mercoledì 29 giugno 2016


L'ESERCITO DELLE 12 SCIMMIE ( 12 Monkeys, USA 1995)
DI TERRY GILLIAM 
FANTASCIENZA
Anche se, come risaputo, lo spunto di questo film è stato il "piccolo" "LA JETEE", girato nel 1962 da CHRIS MARKER, TERRY GILLIAM non vide il cortometraggio finchè non ebbe già realizzato "L'ESERCITO DELLE 12 SCIMMIE". In realtà lesse la sceneggiatura approntata da DAVID WEBB PEOPLES, e vi si appassionò, perchè ci trovò diversi punti in comune con il suo "BRAZIL". "L'esercito delle 12 scimmie" è un'ispirazione proveniente dal romanzo di L. FRANK BAUM "The Magic of Oz", seguito del suo classico "IL MAGO DI OZ": nel racconto si specifica che dodici scimmie vengono convinte a combattere con la promessa di più cibo per loro. Gilliam provò a convincere la produzione a scritturare NICK NOLTE e JEFF BRIDGES per i ruoli di James Cole e Jeffrey Goines, ma gli fu detto di no, perchè negli ultimi anni i due non coglievano un successo commerciale dal 1991, anno di "CAPE FEAR" e "IL PRINCIPE DELLE MAREE" per il primo, "LA LEGGENDA DEL RE PESCATORE" per il secondo. Proprio sul set di quest'ultimo lungometraggio, Gilliam aveva incontrato BRUCE WILLIS per fargli fare un provino: il regista era rimasto colpito dalla sequenza di "TRAPPOLA DI CRISTALLO", in cui John McClane rimuove le schegge di vetro dai piedi parlando della propria moglie, e si ricordò che l'attore gli aveva spiegato che le battute erano state aggiunte da lui stesso. Questo lo convinse a volerlo per questo nuovo film. Willis chiese una paga molto inferiore al suo solito, dell'epoca, sia per il budget della pellicola, non astronomico, che per la sua volontà di lavorare con Gilliam. In pratica, lavorò per venire pagato solo dopo l'uscita del film a livello internazionale. Il director chiese alla star di "PULP FICTION" di non usare i suoi "clichès recitativi", ad esempio lo sguardo d'acciaio blu ( così definito da Gilliam in persona) di Bruce Willis esibito in altri suoi lungometraggi. BRAD PITT venne scritturato con una paga relativamente modesta, dato che all'epoca della firma del contratto, era considerato un interprete in ascesa, ma non ancora una star: in un anno "INTERVISTA COL VAMPIRO", "VENTO DI PASSIONI" e "SE7EN" cambiarono lo status di Pitt. Per il ruolo era stato preso in considerazione JOHNNY DEPP. Terry Gilliam temeva che Brad Pitt non riuscisse a parlare nella maniera nervosa e veloce, come previsto dalla sceneggiatura: lo mandò da un insegnante di dizione, ma alla fine, ciò che fu decisivo nell'aiutare l'attore nella performance fu togliergli le sigarette, e Pitt rese come richiesto dal regista. Le scene del manicomio furono girate in una prigione abbandonata di Philadelphia. La scena dell'aeroporto venne invece realizzata al Philadelphia Convention Center. Una delle scene mostrate alla tv, nella sequenza, per evidenziare la crudeltà nel trattare gli animali, riguardante una scimmia, viene da "ANDROMEDA" del 1971. E' stato il primo di tre film in cui Bruce Willis viaggia nel tempo incontrando un'altra versione di sè: succede anche in "FACCIA A FACCIA" e "LOOPER".  Nella scena in cui Cole si preleva da solo del sangue, è visibile sullo sfondo l'ombra di un criceto che corre in una ruota: per girare la sequenza, ci volle una giornata intera, invece dei cinque minuti previsti. Terry Gilliam era così perfezionista che attesero che la bestiola avesse voglia di girare nella ruota, per girare la sequenza: da lì in poi, sul set battezzarono ironicamente la pignoleria del regista "Il fattore Criceto"! Sembra che nel film compaiano 12 tipi di scimmie diverse. Terry Gilliam ed il produttore CHARLES ROVEN ebbero a discutere più volte su come il film si sarebbe concluso: il regista voleva finire con Cole bambino che guarda se stesso venire colpito a morte da uno sparo, mentre il produttore desiderava che la pellicola si concludesse nel parcheggio dell'aeroporto, come previsto dallo script. Dopo un tentativo di dissuasione di Roven, alla fine Gilliam si convinse che era meglio far finire la storia nel parcheggio, avendo allestito un prototipo del set con molte macchine, per sottolineare al produttore che sarebbe stato più costoso così.  Sebbene non sia mai specificato nella narrazione, dalle note di produzione la storia è ambientata nel 2035, anche se ci sono sequenze nel 1914, 1918, 1990, 1996 e 2027. Tuttavia, l'ambiguità di tutto il racconto è voluto dalla regia di Gilliam, che insinua, addirittura, che James Cole sia completamente pazzo, e tutta la vicenda narrata sia solo una sua elaborazione mentale.Nel corso delle riprese, Gilliam cadde da cavallo, rischiando di farsi male molto seriamente: dichiarò che aveva temuto di battere la testa e rovinare la propria immaginazione! A un certo punto la radio dice "E' Roger Pratt che vi parla....": è il nome del direttore della fotografia. Il manifesto ed il logo della pellicola sono ispirati ad una creazione dell'artista SAM LLOYD "Get off the Earth", del 1898. In pratica comprende 13 figure, che quando il quadro viene mosso, ne fanno scomparire una. Per Brad Pitt arrivò la sua prima nomination ai Golden Globes, e la prima candidatura all'Oscar come non protagonista. Le riprese durarono dal Febbraio al Maggio del 1995. La prima proiezione del lungometraggio, il test consueto delle majors, non riscosse molto entusiasmo presso gli spettatori-esaminatori: da parte dei produttori esecutivi venne valutato se apportare dei cambiamenti al film, ma Gilliam fu deciso nel voler presentare alle platee il film com'era, anche perchè per la prima volta nella sua carriera, aveva la possibilità di detenere il "final cut". Ebbe ragione lui, perchè il suo lungometraggio incassò cinque volte il proprio costo. Infatti, a fronte di 29 milioni di dollari di costi, al box-office americano totalizzò 57 milioni, mentre all'estero raggruzzolò altri 111 milioni, con un incasso finale mondiale di 168. Le candidature all'Oscar furono due, per Brad Pitt e per i migliori costumi. Ai Golden Globes il solo Pitt ottenne la nomination. Al Festival di Berlino Terry Gilliam fu candidato per l'Orso d'oro. 

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