,000 sterline, ma l'intervento della Equity, l'unione degli attori, fece sì che venissero introdotti nuovi termini sul suo contratto, e venisse pagato 2 milioni di sterline.  Le riprese di "HARRY POTTER E LA CAMERA DEI SEGRETI" cominciarono tre giorni dopo l'uscita del primo episodio, "HARRY POTTER E LA PIETRA FILOSOFALE". Si narra che una delle figlie di CHRIS COLUMBUS avesse dei problemi con il leggere fino a che non  lesse "Harry Potter e la pietra filosofale". Columbus accettò di buon grado, allora, di poter dirigere i primi due episodi. Pare che dopo l'uscita della prima pellicola, Columbus non avesse dato immediatamente il via libera alla produzione per prendere in carico anche il secondo episodio, e sia stato contattato FRANK OZ, che declinò dicendo che non gli interessava girare un capitolo della saga del maghetto. Anche se basato sul romanzo che della serie è il secondo per minor lunghezza, è il film della saga cinematografica su Harry Potter al secondo posto per la maggior durata: "HARRY POTTER E L'ORDINE DELLA FENICE", che è il secondo dei romanzi come lunghezza, è tra i più brevi come film. RUPERT GRINT soffriva di una forte forma di aracnofobia, al punto da non aver mai guardato la scena in cui Aragog e gli altri ragni comparivano. Il terrore sul volto del giovane attore, quindi, non era recitazione, ma un vero attacco di panico per la presenza degli aracnidi di scena. Per il ruolo di Gilderoy Lockhart era stato contattato HUGH GRANT, ma per via di impegni contrattuali, l'attore non aveva potuto accettare, e dopo aver preso in considerazione JUDE LAW, che fu ritenuto però troppo giovane, fu scelto così KENNETH BRANAGH. Il ruolo di Tom Riddle andò a CHRISTIAN COULSON, sebbene avesse 23 anni all'epoca, e fosse più grande degli altri ragazzi che si erano presentati ai provini. Invece, SHIRLEY HENDERSON, che interpretò Mirtilla, a 37 anni, fu la più anziana interprete di un personaggio membro di Hogwart. Per riprendere il ruolo di Hagrid, ROBBIE COLTRANE dovette rinunciare a prendere parte a episodi della serie "WEST WING". Nel romanzo non vengono menzionati nè i lunghi capelli biondi, nè il bastone da passeggio che esibisce Lucius Malfoy: furono idee del suo interprete, JASON ISAACS, perchè secondo lui erano particolari utili a sottolineare lo snobismo profondo del personaggio. Columbus era poco convinto di questa scelta, e fu Radcliffe a dare un parere positivo su questa idea.  RICHARD HARRIS morì poche settimane prima dell'uscita del lungometraggio. La Fenice animatronica che venne approntata per essere inclusa nel film era così "reale" che Richard Harris pensava fosse un uccello vero.  Il set dell'ufficio di Dumbledore fu il più costoso tra quelli tirati su per la serie: era composto di "Wild walls", come vengono chiamati in gergo i muri rimovibili, per dar modo di spostare la macchina da presa e rendere gli ambienti più grandi di quanto in effetti siano. . Chris Columbus e il designer STUART CRAIG avevano deciso che, in quanto ingegnere, il personaggio dovesse avere la stanza più elaborata possibile. Inoltre, Columbus raccomandò al direttore della fotografia ROGER PRATT di adottare un tono più dark per la luce del film: così vennero adoperate luci meno brillanti, e il colore venne desaturato. Questa tecnica venne sviluppata negli episodi seguenti, anche perchè, a mano a mano che la saga proseguiva, diveniva meno ingenua e più cupa. A Daniel Radcliffe venne chiesto di rasarsi la gamba per la scena in cui mostra di aver perso un calzino. Per l'attore protagonista, quello da cui è tratto questo film, il secondo romanzo della serie, è il migliore della saga. La collana di opale, che poi avrà un ruolo di una certa importanza nel successivo "HARRY POTTER E IL PRINCIPE MEZZOSANGUE", può essere intravista all'interno di una teca nel negozio di Borkin e Burkes a Nocturn Alley, quando Harry vi entra per la prima volta. Per girare la sequenza in cui Harry e Ron saltano con la macchina sul Salice Picchiatore, vennero in pratica distrutte 15 Ford Anglias. JOHN WILLIAMS, impegnato anche nel comporre la colonna sonora di "STAR WARS-L'ATTACCO DEI CLONI", non era in grado di realizzare un'intera partitura musicale, e venne così affiancato da WILLIAM ROSS.  Il nome del personaggio Salazar Slytherin è ispirato al dittatore portoghese: infatti fu a Oporto che J.K. ROWLING scrisse molte parti del primo romanzo della serie di Harry Potter.Pare che Vladimir Putin si fosse molto offeso dal fatto che l'elfo Dobby avesse una qualche somiglianza con lui. Per le orecchie dell'elfo l'ispirazione fu un cane che frequentava l'art department chiamato "Max".  E' stato, insieme a "Harry Potter e l'Ordine della Fenice", l'unico capitolo della serie che non ha ottenuto neanche una nomination agli Oscar. I biglietti per il cinema in Gran Bretagna in alcuni casi furono venduti un mese prima dell'uscita. La lavorazione della pellicola si protrasse dal Novembre 2001 al Luglio 2002. Nel primo weekend di uscita, l'incasso americano fu di 88 milioni di dollari, diventando il terzo di tutti i tempi, all'epoca, dopo "SPIDER-MAN" e "Harry Potter e la pietra filosofale". E' stato il secondo incasso USA del 2002 dopo il film sull'Uomo Ragno. Fu il primo film che fece vendere oltre un milione di copie del dvd nel primo weekend di uscita. Per Chris Columbus, questo e il primo capitolo della serie sono stati i suoi maggiori successi commerciali. Costato 100 milioni di dollari, ne riportò nelle casse della produzione 262 dai soli USA e altri 616 dal resto del mondo, arrivando alla cifra di 878 milioni.