martedì 3 aprile 2018

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BARBARA STEELE (  Birkenhead, Cheshire, GB, 29/12/37,-...)
Nata nel Cheshire, in Gran Bretagna, BARBARA STEELE voleva fare la pittrice, da ragazza. A vent'anni scelse di aggregarsi ad una compagnia teatrale, e debuttò l'anno dopo nella commedia "UNO STRANIERO A CAMBRIDGE": la sua bellezza particolare, dagli occhi grandi, il volto classico ed etereo, le labbra sensuali ed i capelli corvini e lunghi colpì produttori e gente di cinema, e venne così scritturata per un altro paio di commedie. Ma fu la chiamata in Italia, da parte di MARIO BAVA, che si accingeva ad esordire nella direzione cinematografica, dopo essersi fatto un nome nell'allestimento di effetti speciali,e  nella cura della fotografia di altri titoli cinematografici: il film era un horror destinato a fare scuola, e a diventare un cult assoluto, "LA MASCHERA DEL DEMONIO", in cui la Steele rivestiva i panni di una strega che tornava dalla morte per vendicarsi, dopo essere stata giustiziata, sull'erede di chi la condannò. L'anno seguente girò un altro film dell'orrore, ma negli USA, diretta da ROGER CORMAN: la pellicola era " IL POZZO E IL PENDOLO", e il successo del film, e le buone critiche riservate all'attrice britannica, spinsero i produttori a certificarla come una nuova stella del genere horror. Venne richiamata a Roma per girare un altro film di questo genere, "L'ORRIBILE SEGRETO DEL DR. HICHCOCK", e FEDERICO FELLINI, che era rimasto colpito dall'interprete, volle che recitasse per lui in "8 E 1/2", dandole un piccolo ma significativo ruolo. La parte fu breve, anche perchè la Steele era già impegnata sul set del film di RICCARDO FREDA; seguirono "LO SPETTRO", "DANZA MACABRA", "I LUNGHI CAPELLI DELLA MORTE", "5 TOMBE PER UNA MEDIUM", ed in concomitanza recitò in commedie come "LE ORE DELL'AMORE", "LE VOCI BIANCHE""L'ARMATA BRANCALEONE". In Italia era contesissima, ma anche a livello internazionale, ebbe una fase molto intensa: venne scritturata come co-star in "STELLA DI FUOCO" accanto a ELVIS PRESLEY, ma dopo una forte discussione con il regista DON SIEGEL, abbandonò il film.Quando partecipò, nel 1968, a "BLACK HORROR-LE MESSE NERE", fu il punto più basso della sua carriera nel cinema d'orrore, per molti, ma l'attrice si dichiarò stanca di essere scritturata perlopiù in lungometraggi come questi, e affermò che non sarebbe più apparsa in un horror, lasciando di stucco molti fans.  Tornò in America, incontrò lo sceneggiatore JAMES POE, e dopo un pò i due si sposarono, mettendo al mondo un figlio. Per la moglie scrisse esplicitamente un personaggio in "NON SI UCCIDONO COSì ANCHE I CAVALLI?", ma per scelta dei produttori, la parte andò a SUSANNAH YORK, e Barbara Steele prese particolarmente male la cosa, abbandonando per cinque anni le scene. Tornò sul set per girare "FEMMINE IN GABBIA", nel 1974, in cui impersonava una guardiana costretta su una sedia a rotelle, e la sua prova fu la cosa più apprezzata dalla critica di tutta la pellicola. Nel 1977 ROGER CORMAN le propose un ruolo che le risultò molto allettante, quello di una donna malata di mente, in "I NEVER PROMISED YOU A ROSE GARDEN", ma la maggior parte delle sue scene vennero tagliate al montaggio, e quando partecipò a "PRETTY BABY", le venne dato poco spazio. Con James Poe divorziò nel 1978, e lo sceneggiatore perì due anni dopo. Dopo aver preso parte a un pugno di titoli senza storia, Barbara Steele si ritirò per altri dieci anni dagli schermi, preferendo intraprendere una carriera da produttrice, trovando un buon successo con la serie tv "VENTI DI GUERRA". Decisa a recitare solo occasionalmente, deliziò i fans con qualche apparizione in show televisivi, e la sua ultima interpretazione cinematografica, nel 2012, in "THE BUTTERFLY ROOM" ha confermato sia il fascino dell'attrice, ad oltre sessant'anni, che il suo carisma di diva della paura. 

COSI' PARLO' BARBARA STEELE:
"Non puoi vivere normalmente ed essere una figura di culto."
"Odio le tombe e tutte quelle cose. Ho girato troppi horror. Sono film fatti per i registi, non per gli attori. La gente non si cura dei personaggi, e della loro psicologia. Amo invece ciò che è soprannaturale. Non mi piace la gente troppo razionale."
"Ero sempre una poco di buono, predatrice e divina in molti film che ho girato, e con molti elementi impossibili da spiegare. La forza che muove il dramma è il lato oscuro di ogni storia."

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