domenica 24 dicembre 2017

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LA BISBETICA DOMATA (The taming of the Shrew, I/USA)
DI FRANCO ZEFFIRELLI
COMMEDIA
FRANCO ZEFFIRELLI concepì l'idea di girare un adattamento cinematografico della commedia di WILLIAM SHAKESPEARE "LA BISBETICA DOMATA" pensando a SOPHIA LOREN e MARCELLO MASTROIANNI come protagonisti: quando si realizzò che la 20th Century Fox avrebbe prodotto il film, con star internazionali, il regista italiano fece i nomi di ELIZABETH TAYLOR e RICHARD BURTON, ma, dopo il colossale flop di "CLEOPATRA", che andò molto vicino a mandare in bancarotta lo studio, alla Fox i produttori esecutivi dissero a Zeffirelli che non avrebbero mai corso il rischio di scegliere le due star come protagonisti. Fu la tenacia dell'italiano che alla lunga, convinse i dirigenti della casa di produzione, sostenendo che avevano un potenziale clamoroso in due ruoli così. Infatti, diversamente al film sulla regina egizia, questo fu un grosso successo al box-office internazionale. Per i due divi era il quinto titolo girato insieme. La precedente versione cinematografica de "La bisbetica domata", realizzata nel 1929, vedeva in scena un'altra vera coppia, MARY PICKFORD e DOUGLAS FAIRBANKS: questi erano però in piena fase declinante della loro unione, mentre Taylor e Burton, all'epoca delle riprese, erano sposi felici (poi, come sappiamo, divorziarono, si risposarono, ridivorziarono...). Fu la prima volta che Elizabeth Taylor interpretava un testo shakespeariano e, inizialmente, si sentiva a disagio recitando le battute nell'inglese aulico utilizzato dal Bardo; tuttavia, con determinazione e capacità, acquistò sicurezza via via che le riprese progredivano. L'abito indossato da Liz Taylor nel monologo finale di Kate fu ispirato dal dipinto di Lorenzo Lotto, "Lucretia". Benchè la commedia sia stata rappresentata per la prima volta nel 1593, non venne pubblicata fino al 1623, quindi postuma all'autore. Sia IAN OGILVY che MICHAEL YORK erano in lizza per il ruolo di Lucentio, e poi la parte andò a York. Costato 4 milioni di dollari, ne incassò 8 negli USA e altri 4 nel resto del mondo, giungendo a 12 milioni di dollari. Ebbe due nominations agli Oscar, per la miglior direzione artistica ed i migliori costumi. Ai Golden Globes ebbe due candidature, per il miglior film nel settore commedia, e per il miglior attore (Burton). Ai BAFTA furono candidati sia Burton che la Taylor come migliori interpreti dell'anno. 

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