mercoledì 22 novembre 2017

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OCCHI DI LAURA MARS
( Eyes of Laura Mars, USA 1978)
DI IRWIN KERSHNER
THRILLER
Fu il primo lavoro che JOHN CARPENTER realizzò per un grosso studio hollywoodiano, il soggetto di "OCCHI DI LAURA MARS", inizialmente intitolato solo "Eyes"; la Columbia Pictures commissionò a Carpenter la sceneggiatura, da scrivere assieme a DAVID ZELAG GOODMAN: vennero cambiati sia l'identità di chi uccide, il finale e alcuni passaggi della storia. A dirigere il film, che, per espressa definizione di chi lo ha scritto, era una sorta di adeguamento per l'America del thriller all'italiana, di cui DARIO ARGENTO era la figura di maggior spicco, doveva essere LINDSAY ANDERSON, che però si defilò perchè trovava lo script orripilante: dopo l'abbandono del set da parte di MICHAEL MILLER, che entrò in conflitto con la produzione per divergenze creative, fu scelto quindi IRWIN KERSHNER, che veniva dal discreto successo di "S.P.Y.S.", parodia dei film di spionaggio. Anche per il ruolo principale, la fotografa di moda Laura Mars, che possiede il non voluto dono di "vedere" quel che un assassino compie, inizialmente sembrava certo che fosse BARBRA STREISAND a rivestirlo, poi fu invece FAYE DUNAWAY a ottenerlo: la Streisand, tuttavia, incise il brano portante della colonna sonora, "Prisoner". E' l'unica volta in cui la cantante/attrice ha dato una sua canzone ad un film che non interpretava. TOMMY LEE JONES scrisse personalmente il monologo del personaggio, anche se fu attribuito per lungo tempo al regista della pellicola. Per mantenere la segretezza della trama, e soprattutto della soluzione del mistero, il produttore JON PETERS impose la massima chiusura del set, e minacciò troupe e cast di licenziamenti in caso di diffusione di particolari della sceneggiatura. Con la Dunaway Peters ebbe un rapporto teso e non semplice: tra l'altro, la star aveva, nel periodo delle riprese, una relazione con il fotografo inglese TERRY O'NEAL, che le insegnò molte cose sulla fotografia professionistica, e successivamente i due si sposarono, per poi divorziare tempo dopo. In più, la Dunaway visitò diversi fotografi tra i più famosi negli USA per documentarsi sul mondo della fotografia. La sequenza in cui Laura scatta foto a modelle sullo sfondo di auto in fiamme venne girata al circolo Columbus, a New York City: occorsero quattro giorni per realizzarla. La Dunaway, nel film, usa una Nikon FM. Alcune foto realizzate dal personaggio principale vennero invece "prestate" da HELMUT NEWTON e REBECCA BLAKE. Il personaggio di Laura Mars viene citato nella canzone di TORI AMOS "Gold dust", nel 2002. Le riprese durarono 56 giorni, dalla fine di Ottobre  alla fine di Dicembre 1977. Costato 7 milioni di dollari, ne incassò 20 solo negli USA.

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