martedì 20 ottobre 2015


I RAGAZZI VENUTI DAL BRASILE ( The boys from Brazil, USA 1978)
DI FRANKLIN J.SCHAFFNER
THRILLER
"I RAGAZZI VENUTI DAL BRASILE" entrò in produzione un anno dopo che il romanzo di IRA LEVIN dal quale è tratto uscì, nel 1976. Per intepretare il criminale di guerra nazista Josef Mengele, era stato inizialmente scritturato GEORGE C.SCOTT, il quale però venne sostituito da GREGORY PECK, probabilmente per divergenze artistiche con il regista FRANKLIN J.SCHAFFNER, che pure lo aveva diretto già in "PATTON, GENERALE D'ACCIAIO", guadagnando l'Oscar entrambi per tale pellicola. Era nota la non semplice tempra di Scott, stimatissimo come attore, ma non estraneo a difficoltà con registi sui set. Gran parte della pubblicità per la promozione del film puntò sulla "prima volta" di Gregory Peck come "villain", ma in realtà l'attore aveva recitato in ruoli abbastanza negativi sia in "MOBY DICK" che in "BRAVADOS". Per truccare Peck come Mengele, gli venne rasata la celebre punta dell'attaccatura dei capelli, le sopracciglia modellate, si fece crescere dei baffetti, e gli venne messa della tinta bianca sul volto: venne scritto che l'attore aveva, così truccato, una rassomiglianza quasi inverosimile con il folle dottore tedesco, rifugiatosi in Sud America. LAURENCE OLIVIER, che basò la sua interpretazione del cacciatore di nazisti Ezra Lieberman (nel romanzo originale Yakov Libermann) sul reale Simon Wiesenthal, al momento delle riprese, non era in buone condizioni di salute: si era recentemente operato di calcoli renali, ed era affetto da problemi cardiaci. Infatti, nella sequenza della lotta tra il suo personaggio e Mengele, nel prefinale, Schaffner si raccomandò con Peck di mettere non troppa energia nella scena. A ANTON DRIFFING venne offerta una parte, ma rifiutò. Quando JAMES MASON venne contattato dai produttori per interpretare Seibert, uno dei gerarchi nazisti nascosti in Paraguay, mostrò poco interesse per lo script, ma quando venne informato che i suoi amici Larry (Olivier) e Greg (Peck) avevano già firmato, accettò di prendere parte al film. BRUNO GANZ, che nella pellicola interpreta il dottor Bruckner, avrebbe interpretato Adolf Hitler ne "LA CADUTA", ventisei anni dopo. Quando il film uscì, il vero Mengele era vivo e vegeto, e risiedeva in Brasile, a San Paolo, più o meno clandestinamente, e morì quattro mesi dopo l'uscita della pellicola, nel Febbraio del 1979: curiosamente, la storia narrata si conclude in tale periodo, anticipando con rara precisione la morte del criminale nazista. La diga in cui si svolge uno degli omicidi del film si trovava in Austria (era la Kolnbrein), e non in Svezia: era ancora in fase di costruzione, al tempo, e non ancora attiva. Laurence Olivier ricevette l'ultima nomination agli Oscar della sua vita, per questa interpretazione: quella precedente, ironicamente, gli era arrivata per la prova in un ruolo antitetico, quella dell'assassino nazista Szell ne "IL MARATONETA". Le altre due candidature agli Oscar per questa pellicola, furono per il miglior montaggio, e la miglior colonna sonora, ma in nessuna delle categorie questa produzione si affermò come vincitrice.  Le riprese si svolsero tra l'Ottobre 1977 e il  Marzo 1978, ambientate in Austria, Gran Bretagna, USA e Portogallo (le scene del Paraguay). Il film costò 12 milioni di dollari, e ne incassò 19 solo in USA. Olivier e Schaffner morirono nel 1989, a distanza di soli nove giorni uno dall'altro. 

Nessun commento:

Posta un commento