venerdì 29 dicembre 2017

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BEVERLY HILLS COP II- Un piedipiatti a Beverly Hills II ( Beverly Hills Cop II, USA 1987)
DI TONY SCOTT
AZIONE/COMMEDIA
Dopo il clamoroso successo arriso a "BEVERLY HILLS COP", progetto rimandato più volte finchè non si pensò di tramutarlo da thriller d'azione a un misto di commedia e action, la Paramount intendeva farne una serie tv, ma EDDIE MURPHY fece sapere che non intendeva riprendere il personaggio di Axel Foley se doveva interpretarlo per la televisione: fu così che allora si pensò a dare un seguito al cinema alle avventure del poliziotto di Detroit che nel quartiere-bene di Los Angeles crea scompiglio. Uno degli abbozzi per la sceneggiatura di questo sequel era la ricomposizione del trio Foley/Taggart/Rosewood ad indagare su un caso che li avrebbe portati poi fino a Scotland Yard. In un'altra delle prime versioni dello script, Foley si infiltrava in un'organizzazione di vigilantes in affitto, che serviva da paravento ad un uomo d'affari, in realtà un malavitoso. Alla regia venne chiamato TONY SCOTT, dopo il grande successo di "TOP GUN". Nella visione del regista inglese, questo sequel avrebbe dovuto risultare una miscela del primo film e "48 ORE". Fu offerto a BRONSON PINCHOT di tornare ad interpretare Serge, il curatore della galleria d'arte, ma l'attore era impegnato nella sitcom "BALKI E LARRY- DUE PERFETTI AMERICANI". Il personaggio sarebbe tornato nel terzo capitolo. Nel film compare per la prima volta sullo schermo CHRIS ROCK, nella scena alla Playboy Mansion: è la prima pellicola in assoluto ad esser girata nell'iconico luogo. Tony Scott avrebbe voluto HANS ZIMMER come autore della colonna sonora, allora praticamente sconosciuto a Hollywood: infatti, la Paramount fece pressione perchè voleva un nome più celebre, e così tornò HAROLD FALTERMEYER. Nella scena nell'appartamento di Billy, quando questi e Axel si mettono a cantare il tema de "Il gioco delle coppie", fu un'improvvisazione di Eddie Murphy e JUDGE REINHOLDS. Durante la lavorazione Tony Scott e BRIGITTE NIELSEN ebbero una relazione. Il nome del cattivo, Maxwell Dent, è una combinazione di due pseudonimi di autori di fumetti degli anni Trenta: infatti il riferimento è a MAXWELL GRANT (Walter Gibson), autore di "The Shadow" e LESTER DENT (Kenneth Robeson) autore di "Doc Savage". E' l'unico film della trilogia in cui Axel Foley non viene colpito durante la sparatoria finale. Con un'ora e 42 minuti di durata, è il più breve dei tre episodi della serie. Costò 28 milioni di dollari, e in USA incassò 153 milioni, che, sommati ai 146 incassati nel resto del mondo, giunse a 300 milioni totali. Da anni si parla di un quarto episodio, che però viene puntualmente rimandato.

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