giovedì 8 marzo 2018

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VIVA ZAPATA!  ( Viva Zapata!, USA 1952)
DI ELIA KAZAN
BIOGRAFICO
Il progetto di un film sul rivoluzionario messicano Emiliano Zapata partì a fine anni Quaranta a Hollywood: doveva intitolarsi "Beloved tiger", e nelle intenzioni della 20th Century Fox, il ruolo di Zapata doveva andare a TYRONE POWER. Quando fu deciso che sarebbe stato ELIA KAZAN  a dirigere la pellicola, dopo che RICHARD CONTE si era candidato per la parte principale, senza incontrare il favore dei produttori, la sceneggiatura venne commissionata a JOHN STEINBECK: il regista e lo scrittore discorsero a lungo della storia seduti nel negozio di libri di proprietà di Steinbeck, sviluppando un'amicizia destinata a durare nel tempo. Kazan propose allo studio JACK PALANCE per rivestire il ruolo di Emiliano Zapata, ma DARRYL F. ZANUCK, boss della Fox al tempo, gli contropropose di dare a Palance la parte del fratello dell'eroe della rèvoluciòn, trovando l'attore contrariato all'idea di un ruolo di fianco, dopo essere stato vicino ad essere il protagonista, e quindi rifiutare il film. Sia ANTHONY QUINN che MARLON BRANDO avevano interpretato Stanley Kowalski a teatro in versioni per il palcoscenico di "UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO": fu Brando a spuntarla per diventare Zapata, mentre a Quinn venne offerto di interpretarne il fratello. Pur accettando, Quinn era rimasto male che il ruolo di un eroe messicano venisse assegnato ad un interprete americano, e si sentì, per tutta la lavorazione, molto in competizione con Brando, tanto da sfidarlo a chi faceva pipì più lontano nel Rio Grande tra una ripresa e l'altra. Tuttavia, pur competitivi, i due attori si rispettarono fortemente durante la realizzazione della pellicola, e furono molto legati tra loro. Per interpretare Josefa Zapata, fu presa in considerazione JULIE HARRIS, ma fu JEAN PETERS ad ottenere la parte. MARILYN MONROE avrebbe voluto far parte del cast, ma Zanuck non aveva gran fiducia in lei, nè dal punto di vista recitativo, nè quanto ad appeal al box-office. Fu il film d'esordio per HENRY SILVA e FRANK DEKOVA. Al film presero parte anche i due doppiatori di Fred Flintstone, l'originale ALAN REED, ed il suo successore HENRY CORDEN. La fama di attore non facile da gestire per Marlon Brando cominciò proprio su questo set: la star lanciava petardi nella hall dell'albergo in cui dormiva, fece una serenata a Jean Peters dalla cima di un albero alle tre di mattina, fece impaurire la troupe e gli altri attori facendo finta di essere esanime dopo aver girato la scena della trappola che fu mortale per Zapata, e inorridì i giornalisti che lo intervistavano, asserendo di aver mangiato cavallette ed occhi di gazzella. A fine 1952 fu realizzato un adattamento radiofonico per il Lux Radio Theater, con la Peters che riprendeva il ruolo qui interpretato. Per sua stessa ammissione, è il film preferito del senatore John McCain. Fu candidato a cinque premi Oscar, tra cui quello per il miglior attore protagonista (Brando) e migliore sceneggiatura.  Ironicamente, fu proprio Quinn a vincere un Oscar per questa prova. Ai Golden Globes fu Jean Peters ad essere candidata. Ai BAFTA, Marlon Brando vinse come miglior protagonista, e il film ottenne una nomination come miglior pellicola dell'anno. Al festival di Cannes, Brando vinse la Palma d'oro come migliore attore. 

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