lunedì 2 ottobre 2017

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RITORNO AL FUTURO PARTE II
( Back to the future part II, USA 1989)
DI ROBERT ZEMECKIS
FANTASTICO/COMMEDIA
ROBERT ZEMECKIS non avrebbe voluto ambientare il seguito del suo "RITORNO AL FUTURO" nel futuro: secondo il regista, i film ambientati nel futuro, tendevano a venire incompresi. Inoltre, anche se il finale del lungometraggio originale lasciava presagire un sequel, Zemeckis e BOB GALE avevano inteso quella conclusione più come una cosa da non prendere sul serio; il grande successo della pellicola, però, aveva invogliato la Universal Pictures a produrre una prosecuzione, e i due cineasti avevano scelto di venir coinvolti nell'operazione, lavorando al capitolo secondo, a quel punto accordandosi di girare due seguiti, uno ambientato nel futuro e uno nel passato, anche se all'origine era stato programmato solo un seguito, intitolato "Paradox", che contenesse il viaggio in avanti e indietro nel tempo. La produzione di questo secondo episodio venne rimandata a quattro anni dopo l'uscita del primo film, per via del lungo coinvolgimento di Zemeckis nella lavorazione di "CHI HA INCASTRATO ROGER RABBIT?". Bob Gale era rimasto abbagliato, da bambino, da "L'UOMO CHE VISSE NEL FUTURO", e il suo sogno era sempre stato di scrivere un film che narrasse viaggi nel tempo. CRISPIN GLOVER fece causa allo studio, affinchè non venisse usato il suo personaggio nella pellicola, e gli venne data ragione. La questione con Glover si svolse così: ogni interprete del primo film aveva firmato per un eventuale seguito, ma Crispin Glover, vedendo che il suo compenso era minore di quelli di LEA THOMPSON e THOMAS F. WILSON, protestò vivamente, e rifiutò i 125 milioni di dollari offerti da Gale; la produzione scritturò così l'attore JEFFREY WEISSMAN, truccandolo per assomigliare a Glover, e utilizzò quindi il personaggio di George McFly. All'uscita della pellicola, Glover scatenò i propri avvocati, e la Universal, per non andare in tribunale, gli versò 765,000 dollari, considerando questo esborso minore di quanto le sarebbe costato, anche in termini di cattiva pubblicità, finire sotto processo. Questa vicenda cambiò le regole per i diritti di sfruttamento dell'immagine da parte delle case di produzione  circa gli attori. LEA THOMPSON è l'unica interprete che veste nella stessa maniera di come era apparsa nell'episodio del 1985. Nel film c'è la prima apparizione di ELIJAH WOOD al cinema: è uno dei due ragazzini che giocano a un videogame e ai quali Marty chiede informazioni. Per il ruolo di Jennifer venne ingaggiata ELIZABETH SHUE, visto che CLAUDIA WELLS, che la impersonava nel primo episodio, voleva stare accanto alla madre cui era stato diagnosticato un cancro: la Wells tornò sugli schermi nel 2008, per girare film indipendenti. La versione di Biff del 1985 alternativo, interpretato da THOMAS F. WILSON, è ispirato a DONALD TRUMP. Il maggior effetto speciale di questo lungometraggio fu un trucco visivo denominato "Vistaglide", che serviva a far interagire gli interpreti con altri se stessi: nel film viene utilizzato quattro volte. Nel 2015, anno in cui questo lungometraggio si svolge, la lancetta della torre dell'orologio è ancora rotta. Appena prima che Marty e Doc abbandonino il 2015, una breve inquadratura sul display mostra "Ultima partenza: 28 Novembre 1955", evidenziando che qualcun altro abbia preso la macchina che viaggia nel tempo oltre a loro due. Quando il Marty McFly del futuro accenna a suonare la chitarra, esegue il riff di "The power of love", il brano di HUEY LEWIS & THE NEWS che ebbe grande successo abbinato al primo capitolo. Nel film compare il cantante dei RED HOT CHILI PEPPERS, FLEA: anni dopo, intervistato a proposito del film, lo definì "uno dei più costosi pezzi di spazzatura mai prodotti". Il celebre scienziato Carl Sagan ha definito questo film come il più accurato sui viaggi nel tempo mai prodotto. Le riprese del secondo capitolo vennero effettuate contemporaneamente a quelle di "RITORNO AL FUTURO PARTE III". Per Robert Zemeckis è uno dei titoli preferiti, tra quelli diretti. Sui giornali che si vedono inquadrati, la data è il 22 Ottobre, omaggio a Christopher Lloyd, che compie gli anni tale giorno. Le riprese si tennero tra il Febbraio e l'Agosto del 1989. Fu il terzo incasso del 1989, in America. Costato 40 milioni di dollari, ne incassò 118 negli USA, ed altri 213 nel resto del mondo, arrivando a 332 milioni. Fu candidato agli Oscar per i migliori effetti speciali visivi, e invece ai BAFTA vinse nella stessa categoria. Il 21 Ottobre 2015, in molti cinema per il mondo, per celebrare tale data riscontrata in questo film, è stata proiettata una maratona dei tre capitoli della serie. 

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